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Autore: HolyBlackSpear    26/08/2015    3 recensioni
C'è una linea molto sottile fra genialità e follia, un confine tanto difficile da raggiungere quanto facile da valicare.
Tu l'hai appena valicato.
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Il mondo urla il suo terrore, in tutta i media, è panico nelle città. Chi più scettico, chi già in partenza per bunker nascosti chissà dove, ognuno nel proprio cuore prova paura. Il tuo messaggio è stato conciso e violento, calmo al punto da scatenare in tutti una viscerale inquietudine che ora sta degenerando in scompiglio.
Dexio va avanti e indietro nello studio da più di un quarto d'ora; star fermo per lui sarebbe impossibile. Sina, contrariamente, è seduta su una sedia in un angolo, le mani poggiate sul viso. Fra le dita allargate si scorgono i suoi occhi azzurri, brillano nella luce artificiale della notte le lacrime che corrono giù per le guance.
Così giovani. E tu vorresti toglier loro il mondo sotto ai piedi.
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Perfectworldshipping | Lieve Sina x Dexio
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Elisio, Professor Platan
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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messiaaah

Note: perfectoworldshipping  {Prof. Platan x Elisio} | R – Giallo
Parole: 1725


Messiah.
{In order to stop the monster you have to become one.}
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C'è una linea molto sottile fra genialità e follia, un confine tanto difficile da raggiungere quanto facile da valicare.
Tu l'hai appena valicato.

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Il mondo urla il suo terrore, in tutta i media, è panico nelle città. Chi più scettico, chi già in partenza per bunker nascosti chissà dove, ognuno nel proprio cuore prova paura. Il tuo messaggio è stato conciso e violento, calmo al punto da scatenare in tutti una viscerale inquietudine che ora sta degenerando in scompiglio.
Dexio va avanti e indietro nello studio da più di un quarto d'ora; star fermo per lui sarebbe impossibile. Sina, contrariamente, è seduta su una sedia in un angolo, le mani poggiate sul viso. Fra le dita allargate si scorgono i suoi occhi azzurri, brillano nella luce artificiale della notte le lacrime che corrono giù per le guance.
Così giovani. E tu vorresti toglier loro il mondo sotto ai piedi.
 
«Luminopoli è così bella.»
La mia frase li sbigottisce entrambi: il biondo si ferma fissandomi a bocca aperta, la mora alza gli occhi su di me come se fossi impazzito.
Io invece non mi scompongo -non ne ho motivo- e torno a voltarmi verso la mia bella città, verso il cielo nel quale non si scorgono le stelle, a causa della luce troppo intensa della Torre Prisma. Quante volte l'ho salita tutta di corsa, arrendendomi nemmeno a metà sull'infinita rampa di scale interna, che gira attorno al cilindro dove ha luogo la palestra. E tu vorresti spazzarla via.
«Sono appena tornato da Fractalopoli ed è così strano sentire di nuovo caldo. Oh, e là la notte cala molto in fretta ed è piuttosto buia. Non c'è il tempo alla sera di mettersi a guardare fuori perché si vedrebbe solo neve e il bosco, che ...»
«Professore, chi se ne importa della vista notturna di Fractalopoli.»
La freddezza con cui Dexio parla mi è nuova e un po' mi pizzica proprio al centro del petto. Il mio assistente non mi ha mai parlato con questo tono, seppure mi abbia spesso interrotto dal mio divagare. Eppure quando mi volto ho i suoi occhi grigi addosso e in essi, sebbene debba scavare un po', c'è una grande rabbia che sta montando. Ah, capisco. La stai incanalando verso la persona sbagliata.
«Dexio...» - è la voce di Sina che si alza timorosa, assieme al suo corpo, è la sua mano che si allunga verso quella del ragazzo cingendo la sua pelle pallida con la propria scura. Cioccolata su una distesa di vaniglia. Se fossero un gelato, quei due avrebbero avuto un sapore delizioso assieme. Peccato che da umani fossero troppo tonti per pensarci.
Ora però non ne avrebbero più avuto occasione. A causa tua.
«Non parlare così al...»
«Cosa dovrei fare? Il mondo è sull'orlo del baratro per colpa di quel pazzo di Elisio e io dovrei preoccuparmi di cosa si vede alla sera qui invece che a Fractalopoli? No, Sina, proprio no!»
È un macigno tirato sul mio cuore il dolore che c'è nella sua voce, oltre alla rabbia, è uno squarcio che mi si apre nel petto vederlo tremare e correre via, la porta dello studio che si chiude bruscamente e, più lontano, il rumore dell'ascensore che si attiva, chiudendolo in una gabbia di metallo.
Sina si accarezza nervosamente un braccio con una mano, lo sguardo basso e colmo di sofferenza puntato sulle scarpe. C'è la minaccia che pianga ancora, ma non ho davvero il coraggio di avvicinarmi e stringerla. Non se sono stato io a scatenar la rabbia di Dexio.
«Non ce l'ha con lei, prof. È solo...»
Con un cenno della mano la invito a far silenzio, perchè ho già capito, e di parole superflue questa sera se ne son dette a sufficienza.
È quasi inutile sussurrarle di andare a casa, o di andare a cercarlo, e di stare quanto più tempo possibile con lui di modo ... da non perdere il poco tempo che ci resta. Il tempo che tu stai facendo scadere.
Salutarla è forse il gesto peggiore, a metà fra un gesto e un appigliarsi disperato. Potrebbe essere l'ultima volta. Chissà se anche lei, appena fuori di qui, penserà lo stesso. Chissà se correrà impetuosa per Luminopoli alla ricerca del compagno, chissà se il pericolo darà loro il coraggio di stringersi l'uno all'altro e far incontrare le loro labbra come troppe volte li ho visti desiderare di fare qui sotto ai miei occhi.
Ma tutta questa fretta è odiosa. Io ho sempre odiato la fretta.

