Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Nerixia    31/08/2015    0 recensioni
La vita di Cullen è una sofferenza continua, gettato nella tempesta dal fervore degli eventi prende in mano la sua vita e la capovolge diventando un uomo caparbio e sicuro di se. Con il passare degli anni diventa sempre più ermetico, ligio al dovere e ai suoi ideali; mano a mano che va avanti però sente che la sua fede vacilla così come la sua coscienza...
Una Long a capitoli che tenta di immergersi nella travagliata vita del nostro comandante preferito.
"La magia esiste per servire l'uomo, non per dominarlo." Disse lui con un sorriso amaro guardandola.
"Stai citando il Canto della Luce o quello della tua Anima?"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cullen, Custode, Hawke, Inquisitore, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati sei mesi da quell’addio, una placida calma aleggiava nella torre e le cose sembravano procedere come sempre quando iniziarono a girare voci secondo le quali un nuovo Flagello si fosse abbattuto sul Ferelden. “C’è già la guerra civile e ora cercano di spaventarci anche con le storie sul Flagello e la Prole Oscura.” Diceva il comandante Greagoir, Cullen ammirava il coraggio e la dedizione di quell’uomo: nulla riusciva a distrarlo dai suoi doveri e, nonostante fosse nota la sua antipatia nei confronti dei maghi, il suo rapporto con il Primo Incantatore poteva definirsi quasi buono considerando le loro posizioni. La poca preoccupazione del capitano però non sollevò il morale a Cullen che regolarmente riceveva lettere dalla sorella Mia e le notizie andavano sempre più peggiorando: il sud del paese era in ginocchio, quasi tutte le cittadine ai confini delle Selve Koakari erano abbandonate o distrutte. Il ragazzo era in pensiero per i suoi cari e sarebbe partito subito per potarli in salvo ma i suoi doveri lo obbligavano  non allontanarsi dalla Torre.
 
Nelle ultime settimane i maghi si erano fatti sempre più inquieti, era capitato spesso di trovarli riuniti in sospetti  gruppi di tre o quattro impegnati in discorsi non udibili ad orecchi estranei, il Comandante rese più stretti i controlli e i turni di sorveglianza velocizzando i ritmi e diminuendo le ore libere a disposizione di tutti: maghi e templari.  
Inoltre da poco erano tornati due Incantatori Anziani dalla famosa Disfatta di Ostagar, Uldred e Winne. Il Primo Incantatore convocò tutti i maghi più esperti e gli Incantatori Anziani al fine di verificare la fondatezza delle voci riguardanti il Flagello. Cullen sapeva solamente questo della riunione, nemmeno al Comandante Greagoir ne furono rivelati i dettagli ma ben presto scoprirono che non fu un semplice scambio di opinioni. Dopo solo mezz’ora si sentirono strani rumori uscire dalla stanza al che alcuni Templari andarono a controllare ma pochi istanti dopo urla strazianti e strane creature uscirono lasciandosi alle spalle i loro cadaveri.  Gli Abomini si moltiplicavano in fretta e ben presto i Templari si ritrovarono in inferiorità numerica, Cullen sguainò la sua spada e iniziò a combattere con i suoi compagni per un tempo che gli sembrò infinitamente lungo, uno dopo l’altro i Templari cominciarono a cedere; l’arma che il giovane stringeva nelle mani poco a poco stava diventando sempre più pesante. Comparve un mago poi all’improvviso; Cullen aveva la vista offuscata dalla fatica e ci mise un po’ di tempo prima di riuscire a mettere a fuoco quella figura, appena riuscì a vedere nitidamente lo riconobbe subito: Uldred si stagliava trionfante, attento osservatore in un macabro spettacolo. Accanto all’incantatore si ergeva una figura femminile: alta, slanciata, fluttuava a pochi centimetri da terra; aveva una candida pelle rosa e liscia, al posto dei capelli una chioma fiammeggiante, gli occhi violacei erano illuminati da una luce innaturale, demoniaca, e il suo sorriso era meraviglioso e terrificante allo stesso tempo. Il demone iniziò a parlare, la sua voce era seducente, carica di Desiderio, davanti a lui un Cavaliere in piedi immobile: il demone gli carezzò una guancia ma lui non si mosse minimamente anzi sembrò accogliere il gesto con un sorriso di sincero affetto e ammirazione. Il Templare ammaliato sembrava fidarsi di quella creatura eterea ma ripugnante, Cullen non poteva accettarlo, un Cavaliere Templare non poteva essere piegato da un simile essere, pieno di rabbia e di disgusto si lanciò verso il demone intento a proseguire quello strano corteggiamento, corse con la spada alzata pronto a uccidere con un solo fendente: “Lascialo in pace, lurido bastardo!!” gridò fuori di sé.               
La sua carica fu sedata però da una forza che lo immobilizzò, Cullen passò dei lunghi attimi di terrore mentre un’ombra si posizionava davanti a lui: “Non potete vincere, noi siamo il futuro, noi siamo immortali.” Uldred lo alzò da terra e lo scaraventò contro il muro. Con la sua rabbia esplose anche il dolore. Sangue caldo sul suo viso, suo o altrui? Non riuscì a capirlo, il vuoto di colpo lo inghiottì.
 
