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Autore: LadyEffeMikaelson    02/09/2015    2 recensioni
Fanfiction sulla nuova generazione di The Originals.
« Il punto è questo tesoro,hai ereditato da me e da entrambi i tuoi nonni i nostri poteri sei anche una vampira e purtroppo anche una guardiana i tuoi poteri saranno in contrasto.. Ma tuo padre insieme hai tuoi zii ti aiuteranno non ti lasceranno mai sola non lasciarti prendere dalle guardiane.. »
[Tratto dalla trama.]
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah, Freya Mikaelson, Hope Mikaelson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 ( Un grazie speciale va a alla mia migliore amica che mi ha fatto la grafica per la storia! Qui troverete il link della pagina -> https://www.facebook.com/pages/Neens-OBrien/890491450971874)


- Storm.
 
Pov. Narratore
 
❝ Inizio Flashback.
                                                           
 
                                                                                                                                                                  12 Maggio 2015,Residenza Mikaelson. New Orleans.
 
Elijah Mikaelson era seduto composto sulla poltrona di casa non voleva restare in quella casa insieme con suo fratello che ancora una volta ha ucciso la sua felicità.
Dopo la morte di Adeline e il rifiuto di Hailey mettiamo anche quello che gli aveva fatto sua madre si era sentito perso come non mai in vita sua anche indossando uno dei tanti suoi completi non si sentiva bene anzi.. Appena si guardava allo specchio si sentiva un estraneo.

Quando ha conosciuto Gia e ha intrapreso una piccola storia con lei si era sentito se stesso dopo tanti mesi di sofferenza con lei quel mostro che stava dentro di lui si era calmato come se non esisteva più ma Elijah sapeva benissimo che quel mostro esisteva ma grazie a quella ragazza ribelle che non adorava affatto gli abiti eleganti aveva imparato a conviverci.. Forse era l’unica dopo Adeline che pensava a lui ma soprattutto che lo capiva.
Ma l’Originale era cascato ancora allo sguardo della lupa quando gli aveva chiesto di tornare a casa perché non si fidava che Hope stava nelle mani di Klaus anche se in quella notte che era ritornato a casa aveva sentito il fratello raccontare una storia a sua figlia,doveva ammettere che era riuscito a sconfiggere Dahlia cose che ne lui ne tutti erano riusciti a fare. Forse gli doveva dare un occasione.
L’ibrido entrò nella stanza con l’aria felice il fratello continuò a leggere il giornale che aveva in mano leggendo le ultime novità di New Orleans non gli interessava granchè ma pur di non vedere la faccia di suo fratello avrebbe fatto di tutto.
 
