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Autore: Vallinz_00    31/08/2015    2 recensioni
Se Eric, il capofazione diciottenne che tutti conosciamo avesse avuto una sorella?
Erika. Sedici anni. Bionda e bella proprio come il fratello, occhi color ghiaccio, però di carattere completamente diverso da Eric.
Erika scopre di essere Divergente, infatti il suo test risulta inconcludente.
Anche per lei è giunto il Giorno della Scelta.
Cosa sceglierà? Sceglierà di rimanere negli Eruditi, sua fazione natale, oppure sceglierà di andarsene?
Se Eric scoprisse che la sorella è Divergente? Lui che odia i Divergenti?
Cosa potrebbe succedere?
Spero di avervi incuriosito;)
Dal prologo:
L'acqua del lago è gelida. Non riesco a vedere bene il fondale. Sembra ci siano solo fango e alghe.
Sento mancarmi il fiato. 'È una stupida simulazione Erika, continua...' Mi ripeto mentalmente.
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio, Tris, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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L'indomani è un rumore metallico piuttosto molesto che mi sveglia di colpo.

Quando apro gli occhi, Eric è immobile davanti a me. Ha in mano un padellino di metallo e un cucchiaio.

-Che bel risveglio- dico ironicamente.

-Originale, no?- Mio fratello ride con il naso e poi si allontana.

Sbircio l'orario dalla sveglietta sul comodino alla mia sinistra. Le sette e cinque. Devo sbrigarmi, alle otto comincia l'addestramento per il secondo modulo.

Mi alzo e mi vesto velocemente. Mi lego i capelli in una semplice cosa di cavallo. Sbaglio o fa caldo stamattina?Troppo per i miei gusti.

-Io vado. Grazie dell'ospitalità Eric, ci becchiamo in giro.- Sto per raggiungere la porta, quando Eric ci si piazza davanti impedendomi di uscire.

-Aspetta. Ho una cosa per te- Tira fuori l'orsacchiotto e me lo porge.

-No Eric. E' tuo, è un mio regalo. Tienilo- Gli sorrido, poi lo abbraccio.

-Come vuoi tu...- Mi risponde.

-Comunque bei tatuaggi, soprattutto quello dietro la schiena- Aggiunge con una strizzata d'occhio. Io ricambio l'occhiolino poi esco e mi dirigo al dormitorio.
Stanno ancora dormendo. Infatti la sveglia per gli iniziati è alle sette e mezza. Sono ancora le sette e venti.

Mi trucco un po' per ammazzare il tempo.

Ed ecco che improvvisamente Quattro si materializza sulla soglia della porta del dormitorio.

-Sveglia ragazzi. Il sole è alto. Tra mezz'ora vi voglio tutti davanti alla sala simulazioni. Guai a chi fa ritardo- Accende la luce e poi posa lo sguardo su di me.

Mi avvicino a lui.

-Perchè sei già sveglia Erika?- Mi chiede.

-Mi sono svegliata una mezz'oretta fa- dico.

-Bene- Lui abbozza un sorriso e poi se ne va senza dire altro.

-Ehi- Chris e Tris mi salutano all'unisono. Peter è dietro di loro, i nostri sguardi si incontrano per qualche secondo.

-Pronte ad affrontare le vostre paure più brutte?- Chiedo alle mie amiche per distrarmi dall'immagine di Peter dietro di loro.

-Io sono abbastanza tesa, mi sudano le mani. Non è una cosa che mi succede spesso, solo quando sono nervosa - Mi risponde Christina ridendo.

-Diciamo che sono curiosa riguardo il secondo modulo di addestramento.- Aggiunge Tris legandosi i capelli.

-Curiosa?- Sbotta Chris.

-Io si- Ribatte Tris. Scoppiamo a ridere tutte e tre.

-Vado in bagno per recuperare i trucchi. Aspettatemi prima di andare.- le mie amiche annuiscono.

Quando entro in bagno però, i miei trucchi non sono sulla mensolina sotto lo specchio dove gli avevo appoggiati, sono in mano ad una ragazza. Quell'odiosa di Molly. Trasfazione candida.

-Hai delle cose davvero interessanti qui dentro, Erika .- Sbotta a voce alta, poi scoppia a ridere, seguita da altre due oche dietro di lei.

