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Autore: auaura    01/09/2015    1 recensioni
[Disney Crossover ]
Ispirato a quei libri stupendi di Suzanne Collins (No, non gli Hunger Games) chiamati "Gregor", uniti ai personaggi Disney, alla mia fantasia "noiosa quanto pericolosa", i miei errori di battitura e quelli grammaticali. Il risultato è una schifezza, probabile inizio di una serie. Leggete, se avete pietà di me. (probabilmente no) xD
Ralph e sua sorella Vanellope sono orfani di padre e la madre è sempre in viaggio per lavoro, Ralph deve mantenere la sorella, o almeno ci prova, con l'aiuto del cugino Woody e della sorella Jessie.
Una vita deprimente e noiosa. Tutto cambia quando Vanellope viene risucchiata in una vecchia lavatrice e lui la segue!
Lì si troverà in un mondo sotterraneo dove paperi, topi e conigli volano con ali di pipistrello e i ratti vogliono conquistare il mondo, sia sopra che sotto. Il bello è che questi animali sono alti come vere persone!
Dovrà unirsi alla ribelle e coraggiosa principessa Merida e al capo dei ribelli Calhoun ( e molti altri!) per far avverare la profezia e salvare i due mondi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Vanellope giurò di non sentirsi più le gambe. In più, il suo compagno di viaggio e il suo Alato se ne stavano zitti e imbronciati. Si aggrappò al pelo di Oswald, non aveva proprio l'intenzione si stringersi ad Hans. Lanciò uno sguardo divertito al fratello, che era nella sua stessa situazione. In groppa a Topolino, se ne stava a braccia incrociate, fissando la nuca di Merida. Ogni tanto sbuffava, scacciando le ciocche rosse della ragazza che gli finivano in viso. Ralph guardò la sorella in cagnesco, facendola ridacchiare.
I due scarafaggi svolazzavano dietro di loro, ma più in basso. Entrambi trasportavano dei sacchi con delle provviste. Anche Oswald e Topolino le portavano, ma erano più piccole. Aladdin e Calhoun erano su un altro Alato, un cane nero con le ali piene di peli lunghissimi. Anche se quell'Alato non era previsto nella Profezia, era necessario per avanzare. Portava anche armi di riserva. Erano tutti abbastanza silenziosi. L'unica luce erano le due fiaccole portate da Aladdin e Hans.
Erano in viaggio da quasi un' ora ormai.  Erano partiti dal confine, ed erano entrati in un tunnel, un'enorme grotta piena di stalagmiti e stalattiti. Per il Guerriero era tutto uguale, ma  Merida sembrava piuttosto sicura quando svoltava, quindi rimase in silenzio. Era tutto piuttosto lugubre, e il fatto che, probabilmente, un Ratto li avrebbe presto attaccati, non facilitava la situazione.
Passarono altri venti interminabili minuti, e il silenzio che s'insinuava fra di loro non fece che rendere il tutto ancor più agghiacciante. Ralph continuava a fissare la sua spada fissata al fianco. Avvertì il disperato desiderio di impugnarla. Ma non riusciva a capire il perchè.  Sollevò lo sguardo verso Hans e si ritrovò a stringere con forza  il cinturone che reggeva l'arma. Non gli piaceva quel tipo, e ancor meno gli piaceva l'idea di fargli trasportare la sua sorellina. Però non trovava nulla di male nell'Alato di Hans, Oswald. Anzi, era sollevato di vedere Vanellope in groppa a lui. Forse era solo frutto delle rassicurazioni di Elinor.

 

-Non mi piace quel tipo. Io e Vanellope dobbiamo stare sullo stesso Alato.-
-Sarebbe troppo pericoloso;  in tre, perchè tu non sai cavalcare un Alato, e nemmeno tua sorella, vi servirebbe qualcuno. Vanellope andrà con lui. Ma se Hans non ti piace, non posso farci nulla. Però fidati del suo Alato, ha giurato sì di difendere il suo Vincolato, ma rischierà la sua vita  anche per salvare tua sorella. Lui ne ha persa una, e non farà in modo che succeda a qualcun altro.-
-Ma..lui dovrebbe rischiare la vita solo per il suo Vincolato...o sbaglio?-
-No, Ralph, non sbagli. In tempi di guerra, però, certe regole possono essere...come dire...vedi, si può chiudere un occhio.-

 


