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Autore: Loulou_24    28/08/2015    1 recensioni
Ammetto che è il classico cliché innamorarsi del migliore amico del fratello maggiore,giuro che ne avrei fatto volentieri a meno di questo amore impossibile se avessi potuto scegliere. Ma si sa, non si sceglie chi amare. O si? Io in ogni caso non ho avuto possibilità di scelta. E’successo e basta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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L’acqua bollente ci scorreva addosso, le sue mani erano ovunque lungo tutto il mio corpo e le sue labbra mi baciavano il collo ed il viso, io ero in balìa del suo tocco assaporando il piacere di avere la sua pelle calda contro la mia e adorando la sensazione dei suoi capelli umidi tra le mie dita frenetiche mentre il vapore della doccia ci avvolgeva.
Un improvviso getto d’acqua fredda mi risvegliò dal mio ennesimo sogno a luci rosse e mi ritrovai sola e infreddolita nel piccolo box doccia. Rassegnata mi avvolsi con la pelle d’oca nell’accappatoio di spugna, spalancai la porta rimanendo di sasso vedendo davanti a me il protagonista di tutti i miei sogni ad occhi aperti con il braccio alzato e un espressione imbarazzata e sorpresa.
«Ehm..ciao, credevo non ci fosse nessuno.» disse Rìan giustificando il suo braccio alzato a mezz’aria.
Rìan era uno dei migliori amici di mio fratello e io avevo una cotta per lui più o meno dalla prima volta in cui aveva messo piede in casa nostra qualche anno fa, dal 13 ottobre di tre anni fa per essere precisi.
Mi rimproverai mentalmente per quanto potavo essere patetica a sapere persino la data. Ammetto che è il classico cliché innamorarsi del migliore amico del fratello maggiore, giuro che ne avrei fatto volentieri a meno di questo amore impossibile se avessi potuto scegliere. Ma si sa, non si sceglie chi amare. O si? Io in ogni caso non ho avuto possibilità di scelta. E’ successo e basta.
Sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi e mi feci mentalmente un rapido esame estetico: accappatoio rosa con le paperelle, capelli gocciolanti e appiccicai alla fronte, trucco sbavato.
Ottimo. Non sarei potuta essere più bella. Cercai di rimediare scompigliando un po’ i capelli e strizzando un po’ il seno incrociando le braccia al petto, il tutto cercando di farlo sembrare casuale.
«Tranquillo,ho finito.» Rimasi sulla porta fissando i suoi occhi scuri senza fare un passo e per un attimo i suoi occhi caddero sul mio decolté ma rialzò subito lo sguardo dando un colpo di tosse, ci misi qualche secondo a capire che quel colpo di tosse era un modo carino per dire “Ti sposti?”. Dopo pochi secondi sbucò mio fratello alle sue spalle. «Ei idiota,hai intenzione di farlo andare in bagno o no?!» Ero già abbastanza mortificata senza che intervenisse lui a peggiorare la situazione. Rivolsi a Rìan un sorriso di scuse e alzai il dito medio in direzione di Nicholas e mi diressi quasi correndo verso la mia camera.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi ci poggiai pesantemente facendo lunghi respiri per cercare di riprendermi dalla bella figura appena fatta.
«Stupida,stupida,stupida!» cominciai a colpirmi la fronte con la mano. Che credevi che stesse lì ad osservarti? Doveva entrare in  bagno, ovvio! E tu no! Immobile davanti alla porta. Stupida!
Allontanai quell’episodio dalla mia mente e comincia a preparami per uscire, avevo appuntamento con la mia migliore amica, Lucy.
Aprii l’armadio e lo  fissai per un minuto buono fissando un punto indefinito al suo interno infine tirai giù dalla stampella dei jeans stretti scuri e una maglietta bianca semplice abbinandoci la giacca di pelle e gli stivaletti bassi.  Mi truccai in fretta e raggiunsi la mia amica al nostro solito bar accorgendomi di essere in tremendo ritardo.