Io so che cosa vuole. Peter. Christina mi ha raccontato che era il suo migliore amico da piccola e ora lei lo desidera come ragazzo.

-Dammeli.- Le strappo il beauty-case dalle mani con un movimento brusco.

-Levati di torno. Stai lontana da me e dalle mie cose.- dico con voce piatta.

-Perchè, se non lo faccio cosa fai? Vai a piangere da Peter, ovvio. Ops dimenticavo, lui non è più il tuo ragazzo.- Mi sussurra.

-Erika lasciala perdere- Mi dice Tris.

Sferro a Molly un bel pugno sul naso, lei indietreggia a denti stretti. Sembra voglia ricambiare il gesto.

-Ehi, ehi,ehi. Piantatela okay?- Peter ci separa, poi senza degnarmi di uno sguardo si allontana.

-Andiamo, o faremo ritardo- Chris mi afferra per un braccio trascinandomi fuori dal dormitorio.

 

 

-Entrerete uno alla volta, vi inietterò il siero che darà vita alla simulazione e poi comincerete ad affrontare le vostre paure, se loro non vinceranno voi. Lynn, vieni. Sarai tu la prima- Poi senza dire altro, Quattro sparisce nella sala simulazioni seguito dalla ragazza che ha appena chiamato. E' un' iniziata interna.

Siamo in una piccola saletta d'attesa. Tutti gli iniziati riuniti: quelli interni e i trasfazione. Tutto quello che dobbiamo fare in realtà è aspettare di essere chiamati per affrontare la prova. Io sono seduta vicino a Christina che è alla mia sinistra. Alla mia destra è seduta una ragazza, figlia di intrepidi. La conosco a malapena, si chiama Marlene.

Davanti a me è seduto Al, vicino a lui Uriah e alla destra di Uriah è seduto Peter che ha lo sguardo rivolto verso il pavimento. Qualche sedia più in là è seduta Molly che tiene in mano una borsa con del ghiaccio all'interno. Il suo naso è gonfio, di un colore bluastro, tende al viola. L'unico iniziato assente è Will.

-Chris, Will è ancora in infermeria?- le sussurro.

-Si. Domani mattina inizierà l'addestramento per il secondo modulo.- mi dice.

-Io,Tris ed Al siamo andati a trovarlo proprio ieri sera prima di andare a dormire. Ha chiesto di te, era mortificato per tutto quello che è successo.- Aggiunge passandosi una mano tra i capelli.

-Non deve preoccuparsi di nulla. Dopo cena andrò a trovarlo.- Ribatto sorridendo.

-Sarà felice di vederti.- Mi dice Christina.

 

 

-Erika, vieni tocca a te.- Quattro mi fa cenno di alzarmi.

Ora la saletta d'attesa è vuota. Io sono l'ultima. Entro nella sala simulazioni. Sembra identica alla sala del test attitudinale.

Al centro della stanza è posizionata una poltroncina reclinabile. Sopra di essa si trova una lampada neon che emana una luce arancione per tutta la stanza.

-Non avere paura, siediti.- Mi incoraggia il ragazzo.

Mi siedo velocemente sulla poltroncina. Successivamente Quattro mi inietta un liquido arancione nel collo. Sobbalzo appena.

-Che cos'è?- Chiedo

-E' un siero che stimola l'amigdala, la parte del cervello responsabile soprattutto della paura.- Risponde lui all'istante.

-Bene- Sussurro. E' tutto ciò che riesco a dire prima di chiudere gli occhi e di scivolare nel mondo delle mie paure.

 

 

Quando mi risveglio non sono più nella sala simulazioni. Mi trovo in un luogo ignoto, completamente buio. Non riesco a vedere nulla. Provo a gridare, ma il mio urlo si strozza in gola. Il mio battito cardiaco accellera , se continuo di questo passo mi verrà un infarto. Cerco di stare calma. Una delle mie paure più grandi è il buio. Fin da piccolina questa paura mi tormenta. Comincio a piangere, comincio a sudare, sento freddo. Corro, corro senza avere una meta precisa, devo assolutamente trovare una via d'uscita. Mi sembra di vedere in lontananza una luce, comincio a calmarmi. Mi asciugo il sudore della fronte con il palmo della mano destra.

