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Autore: shana8998    29/08/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Hai un'aspetto terribile stamattina...-. Drey se ne stava fluttuante in aria con il solito vizio di tenere le gambe incrociate modi indiano.
Mi fissava e la sua espressione nel vedermi...Oddio non era proprio delle migliori , sembrava avesse visto l'ultimo capitolo di " SAW"!
-Si vede così tanto che sto uno straccio?...-. Chiesi biascicando le parole con quel poco di forza che avevo in corpo. 
Non rimembravo nemmeno da quanti giorni fossi li da lui, fatto sta che in quel lasso di tempo altro era mutato in me, avevo di nuovo 
fame....Fame d'anime.
Quella mattina , la febbre doveva essere salita toccando picchi astronomici. Sentivo bollirmi la pelle , se ci avessi messo un uovo sopra avrei potuto cucinarci un'ottima frittata a dir il vero!
-Sto malissimo...E devo comunque alzarmi...-. Tirai su il busto a fatica , la testa che mi girava vertiginosamente.
-No no...Tu non devi alzarti per nessun motivo-. Contrastò delicatamente il mio movimento , spingendomi per le spalle nuovamente verso il materasso.
-Drey devo tornare a scuola ....-. Cercai di giustificare la mia scelta , ma era evidente che non ce l'avrei fatta nemmeno ad arrivarci all'istituto.
-Si ..In quello stato tu ti alzeresti , ti prepareresti ,usciresti con la neve ed andresti a seguire cinque ore di lezione vero?...-.
Sul suo viso si inarcò un vistoso broncio.
-Esatto!-. Con uno slancio inaspettato , balzai giù dal letto e...be a momenti rischiai di finire con il muso a terra..Dannata febbre!
-Non preoccuparti Drey , starò bene . Piuttosto pensa a te ti sono cambiati nuovamente gli occhi...-. In seguito mi feci raccontare , o meglio estorsi , la verità al demone. Mi disse che tutto ciò che vedevo e potevano vedere gli altri non era che la sua forma umana. 
Forma, che ben pochi demoni hanno e che nella maggior parte dei casi , se usata a sproposito , porta al decesso dello stesso che la utilizza.
E lui , cosa faceva? La usava a sproposito come il più scellerato dei demoni! Per questo i suoi occhi , i suoi capelli ed a tratti qualche particolare del suo corpo cambiavano radicalmente , ed era così che  la sfera che proteggeva la sua visibilità smetteva di funzionare.
Per questo motivo , le visite di Deumos (Alissia) , ultimamente si erano fatte sempre più frequenti. Se prima faceva la sua apparizione poco gradita , una volta ogni tre giorni , ora erano tre volte ogni giorno ...
Drey stava peggio di me , ed io non potevo permettermi di preoccuparmi per il mio stato fisico. La fame sarebbe dovuta andarmi via , 
infondo era già successo in passato no?
L'unica cosa poco chiara di tutta questa storia era il reale motivo per cui lui si stava praticamente suicidando. A conti fatti , dato che stupida ancora non lo ero , doveva dipendere da me . Dal fatto che lui avesse questo insano desiderio di restare al mio fianco . Ipotizzai che fosse per i miei poteri. Si erano risvegliati dopo tutto e lui questo lo aveva già calcolato, ma allora questo stava a significare che dovevo realmente essere così pericolosa?
-Ti accompagno a scuola ...E poi invocherò Alissia...-. Rispose alquanto serio , mentre lentamente tornava a poggiare i piedi a terra.
Lo sguardo basso e l'espressione corrucciata , mi fecero intuire che fosse abbastanza preoccupato. Sarebbe stata la quarta volta in una giornata che lei avrebbe dovuto fargli quella specie di incantesimo. Il suo corpo stava cedendo era evidente.
Lo sfiorai con lo sguardo , ma lui sembrò non accorgersene, poi lasciai perdere e mi diressi in bagno.
Non è che non mi interessasse di lui facciamoci a capire, ma più lo vedevo sofferente , preoccupato , collerico più anche io mi lasciavo trasportare da quella valanga d'ansia e la cosa non aiutava affatto. Dovevo essere un perno fisso non una cagasotto , per lui!
Minuti dopo ero pronta. Mi infilai una felpa grigio sbiadito ed il giacchino di pelle , poi imbracai la mia borsa ed attesi che si finisse a preparare anche lui.
-Meglio se li copri quegli occhi...-. Mi abbassò il cappuccio della felpa quasi fino a sotto il naso. -Erano così malvagi? -.