«Ciao tesoro!» Mi avvicinai stampandole un bacio sulla guancia. «Scusa il ritardo.»
«Perdonata.» Schiuse le labbra tinte di rosso rivolgendomi il suo sorriso perfetto.
 «Ti ho preso il tuo solito cappuccino.» Disse indicando il bicchiere di fronte a me. «Oh grazie,allora…Con Daniel come è andata ieri?» Daniel è il nuovo obbiettivo di Lucy è il suo vicino di casa e l’ha preso di mira da quando l’aveva aiutata a portare in casa un vecchio scatolone pesante. Ieri sera mi aveva inviato un sms dicendomi che era rimasta chiusa in ascensore con lui e conoscendo la sua fortuna con i ragazzi non mi sarei stupita se mi avesse detto che le aveva fatto la proposta di matrimonio.
«Siamo rimasti chiusi là dentro per un’ora! Lui è molto simpatico,ho scoperto che ha due gattini,un maschio Diuky e una femmina Babi…» Lei continuava a parlare senza sosta dei gatti e di Daniel,gli occhi le brillavano,ed era veramente un brutto segno,voleva dire che ormai era già completamente presa da lui. Lucy continuava a blaterare e i miei pensieri intanto cominciarono a correre verso Rìan. Negli anni avevo sviluppato la grande capacità di annuire e sorridere al momento giusto mostrando grande interesse in quello che la gente mi diceva nonostante non li stessi ascoltando minimamente. Saremmo stati così bene insieme: lui con i suoi capelli castano chiaro con qualche ciocca più chiara e gli occhi scuri io con i capelli del suo stesso colore e gli occhi verdi,se solo se ne fosse accorto anche lui,avevo fatto persino quel test idiota che spesso pubblicizzavano alla tv. Rìan + Megan: 89% di compatibilità! Per un attimo  mi sfiorò l’idea che anche lui provava qualcosa per me,infondo è sempre così dolce e disponibile nei miei confronti,una volta mi aveva persino spiegato un esercizio di matematica,io ovviamente non avevo prestato ascolto ad una sola parola,troppo presa a godermi una di quelle rare volte in cui i suoi occhi profondi erano fissi nei miei. Ma poi mi ricordai che lui era gentile e disponibile con tutti,anche con mia madre…Magari ci provava pure con lei! O forse lui non si faceva avanti per il semplice fatto che mio fratello lo avrebbe letteralmente ucciso se avesse scoperto che il suo migliore amico ci provava con la sua sorellina.
«…E quindi alla fine mi ha chiesto il numero e stiamo massaggiando dalle 11:00 di stamattina,non è fantastico?!»
L’urletto esaltato di Lucy mi riportò alla realtà. «Non me lo sarei mai aspettato,davvero! Sono così sorpresa.» Dissi con aria sarcastica,Tutte queste coppiette iniziavano a stancarmi,poi abbozzai un sorriso e le chiesi altri dettagli per farla felice.«Che dice? Ti ha già chiesto di uscire?»
Il suo viso si fece subito triste. «No,non ancora.» Ma poi si rallegrò subito. «Sono sicura,però,che me lo chiederà presto,ha detto che l’ho colpito molto.» Concluse felice.
«E tu? Quando ti deciderai a parlarmi della tua cotta misteriosa?»
Mi sentii come un bimbo che viene sorpreso mentre cerca di scoprire cosa c’è nel suo regalo di Natale. Spesso mi faceva questa domanda,a quanto pare non ero così brava a nascondere i miei sentimenti.
«I..io? Perché continui ad insistere che io sia innamorata di qualcuno? »Risposi con la faccia innocente.
«Perché io ti conosco tesoro,e ti si legge in faccia che sei innamorata persa.» Appoggiò la mano sul mento e attese una risposta,mentre io sbuffavo. «Avanti Meg,sono la tua migliore amica! Perché non vuoi dirmelo?»