Quando per l’ennesima volta Elijah non guardò in faccia Klaus facendo come se non esistesse l’ibrido sbuffo bevendo tutto d’un fiato il bicchiere di bourbon sapeva benissimo che aveva sbagliato a uccidere quella vampira infondo ma molto infondo piaceva anche lui ma per sua figlia per la sua sicurezza avrebbe fatto di tutto per lei.
Klaus appoggiò il bicchiere ormai vuoto sul mobile e si girò verso suo fratello lo guardò per qualche instante e poi disse: - So che mi odi e sei arrabbiato con perché ho ucciso Gia. – Notò una smorfia di dolore e di rabbia nei suoi occhi appena l’ibrido disse quelle parole. – Ma ho dovuto farlo era l’unico modo per scoprire il punto debole di Dahlia e far in modo che lei si fidasse di me -.
L’originale alzò finalmente lo sguardo verso suo fratello,uno sguardo pieno di rabbia e odio i suoi occhi per un attimo l’ibrido vide il mostro che viveva dentro suo fratello che per secoli era addormentata e era da un paio di mesi ormai che si era risvegliata. Ma Klaus era abituato a essere odiato da tutti specialmente dalla sua famiglia ne aveva combinate moltissime in quei secoli ma non aveva mai visto così arrabbiato Elijah dopo che in questi mesi gli era stato accanto e lo aveva sostenuto per ogni sua scelta o capriccio.
Era strano dirlo ma.. Gli faceva male.
Dopo attimi di silenzio Elijah parlò: - Gia era una brava donna. Tu uccidi ogni mia felicità ogni cosa che mi fa stare bene. Partendo da Celeste in poi.. – disse Elijah il suo tono di voce era freddo nemmeno la neve poteva farci nulla in quel momento e anche il suo sguardo lo era. Ma Niklaus Mikaelson non era di certo il tipo che si arrendeva al primo ostacolo e poi otteneva sempre ciò che voleva e desiderava era sempre stato un tipo testardo,in un certo senso.
- Ho dovuto farlo per Hope sai che farei qualsiasi cosa per lei. – Elijah provò a parlare ma l’ibrido alzò una mano fermandolo. – Quando pensi che Dahlia avrebbe scoperto il tuo segreto? Io ci ho messo solamente un paio di ore per scoprirlo. – appena pronunciò quelle parole il vampiro sbianco deglutendo forte fu lì che l’ibrido notò il disagio di suo fratello maggiore ma tutto ciò durò per pochi secondi il suo volto tornò come prima freddo e impassibile.
Dopo lunghi attimi di silenzio Elijah si decise di dire qualcosa portò una mano fra i suoi capelli distogliendo lo sguardo da quello di Klaus alzandosi andando verso la finestra guardando fuori sospirò. – Come lo hai scoperto,Niklaus? – domandò preoccupato mischiato con il tono freddo di pochi secondi prima Klaus si avvicinò di qualche passo mettendosi accanto a suo fratello osservandolo con la coda dell’occhio portò le mani dietro la schiena guardando anche lui davanti a sé.
- So sempre tutto Elijah comunque Marcel ha ucciso una Guardiana novella qualche settimana fa. – disse Klaus serio aveva combattuto con delle guardiane secoli prima erano davvero potenti specialmente se loro avevano la natura dalla loro parte non scappavi da loro. – Poi mi sono ricordato che Adeline era una di loro e era scomparsa e tu anche in un periodo lungo. – aggiunse e questa volta si voltò a guardare il fratello,Adeline era stata una delle tanti amori di suo fratello (a parte Tatia.) che gli piaceva e gli era simpatica quando il fratello gli aveva detto che lei non c’era più ci era rimasto male. Tra tutte le sue defunte compagne lei era quella giusta per lui. – Perché non me lo hai detto? –.
- Me lo domandi pure,Niklaus? – disse il fratello maggiore sorridendo amaramente e poi si voltò per guardarlo. – L’ho fatto per proteggerla.. Da tutto anche da te. Cosa avresti fatto se sapevi che io avevo una figlia avresti sacrificato lei invece di Gia. – aggiunse con un tono aspro che l’ibrido rimase senza fiato abbassando il capo aveva ragione quando gli pugnalò il cuore si era sentito tradito sia da lui che da sua sorella Rebekah,nessuno gli aveva dato fiducia quando aveva detto che sapeva come salvare sua figlia. Ma non lo aveva fatto.
Quando l’ibrido aveva seguito il fratello in quella villa lontana da New Orleans rimase senza parole e senza fiato quando vide la scena: una donna di mezza età era fuori con una bambina neonata fra le braccia mentre Elijah era occupato a parcheggiare la macchina si era nascosto dietro alcuni cespugli in modo che non lo vedeva fù attento a non far nessuno minimo rumore non voleva che si capisse che qualcuno lo aveva seguito.
Appena suo fratello maggiore prese fra le sue braccia quel piccolo fagottino ricoperta da una copertina color salmone rivide un sorriso che non vedeva da secoli anzi per essere precisi da quando erano umani che aveva annunciato il suo fidanzamento ufficiale con Tatia,rivedere quel sorriso aveva fatto piacere a Niklaus che anche suo fratello poteva avere la gioia e l’emozione di essere un padre.
E Elijah se lo meritava più di tutti. Più di lui stesso.