Diedi un'occhiata veloce allo specchio poco lontano dalla porta del bagno....O Cristo!
Sembravano squamati , la pelle rosata ,sin troppo rosata, scintillava alla luce , pareva essere bagnata. Venature di sangue increspate , dentro e fuori l'occhio rendevano tutto più ..Come dire gotico! facevo veramente pena.
-Mi sono già vista in questo stato...-. Sussurrai atterrando lo sguardo a volerlo far sprofondare sotto il pavimento o forse più sotto ancora...
-Non ci pensare...Piuttosto cerca di stare attenta ...-. Sapevo perfettamente a cosa alludesse quello "stare attenta" . Sarei stata 5 ore in balia di migliaia di anime macchiate di piccoli peccati , dei veri bocconcini per il mio lato demoniaco. 
Stavo rischiando. Rischiando grosso. Se avessi ucciso anche un solo studente avrei provocato un disastro nella scuola e forse avrei rischiato persino di essere scoperta , ma non potevo rinunciare all'esservi presente quel giorno.
La preside aveva deciso che si sarebbe svolta una commemorazione in memoria di Stacy , e seppur lei mi aveva tradito , era sempre stata una parte di me sin d quando eravamo piccole. No , non potevo non dirle addio per l'ultima volta.
Uscimmo dall'appartamento . Non c'erano demoni quella mattina e la cosa mi parve strana. In realtà non avvertivo le loro presenze da tempo , ma non avevo mai domandato dove fossero finiti a Drey.
Mi guardai attorno fugacemente con la speranza di intravedere qualcuno , ma nulla ...Il deserto più totale.
Il demone , pareva essere a suo agio invece , senza la presenza dei suoi colleghi. Scavalcò il bancone di quella che doveva esser stata una reseption , sfilando un mazzo di chiavi dalla bacheca fissa al muro , poi con estrema calma si diresse verso la porta d'ingresso . In un attimo l'inverno piombò dentro al palazzo.
Tremai , stordita da quell'aria gelida e pungente , stringendomi nelle spalle mentre salda mi artigliavo le braccia incrociate , con entrambe le mani aimè gelate perchè scoperte.
-Merda! Che freddo..-. 
-Te l'ho detto , la cosa migliore sarebbe stata restare a casa ... Che ti importa di andare al funerale di un demone che ti ha tradita...-.
Come al solito il tatto non era il suo forte...
-Ci ho passato tutta la vita assieme a quella ragazza...La conosco.. Anzi penso che nemmeno posso ricordare il giorno in cui ci siamo conosciute . E seppur lei mi avrebbe ucciso , ciò non significa che in passato non si sia comportata bene con me ..-.
-Il tuo buonismo mette la nausea...-. 
-Anche la tua presunzione...-.
-Sarà...-. 
Ci incamminammo. Nei nostri occhi l'ostinazione nell'essere uguali ma troppo diversi.
-Ehy...Sta attenta..-. All'improvviso mi ritrovai un suo braccio attorno al mio costato. Dovevo aver barcollato fino a scontrarmi con lui , probabilmente ero ridotta peggio del previsto.
-Sto bene...Scusa...-. Sussurrai quasi vergognandomi di quella mia debolezza.
Restò in silenzio per qualche istante , il tempo di terminare il lungo marciapiede ed incanalare un vicolo di colpo.
Mi trascinò nel buio creato dalle altissime mura di due palazzi poco distanti lasciandomi del tutto sbalordita..
-Perchè mi hai trascinata qui?!..-. Chiesi quasi spaventata.
Mi fissò dritto nelle pupille appoggiando entrambe le mani sulla parete dietro le mie spalle. Eravamo vicini , sin troppo vicini. Non ricordavo che mi facesse quello strano effetto sentire il suo corpo sfiorare il mio..
Indietreggiai fino a toccare con la schiena, il cemento gelido .
Cercai di far fuggire il mio sguardo dal suo e mi cadde sulle sue labbra ...Quella curva ..Quel sorriso malizioso , spaventoso. Ora i brividi non c'erano solo per colpa del freddo..
-Non ci muoveremo da qui ...Finchè tu non mangerai un'anima...-.
Mi sentii implodere il cuore. Non poteva farmi una tale richiesta cazzo!
Lui non doveva spingermi ad essere un demone, dovevo essere io a decidere da che parte stare!
-No! Non mangerò un bel niente!-.  Provai a tirarlo via da me allontanandolo con entrambe le mani puntate al suo petto. Inutile a dire che non si mosse di un millimetro.
