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Autore: AnonimoX    29/08/2015    1 recensioni
Sono passati ben quattro anni dalla sconfitta di Gea ma il caos torna a regnare e nemici sempre più potenti e misteriosi si fanno avanti, alleati sconosciuti e poteri sepolti verranno a galla. Riuscirà la luce a regnare sulle tenebre definitivamente?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mostri, Nico di Angelo, Percy/Annabeth, Reyna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Percy


Arrivata la sera Percy era davvero a pezzi, dopo aver finito il fossato si erano messi a scavare fosse e ricoprirle di palme ed erba per non farle vedere ai nemici e come se non bastasse si erano messi a raccogliere pietre e massi da usarli come munizioni per le catapulte e le frombole. Appena finirono non era nemmeno andato a mangiare, si era fatto solo un bagno, in genere l'acqua gli ridava le forze ma era sfinito lo stesso e andò a sdraiarsi sul letto, notò solo allora Annabeth alla porta. Chiacchierarono per una mezz'oretta ma anche lei era sfinita. -- Ho chiesto a Chirone il permesso di dormire insieme, ha accettato. -- Sorrise, poi si abbracciarono e si addormentarono poco dopo, Percy quella notte sognò, era su uno scoglio, con lui c'erano Annabeth, Nico e un altro guerriero girato di spalle, cercò di riconoscerlo ma non ci riuscì, di colpo il mare si sollevò e dal mare uscì una creatura enorme, non sapeva perchè ma Percy non riuscì a distinguerla bene, era avvolto nelle onde e quando colpì lo scoglio tutto divenne buio. Si svegliò di colpo urlando, era sudato e Annabeth lo guardava preoccupata, capì di averla svegliata. -- Scusami, non volevo...-- La ragazza lo attirò a se e lo baciò -- Tranquillo, tutti i semidei fanno incubi. -- Percy decise di raccontarle il suo sogno, la semidea però scosse la testa -- L'oceano è pieno di mostri giganti, non ho idea di chi possa essere, sopratutto senza una descrizione. -- Era frustrante per Annabeth non sapere qualcosa -- Che ora è? -- Annabeth guardò al cellulare -- È presto, sono ancora le quattro. Torniamo a dormire. -- Si riaddormentarono poco dopo, al mattino si svegliò prima Percy che nonostante la ragazza gli aveva chiesto di svegliarla lui decise che era meglio farla riposare, si vestì e andò a fare un giro per il campo, incontrò Nico che lo salutò con un cenno del capo, poi vide Chirone e lo salutò, il centauro ricambiò il saluto -- Percy, buone notizie i romani si sono messi in marcia per raggiungerci, arriveranno tra due o tre giorni. -- Purtroppo temo non basteranno. Il centauro annuì debolmente -- Vero, sono comunque troppi ma dobbiamo provarci. -- Parlarono per un bel po' finchè Chirone non fu chiamato da Clarisse per il rapporto delle armi disponibili. Arrivò anche Annabeth che si arrabbiò con Percy perché non l'aveva svegliata. I tre giorni che seguirono passarono velocemente, le difese al campo erano state ultimate e il giorno prima erano arrivati duecentocinquanta romani di supporto guidati da Reyna, il resto era rimasto a difendere Nuova Roma, al quinto giorno di distanza dalla missione di recupero delle armi ritornò uno squadrone di esploratori, erano armati fino ai denti, stanchi e uno di loro aveva una freccia conficcata nel braccio sinistro. Parlarono con Chirone che poi si voltò verso i semidei presenti. -- Stanno arrivando, avvisate tutti, i frombolieri dietro le barricate, ogni cinque frombolieri voglio un semidio armato di spada, gli arcieri sugli alberi e avvisate anche Reyna. -- I ragazzi suonarono l'allarme e in cinque minuti l'intero campo si fu schierato, i romani si erano schierati nel loro accampamento costruito poco fuori dal campo, l'accampamento era completamente fortificato e si collegava al campo tramite un tunnel largo cinque metri. Passò un'ora e si cominciarono a sentire le grida di battaglia dei goblin, entrarono in vista, avevano con se circa dieci scale d'assedio e due catapulte, cominciarono a gettarsi nel fossato ma appena fecero qualche passo decine e decine di goblin finirono infilzati dai pali ma non si arresero, continuarono ad avanzare e quando uscirono dal fossato gli arcieri romani scoccarono un centinaio di frecce e la maggior parte andò a segno, ma nonostante i pali, le frecce, le fosse e i triboli(un chiodo a quattro punte, in qualunque modo veniva lanciato finiva con una punta rivolta verso l'alto) i goblin erano migliaia e cominciarono ad attaccare l'accampamento, superate le linee di difesa costruite dai romani si lanciarono contro il muro di scudi ma prima di riuscire ad avvicinarsi si sentì una voce urlare -- Scagliare! -- Percy capì che era Reyna, una pioggia di giavellotti travolse i nemici -- Seconda raffica, lanciare! -- Altri giavellotti piombarono nelle fila dei goblin falciando centinaia di corpi, i nemici ebbero un attimo di esitazione e i romani ne approfittarono per prendere in mano la situazione caricando i nemici, ne caddero decine ma poi i goblin cominciarono a riprendersi dalla sorpresa e a contrattaccare, non seguivano schemi ne disposizioni, si gettavano sopra gli scudi della testuggine e colpivano con le mazze, alcuni riuscirono a sfondare qualche scudo e finirono dentro la testuggine ammazzando chiunque trovavano. -- Rompete le righe! Retrocedete a ritmo, uno, due, uno, due -- Dopo una decina di minuti i romani riuscirono a rientrare nel forte e a chiudere le porte.
   
 
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