Klaus posò la mano sulla spalla di Elijah guardandolo dritto nei occhi. – Forse all’epoca lo avrei fatto perché non capivo il significato di essere padre.. O meglio. Di avere un figlio. – Disse nei suoi occhi c’era la sincerità perché ogni parola era vera. Da quando ha preso in braccio per la prima volta la piccola Hope qualcosa in lui era cambiato il suo cuore si era sciolto non avrebbe vietato a suo fratello di togliere questo amore erano una famiglia e una famiglia doveva restare unita anche se lui lo aveva capito troppo tardi,dopo quella breve pausa l’ibrido cominciò di nuovo a parlare – Credo che Hope mi abbia reso una persona migliore,non voglio che tu stando qui con me a controllarmi come mi comporto con mia figlia.. – aggiunse sapeva benissimo che lui era lì per Hope poche ore prima che gli aveva dato il comunicato che non lo avrebbe mai più rivisto era stato molto chiaro e deciso sulla sua decisione ma sapeva anche che in tutto questo centrava un'unica e sola persona,Hayley.
- Con questo cosa intendi dire,Niklaus? Sono stanco di questa chiacchierata e di tutti questi giri di parole. – disse di nuovo con il tono freddo ma questa volta Klaus non poteva fare il “Re” o quello che comandava ogni singola cosa anche la vita della sua famiglia,anche perché aveva sbagliato e di grosso.
- Hai ragione. Voglio che tu porti tua figlia qui come è casa tua è anche casa sua. – Disse tutto d’un fiato Klaus mentre Elijah rimaneva allibito e senza fiato non si sarebbe mai aspettato una richiesta del genere da lui specialmente dopo tutto quello che era successo pochi giorni prima. – So che ti ho tolto metà della tua felicità però non voglio privarti di tua figlia ed voglio conoscere mia nipote è giusto che cresca con Hope. – aggiunse e poi porse la mano a suo fratello. – Siamo una famiglia,Elijah. So benissimo che l’ho capito troppo tardi e ti ho fatto sudare e forse hai perso la speranza con me ma… In tutto quello che ci è successo ho capito una cosa.- fece una piccola pausa e suo fratello gli fece un piccolo cenno di continuare. – Dobbiamo essere uniti più di prima e senza pugnalarci alle spalle. – fini il suo piccolo discorso porgendogli la mano.
Elijah Mikaelson rimase a guardare suo fratello senza parole ma del tutto scioccato aveva sempre avuto intenzione di portare sua figlia a casa ma lo frenava i dubbi che aveva avuto su Niklaus di cosa le poteva farle ma quelle parole.. Leggeva la sincerità nei suoi occhi sapeva che Hope sarebbe stata un ottima influenza per Niklaus ma dopo quello che aveva fatto aveva pensato che non c’era nessun miglioramento in lui,che nemmeno sua figlia ci sarebbe riuscita.
Ma dopo tutto ciò,si sbagliava. Niklaus aveva pronunciato quelle parole seriamente sapeva che non stava dicendo una bugia guardò la mano bloccato da ogni sua decisione si sentiva pieno di moltissime emozioni: rabbia,dolore,felicità e quella che forse era più importante.. La speranza che suo fratello era di nuovo recuperabile.
Senza nemmeno pensarci un secondo l’Originale strinse la mano di suo fratello anche se era ancora arrabbiato per la morte di Gia lei era l’unica che passava molto tempo con sua figlia e che soprattutto.. Lo supportava. Ma la famiglia era sempre stata al suo primo posto e il suo sogno più grande era quello di rimanere uniti,senza che l’Originale se lo aspettasse l’Ibrido lo strinse in un abbraccio fraterno.
 
                                                                                                                                                                                                                         Fine Flashback.
 
                                                                                                                ・・・
 
Pov. Audrey
                                                                                                                           
                                                                                                                                                                                                                     New Orleans,2031.
 