-Drey , non ci pensare! Io non voglio uccidere di nuovo!..-. Lo fissai dritto negli occhi non nascondendo il gonfiore di un pianto che sarebbe scoppiato a dirotto.
Portò una mano al mio collo accarezzandolo delicatamente , finchè il polpastrello del suo pollice non toccò la vena principale della mia 
gola...Pulsava , bruciava, era impossibile nascondere la voglia che avevo nel divorare un'anima e lui stava puntando proprio a questo, 
distruggere ogni forma di giudizio che mi era restata farmi essere come lui...
Sentii le sue labbra avvicinarsi ad essa poi qualcosa di pungente toccò malevola la mia pelle...Canini...
Non li avevo mai visti , oppure forse una volta per caso erano apparsi sotto le sue labbra , ma mai avevano toccato me .
Afferrai di riflesso il suo polso. Non temevo di essere uccisa , non lo avrebbe fatto . La paura che avevo , che si era impossessata di me , stava nell'ipotesi di un sortilegio , un incantesimo che mi avrebbe costretta a compiere nuovamente quell'azione spregevole.
-Drey...-. Soffocai il suo nome in un respiro non poco affaticato. Era dannatamente sadico quel demone...
Se da una parte mi stava facendo del male , mordicchiando il mio collo ferendone la pelle, dall'altra , più in basso stava facendo qualcosa di molto , molto poco pudico che mi faceva tutt'altro che male .
Le sentivo sin troppo bene le sue dita che dall'ombelico stavano scendendo più in basso , sempre di più...Anche troppo frettolosamente .
Quando sentii scostarmi il tessuto dei mie indumenti dalla pelle ebbi realmente paura..
-Fermati! Lo farò!..-. Dio che schifo...Ero veramente una dannata fifona.
Bastava l'azzardare di lui in qualcosa , in quella cosa, che tremavo e davo in escandescenza...
Ne avevo paura , avevo paura dello stesso ragazzo o forse no. Il cervello si disconnesse un momento dalla realtà.
"E se avessi solo paura di sbagliare? Di deluderlo?" . Realizzai che fosse proprio per quel motivo che temevo tanto quell'atto.
Deluderlo , rendermi ridicola ai suoi occhi o solo lo stupido particolare di farmi vedere spoglia o semi-spoglia da lui mi terrorizzava e ..Cristo mi sarei giocata qualsiasi cosa che lui , quel maledetto stronzo , sapeva perfettamente tutto , forse anche prima che lo avessi realizzato io stessa e se ne approfittava come meglio credeva..
-Bravissima Fuller...-. Sussurrò precisamente nel mio lobo , facendomi fremere un'ultima volta prima che si scostasse compiaciuto ed ormai soddisfatto da me.
-Allora adesso osserva le anime che stanno attraversando la strada...Scruta i volti di ogni uomo e poi scegli la tua preda...-. Sibilò serpetino sporgendosi minimamente fuori dal buio , mentre con una mano faceva leva sull'angolo di cemento del muro.
Io , nel frattempo , guardavo la strada , i volti , mentre cercavo di rimettere dentro la canotta nei jeans.
Fredda , quasi come un'apatica  calcolatrice scelsi..
-Quello...L'uomo con il berretto da mafioso...-. 
-mmm, ottima scelta , un bocconcino prelibato per lei signorina!..-. Esclamò con sarcasmo ruotando il busto fino ad arrivare a braccia conserte con le spalle pressate alla parete.
Odiavo quando mi guardava con quell'aria soddisfatta e compiaciuta delle cattive azioni che riusciva a farmi fare , tant'è vero che lo guardai mimando la sua frase con una smorfia della bocca ben poco carina, poi mi riversai in strada..
Il piano era semplice. Cerca, scegli, segui , uccidi e non farti vedere ovviamente!
Feci esattamente così.
Come il più abile degli assassini , mi misi sulle tracce dell'uomo , infilando ogni sorta di vicolo da lui preso , facendo il minor rumore possibile. Un'ombra questo dovevo essere..E cazzo! Ci riuscivo bene quando avevo fame !
Si fermò al'improvviso ai piedi di un grattacielo nel quale sapevo esserci solo uffici...
"Aspetta..."  Era lo stesso dove lavorava mio padre .
Merda quella era una pugnalata !Anche da orto doveva sorbirsi le mie cattive azioni.. Quasi feci per abbandonare , quando il mio stomaco reclamò violentemente facendomi flettere in avanti.
