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Autore: Armitrael    02/09/2015    0 recensioni
Il mondo del soprannaturale è troppo pericoloso, serve qualcuno che faccia rispettare le regole, qualcuno che abbia la forza necessaria, qualcuno come i Licantropi; un gruppo di persone che hanno la facoltà di trasformarsi in lupi giganteschi e che con le loro capacità fanno fronte alle stranezze del mondo soprannaturale come: Vampiri, Fantasmi, Fate e molto altro.
Questa è la storia di Andrew, il nuovo licantropo di Black Hills
[Dal capitolo 7]
Un nodo allo stomaco lo attanagliò mentre dapprima l’ansia lo prendeva per poi lasciare lo spazio ad un qualcosa di simile alla frustrazione, al desiderio di evasione da qualsiasi cosa, voglia di libertà, di urlare, mordere, graffiare, colpire. Nasceva dentro di lui una rabbia per la sua debole condizione umana che lo portava a desiderare di voler cambiare, di voler essere più forte, più veloce, più pericoloso
“Di più, voglio più potere, voglio uccidere tutto ciò che mi circonda”
Non riuscì a capacitarsi di questo pensiero animalesco che già sentiva il proprio corpo cambiare, il dolore puro prese a colpirlo su tutto il corpo attraverso spasmi ripetuti mentre la sua fisionomia cambiava per assomigliare sempre più a quella di un lupo
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Andrew aveva lasciato Jeff alle prime stelle per potersi recare a casa, con tutto ciò che era successo aveva quasi rischiato di dimenticarsi dell’appuntamento con Charlotte se non fosse stato per un suo messaggio
Non fare tardi
Fortunatamente la sua condizione di licantropo aveva fatto sì che anche in forma umana potesse essere molto veloce, quindi non ebbe problemi ad arrivare a casa abbastanza in fretta da potersi preparare.
Era ancora in silenzio stampa con suo fratello, non si era fatto sentire al cellulare e la madre gli aveva accennato che rimaneva a dormire a casa di amici
“Ne dovremo parlare”  si era ripromesso uscendo di casa con le chiavi della macchina.

Charlotte aveva appena finito di sistemarsi, una semplice maglietta con un golfino dalle maniche tirate fino ai gomiti, un jeans scuro in netto contrasto con le scarpe color avorio. I capelli raccolti in un’acconciatura semplice quanto carina. Il cellulare squillò e riconobbe dal nome sul display Andrew, che le aveva lasciato un messaggio per invitarla a scendere in cortile dove lui aveva parcheggiato. Prese la borsa per poi scendere.

Andrew aveva notato che le luci in salotto erano spente, come quelle nelle altre stanze e che, a parte i passi di Charlotte per le scale, non c’era altro rumore nella casa, solo lei era presente.
-Hey- salutò la ragazza entrando in macchina ed allacciando la cintura
-Buonasera madame, pronta per la serata da sogno che la aspetta ?- domandò ironico adottando un accento francese che non gli si addiceva di certo, l’altra finse con espressione di falso stupore
-Oh, monsieur, lei mi procura immensa gioia con i vostri cortesi modi- finirono per sorridere entrambi, guardandosi
-Grazie per aver accettato, sono contento di uscire con te- disse il licantropo
-Non ringraziarmi, sei un ragazzo simpatico ed un buon amico, anche io sono contenta di uscire con te- il percorso fino al cinema fu tranquillo: battute, risate, aggiornamenti sulla situazione scolastica; una normale uscita tra due amici
“Speriamo di diventare più che amici” si scopriva a pensare il ragazzo molto spesso; Charlotte era una ragazza davvero fantastica, eccelleva in qualsiasi materia e negli sport che praticavano a scuola, era carina e correva per l’ottenimento di una borsa di studio in un prestigioso college per poter iniziare i suoi studi di psicologia
Andrew, fin da quando avevano iniziato il liceo, si era sempre sentito intimorito dalla sua bravura, dalla suo essere capace di far praticamente tutto: essere al centro della vita sociale e scolastica.
Una vera cotta liceale, di quelle che potevano essere nei film, nei libri e nelle serie tv.
-Siamo arrivati- disse parcheggiando, la folla si divideva tra ingresso, botteghino e raduno di amici fuori il complesso cinematografico
-Due biglietti per “Supernatural Chronicles”- disse il ragazzo per poi guardare Charlotte sorridendo, all’inizio aveva avuto una vera crisi nello scegliere il film, pensando lei fosse stata più tipo da storia romantica; ma quando la stessa ragazza aveva proposto quel film aveva tirato un respiro di sollievo.
I due ragazzi afferrarono i biglietti e presero posto nella sala, dove le altre persone scalpitavano per l’attesa dell’improvviso spegnimento delle luci e l’effetto sonoro improvviso che stordiva quasi sempre tutti al primo colpo.
L’attesa fu ripagata ed il film iniziò con un’epica traccia sonora.
Erano intenti a godersi lo spettacolo e a fare qualche commento sulla recitazione quando il giovane licantropo fu spiazzato da un’affermazione della ragazza
-Pensa se fosse tutto reale, se esistessero davvero fate, vampiri, angeli e tutta la roba che c’è in questo film. Non sarebbe pazzesco ?-
“Ironia portami via” fu il suo unico pensiero tentando di annuire
“Chissà se vorresti ancora uscire con me sapendo cosa sono” pensò uno dei due.