 
La pioggia.
L’unico elemento della natura che mi rilassava insieme hai temporali fin da piccola era l’unica cosa che mi riuscivano a tenere tranquilla e soprattutto avevo il controllo di ogni cosa dentro di me o di ciò che sono cosa che avevo timore visto la “cosa” che viveva dentro di me.
Camminavo nei boschi di New Orleans a passo tranquillo anche se era notte fonda la mia vista era come se fosse pieno giorno ormai ero fradicia dall’acquazzone di pochi minuti prima ora la pioggia scendeva pianissimo accarezzando le foglie delle piante e degli alberi con delicatezza come per scusarsi per poco prima.
A New Orleans eravamo protette ogni vampiro,ogni lupo mannaro e ogni strega ci proteggeva da ogni cosa grazie ai nostri genitori che avevano promesso anche loro ogni cosa ma soprattutto di rispettarsi.. Beh questo è tutto grazie a mio padre se fosse per mio zio a quest’ora anche qui avremo molti nemici come se non li abbiamo già abbastanza.
Sono una Mikaelson e sono fiera di esserlo.
Non mi è mai importato il giudizio della gente o quello che dicevano della nostra famiglia perché la maggior parte erano solamente menzione e cose false molti esseri soprannaturali ma anche gli umani erano invidiosi di noi,anche se avevamo tantissimi nemici sia in tutto il mondo e forse anche all’aldilà noi avevamo qualcosa che loro non potevano mai avere.
La famiglia.
La cosa ma soprattutto il potere più importante che esiste al mondo dopo tanti liti con mio padre Elijah e mio zio Klaus che nel frattempo per me e Hope erano diventate delle favole per farci dormire la sera,alla fine mio zio aveva compreso il significato di essere tutti uniti e di non pugnalarsi alle spalle e da quel giorno che la nostra famiglia è diventata ancora più unita anche se c’erano alcuni rancori del passato ma ormai era tutta acqua passata.
Sospirai respirando l’odore della pioggia ormai erano notti che non riuscivo a dormire e cominciavo a vagare per la città e anche nel bosco come attratta da qualcosa una specie di sensazione che non sapevo come spiegare ma soprattutto da dove veniva volevo tanto avere delle spiegazioni.. Ma chi me le poteva dare?
Audrey la risposta è nessuno. Nessuno ti può aiutare,disse una vocina dentro di me che aveva ragione la mia famiglia era potente ma non ha mai avuto a che fare di queste cose nemmeno una strega può saperlo l’unica che mi poteva aiutare era mia madre che mi ha lasciato solo una lettera e nessuna spiegazione per aiutarmi in tutto ciò o almeno qualche consiglio solo “non ti fidare di loro” come se avessi molta scelta.
Ma alla fine non ero da sola la mia famiglia era al mio fianco nonostante tutto anche quando perdo il controllo anche del mio lato da vampira mio padre c’è sempre io e lui non siamo solo simili di carattere o di aspetto,io e lui condividiamo anche il mostro che vive dentro di noi.. Abbiamo questo lato oscuro che dobbiamo accettare e imparare a controllarlo,cosa che io non sapevo fare odiavo uccidere le persone ma quando iniziavo a mordere e il sangue scivolava giù nella mia gola.. Anche la poco lucidità che avevo o tutto quello che c’è dentro di me per un minimo di controllo e di un po’ di umanità spariva e io scivolavo in un angolo della mia testa imprigionata.. Quando il mostro usciva... Io non esisto più fin quando non decide di andarsene a dormire io sparisco rimane solo il mio aspetto ma non la mia anima.
Andai verso un albero per poi appoggiarmi delicatamente ormai la pioggia era sparita per una frazione di minuti il cielo era diviso a metà dopo alcuni minuti la luna piena sparì insieme alla notte lasciando arrivare il giorno,guardai come ogni volta incantata l’alba era qualcosa di spettacolare specialmente in questo punto del bosco a riscuotere i miei pensieri furono dei passi mi girai guardando una figura esile con i capelli biondi camminare in malo modo in due secondi ero al suo fianco a reggerla prima che cadesse l’appoggiai delicatamente per terra seguendola prendendo subito una coperta dentro la mia borsa mettendola intorno,mi sorrise dolcemente.