"Uccidi! Uccidi!" .
Ora anche la mente si era messa d'accordo con il resto del corpo , e non potei fare a meno di ascoltarli entrambi.
Un'altra volta come già in passato persi il senno.. 
Non potei aspettare , non potei accertarmi che non fossi vista.. Uscii allo scoperto afferrando l'uomo per un braccio.
-Che diavolo stai facendo ragazzina!-. Mi diede uno spintone , e nella pessima condizione in cui ero non potei che non tonfare al suolo.
L'uomo però non era fuggito , nei suoi occhi uno sguardo malato , estraneo .Ghignò. Capii che la sua anima viola ,rispecchiava l'S.I. di un malato di mente.
-Le ladruncole come te ...Dovrebbero solo limitarsi a vendere il proprio corpo...-. Mi sferrò un calcio all'addome , e non servì essere un 
demone per non provar dolore. 
Ma la cosa che mi stupiva era il fatto che l'avesse fatto sotto gli occhi di tutti , e nessuno lo stava fermando.
La sua violenza non si arrestò. Sotto i colpi dolorosi dei suoi calci continuai inerme a piegarmi finchè le mie orecchie non percepirono due voci.. Due donne.
Stavano passando ad un millimetro da noi , ci guardavano spaurite , ma non stavano muovendo un dito.
-Quello è Miller...Lavora nel mio stesso ufficio fa così anche con le mie colleghe...Una volta ci provò con me e quando lo rifiutai mi schiaffeggiò...-.
-So di una ragazza che è stata violentata in metro da lui...E pare che non disdegni dal malmenare anche i suoi colleghi...-. 
Avevo quindi a che fare con un malato di mente sessualmente frustrato...Diamine la fame ora era aumentata  a dismisura!
Lo lasciai colpirmi altre due o tre volte , poi , rapida afferrai la sua caviglia con entrambe le mani e la ruotai in senso contrario. Un CRAK spaventoso e le sue grida al cielo. 
Negli occhi , confusi i volti delle donne sue vittime ,ed il suo in preda al panico..
-Hai perso il controllo della situazione?...-. Mormorai sadicamente alle sue orecchie attimi prima di strapparle dal resto della testa.
-Lasciami!!!!-. 
Le sue suppliche non raggiungevano la mia coscienza . Quasi non raggiungevano nemmeno il mio udito.
-Posso immaginare cosa hai fatto con quelle mani...-. Bastò concentrarmi poco perchè le sue ossa scricchiolassero sino a rompersi , ed ora i suoi arti superiori , parevano gelatina maculata di viola livido.
Risi. Proprio come ridono i demoni , ed i presenti attorno a noi furono costretti a tapparsi le orecchie perchè si sa , chi ascolta un demone ridere , è come se ascoltasse le urla dell'inferno.
L'uomo continuava a dimenarsi sotto il mio corpo , ma questa volta ed essere disarmato era lui.
-Quante Miller? A quante hai serbato questo trattamento?..-. Serrai la mia mano sul suo mento , a breve l'avrei portato verso me e la sua anima sarebbe svanita per sempre.
-Non rispondi?...Bene..-. Il sangue mi schizzò assieme a pezzetti di lingua sulla felpa ...
Peccato mi piaceva un botto quella maglia...
Vidi delle lacrime uscire dalle estremità dei suoi occhi ...Non era quello il momento di pentirsi , mi spiaceva per lui.
-Muori....-. Un respiro profondo e veloce io che cercavo di far finire quella manfrina. Ma quella volta fece male. La sua anima era così corrotta seppur solo di colore viola , che quasi mi venne voglia di rigettarla.
Più la mandavo giù , più le immagini di quelle povere donne , le sensazioni da loro provate , il dolore , la paura , prendevano possesso del mio corpo.
"Poteva un umano essere così malvagio?" . Non avevo visto nemmeno un demone riuscire a compiere tanta atrocità..Fu così che testarda decisi di mandarla giù tutta e non importava se poi mi avrebbe fatto male. Sarebbe stata la sua punizione. Nemmeno il cadavere sarebbe rimasto. E così feci..Lasciai solo polvere coperta dai suoi stracci e poi mi alzai con noncuranza dei presenti ne della 
polizia che aveva fatto il suo trionfale arrivo con mezz'ora di ritardo , ed ad atto già compiuto.
Non alzai lo sguardo se non quando una donna, una terza vittima non mi si avvicinò.