«Non mi sono presa nessuna cotta,ecco perché!»
I suoi occhi azzurri si illuminarono.
«Ho capito chi è!» Per un attimo pensai che veramente lo avesse capito e il mio cuore cominciò a battere forte.
Mi guardò con aria seria prima di dire la sua idea «E’ il professore di storia vero? Guarda che non ti giudico,è giovane e bello ed è simpatico a differenza di tutti gli altri docenti decrepiti che abbiamo.» Pensai scherzasse ma la sua espressione era serissima.
Cominciai a ridere e lei si imbronciò. «Dai dimmelo!»
«Non c’è nessun ragazzo Lu,credimi.» Sperai di averla convinta.
«Va bene,per ora mi fido,ma non finisce qui!» Rispose con aria rassegnata puntandomi il dito contro,poi ci guardammo e scoppiammo a ridere entrambe.
Non so perché ero così convinta di voler nascondere il mio amore per lui. Forse perché speravo che se non lo avessi detto a nessuno prima o poi Rìan sarebbe sparito dai miei pensieri da solo. Potrebbe sembrare stupido parlare già d’amore ,però alla fine di questo si trattava:amore.
Com’è il detto? Se la cotta supera i 3 mesi è amore? Ecco ero innamorata di lui da 2 anni e 6 mesi quindi sì, potevo parlare d’amore.
Dopo aver pagato i nostri cappuccini uscimmo dal locale e iniziammo a camminare scherzando e ridendo come sempre.
 
«Mamma,papà. Sono tornata!» Urlai gettando le chiavi di casa sulla cassapanca all’ingresso.
Sentii subito dopo la voce di mia mamma salutarmi dall’altra stanza,la raggiunsi in cucina e vidi che era apparecchiato per 5.
«Ciao mamma,chi altro c’è a cena?»
«Ciao Meg, c’è Rìan,resta anche a dormire credo.»
Dopo essermi ritruccata e profumata mi diedi l’ennesimo colpo di spazzola e mi fissai intensamente nello specchio cercando qualche difetto.
Alla fine abbastanza soddisfatta riemersi dal bagno dopo 20 minuti buoni sperando che nessuno si accorgesse che avevo passato così tanto tempo in bagno a truccarmi e spazzolarmi.  Proprio in quel momento suonò il citofono.
A tavola avevo accanto Nicholas e di fronte Rìan,per tutta la cena tenni gli occhi bassi e parlai il meno possibile,mi chiesi se gli altri si accorgevano che ogni vola che c’era lui nelle vicinanze diventavo improvvisamente muta. Ma era più forte di me. Non volevo che reputasse stupida qualche mia affermazione,così mi limitavo a dire solo cose tipo: “Mi passi l’acqua?” o “Buono, mamma.”
Contai tutte le volte in cui i nostri sguardi si incrociarono e tutte le volte in cui i nostri piedi o le nostre mani si sfioravano per sbaglio.
Finita la cena cercai in tutti i modi di restare a tavola il più possibile.
Ma alla fine fui costretta a tornare nella mia stanza.
Mentre ero sdraiata sul letto sentii qualcuno bussare alla porta.
«Megan?»
Oh dio. Rìan. Mi passai le mani tra i capelli per ordinarli e mi misi in una posa alla “Afrodite sdraiata” una posa che sarebbe dovuta essere naturale e sexy,ma non so se era quello l’effetto che dava,Forse sembravo più una balenottera spiaggiata.
«Avanti.»
«Ciao,dovrei chiederti una cosa.»
Sì,sì,sì. Ma certo che ti sposo!
Sbattei gli occhi per allontanare quell’immagine ridicola di lui che si inginocchiava e tirava fuori un diamante da 5.000 euro e soppressi una risata.
«Dimmi»
Risposi semplicemente.
 
 
 
 
 
  
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