Pensò di essere morto, si sentì fortunato della sua sorte, sperò di essere morto per non ritrovarsi più lì in quella Torre a subire i soprusi e le torture dei maghi. Pochi istanti dopo questi pensieri riaprì gli occhi, era tutto come lo aveva lasciato a differenza del fatto che era l’unico ancora in vita; intorno i cadaveri dei suoi compagni: “Jonha, Rakana, Alexis…” disse con un filo di voce rotta dal dolore e dalla stanchezza. Le loro voci iniziarono a tormentarlo, le sentiva chiare nella sua testa, lo invitavano a unirsi a loro; il ragazzo esasperato si guardò in giro cercando qualcuno che non c’era poi si fermò sui loro corpi esanimi: “Vattene demone! - urlò rabbioso – Non mi avrai. Mai!” Si mise le mani sul capo come per proteggerlo poi si inginocchiò, il Creatore non lo avrebbe abbandonato, non in quel momento.  “Intorno a loro le impronte del Creatore ed echi di un immenso silenzio. – iniziò a recitare – Quando farai un passo verso il trono vuoto una voce irromperà e scuoterà le fondamenta della terra e dell’universo…”  Intorno  a lui volteggiavano spiriti e immagini e le voci continuavano a tentarlo ma Cullen continuò a intonare il Canto della Luce in quella prigione eterea fino a che sentì la porta aprirsi, si alzò in piedi e il suo sguardo si riempì di speranza.
 