Crolemburgo pullula di vesti arancioni. Scansarle tutte per me sarebbe un problema, se non avessi al mio fianco sia Garchomp che Charizard. La prima combatte furiosamente, stendendo i tuoi sottoposti con la coda, gli artigli e lo stesso corpo poderoso, l'altro li tiene a distanza di sicurezza con possenti colpi d'ala e l'ondeggiare minaccioso della coda infuocata.
Irrompere nel covo è come assistere in terza persona a ciò che sta facendo il mio corpo. La piega tragica delle cose peggiora ulteriormente quando sono obbligato dal cuore dolorante che ho nel petto a tornar me stesso, fragile e innamorato, non appena i miei occhi incontrano i tuoi. Per una volta nella vita sembri sorpreso, le labbra appena socchiuse e gli occhi lievemente spalancati. Avrei l'impeto di gettarmi fra le tue braccia, se non fosse che in questo momento tutto quello che vorrei fare è picchiarti.
A quanti giovani stai togliendo il futuro? E per cosa, poi, a che scopo? Il male ci sarà sempre, e anche se fossimo molti meno l'invidia spingerebbe chiunque contro l'altro pur di avere le stesse cose, pur di superarsi a vicenda. Perchè spazzar via quanto di più bello esista, quando sei tu stesso completamente devoto alla bellezza, con la mera utopia di far nascere un fiore stupendo da terreno bruciato e sterile?
«Mi affilierò al Team Flare. Sono nei tuoi, Elisio.»
Il tuo nome mi ha sempre fatto così piacere, eppure in questo momento mi lascia un amaro in bocca che mi da il voltastomaco. Pyroar si affaccia oltre la tua gamba, dimena la coda silenzioso, evidentemente felice di vedermi dopo così tanto tempo. Non te ne importa niente di lui e degli altri pokémon che hai detto voler uccidere? Me ne hai parlato, Elisio, un giorno, non ho dimenticato. "Serviranno sempre uomini malvagi. Meglio dunque liberarli dal giogo facendoli sparire". Peccato che siano persone come me e te che a loro han votato la vita, peccato che per un allenatore violento ce ne siano cento amorevoli. Questo, però, tu non vuoi vederlo.
Ami il bello, ma ti ostini a voler vedere solo il brutto.
Allora eccomi. Non c'è modo per fermarti se non facendolo con le tue stesse armi? Benissimo. Il Professore prenderà parte a questa guerra, Elisio. E ti tradirà proprio nelle tue stesse schiere.
«Ho però una condizione che esigo venga accettata.» - smorzo subito il tuo sorriso sollevato, è detestabile, in questo momento, l'espressione che hai stampata in faccia. Come se non avessi aspettato altro che vedermi sano e salvo al tuo fianco. Come se non capissi che preferirei morire piuttosto che osservarti mentre ti uccidi da solo, e mentre stermini gli altri.
«Voglio dirigere personalmente l'attivazione dell'arma. E, come è ovvio, il prelievo di energia dal Pokémon leggendario necessario per farla funzionare.»
«Ma certo, Platan. Ma certo, cielo, tutto quello che vuoi...»
Essere così servile non ti si addice, e vorrei urlare quando mi abbracci e mi stringi tanto forte da farmi male. Sei sempre stato abituato a comandare eppure da me ti faresti anche dare ordini. Sono così tanto, per te, Elisio. E sono proprio io che dovrò darti il colpo di grazia.