Il fatto di chiudere un occhio su certe regole quasi lo spaventava. Quali regole? Era già successo? Alcune non erano state rispettate? Regole di che tipo, poi?
Il tunnel in cui svoltarono un secondo dopo, erano troppo stretto e, senza alcun cenno, in perfetto sinconismo, i tre Alati si misero in fila indiana. Gli scarafaggi sotto di loro, Tic avanti e Tac dietro. Merida era a capofila, seguita da Hans e per ultima, Tamora. Aladdin si mise seduto di spalle, contrario agli altri, come Tamora gli ordinò. Doveva controllare da quella parte e avvisare in caso di avvistamento nemico. Era probabile un attacco in quel piccolo spazio, dove i Vincolati erano ovviamente svantaggiati. Alati e umani collaboravano e lottavano planando o facendo acrobazie, cosa del tutto impossibile in quel luogo minuscolo.
Ralph approfittò della distanza fra lui e Merida e gli altri. Domandò:-Merida...ma tu e Hans...siete...ehm...-
-Cheee...? Ma che problemi hai?-
-No...è che....non lo so, mi sembrate molto uniti e...-
-No.- lo fermò Merida -Lui è il promesso sposo di mia cugina Anna. Siamo uniti solo perchè spesso combattiamo insieme, e facciamo lezione insieme.-
Ralph si lasciò sfuggire un:-Aaaaaahhhh.....-
Merida deglutì il groppo che le stava bloccando la gola. Topolino rimase silenzioso.
-Perchè Anna è...così? Insomma, che le è successo?- riprese Ralph.
Merida sbuffò spazientita:-Devi farmi un interrogatorio??-
-No...scusa. E' che sono qui sì e no da quattro ore e non ho capito proprio nulla di questo posto. E, in quanto Guerriero, vorrei sapere cosa devo difendere.....-
-E, in quanto impiccione, lo vieni a chiedere a me.-
-No! Cioè....sì.- ammise.
Merida scrollò le spalle:-Non hai tutti i torti, però.- poi sbuffò -Va bene, ti spiegherò quel che vuoi, ma quel che è successo a mia cugina è una cosa privata.-
-Okay.- si arrese il Guerriero -Beh, sei tu la prossima in linea di successione? Sarai la regina?-
-Esattamente.- esclamò Merida.
-Quindi perchè è Anna ad avere un matrimonio combinato?-
-Non è com...- si fermò -Come fai a saperlo?-
-Si vede lontano un miglio che non si amano.- rispose Ralph, sollevando le spalle -Non si guardano nemmeno.-
-Però; anche esperto in amore. Che fortuna.- la principessa sollevò gli occhi al cielo.
-Non ci vuole un esperto per vederlo.-
-Forse - esordì Merida -Un giorno, te lo diremo il perchè.-
Passarono i seguenti trenta minuti in silenzio. Finchè non si sentì uno strano rumore alle pareti. Sembravano delle unghie, che grattavano sulla pietra.
Calhoun rispose, come captando i loro pensieri:-Sono artigli.-
-Ratti.- sibilò Aladdin, lanciando uno sguardo agli altri. Merida annuì e sfoderò la spada in perfetta sincronia con Hans.
-Principessa.- iniziò Tamora, sputando "principessa" quasi fosse un insulto -Quanto dista la tana delle tessitrici?-
-Una trentina di metri.-
-Possiamo farcela, basta andare velocemente.- guardò gli Scarafaggi -Se non ce la fate a seguirci, me ne fregherò.- poi alzò la voce -Vale per tutti.-
I due Alati e i due Scarafaggi schizzarono dietro Topolino, che volava rapidamente fra gli stretti tunnel, evitando gli spuntoni di pietra che si facevano via via più corti, ma più affilati.