La speranza si trasformò in delusione: “Di nuovo questo trucco? Sapete che non funzionerà, rimarrò vigile.” La maga che si era fermata di fronte a lui si irrigidì: “Cullen… Non mi riconoscete?”      
“Fin troppo bene… Quanto devono aver scavato a fondo nei miei pensieri…”  
Prese la parola un’altra maga, più anziana, a Cullen sembrò di riconoscerla e mettendo più a fuoco l’immagine riuscì a capire, era Winne, la sopravvissuta ad Ostigar! Ma per quale motivo erano nella torre? Dovevano fuggire o sarebbe stato troppo tardi anche per loro. “Il ragazzo è esausto. E questa gabbia… non ho mai visto nulla di simile… Tenete duro, siamo qui per aiutarvi.”    
“Ne ho abbastanza di queste visioni! – sbottò il Templare – Se c’è qualcosa di umano in te uccidimi ora e ferma questa tortura. Hai corrotto gli altri ma io resisterò. Per me… per loro…” Fece una pausa per prendere fiato poi continuò: “Cercare nei miei pensieri… tentandomi con l’unica cosa che ho sempre voluto ma non potrò mai avere! Usare la mia debolezza contro di me! La mia malsana infatuazione per lei… una maga oltretutto. Sono così stanco di questi scherzi crudeli – era al limite della sopportazione – questi trucchi… questi…” La ragazza vedendolo così provato cercò di avvicinarsi il più possibile a lui, lo guardò con i suoi grandi occhi grigi e con una voce dolce cercò di farlo ragionare: “Non è un trucco Cullen… siamo qui per aiutare...”   
“Silenzio! Non ascolterò nulla di ciò che dirai. Vattene!” Il ragazzo strinse forte gli occhi cercando di far scomparire dalla sua vista quelli che a lui apparivano come mostri, illusioni, demoni.  Quando li riaprì parlò sbalordito: “Ancora qui? Aveva sempre funzionato. anche se chiudo gli occhi e li riapro voi siete ancora qui…”
“Ora desiderate non aver detto quelle cose, non è vero?” rispose la ragazza guardandolo perplessa.
“Non mi interessa cosa pensate. Il Creatore conosce i miei peccati e pregherò affinché mi perdoni.”
“…Non c’è nulla di male nell’innamorarsi.”         
“Era lo sciocco desiderio di uno sciocco ragazzo. – cambiò poi il tono della voce, divenne preoccupato e curioso – Ma perché siete tornata alla torre? Come siete sopravvissuta?” Rabbia e preoccupazione erano mischiate nel cervello del ragazzo tanto che non si sarebbe riuscita a distinguere l’inizio di una e la fine dell’altra. La ragazza parve offesa da quella domanda: “E’ così strano che io fossi tornata? Questa era la mia casa!” disse alzando un braccio come per mostrare la stanza in cui si trovavano.        
Cullen le rispose con lo sguardo basso, cerco di rimanere calmo ma la sua voce era rotta e piena di tristezza: “Era anche la mia. E guardate cosa le hanno fatto! Meritano di morire. Uldred primo fra tutti! Ci hanno imprigionati come animali, cercando modi per spezzarci… Sono l’unico rimasto. Li hanno uccisi, trasformati in mostri. E… non c’era nulla che io potessi fare.”   
“Dovete rimanere vigile, siate forte. Non dovete cedere.” Gli rispose Ellison cercando di consolarlo provocando però la reazione opposta.         
“E cosa pensate io abbia fatto fino ad ora!? E pensare che una volta pensavo fossimo troppo rigidi con voi!”
“Non siamo tutti malvagi, Cullen.” Lo disse con un filo di voce, la ragazza sapeva che c’era troppa rabbia e troppo dolore nel cuore del Templare per accogliere il perdono. 
“Tutti i maghi hanno così tanto potere sulla punta delle loro dita! Solo voi siete inclini all’influenza dei Demoni!” Cullen era fuori di sé, qualunque mago gli si fosse parato davanti da quel giorno in posi sarebbe stato suo nemico.           
“Non abbiamo tempo per questo ora! Dove sono Uldred e gli altri maghi?” Intervenne Winne a sedare la discussione.
“Nella camera del Tormento. Le urla che ve ne provenivano… Per il Creatore…”             
“Dobbiamo sbrigarci, sono sicura che siano in pericolo.” Winne fece per muoversi quando il Templare parlò di nuovo: “Non potete salvarli! Non sapete cosa sono diventati!”          
Ellison cercò nuovamente di farlo ragionare: “ Anche io sono una maga, Cullen.”           
“Ma voi non siete stata là sopra, non siete stata sotto la loro influenza! Si sono arresi alla magia del sangue, hanno corrotto i loro pensieri! Dovete porre fine a tutto questo subito, prima che sia troppo tardi!”
“Io salverò tutti quelli che mi sarà possibile.”
Disse decisa la ragazza.    
“Volete davvero salvarli correndo questo rischio? Per essere sicuri che tutto finisca, per garantire che nessun abominio o mago del sangue esca dovete uccidere tutti!”                                                
Ellison era dubbiosa, c’erano del vero nelle parole del Templare eppure non escluse nessuna opzione.
“Non posso decidere prima di vedere cosa sta accadendo.”     
Cullen sospirò: “Come potete vedere non sono in condizione di influenzare direttamente le vostre azioni anche se mi piacerebbe vedermela io stesso con i maghi.” 
“Potrei liberarti…”                         
“Non perdete tempo con me! Sconfiggete Uldred, una volta morto io sarò libero!” 
                    
La maga sorrise amaramente: “State al sicuro, tornerò presto…”                                           
Ennesimo sospiro: “Nessuno ascolta mai fino a che è troppo tardi…”    

Il piccolo gruppo si stava già allontanando salendo le scale.       
“Che il Creatore vi guidi e che la vostra compassione non ci condanni tutti…”   
Forse quelle parole erano più rivolte a se stesso piuttosto che agli altri, tornò in ginocchio: pregò per se stesso e per i suoi compagni caduti.                           
Il Creatore ascolta tutti.

______________________________________________________
Angolo dell'autrice
Eccomi con un nuovo capitoloooo! Spero che vi piaccia, ho cercato di essere il più fedele possibile al dialogo originale, perdonatemi se ci saranno evenuali imprecisioni ma l'ho tradotto direttamente dalle versione inglese... Che dire, il nostro Cullen ha subito un diro colpo eh? Ora odia tutti i maghi! D: Chissà come avrebbe reagito in quel momento se avesse saputo che sarebbe entrato nell'inquisizione ahaha :3 probabilmente sarebbe morto d'infarto instantaneamente. Ci vediamo al prossimo capitolo! Liberi Confini stiamo arrivando! :) 

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Nerixia