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Autore: ParisRiver    26/08/2015    1 recensioni
“Hey, come va?” disse lui un po’ imbarazzato, non capivo il perché.
“Non bene direi, vi sto salutando perché non vi rivedrò più prima di non si sa quanto tempo” dissi con le lacrime che scendevano sempre di più, “non voglio che te ne vai!” urlai scoppiando a piangergli addosso abbracciandolo.
“Tesoro, non è un addio, ci rivedremo presto, te lo prometto. Nemmeno io voglio lasciarti” disse stringendomi a se sempre di più con una mano sulla testa, stava piangendo anche lui.
Appena ci staccammo dall’abbraccio ci asciugammo le lacrime entrambi, ci guardammo negli occhi e infine mi diede un bacio sulla guancia, “questo non è un addio, è solo un arrivederci” disse salendo in macchina.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era domenica mattina e io e Jared eravamo ancora nel letto a ‘coccolarci’, io ero avvinghiata a lui con la testa sul suo petto e lui mi carezzava i capelli e ogni tanto mi sfiorava la guancia con un dito.
“Dovremmo alzarci in teoria, sono le dieci e mezza e tu devi andare con Ashley e Chloe a comprare il vestito per stasera” disse sbuffando.
“Ma a me non va di andare per negozi” dissi piagnucolante come una bambina.
“Hai un vestito?” chiese.
“Beh, avrei quello nero con le borchie sulle spalle che ho messo quella volta al disco pub” dissi rabbrividendo, lo avevo rimosso dalla mente.
“Allora sei apposto, quello è perfetto” disse stringendomi a se e dandomi un bacio in testa, nel mentre entrò Ashley buttandosi sul letto.
“Hey, alzatevi! Noi dobbiamo andare con Chloe in centro.”
“No, io non vengo, mi rimetto il vestito nero” dissi senza pensare alle conseguenze, avrei fatto meglio a stare zitta.
“Cosa? No no, tu vieni con noi, devi comprarti un vestito che mozzi il fiato al bellone qui presente” disse mettendosi in mezzo a noi.
“Va bene, verrò con voi, niente da fare” dissi guardando Jared con il broncio.
“Fa niente, ci coccoleremo dopo” disse baciandomi sulle labbra, ricambiai.
“Hey, basta baciarvi, mi fate rosicare. Tu ha lui, Chloe ha Shannon e io non ho nessuno” disse mettendo la testa sul materasso.
“Oh povera piccola, vieni da mamma” le dissi abbracciandola e prendendola in giro.
“Sì, mamma e papà, vi ci vedo però con un bambino” disse lei, io e Jared ci guardammo.
“Anche secondo me, tu saresti un papà fantastico” gli dissi.
“E tu una mamma fantastica” disse lui baciandomi velocemente.
“Su su, alzatevi pigroni” disse Ashley.
“Ma Chloe l’hai sentita? Passa lei qui o dobbiamo andare noi lì?” le chiesi.
“Ha detto che viene lei qui con Shannon, così tu e Shannon andare a fare un completo per conto vostro” disse guardando Jared, “e noi tre andiamo a fare i vestiti” continuò rivolta verso di me.
“Va bene, adesso andiamo a mangiare che ho troppa fame” dissi.
“Ancora?” disse Jared ridendo.
“Ancora cosa?”
“In questi giorni stai mangiando tantissimo, hai sempre fame” disse lui, lo fulminai.
“Amore bello, sono una donna e tra pochi giorni deve arrivarmi il ciclo, quindi ho molta fame e sbalzi d’umore” gli dissi con tono di rimprovero.
“Hey calmati, mangia quanto vuoi, non dico niente” mi rispose ridendo.
“Ecco bravo, ci metto due minuti ad andarmene eh!” dissi scherzando andando verso di lui.
“Davvero? Ne avresti il coraggio?” disse con una sexy voce di sfida.
“Ovviamente no, non vivrei senza te” dissi baciandolo.
“Nemmeno io” continuò lui sussurrando nel mio orecchio.
“Ok, ora è meglio che andiamo altrimenti finisce davvero che fra nove mesi nascerà un bambino” disse Ashley ridendo.
“Se capitasse io ne sarei felice” le rispose Jared, sorrisi al pensiero.
Scendemmo a fare colazione, mangiammo latte e cereali, in più io preparai dei pancakes con la nutella e li finni quasi tutti, non mi era mai successo di avere così tanta fame nel periodo pre-ciclo.
Dopo qualche minuto arrivarono Shannon e Chloe.
“Hey! Buongiorno bellezze” disse Shannon entrando in cucina, “c’è niente da mangiare? La signora mi ha fatto uscire di casa con solo una tazza di caffè perché voleva sbrigarsi, e poi arriviamo e voi siete ancora in pigiama” risi di gusto.
“Povero Cucciolo, non ci è rimasto più niente, mi sono strafogata tutti pancakes alla nutella, se vuoi te li rifaccio al volo!” gli chiesi.
“Oh mio Dio, e come fai ad essere ancora magra?” rise.