Stentava nel compiere i passi , e timida mi raggiunse dopo un bel pò di ripensamenti.
Si arrestò di fronte a me con le mani congiunte in un pugno vicino alla sua bocca, sembrava stesse pregando la mia figura.
La scrutai con la coda dell'occhio.
-G....razie. Non so cosa tu sia , nemmeno so spiegarmi ciò che ...è successo però io ti devo ringraziare .Quell'uomo mi ha violentata e poi lo ha fatto con mia figlia ...Lei ha solo dieci anni....-. Era in lacrime  .
-Non devi...-. Tornai a scendermi il cappuccio sul volto e le passai accanto senza regalarle nemmeno un ultimo sguardo.
Non doveva dirmi grazie. Non avevo fatto una buona azione , uccidere per vendetta non era una buona azione nemmeno se giustificata da un reato simile.
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-Ce l'hai fatta! Ma che è tutto quel sangue?!-. Drey mi aveva aspettato per tutto il tempo , nascosto in quel angolo di strada.
-Lascia stare... Dammi la tua felpa...-.
Il demone non replicò e si sfilò l'indumento porgendomelo. 
-Peccato ti piaceva quella felpa...-. Pronunciò con molta tranquillità.
-Già.-. Ecco , io tutta la tranquillità che aveva lui non la possedevo. Ogni volta che mangiavo un'anima mi sentivo atrocemente sporca , come se fossi passata dall'essere una ragazza problematica , all'essere un abominio di colpo .
-Uffa.. Possibile che ogni volta che mangi un'anima diventi intrattabile?-. Sbuffò lui stirando le braccia , mentre si dondolava su uno 
dei cassonetti proprio come un bambino sulla giostra.
-Ci vediamo a casa Drey!-. Ringhiai allontanandomi.
Perchè dannazione non capiva?! A me disgustava mangiare anime , mi faceva soffrire ! Perchè si ostinava a volermi inculcare che fosse una cosa del tutto normale, non lo era cazzo! Non lo era affatto!
Ore dopo ero fuori dall'istituto scolastico. La commemorazione in memoria di Stacy organizzata dalla preside e dal padre , che probabilmente , come il resto dei presenti era ignaro del fatto che la figlia fosse un demone, era stata toccante più di quanto mi aspettassi. 
Si era svolta in cortile , dove l'uomo , in piedi su un palchetto agghindato con decine di fiori bianchi , ricordava in lacrime la figlia defunta.
Alle sue spalle una gigantografia della stessa. Avevo guardato ripetutamente quella foto anche al termine dell'evento , la ricordavo perfettamente... Eravamo al nostro solito pub quando è stata scattata e quel giorno, come uno dei pochi , anche lui c'era. 
Ricordo che fu proprio sua l'idea di scattarne una , disse : -Così porterò in Giappone la foto delle due mie figlie preferite-. Era stata veramente una bella giornata....Essere amata come figlia da quell'uomo era bello...
Mi ero allontanata dallo sguardo di lui dopo la funzione. Non avrei potuto dirgli nulla , nessuna parola mi usciva ed anche se fosse uscita sarebbe stata inutile.
Così ero andata via , senza un saluto ne un abbraccio , perdendomi fra tutti quei volti in lacrime .
A me da piangere questa volta non mi veniva. Pensai che fosse perchè avevo mangiato un'anima, ma ora stento a credere che quello sia stato il vero motivo.
Dopo una buona mezz'ora fui di ritorno nell'appartamento del demone.
Avevo avuto la fortuna di trovarmi le chiavi nella tasca della felpa che mi aveva prestato , così nemmeno avrei dovuto citofonargli e quindi doverci parlare sin da subito.
Ero scossa , triste , ma non ero esplosa come al mio solito. Ne una lacrima , ne il sentore di ella...Ero fredda .
Entrai nell'appartamento e trovai il demone sdraiato sul letto che leggeva una rivista , Matisse ai suoi piedi che riposava nella sua forma da cane.
Posai distrattamente la borsa mantenendo il volto basso e mi serrai in bagno velocemente.
Il mio volto era tornato roseo lievemente più scuro la dove il freddo gelido lo aveva sfiorato ,ma degli occhi squamati ed i capillari increspati non ve n'era più traccia.
Sfilai la felpa restando in canottiera e girai la manopola dell'acqua. Lo scroscio di ella nel lavabo mi catturò come quando ci si incanta 
mentre la mente segue i propri pensieri , ma io non ne avevo se non uno , unico , riferito alla mia amica.