Quando Topolino frenò di colpo, e Oswald dietro di lui, Vanellope quasi scivolò giù dalla groppa dell'Alato. E Tic e Tac per un pelo finirono contro l'Alato di Calhoun.
-Eccoci.- bisbigliò  Merida -La tana dei Tessitori.-
Il tunnel finiva, come un tubo incastrato in un pallone, in una grotta sotterranea, tondeggiante, sgombra di spuntoni di pietra. Tramite delle scale si arrivava ad una specie di piazza. Era enorme, ricoperta di lanose ragnatele bianche, che sembravano enormi tende davanti a porte scavate nella roccia; collegate probabilmente ad altri tunnel. Ragnatele più delicate, trasparenti, fili di seta delicata, erano allungate sui muri, prive di imperfezioni. In una erano raccolte goccie d'acqua grandi come una mano. In un'altra carne tagliata a cubi. Sembravano delle riserve di cibo. Ragni grandi come cavalli zampettavano in giro. Erano di colori strambi: arancione, grigio, giallo, porpora, viola scuro. Ed erano tutti pelosi, con delle zampe lunghissime. Il tutto era illuminato da fiaccole chiuse in gabbie di fili create dai ragni.
Merida scese quelle scale fatte di pietra, ripide e a pezzi. Tutti la seguirono titubanti, scambiandosi occhiate. Ma la rossa sembrava molto sicura di sè, come sempre, d'altronde. Quella ragazza era un misto di coggiutaggine e orgoglio, secondo Ralph. Vanellope guardava ovunque con gli occhi nocciola sgranati e affamati di curiosità. Registrava ogni singolo particolare, mordicchiandosi il labbro. Pochi Ragni degnarono il gruppetto di un sguardo, con i loro numerosi occhietti neri. Ma nessuno si avvicinò a loro. Merida si schiarì la voce più volte, ma tutti continuarono a ignorarla, i Ragni facevano i loro lavori in silenzio. Tessevano, filavano. Andavano avanti e indietro per i tunnel, trasportando palle di cibo o acqua e appendendole alla ragnatela. Nessuno si avvicinò alla principessa dai capelli color fuoco. Cosa che fece ridacchiare Ralph. E voltare Merida, che lo fulminò con lo sguardo, inutile dire che il ragazzo trasformò le risa in un attacco di tosse. Merida incrociò le braccia, ed avanzò fra i numerosi Tessitori, finchè non arrivò al centro di quello spiazzo di terra. E allora una Tessitrice si avvicinò a lei. Era grande e dal pelo violaceo.
Il resto del gruppo rimase dov'era, a osservare in giro.  Quella specie di caverna era spettacolare, in un modo tutto suo.  Era oscura, com e tutto, nel Mondosotto.
Tic e Tac battevano le zampette nervosi.
-Che succede?- domandò Vanellope.
-No piace Ragni a Tic.- disse Tac.
-E no Tac pure.- ribadì Tic.
Vanellope non capì molto, ma annuì:-Non dovete aver paura, va..va tutto bene.-
Dopo qualche interminabile minuto, Merida tornò dai compagni. Scostò una ciocca dal viso, e parlò lanciando uno sguardo al Ragno:-Lei è Text,*   è la Tessitrice di cui parla la Profezia. Ora che ci siamo tutti, possiamo andare alla tana del Re dei Ratti.-
-Però,- borbottò Vanellope -E' stato piuttosto facile.-
-Bene...tutto qui?- chiese  Ralph.
-Esatto.- Merida scrollò le spalle e risalì la scalinata -Vogliamo andare, o no?-
Il Ragno seguì la principessa, e rientrò nel tunnel. Topolino le andò dietro, poi Hans, Oswald e Calhoun. Così tutti. Il Guerriero e sua sorella andarono per ultimi, lanciandosi sguardi.

