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Autore: M3K1317    01/09/2015    1 recensioni
Questa long-fiction è una versione migliorata di "Inazuma Eleven personalizzato", miglioramento della quale sono grato ad Ale2000.
Anno 2091 - Italia
Tra le tecnologie avanzate e i molteplici cambiamenti avvenuti sino ad ora, un gruppo di ragazzi tenta di creare una nuova potente squadra. Ma un ostacolo è in agguato nell'ombra.
Fra misteriosi personaggi, oscuri segreti e curiose rimembranze del passato, Milo e i suoi amici riusciranno nell'intento?
[Dal capitolo 4]
"Egli rideva in un modo così sguainato che Milo dovette coprire il telefono con una mano, per impedire che il tutto svegliasse i genitori o la sorella. E sopratutto che i suoi poveri timpani si distruggessero.
Dopo la scena a dir poco surreale, il portiere sbottò, mantenendo però un tono di voce basso:
"Ma... Era proprio necessario?".
Dall'altra parte ci fu il silenzio come risposta. Ormai sembrava inevitabile."
Genere: Avventura, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10
 
"Che cosa?!" urlò Milo.
Non riusciva a capacitarsi che Volt avesse accettato una sfida senza sapere nulla a riguardo la squadra avversaria.
"Rilassati!" esclamò l'altro "Io e Rich abbiamo già pensato a tutto!". Il castano, quindi, fece cenno di continuare. "Ecco..." commentò Volt "Tu starai in porta, Rich in difesa e io in attacco...". "E Lara?" chiese Hammer. "Beh!" proseguì Tundir "Non ha espresso parere alcuno sulla sfida... Ho pensato fosse meglio provare a organizzarsi senza di lei...".
I due ragazzi si trovavano lungo la via della scuola e vi si stavano dirigendo per la seconda volta in un anno. La loro destinazione era nella parte vecchia della città. Per essere precisi, era ubicata esattamente al centro di essa. La parte vecchia della città era caratterizzata da edifici bassi in mattoni, invece del più moderno acciaio rinforzato, e le strade erano di cemento, anziché del più pratico assai ferro magnetico. La composizione della strada impediva alle auto a levitazione do giungervi, quindi, a parte qualche raro mezzo pubblico pensato per i turisti, non vi era modo di accedere ai pochi edifici non abbandonati all'interno di tale zona cittadina, se non camminare.
"Non fraintendere!" continuò il centrocampista "Lara è molto brava, e se decidesse di giocare con noi contro Cristoforo sarebbe meglio ancora... Ma dobbiamo essere certi di farcela anche senza di lei...".

"I dati sono sufficienti?" chiese un uomo avvolto nell'ombra al computer che gli era davanti. "Positivo." rispose una voce meccanica dall'altra parte. "Ebbene...?" chiese l'uomo. "Elaborazione in corso..." si udì, quindi "Elaborazione completa. Probabilità di successo: 7.896413%". L'uomo sghignazzò. Dopo breve il suo sguardo si andò a posare su ciò che era un hard disk verde, con scritte in giapponese su una faccia. Le scritte riportavano:
ユナイト:勇気と意志との友情
"Ci riuscirò..." commentò fra sé e sé l'uomo "Sarò all'altezza del tuo enigma, padre...".

