MUSA
Mi trovavo disperso
nel bel mezzo di un sentiero oscuro
che mi rendeva cieco
che mi costringeva a farmi male da
solo.
Come una fiaccola
sei comparsa tu, mia dolce musa
a ridar vita a quell’arsura
che dentro di me regnava sovrana.
Solitario come un lupo senza branco
mi aggiravo nei meandri oscuri
di una mente resa fragile da sé
stessa
sentendosi senza senso.
Non so ancora chi sono
o cosa sarò
ma se tu ci sarai
tutto sarà di certo migliore.
Cammini a mio fianco anche a distanza
nuova presenza nella mia mente
la luce che mi conduce ora è qui, ad
un solo passo da me
ma non la posso sfiorare.
Il dolce suono delle parole che ti ho
dedicato
spero giungano al tuo cuore
in modo che tu comprenda quanto sei
importante
e che, davvero, nessuno a questo mondo
è insignificante.
Con le mie ultime forze
ti scrivo queste lettere materiali
fatte solo di un inchiostro
passeggero
che nulla ha a che vedere con la tua
forza eterna.
NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti, e grazie per aver letto anche questa poesia J
Questo piccolo componimento è il primo che dedico ad una
persona in particolare, in questo caso ad una ragazza, a cui l’ho già fatta
leggere alcuni giorni fa, e che sa che l’avrei pubblicata anche su questa
raccolta. Spero che sia stata anche di vostro gradimento J
M. G., se ti capiterà di rileggere qui questa poesia, sappi
che ti ringrazio di tutto e che questa poesia è dedicata a te.
Grazie a tutti per continuare a seguirmi con grande passione
e interesse J a presto J