Improvvisamente sento uno strano formicolio lungo le braccia. Deglutisco a fatica. Non è più buio, ora mi trovo nella palude oltre la recinzione. E con tanto disgusto capisco la causa del formicolio: ragni. Ragni che camminano sul mio corpo. Mio dio, mio, mio dio, mi verrà un infarto, lo sento. Gli aracnidi sul mio corpo si moltiplicano a vista d'occhio.

Crollo a terra esausta, senza forze. I ragni ormai si sono impossessati del mio corpo. Cerco di calmarmi, di regolarizzare il respiro e di rallentare i battiti cardiaci. E' solo una stupida simulazione, non devo perdere il controllo di me stessa. Tutto questo Non è reale. Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi facendo dei bei respiri profondi.

 

 

Mi sveglio di soprassalto. Ho il cuore in gola. Mi tasto i capelli e la faccia. Sono ansiosa di sapere il mio risultato. Alzo lo sguardo verso la figura di Quattro affianco a me. Ha la bocca spalancata e gli occhi sbarrati. Cosa gli è successo? Decido di rompere il silenzio.

-Che succede?- Chiedo. Lui si gira verso di me.

-Alzati- Risponde severamente.

-Quattro, che succede? Come sono andata?- Mi asciugo le mani sudate sui pantaloni aspettando una risposta.

-Quanto pensi sia durata la simulazione?- Mi chiede

-Non, non lo so.- Balbetto. -Forse mezz'ora?- Rispondo.

-Tre minuti Erika. Tre fottutissimi minuti- Esclama.

-Che cosa? Non è possibile- Sbotto.

-Sei stata quattro volte più veloce della media. Hai ottenuto lo stesso risultato di...- Esita un po' prima di finire la frase.

-Di chi?- Chiedo a voce più alta.

-Di Tris-

-Cosa? Mio dio. Che cosa sta succedendo?- Esclamo. Sono piuttosto confusa.

-Posso farti una domanda Erika?-

-Dimmi pure.-

-Che risultato hai ottenuto al test attitudinale?- Ha lo sguardo fisso su di me.

-Eruditi, che domande.- Balbetto.

-Non farmi ridere.- Sbotta lui. - Dimmi la verità- mi stuzzica.

Tori mi ha detto esplicitamente che non posso parlare con nessuno della mia Divergenza, quindi non mi azzarderò a farlo.

-Eruditi Quattro.- Cerco di sembrare più tranquilla possibile.

Senza dire altro me ne vado, assicurandomi di aver chiuso bene la porta alle mie spalle.

 

 

-Erika! Sei stata grande!- Esclama Christina.

-Come hai fatto?- Chiede Al intontito.

-Hai ottenuto un tempo record, come quello di Tris. Se continui di questo passo sarai prima- Chris sembra così entusiasta. Sorrido a malapena.

-A voi come è andata?- Chiedo con un fil di voce.

-Diciamo bene per essere la prima volta.- Dichiara Chris.

-Uno schifo- Esclama Al.

Ho bisogno di parlare con Tris. Ora. Dov'è finita?

-Complimenti Erika. Bel risultato- la voce di Peter è piena di tristezza, di dolore. Una lacrima amara riga la mia guancia sinistra.

-Grazie- sussurro con un filo di voce prima di scoppiare in un pianto disperato.

-Ho bisogno di stare sola, perdonatemi. Ci vediamo dopo- Dico ai miei amici, poi esco dalla camerata. Vago piangendo e senza una meta ben precisa nei corridoi della Residenza.

Che cosa sono esattamente?

Improvvisamente urto qualcosa. Un corpo. Alzo lo sguardo e mi accorgo di aver appena urtato Tris.

-Tris- Sussurro tra le lacrime.

-Ho bisogno di parlarti urgentemente- aggiungo.

-Erika, ehi, calmati. Va tutto bene- Mi abbraccia e mi accarezza i capelli.

-Che succede?- Mi chiede.

-Sai vero che abbiamo ottenuto lo stesso tempo, gli stessi maledetti minuti nella simulazione?- Dico con voce piatta. Ho smesso di piangere.

Tris annuisce e abbassa lo sguardo.