Contemporaneamente, Milo e Volt erano riusciti a giungere davanti alla scuola, ma, essendo in anticipo, si erano fermati a parlare con André. "Ho sentito che avete una sfida con Cristoforo in agenda..." commentò lui. "E tu come lo sai?!" chiese sbalordito il centrocampista. Rocciosi sghignazzò, per poi spiegare: "Tutta la scuola lo sa... Ventura ha sparso la voce in un baleno...". "E..." chiese Milo "Che cosa dicono i pronostici?". "Che vi distruggeranno!" rispose con rapidità e freddezza André. "Senti..." commentò Volt "Sembri robusto fisicamente... Perché non ti unisci a noi? Saresti ottimo in difesa!". Rocciosi, squadrando l'altro e cercando di capire se non fosse un metodo larvato per dargli del "grasso", disse: "Dopo la figuraccia che farete Sabato... Nessuno si unirà a voi... E poi... Questo week end sono impegnato... Familiare in visita...".
Milo fece non poca fatica ad evitare un opima discussione dai toni alti trai due, ma alla fine riuscì ad allontanarsi con Volt, aiutato dall'arrivo dell'amico di André, con gli occhi azzurri e senza uniforme, di nuovo. Tundir, in seguito alla conversazione era più che mai determinato a sconfiggere Cristoforo e la sua squadra.
Mentre il portiere discuteva con l'amico, anche i due dai quali si erano allontanati colloquiavano. "Di cosa parlavate?" chiese l'amico di André al desso. "Beh!" rispose lui "Volt ha cacciato Milo in un bel guaio... Ha accettato una sfida con Cristoforo... Tre contro tre.". L'altro annuì, per poi chiedere dettagli sui due ragazzi, cui Rocciosi rispose: "Milo é un amico di vecchia data, mentre Volt è il classico combina guai... La sua vocazione è il calcio...".

Quella mattina fu più analoga ad una giornata didattica, di quanto non lo fosse stato in precedenza. Nel pomeriggio, Milo, Volt, Rich e Lara si erano dati appuntamento al parco per iniziare dei veri e propri allenamenti, onde accrescere le proprie possibilità contro Cristoforo. Charlie insistette più che mai per accompagnare il fratello maggiore ed assistere all'allenamento della neonata squadra.
Dopo un po' di corsa ed esercizi di mobilità articolare, coordinati da Tundir, i quattro si divisero tra attacco, ossia Lara e Volt, e difesa, ossia Milo e Rich. Lo scopo dei primi era segnare un goal, i secondi dovevano impossessarsi della palla.
La ragazza partì all'offensiva, affrontando il difensore. Durante il duello trai due, lei servì il centrocampista, che tirò con tutta la sua forza in porta. Il colpo era centrale, ma molto potente, o se non altro, abbastanza da intimorire Hammer. Questi, caricando dietro la schiena il pugno sinistro, che veniva avvolto da fiamme azzurre e verdi, si lanciò sul pallone, usando il desso pugno per parare il tiro.
L'allenamento dirò ancora poco, poiché fu interrotto dall'arrivo di Christine, sorella minore di Rich. Era una ragazzina dell'età di Charlie, poco più alta di lei, con la pelle chiara e lentigginosa, e i capelli neri lunghi fino alle spalle. La nuova arrivata si rivolse al fratello, dicendo: "Rich! Ha chiamato il tuo amico Gerardo! Ha detto che passerà da casa nostra tra poco per parlarti!". Deception rivolse uno sguardo all'orologio proiettato in aria, lasciando intendere che fosse nervoso. "Devo andare!" esclamò con tono sbrigativo, prima di correre via. La sorella lo guardò allontanarsi, prima di rivolgere le scuse agli amici del ragazzo.
"Non ti preoccupare... Avrà i suoi motivi se è di fretta!" commentò Volt "Piuttosto... Chi è Gerardo? Non ne ho mai sentito parlare...". Lei alzò le braccia, per rendere inteso che non ne sapesse nulla. "Ah!" rispose l'altro "Non importa... Ma già che ci sei... Ti presento Milo Hammer, il nostro portiere, e Lara, il nostro ultimo acquisto...". "Piacere." disse lei. "Milo! Lara! Lei è Christine Deception, sorella di Rich e capitano della squadra di calcio Diamond Point..." spiegò lui. "Piacere nostro!" dissero all'unisono i due.

"Allora?" chiese l'uomo nell'ombra. "Beh!" rispose l'interprete "Le scritte sono danneggiate... Ma penso di poterle tradurre con un po' di tempo...". "Ha un'ora." disse con freddezza l'altro.

ANGOLO DELL’AUTORE
Dunque... Questo, a parer mio, è trai capitoli più noiosi. Con "noioso" intendo che succede poco rispetto agli altri. Ringrazio JKEdogawa per la recensione... Bentornata! Inoltre, ringrazio ogni lettore giunto fin qui.
  
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