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Autore: comme par miracle    30/08/2015    1 recensioni
Ho percorso molte strade,
e aperto molti sentieri;
Cento mari ho traversato
e attraccato in cento rive.
13 piccole poesie di Machado per la Solangelo
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Pag.77

XXI
Battevano le dodici … dodici
colpi di vanga a terra…
…La mia ora! – gridai –
… Mi rispose il silenzio:
-Non temere; non vedrai l’ultima
goccia nella clessidra
tremula. Molte ore dormirai
sulla vecchia spiaggia ancor,
e una  mattina limpida vedrai
la tua barca ormeggiata in altra riva.
 
 
 
Battevano le dodici, e mentre l’ospedale continua a lavorare senza sosta il mio cuore si ferma.
Ho sempre immaginato la mia morte, la sensazione che si prova quando la vita ti sta abbandonando, gli ultimi pensieri e le ultime immagini che ti scorrono davanti agli occhi, non mi immaginavo di morire così; steso su un letto d’ospedale con il cancro che mi divora l’organismo, non immaginavo di morire lasciando Nico solo. Ancora una volta.
Sento le forze venir meno e la vista mi si offusca, il dolore che mi ha accompagnato per anni, come un’ombra, mi sta lasciando e per un momento mi sento bene, sento Nico che urla il mio nome e la sua mano che stringe la mia.
 
Galleggio, come un alga sul fiume, non capisco dove sono ma sto così bene. Niente più dolore, niente più chemioterapia, niente più visite … solo la sensazione di galleggiare.
-Rivoglio Will qui! Padre- urli con tutto il fiato che hai in gola, mentre osservi tuo padre, il dio Ade, camminare avanti e indietro nella stanza -Non è possibile e lo sai anche tu, mi dispiace per la morte di Will ma non può tornare da te- ti risponde senza guardarti in viso.
-Non ti ho mai chiesto nulla padre, mai, ma ti prego ridammi Will. Non posso vivere senza di lui, non posso restare solo ancora una volta. Mi prenderò la responsabilità di tutto- dici, risoluto –Ma ti ascolti quando parli- urla Ade mentre si avvicina a te – rischi la prigione o la morte, non mi puoi chiedere una cosa del genere- ti dice con il viso pallido e gli occhi neri – Non mi importa- rispondi mentre il tuo viso si bagna delle tue lacrime salate – lo amo, padre, e lo rivoglio qui con me-.
 
-e sia- mormora Ade.
 
Galleggi e ti chiedi quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai sentito la voce di Nico, e mentre cerchi di ricordare ogni suo piccolo dettaglio qualcosa ti afferra e tu urli di dolore.
 
L’orologio batte le dodici, l’ospedale continua a lavorare senza sosta e il tuo cuore batte ancora.


buon giorno a tutti!!
Sono una persona orribile lo so, ma è state un'estate un po' impegnativa.
ci vediamo al prossimo capitolo :)
e se vi va mi potete lasciare una recensione, anche piccola piccola *-*

 
   
 
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