-Tris...- Vorrei rivelarle e vorrei dirle che io sono una Divergente, ma non so se posso fidarmi.

-C'è una cosa che ci accomuna. Forse. Hai capito cosa intendo?- Chiedo. Lei alza lo sguardo. Forse anche lei vuole dirmi qualcosa, forse anche lei è una Divergente proprio come me. Sinceramente io e Tris non siamo molto legate, però ci vogliamo bene e possiamo contare l'una sull'altra.

-Non possiamo permettere che ci scoprano o ci uccideranno.- Mi dice lei a bassa voce.

-Così anche tu sei una...-

-Shh, non pronunciare quella parola- Aggiunge sussurrando.

-Siamo sulla stessa barca Tris- le dico.

-Puoi contare su di me tutte le volte che vuoi.- Conclude sorridendo.

-La stessa cosa per me- Ricambio il sorriso.

Diventerò una vera intrepida, sposerò Peter, avrò dei figli. Non posso rinunciare a tutto questo a causa della mia Divergenza. Avrò la vita che desidero da tanto. Costi quel che costi.

 

 

Appena varco la porta del dormitorio un profumo di detersivo e citronella mi penetra nelle narici. Quell'odore è familiare, è di Peter. Abbozzo un sorriso. La camerata è vuota, sono tutti a cena. Non avevo molta fame, così ho mangiato solo una fetta di torta al cioccolato di sfuggita, poi sono andata in infermeria a trovare Will. Lui era così contento di vedermi. Era così mortificato per tutto. Grazie a dio sta bene e domani affronterà per la prima volta le sue paure come abbiamo fatto noi oggi stesso. Se la caverà.

Appoggio la mia giacca di pelle nera lucida sul mio letto, poi vado in bagno. Appena entro mi si forma un nodo in gola. Peter sta piangendo in silenzio e ha lo sguardo rivolto verso il basso. Forse non si è ancora accorto della mia presenza. Comincio a singhiozzare anche io. Non possiamo andare avanti così, io lo amo. Non posso fare finta di nulla ancora per molto. Lui finalmente alza lo sguardo, io gli corro incontro e gli getto le braccia al collo. Lui mi stringe talmente forte da togliermi il fiato, ma non m'importa, non m'importa minimamente.

Respiro il suo odore: citronella e detersivo alla vaniglia. Lui mi accarezza la schiena, poi mi bacia le guance, la fronte e infine posa le sue labbra sulle mie. Baci violenti, passionali. Lui indugia sotto la mia maglia. Il contatto delle sue mani fredde con la mia pelle calda mi fa rabbrividire.

-Ehi, non ora. Andiamoci piano- Sussurro. Poi scoppio a ridere.

-Scusami- Mi sorride e mi bacia di nuovo. Stavolta un bacio semplice e delicato.

-Tu sei tutto per me. Perdonami, perdonami su tutto- Gli accarezzo gli zigomi con i pollici.

-Non devi chiedere scusa. Mi dispiace per Will- Mi dice.

Appoggio la mia fronte contro la sua.

-Lui sta bene.- Gli accarezzo i capelli.

-Ti amo Erika- Mi sussurra all'orecchio.

Ora sono sicura e posso dirlo anche io.

-Anche io ti amo Peter-

Ci baciamo di nuovo e poi scoppiamo a ridere. Una di quelle risate genuine e vere. Non ridevo così da tanto tempo.

 

 

*Angolo dell'autrice*

Beeene

Ecco a voi l'ottavo capitolo!

Erika e Peter sono tornati insieme, hanno fatto pace ed ora sono più uniti che mai * coriandoli e cuoricini riempiono la pagina*

Erika ha affrontato le sue paure ed ha ottenuto gli stessi minuti di Tris. Ora, anche se non si è capito esplicitamente, Quattro sa che Erika e Tris sono due Divergenti e farà di tutto per proteggerle. Soprattutto proteggerà Erika da Eric, che non deve assolutamente sapere che sua sorella è una Divergente. Come si evolverà la storia?

Al prossimo capitolo Divergenti

Vallinz_00 <3 P.s. Nei prossimi giorni non sarò a casa, quindi la storia non verrà aggiornata prima di Sabato prossimo. <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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