Realmente non avevo mostrato nulla , ma in cuor mio la disperazione mi accecava.
Credo che di tutta quella storia la parte peggiore non fu l'esser stata tradita , bensì , l'essere stata abbandonata da una persona dopo tutti quegli anni.
Infondo io l'avrei accettata anche come demone se solo avessi avuto l'occasione di farle cambiare idea sull'uccidermi..  C'era anche stata una remota possibilità che avrei preferito morire io al posto suo...
Di colpo i miei pensieri vennero interrotti da colpi di tosse ripetuti , rauchi , violenti ...Diamine Drey!
Mi fiondai fuori dal bagno . Lui seduto sul materasso con lo sguardo fisso su un punto in basso, accennai passi stentati per raggiungerlo.
-Drey...-. Lo sguardo mi cadde sulle lenzuola. Sangue.
-Drey! Che ti succede!?-. Li , la paura prese il sopravvento. Stava male , era arrivato forse al limite?
-Devi smetterla Cristo! Stai morendo , devi andartene !-. Fu la prima cosa che riuscii a dire di sensato seppur mi facesse male doverlo convincere a tornare all'inferno.
-Lo so...-. Un tonfo in petto. Lui non aveva mai ammesso il fatto che avesse deliberatamente deciso di morire per colpa mia , e ciò mi 
aveva sempre resa un pò più sicura della sua permanenza , mentre ora? Ora che si era reso conto che a quel gioco non si poteva più giocare , che avrebbe fatto?
Lo aiutai ad alzarsi conducendolo verso un divanetto all'estremità opposta della stanza.
-Cerca di riposare un pò qui, mentre disfo il letto..-. Avevo provato a pacare il tono di voce , seppur avrei voluto gridare con rabbia la mia paura nel vederlo stare in quel modo.
Presi delle coperte pulite ed incominciai a sfasciare il letto , nella stanza il silenzio più ovattato.
-Domani me ne andrò..-. Tremai stringendo un lembo della coperta fra le mani .
Doveva. Doveva per forza ed io questo lo sapevo sin troppo bene perciò mai e poi mai avrei cercato di impedirglielo.
-L'hai capito finalmente...-. Sospirò e nel silenzio che si era creato , riuscii a sentirlo alzarsi dalla poltrona e raggiungermi.
Mi sembrò di averlo visto con i miei occhi. Quella volta le sue azioni le avevo calcolate tutte. Me lo aspettavo alle spalle , e mi aspettavo il suo respiro sul mio collo...Di fatti lui si comportò proprio così , ed ammetto che già prima che le sue mani sfiorassero la mia pelle assieme al suo respiro bollente , stavo tremando.
-Se potessi non abbandonarti lo farei -. La gola mi si serrò e tutte le emozioni umane che avrei potuto provare in un momento del genere , tornarono dirompenti a farsi sentire , spie, di quanto male mi faceva.
-Lo so ...Ma non devi , non dovevi nemmeno prima. Io..-. Mi strinse allora .
Abbassai lo sguardo sulle sue braccia. Me ne ero innamorata sin da subito. In realtà ogni singola parte di lui mi aveva mandato in solluchero sin dalla prima volta.
Io lo amavo . Lo sentivo sino in fondo allo stomaco quel sentimento così strano per me ...Io non lo avevo mai provato prima. 
Forse , nemmeno ciò che avevo provato per Eleonor era stato così forte...
Eh no....Non lo era stato..
Mi voltò , con delicatezza ,poi, passando due dita fra le ciocche dei miei capelli tornò ad alzare lo sguardo verso il mio ed in quel momento notai tornare a far capolino sulle sue labbra quel ghigno sommesso che qualche volta mi aveva seriamente fatto paura ma che nella maggior parte delle occasioni mi aveva increspato la pelle sino a togliermi il fiato..
-..Tu sai perfettamente cosa sono e cosa posso fare...Io vedo dentro i tuoi occhi Clair, percepisco cose dal  corpo che ho davanti che tu nemmeno immagini ....Non commettere errori ....So cosa desideri , so a cosa stai pensando ....Ma so che sarebbe un grande errore , mezzo-sangue...Perciò se chiuderai gli occhi anche solo per un istante ,io cancellerò ogni desiderio che ho in questo momento...-.