“Ma quanto sei stronzo, è periodo pre-ciclo e ho più fame del solito e anche sbalzi d’umore, ti avverto” lo avvisai.
“Povero fratello, come farai a sopportarla?” gli chiese, lui mi guardò.
“Perché l’amo” disse sorridendomi.
“Bravo, hai imparato la lezione” gli dissi riferendomi a poco prima in camera da letto, “comunque Shan, li vuoi i pancakes?” richiesi.
“No tranquilla, me li faccio da solo, vai a prepararti” mi rispose.
“Va bene” dissi uscendo dalla cucina seguita da Ashley e Chloe.
Salimmo le scale ed entrammo in camera mia e di Jared, presi i vestiti e ci trasferimmo in quella di Ashley.
“Allora, come va tra te e Jay?” chiese Chloe incuriosita.
“Bene, anzi benissimo, non credevo che un giorno sarei riuscita ad averlo” dissi con un sorriso sincero, ogni volta che parlavo di lui mi emozionavo e diventavo rossa.
“Uuuuh che avete combinato?” continuò lei.
“Niente, perché?” chiesi.
“Dalla tua faccia sembra sia accaduto qualcosa di positivo” disse.
“Ma che! No, cioè sì, è successo quello, ma stiamo bene” le risposi ridendo, mi metteva in imbarazzo parlare di certe cose.
“Va bene. Ho capito, non ne vuoi parlare” disse ridendo.
“Esatto” continuai unendomi alla risata, “più che altro mi imbarazza parlarne.”
“Tranquilla, ti capisco”
“Dai su, ora sbrighiamoci, che prima torniamo e meglio è” dissi.
“Si esatto, dobbiamo prepararci” continuò Ashley.
“Così abbiamo tempo per truccarci e fare tutto” si unì Chloe.
Io misi dei Jeans e una maglietta nera con converse dello stesso colore mentre Ashley aveva messo dei pantaloni neri fino a ginocchio, una maglia bianca e delle Vans nere borchiate.
Scendemmo giù, salutammo Jared e Shannon e uscimmo di casa.
Girammo un sacco di negozi quella mattina e quando entrammo nell’ultimo, finalmente riuscimmo a trovare i vestiti adatti, io uno nero che cadeva morbido, con una cordicella in vita e lungo fino al ginocchio, ci abbinai un paio di Loboutain nere lucide con il tacco a spillo e il plateau e una pochette dello stesso colore.
Ashley optò per un vestito verde acqua che arrivava al ginocchio, ai lati era aperto e lasciava le costole scoperte con un una striscia nera e alla fine aveva dei ricami dello stesso colore, mise delle scarpe nere alte, a tacco largo e aperte e una pochette nera.
Chloe invece scelse un vestito bianco con dei grandi fiori viola, arrivava al di sopra del ginocchio, era scollato a V al punto giusto e al centro vi era un piccolo fiocco, le spalline ne troppo fine ne troppo larghe, ci abbinò delle scarpe nere con il tacco basso aperte e una pochette intonata al colore.
Dopo mezz’ora fummo finalmente a casa e i ragazzi avevano già scelto cosa mettere, noi salimmo in camera di Ashley e cominciammo a prepararci.
Ci mettemmo due ore e mezza per sistemarci come si deve e quando scendemmo di sotto, Jared e Shannon erano a bocca aperta.
“Wow, siete…siete…wow” disse Shannon baciando la guancia a Chloe.
“Siete splendide” disse Jared guardando tutte e tre, “ma tu mi togli il fiato” continuò guardandomi e baciandomi leggermente le labbra per non togliere il rossetto rosso.
“Anche tu sei magnifico” gli dissi guardandolo e cadendogli praticamente addosso; aveva messo un completo grigio scuro tendente al nero con una maglia aderente dello stesso colore.
“Vogliamo andare o volete due minuti di privacy?” disse Shannon prendendoci in giro.
“Hey! Brutto stronzo, mica sono una scheggia” gli rispose Jared, scoppiammo a ridere mentre andavamo verso la porta, dopo di che uscimmo, salimmo nelle rispettive macchine e partimmo per andare alla festa.
Quando arrivammo mi prese un colpo, era pieno di personaggi della televisione, attori, cantanti, musicisti, presentatori e chi più ne ha più ne metta, Jared mi presentò praticamente, perfino il suo parrucchiere.
“Amore, lui è Chase, il mio parrucchiere” era un ragazzo bellissimo.
“Salve” mi disse stringendomi la mano.
“Salve, io sono Jenny, piacere” risposi.
“Hey, ciao” disse riferendosi ad Ashley e porgendole la mano.
“Ciao” disse lei imbarazzata, “sono Ashley” continuò stringendogli la mano.
“Chase” disse fermo e deciso, lei fece una risatina strana e acuta.
“Ok, Ashley vieni con me in bagno per favore?” le dissi cercando una scusa per parlarle.
“Certo, andiamo.”
Entrammo dentro e chiusi la porta.
“Ti piace?” le chiesi subito con un sorriso.