Le chiare stelle, oltre che alla fioca luce dei lampioni, offrivano una calma innaturale a quel posto, le coppie ed i ragazzini si allontanavano veloci dal cinema per salire nelle macchine o dileguarsi a piedi; lasciando loro il tempo di parlare del film, di cosa era o non era piaciuto.
-Andiamo a mangiare qualcosa ?- chiese la ragazza
Andrew annuì prontamente per poi iniziare a camminare assieme a Charlotte
-Che bella serata- disse lui riflettendo e guardando il cielo, privo di nubi notturne, con la magnifica mezzaluna che regnava sovrana.
Passarono davanti ad un piccolo e stretto vicolo cieco dal quale sentirono provenire un tonfo sordo ed un lamento, si voltarono di scatto
Nella piccola luce della lampadina di un’uscita posteriore era possibile vedere un uomo piegato in ginocchio con una mano al muro ed un’altra premuta contro il collo; poco più in la vi era, in piedi e con le mani aperte a simulare degli artigli, un uomo dai capelli bianchi, tirati ordinatamente indietro, un cappotto nero e la pelle di una tonalità scura; ma la cosa che più risplendeva della sua persona erano gli occhi rossi come due rubini
E i denti di un vampiro
Il licantropo non perse tempo, si voltò verso Charlotte
-Vai a chiedere aiuto, quell’uomo è in pericolo- la ragazza lo guardò quasi confusa mentre annuiva e si dirigeva verso un negozio vicino.
-Vattene moccioso, non è serata per i guai- disse il vampiro facendo schioccare la lingua
-Esattamente, quindi farai meglio a rinunciare alla tua preda- rispose allo stesso modo mentre il suo colore degli occhi passava dal verde al dorato, mostrò le zanne e gli artigli per intimorire il suo nemico
-Un licantropo eh ? Molto audace-
Il giovane lupo corse verso l’altro cercando di colpirlo con gli artigli in pieno petto, ma il vampiro sembrava piuttosto esperto di combattimenti, ruotò da un lato e diede un calcio in corrispondenza della schiena del ragazzo.
Andrew si rialzò dalla caduta, trasformato in un lupo non avrebbe avuto problemi, ma al termine della trasformazione i problemi sarebbero stati peggiori con Charlotte ed il resto di Black Hills che avrebbe visto un lupo molto più grande del normale nel pieno della serata.
-Coraggio, cane, tutto qui quello che sai fare ?- chiese ridendo mentre il ragazzo prese la rincorsa per poi saltare con un piede sul muro vicino e darsi lo slancio, ciò gli permise di colpire dall’alto il nemico, che fu graffiato sul volto dagli artigli del lupo ed indietreggiò di qualche passo
-Coraggio, pipistrello, tutto qui quello che sai fare ?- chiese beffardo mentre l’uomo si portava una mano sul volto pieno di sangue per poi stringere i pugni dalla rabbia, con i cinque graffi che si rimarginavano nel frattempo, lasciando solo una macchia di sangue sulla faccia
-L’hai fatta grossa- disse solamente per poi avvicinarsi, lo scambio di colpi fu quanto mai veloce, il licantropo tentò di portare a termine un pugno sulla faccia del nemico, ma questo fu più veloce, prendendo il braccio lo proiettò a terra, per poi piazzargli un ginocchio sul petto e stringergli la gola con una mano
-Credo che prosciugare un licantropo mi terrà attivo per una settimana- disse ripassando gli artigli con la lingua.
Andrew si rese conto di come fosse fin troppo soprannaturale quella presa d’acciaio alla gola e del ginocchio che quasi lo perforava; la rabbia che lo provocava ogni volta nel suo animo si era mischiata a qualcos’altro
Sta per azzannarmi
Ora cosa faccio ?
Al diavolo, mi trasformo

La paura lasciò quasi il posto alla sicurezza della trasformazione, quando il corpo del nemico volò paurosamente fuori dalla sua portata, facendolo scontrare con il muro del vicolo cieco e mettendolo fuori combattimento.
Il giovane lupo sbatté le palpebre qualche secondo per rendersi conto di ciò che era appena successo, si alzò guardando dapprima il nemico svenuto, poi guardò dall’altro lato
-Scusa, ho pensato che come rinforzo bastasse-
La voce di Charlotte riecheggiò tra quelle mura, lasciando il ragazzo incredulo
-Charlotte..Ma..Tu..-
-Diciamo che non sono proprio una tipica donzella in difficoltà-
  
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