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C'è una linea sottile tra la felicità di uno e dell'altro. È un confine un po' indistinto e un po' etereo, fatto di sogni e speranze e ambizioni.
Oggi mi farò artefice della felicità del mondo intero in cambio della tua. Spero che potrai perdonarmi, un giorno, se per salvarti devo pugnalarti alle spalle. Tu mi hai dato possibilità di scelta, io ti sto imponendo la mia volontà.
Eppure non posso lasciarti fare tutto questo. Nonostante io per primo ucciderei per poterti veder sorridere, finalmente soddisfatto, anche se poco, del mondo in cui viviamo, non posso permetterti di farlo con questi mezzi.
Farò il possibile per fermarti. Per Sina, Dexio, Serena e Calem, per Shana, Tierno e Trovato. Per tutti i pokémon, quelli vecchi e quelli ancora nelle uova, per tutti gli abitanti di Kalos, sia per il lavoratore diligente con la mano sempre tesa verso gli altri, sia verso il maledetto che picchia sua moglie, inveendo contro il suo corpo già martoriato.
Ma soprattutto, Elisio, lo farò per te.
Sarò messia, per quanto non vada bene questo termine con un uomo tanto peccatore quanto me.
Sarò mostro, per quanto preferirei essere il tuo angelo, per poter fermare quello che sta divorando te.

__

«Professore, Professore! Dexio, corri, dammi una mano! Oh, Arceus, c'è anche Elisio...»
Macerie. Il luogo è invaso dalle macerie. Crolemburgo adesso potrà vantarsi dell'enorme buco aperto in mezzo alla città, ottima sostituzione ai monoliti che prima facevano la loro bella comparsa al centro del piccolo villaggio.
Il mondo si appresta a ridere, a gioire, milioni di persone di staranno ora abbracciando pur senza conoscersi nell'euforia della notizia, centinaia di amanti si staranno gettando sulle labbra dell'altro, celebrando la gioia di un futuro a cui si sono aggrappati con le unghie e con i denti. Kalos potrà tirare un sospiro di sollievo, potrà avere una nuova possibilità, puntualmente sprecata. Gli uomini hanno sempre avuto il brutto vizio di non imparare mai dal passato.
Eppure c'è ancora qualcuno, lì nella città dei Menhir, che deve versare le sue lacrime. Ci sono ancora due paia di mani, uno vaniglia e l'altro cioccolata, che si ostinano a scavare, aiutati dai Pokémon, nel vano tentativo di liberare quel polso su cui è stretto un cinturino marrone, e quella mano guantata che al medio indossa, fiera, una pietrachiave spaccata in tanti minuscoli frammenti.
Ma non c'è motivo per i due giovani di ostinarsi, non c'è bisogno che piangano nel dolore. Perchè Augustine ed Elisio non han fallito, le loro felicità si sono incontrate, alla fine, anche se non c'è stato molto tempo per gioirne.
E tutto quello che c'è da vedere e da celebrare, invece, e nella stretta ormai senza vita delle loro dita congiunte.

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{Post Scriptum:
Questa fanfiction mi è venuta abbastanza di getto e quasi di colpo, nel bel mezzo di una crisi esistenziale. Il risultato, pertanto, è incerto, e non posso che esortare voi lettori a darmi cosa ne pensate di questa storia che mi convince, ma non fino in fondo.

Come al solito è ispirata da un'immagine: Questa.
Purtroppo, al momento non riesco a ritorvarne la fonte, ma prometto di aggiungerla immediatamente nel caso ci riuscissi. Ad ogni modo, è stata trovata su Pixiv. Edit - Potete trovare l'artista a questo indirizzo : http://www.pixiv.net/member.php?id=8028841
Ed ora, qualche piccola precisazione finale:
Il Garchomp di Platan, quello che non appare nel videogioco ma nell'anime come suo partner, è femmina. Oltre al fatto che non ha il taglio sulla pinna, Pokémon Central Wiki, solitamente molto attendibile, la lista come femmina.
La storia è incentrata in un momento un po' strano fra l'annuncio sull'Holovox delle intenzioni di Elisio e l'arrivo di Calem e Serena che tentano di fermare il Boss del Team Flare. Le informazioni che Platan sa ma che si scoprono più avanti nella storyline, pertanto, sono frutto delle confessioni del rosso. Nel mio headcanon personale, infatti, Elisio si sarebbe più volte aperto a lui, anche se non in maniera troppo espansiva, nel tentativo di fargli capire il proprio punto di vista e soprattutto di trarlo dalla propria parte.
Sina e Dexio sono shippabili. E io li shippo con molta decisione.


Citiamo inoltre questa bellissima immagine segnalatami da Persej Combe -bravissima scrittice e artista-, che si adatta molto bene alla fanfiction.
L'artista originale è Teriyaki.


Trovo infine divertente che questa storia abbia l'esatto, preciso numero di parole di Masochism. Giuro di non averlo fatto apposta!

   
 
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