 


Ralph era aggrappato al pelo di Topolino, osservava l'ultima arrivata. Text avanzava zappettando fra le roccie. Ralph seguiva le zampe viola e nel loro ritmo costante, le trovava l'unica sensata lì sotto.  Si sentiva come Alice, sperduto in un mondo sotto i suoi piedi, insensato, confuso senza sapere come tornare a casa. Era la sua favola preferita, da piccolo. L'aveva letta anche a Vanellope così tante volte da sapere certe pagine a memoria. Sospirò. Come avrebbe potuto uccidere un enorme Ratto? Iniziò a toccare l'impugnatura della spada, le sue mani formicolavano dalla voglia di afferrarla. Doveva smetterla. Hans era una persona sicura, no? Si era convinto di questo. Allora perchè sentiva il disperato bisogno di impugnare l'arma? Era la Furia, ne era certo. Ma perchè? Non c'era nulla di sospetto in giro, ne era certo.
Avanzarono ancora.
Fu questione di un secondo.
Text crollò a terra. Il Guerriero si trovò le mani aggrappate alla spada.
L'aveva attaccato.
Era caduto a terra, la lama conficcata nel petto, gli occhi sgranati, un ultimo sospiro.
Era morto.
Nemmeno Ralph si era reso conto, era successo tutto così velocemente. Anzi, non aveva nemmeno idea di cosa aveva fatto. Ricostruì tutto pezzo dopo pezzo. Osservò le sue mani, strette sulla spada conficcata nel petto di quell'uomo. Poi guardò gli altri e incontrò sguardi sorpresi e terrorizzati. Text, l'enorme tessitrice, era a terra, con una lancia fra la testa e il corpo. Zampillava sangue rossiccio, scivolava sul terreno di pietra, diventando  ancora più scuro. Gli occhietti neri erano immobili. Era morta anche lei.Ralph lasciò di scatto l'elsa della spada, indietreggiò, tremando come una foglia. Come aveva fatto? Come poteva togliere la vita con così tanta velocità? E...facilità?
-Io...io..- balbettò Ralph.
-Lascia stare.- lo bloccò Merida, scendendo dalla groppa del suo Alato.
Calhoun si avvicinò all'uomo a terra, premette due dita sul suo collo, mordendosi l'interno della guancia. Scosse la testa.
-L'hai ammazzato.- Hans guardò il cadavere, e dopo il Guerriero, era piuttosto stupito, doveva ammetterlo. -Però. Non male.-
Calhoun lo fulminò con lo sguardo. Sollevò la lunga manica destra dell'uomo fino al gomito, svelando i segni dei denti di Ratto. -Come pensavo.- mormorò. Alzò la voce:-E' un alleato dei Ratti, non può aver attaccato da solo. Arriveranno altri.-
-E del Ragno che facciamo?- chiese Aladdin, fissando l'animale.
-Siamo costretti a lasciarla qui...- disse Merida.
Tac e Tic si scambiarono sguardi terrorizzati.
Ralph avvertiva uno strano ronzio nelle orecchie. Si fidò del suo istinto, questa volta:-Ragazzi, m-mi sembra d-di avvertire qualc-cosa....- balbettò.
-Come?- Hans smontò da Oswald e si fissò intorno -Io non sento nulla.-
-Io sì.- ribattè l'altro, mentre il ronzio nelle orecchie si faceva sempre più insistente.
Calhoun si avvicinò al Guerriero:-Che cosa senti?-
-Io...sento....- si bloccò. Inspirò profondamente, riuscì a sentire tanti piccoli artigli che grattavano sulla pietra. -Sono nel tunnel accanto al nostro.- esclamò, le parole erano scivolate fuori dalle sue labbra, quasi non ci aveva fatto caso.
-Ti sei bevuto definitivamente il cervello?- domandò Merida; però afferrò l'arco e se lo mise in spalla, per poi montare su Topolino.
-I sensi di una Furia sono più sviluppati.- affermò Hans, spolverandosi la giacca -Quindi preferirei ascoltarlo.-
-Come  fai tu a saperlo?- domandò Vanellope, che fino a quel momento era rimasta in silenzio a guardare a terra, per poi alzare lo sguardo.
-Non sono un cretino, hai visto quanto ci ha messo a far fuori quel tipo? Noi non abbiamo fatto nemmeno in tempo a vederlo e lui l'aveva già fatto fuori. Non ci vuole un gran cervello, per capire che è una Furia.- rispose l'altro, sistemandosi sopra ad Oswald.
-Sono più vicini...- bisbigliò Ralph. -Sono vicinissimi.- ripetè, a voce più alta.
-Avanti.- anche Calhoun rimontò sul suo Alato -Se ha ragione, non abbiamo tempo da perdere.-

 

 





Angolo Autriceeee:
Buonciao.
Come va? Sì, sono stata moooooolto lenta ad aggiornare...ma...ecco..tra vacanze, le altre fanfic, e scuola, e boh....vabbè, ora sono qui. XD
L'ultimo Aggiornamento risale al lontano 13 aprile. Wooow. Non ci avevo mai messo così tanto. O.O
Beeeene, qui abbiamo le prime morti. Sì, prime, perchè ce ne saranno altre. Non abbiamo fatto in tempo nemmeno a vedere la Tessitrice che è crepata. XD
Beh, spero con tutta me stessa che questo capitolo vi piaccia, e che qualcuno segua 'sta cacca. Okkayy.
Sto sclerando e scrivendo in modo piuttosto discutibile. Quindi, è meglio sparire.
Ciauuuuuuuuu!!!!!!
*=nome inventato sul momento. XD




 
  
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