Ed io sapevo perfettamente a cosa sarei andata in contro. Sapevo cosa avrei potuto rischiare..Sapevo ogni cosa..Che lui non mi amava , che lui mi usava , che avrebbe volentieri fatto di me  la sua ossessione e poi magari ,mi avrebbe anche tolto la vita e pure, io gli occhi non li chiusi nemmeno per un secondo. Rimasi li, impudente ,a fissare le sue pupille . Volevo ,anzi no , bramavo egoisticamente anche l'ultima parte di lui..
-Clair...-. Pronunciò il mio nome come se ciò che avessi deciso gli facesse veramente male.
E poi...bhe, poi mi baciò. Non come le altre volte . Non mi rubò le labbra , non mi fece male con i canini come nel vicolo, non mi artigliò le braccia,
come era suo solito fare , no, lui mi lasciò scivolare con dolcezza sul materasso senza staccare mai la sua bocca dalla mia.
"Sa di cioccolato" . Non so perchè quel pensiero stupido mi aveva accarezzato la mente ancora per poco lucida ,in quel preciso istante dove a tutto avrei dovuto pensare forchè a quella stupidaggine , ma le sue labbra sapevano veramente di cioccolata e per un istante avrei desiderato mangiarle.. 
-Mangiale allora...-. Sussurrò lui, che ficcanaso mi aveva continuato a leggere nella mente...
-Credo che ora..Non sia solo mia quell'intensione...-. Lo sfidai con lo sguardo appropriandomi del suo ghigno malizioso e lui ricambiò allo stesso modo incurvando leggermente l'angolo della bocca ...Dio quell'espressione lo rendeva così malvagio ...Ed al tempo stesso ancora più sexy...
Fu a quel punto che tornando a sfiorare con  le sue labbra le mie approfondì il bacio.
Le catturò avidamente , mentre la minuscola sfera di ferro del suo piercing torturava la mia lingua ed io non potei far a meno di soffocare un gemito.
La marea di sensazioni che mi serpeggiavano in corpo era inebriante, stupenda ed al tempo stesso terribilmente spaventosa.
Lo attirai a me , artigliando le sue spalle e le mie unghie parvero trapassare il sottile strato di tessuto della sua felpa, temei di avergli fatto male quando dalla sua gola fuggì un brontolio sottile , quasi insonoro allora allentai la presa. Fu lui a recuperare la forza che avevo messo io nello stringere , quando le sue mani si serrarono sui miei fianchi , prima che risalissero predatrici , la mia pelle da sotto la canottiera.
Le sentii roventi bruciarmi ogni centimetro di essa , e più il loro avanzare si spingeva sin la dove era più sensibile , più le bramavo.
Ma Dio! Lui era malvagio e non mi avrebbe mai dato soddisfazione così facilmente. Si fermò proprio sotto il bordo del reggiseno , sollevandolo con entrambi i pollici , solcando di ben poco con gli stessi, i seni.
Ed io in quel momento me ne morivo perchè lui arrivasse più su.
Avrei voluto toccarlo come lui stava toccando me . Avrei voluto anche torturarlo e nel caso fissarlo nelle pupille mentre impotente non poteva che arrendersi sotto il mio avido controllo .Ma quel ruolo era sempre spettato a lui ed io quasi me ne compiacevo nel vederlo esibirsi in cotanta dolce crudeltà.
Venne spontaneo inarcare la schiena. Ed ora il suo addome era tutt'uno con il mio . Qualcosa lo fermò e si ritrasse di poco sollevandosi da me. 
Mi spogliò dell'indumento che copriva il mio busto e non potei far a meno di fare la stessa cosa con la sua felpa.
Adesso anche il più insignificante dei suoi tatuaggi ai miei occhi era parso stupendo. Il mio sguardo percorse ogni centimetro del suo corpo soffermandosi su ogni movimento , su ogni muscolo .
Esitai un momento prima di sfiorare il suo addome con le dita , solcando ogni addominale , tracciando piccoli cerchi sulla sua pelle. 
Era così perfetto , da sembrare statuario. Se non avessi saputo che Drey era in carne ed ossa avrei avuto la terrificante paura di poterlo rompere solo con quel tocco leggero.
Tornai a cercare le sue iridi a fissarle. Credo che lui amasse quel mio sguardo perchè i suoi occhi sembravano perdercisi dentro.
Adesso che nemmeno più il reggiseno vi era a coprirmi , riuscii a sentirmi disarmata , sua.
Ma non volevo dar di me l'immagine da piccola vergine indifesa", e così lo riportai a me ed ora non esitai nel fargli male.
Quel male che però ti crea un immenso piacere , proprio come i suoi morsi .