“Sì, è wow, è bellissimo, cavolo devo parlarci, voglio conoscerlo” disse agitata.
“Hey calmati, vi lasceremo da soli tutto il tempo così da portevi parlare tranquillamente” le dissi io.
“Grazie mille” mi abbracciò.
“E di che cosa” ricambiai.
Dopo di che uscimmo dal bagno e andammo di sotto da Jared, Shannon, Chloe e Chase che parlava con Jared di un appuntamento a casa sua per un taglio di capelli.
“Eccoci, qui” dissi, “amore, andiamo in terrazza? Voglio ammirare il panorama” chiesi a Jared per uscire di scena.
“Certo, andiamo” disse prendendomi per i fianchi, mentre mi giravo per andare lanciai uno sguardo a Chloe per farle capire che doveva fare lo stesso e lasciare Ash e Chase da soli, mi capì al volo e sussurrò qualcosa nell’orecchio di Shan che spalancò gli occhi felice e la portò al piano di sopra, troppo forte Chloe.
Uscimmo fuori e il panorama era fantastico, Jared prese due bicchieri di Champagne.
“Devo andare un attimo in bagno, aspettami qui” mi disse lui andando verso l’interno.
“Mi stavo godendo la vista mozza fiato fin quando un ragazzo alto, biondo con occhi verdi mi interruppe.
“Hey, bellezza” mi disse.
“Ciao” dissi io fredda, avevo già un ragazzo che amavo e non mi serviva uno del genere, anche se era molto bello, io amavo Jared e non guardavo nessuno che non fosse lui.
“Che ci fai qui da sola?” mi chiese carezzandomi l’avambraccio.
“Non sono sola, sono con…” Jared mi interruppe di colpo.
“E’ con me” disse con tono freddo e distaccato, era furioso.
“Scusa, non credevo che fossi in compagnia” mi disse lui.
“Te lo stavo per dire” dissi, “sono fidanzata” continuai guardandolo male.
“Ora dobbiamo andare, ciao” gli disse Jared portandomi via.
“Ma dove stiamo andando?” chiesi.
“Via.”
“Jared, non è successo niente” gli dissi sperando che potesse capire.
“Ah no? Allora quello non stava flirtando con te? Era una che ti somigliava?” alzò la voce.
“Abbassa la voce!” urlai, “Sì, stava flirtando, ma non lo stavo assecondando, era appena arrivato, non lo stavo nemmeno guardando!”
“E allora perché ti stava parlando? Era deficiente? Non credo che fosse tanto stupido da parlare a vuoto” continuò lui.
“Ma che dici! Gli stavo dicendo che sono fidanzata ma poi sei arrivato tu e mi hai interrotta.”
“Ah scusami se ho interrotto la tua conversazione con un cretino che ci stava chiaramente provando con te!”
“Tu sei pazzo, sei fuori di testa, io amo te, non ho bisogno di altri uomini. Forza andiamo a casa, mi è passata la voglia di stare qui.
“Ovvio che ti porto a casa, non ti lascio qui con quello” disse.
Salimmo in macchina e partimmo, durante il tragitto ci fu silenzio tombale e nessuno dei due aprì bocca fino a casa.
Entrati dentro, io salii in camera mia e lui nella sua, dormimmo separati quella notte e anche nelle notti successive.
Dopo una settimana di silenzio e frecciatine da parte sua, decisi di andarmene per un po’ da quella casa e Ashley sarebbe venuta con me, andammo in una di quelle case che affittano i motel a settimana, la prima notte piansi senza sosta fino all’ora della sveglia, andai a lavorare anche se non mi sentivo particolarmente bene, era qualche giorno che avevo dolori fortissimi di pancia e il ciclo ancora non veniva, mi stava facendo impazzire.
Quando tornai a casa mi stesi subito sul divano senza forze, avevo male a pancia e schiena, dolori insostenibili.
“Ma da quanto hai questi dolori?” chiese Ashley.
“Da un paio di settimane, deve venirmi il ciclo ma ancora niente” le risposi.
“E quando ti sarebbe dovuto venire?” domandò di nuovo, feci i conti e mi spaventai.
“Due settimane fa, non credevo che fosse passato così tanto” dissi spalancando gli occhi.
“Non è che…” disse facendomi capire a cosa si riferisse.
“Non lo so, potrebbe” dissi io.
“Te lo vado a prendere io, tu riposati.”
“Grazie, tesoro.”
Mentre era fuori casa, guardai un po’ di televisione e pensai a questa cosa, se fosse stato vero ne sarei stata felice anche se sarebbe stato troppo presto, ma d'altronde ci amavamo da sedici anni, ci conoscevamo meglio di chiunque altro ed eravamo felici, esclusi questi giorni di divergenza, l’avrebbe presa bene anche lui, la mattina della festa me lo fece capire.
Dopo quindici minuti, Ashley tornò a casa con una confezione in mano, me la diede, andai in bagno, feci ciò che dovevi fare e aspettai cinque minuti, lei era lì con me.
 
Passato il tempo previsto, guardai sul bastoncello: POSITIVO.
 

 
  
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