Le unghie nella sua carne ,e la sua bocca a torturarmi il seno.
Ansimai e si , me ne vergognai come mai mi ero vergognata in vita mia.
Allora cercai di soffocare qualsiasi cosa potesse uscire dalla mia ugola e lui...? Lui diventava sempre più feroce quando ritraevo qualche verso , come a volermi costringere , come se quei suoni a me così sconosciuti , imbarazzanti , fossero benzina e fuoco per lui.
Quando tornò ad allontanarsi da me , non staccò un attimo lo sguardo dai miei occhi mentre con mani esperte mi sfilava quei pochi indumenti rimastimi addosso.
Passai allora , una mano sulla sua vita , lasciando che le mie unghie delicate , provocassero lui brividi lungo tutta la spina dorsale mentre precipitose , sin troppo , slacciavano l'unico bottone del suo pantalone nero.
Fui io per un attimo a prendere il sopravvento in quel momento , costringendolo sotto di me , a farsi spogliare. 
Attimi dopo , avevo il suo corpo fra le mie gambe , e potevo perfettamente sentire il suo petto alzarsi ed abbassarsi rapidamente.
Infondo Drey si stava contenendo. Glielo si leggeva negli occhi , non voleva farmi male , voleva che quel momento fosse solo per noi.
Quando la situazione raggiunse il capolinea, incominciai a provare paura..
-Sta tranquilla...-. Sussurrò baciandomi delicatamente una guancia.
Soffocò un grido con un bacio più profondo, ma di riflesso serrai le gambe intorno alla sua vita e le mani sulle sue scapole . 
Man mano la tensione sfumò ed i nostri corpi si fusero diventando un tutt'uno , muovendosi all'unisono , persino i nostri cuori pulsavano allo stesso ritmo.
Piegai la testa all'indietro e persi la cognizione di ogni cosa . Nemmeno mangiare un'anima pura mi avrebbe fatta sentire in estacy come in quel momento. 
Ora il mio cervello era divenuto la pelle che trasudava incandescenza ed ogni parte del mio corpo , divenuta più sensibile .
Sentivo i suoi fianchi spingere verso i miei , ed ogni volta piccole scosse di piacere seguite da brividi vorticosi , giocavano con il mio corpo.
Desiderai che quel gioco fra i nostri corpi durasse un'eternità..
Finimmo nello stesso istante, perchè proprio mentre io non riuscii a trattenere quell'ultimo gemito che ruzzolò fuori dalla mia gola intriso di piacere, lui addentò il mio collo ed 
un leggero brontolio decisamente più marcato dei precedenti. uscì dalla fessura creata dalle sue labbra sulla mia pelle.
In un attimo mi ero sentita appagata , amata , soddisfatta , inebriata , felice...
Ruotò il busto sull'altro lato del materasso sospirando profondamente avrei giurato di sentir uscirgli anche una risatina e, di fatti lo fulminai.
"Spero che non stia ridendo di me perchè senno lo..."
-Mi distruggi..-. Sospirò che ancora sghignazzava.
Sbiancai..
-Eh? Cioè che..-.
Ruotò sollevandosi con un gomito dal materasso mentre sfoggiava uno dei suoi sguardi da solito stronzo perverso.
-Dico che la prossima volta sta a te fare il lavoro sporco..-. L'inclinatura del suo labbro si fece più ampia e maliziosa.
Sentii le guance andarmi a fuoco e d'istinto afferrai le lenzuola per coprirmi come a volermi proteggere.
-Ahahahah tranquilla sciocca..-. Mi scompigliò i capelli scherzosamente poi tornò a stendersi.
Qualche attimo di silenzio non arrestò la mia fatidica richiesta.
-Senti Drey..-.
-Mh?..-.
-Domani...Ecco... Non te ne andare prima che io non sia sveglia...-. Tremavo. Il solo pensiero di perderlo ancora mi devastava.
Sorrise , ma la paura che mi accecava non mi fece distinguere se quel sorriso valeva a dire "si resto" oppure era solo la coltre di una stupenda bugia..
Tornai a posare la testa sul guanciale con le spalle rivolte a lui.
Di colpo il suo ventre caldo si adattò perfettamente alla mia schiena e trasalii in un piccolo sospiro.
-Buonanotte piccola mia...-. Mi schioccò un ultimo bacio sulla testa. 
E mentre lui si addormentava , un'unica lacrima fece capolino sul mio viso..
"Se non ci sarai domani ...Allora ti prego lascia che io dorma per sempre"...
 
   
 
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