Hope non era solo mia cugina ma era anche mia sorelle forse in tutti questi nostri 17 anni di vita non siamo mai state o ci siamo trattate come cugine ma bensì come sorelle da quando mio padre mi aveva portato a casa io e lei siamo state subito legate e non ci siamo mai lasciate o mai litigato in tutti questi anni lei c’era per me e io c’ero per lei. Sempre e comunque in ogni circostanza.
Anche se lei era una ibrida ogni notte di luna piena si trasformava per far conoscenza con il lupo che viveva dentro di lei anche se non ne aveva bisogno però anche zio Klaus diceva che era la cosa migliore anche se non andava d’accordo con Hailey ma lei era sempre stata forte e coraggiosa più di me ogni volta che si trasformava era tranquilla anche quando il dolore era più forte di quanto si era mai immaginata. Le passai i vestiti aiutandola erano passati cinque mesi da quando ha cominciato a trasformarsi e ogni volta ne usciva distrutta dopo essersi la vidi che si alzò stiracchiò osservai ogni suo movimento.
- Come ti senti? – le domandai preoccupata lo scorso mese un lupo del Bayou l’aveva attaccata era stata la prima volta per entrambe che abbiamo visto zio Klaus in forma di lupo,beh non metto la parte dove Hailey ha litigato con zio perché aveva ucciso uno dei suoi ma era stata una morte ben meritata di questo nemmeno mio padre aveva fatto discussioni il che era molto strano.
- Meglio dell’altra volta di sicuro. – disse ridendo la guardai scuotendo la testa divertita mentre andavano verso l’uscita del bosco. – Essere in forma di lupo è qualcosa di magnifico ora capisco i racconti sia di mia madre e quelli di papà. – mi girai per guardarla di nuovo e sorrisi quando notai i suoi occhi illuminati,ho sempre ammirato questo lato di Hope lei è forse più incasinata di me visto che è una ibrida ma è un po’ di tutto ovvero: vampira,lupa mannara e anche una strega ha molto potere ma si sa controllare.
Io invece non ero solo una vampira forse era uno dei motivi per cui non riuscivo a controllarmi sono una guardiana e questo va in contrasto con il vampirismo visto che i vampiri sono creature oscure e della notte invece da quando mi ha raccontato mio padre i Guardiani si sanno poche cose di loro anche se quello che si sa di certo sono potenti e anche molto.. Ma loro sono creature della luce e amano la natura sono una specie di angeli in pratica anche se da come ho letto nella lettera che mi ha lasciato mia madre,non sono buoni e non aiutano.
Ricordo benissimo il giorno del mio dodicesimo compleanno quando si sono manifestati i poteri da Guardiana come un regalo da parte dai antenati e da mia madre stessa da lì anche il mio lato da vampirismo è uscito fuori è stato il giorno più brutto della mia vita d’allora ho avuto sempre problemi appena perdo il controllo inizia una guerra con me stessa.. E l’altra me.
Camminammo entrambe silenziose verso la via di casa nessuno delle due parlava anche se molto spesso Hope mi osservava in silenzio mi stavo preparando psicologicamente al primo giorno di scuola so che quando sarà finita le ore di tortura sarei esplosa,purtroppo non tutti sanno che siamo dei esseri soprannaturali ma i nostri genitori vogliono farci vivere una vita normale un tempo io amavo la scuola ma adesso solo a pensare ai miei compagni al loro odore di sangue forte già il mostro dentro di me si ribellava di uscire faccio un respiro profondo come mi aveva consigliato mio padre sperando che ritornasse a dormire.
- Puoi sempre dire a zio che non te la senti di andare a scuola. – disse ad un tratto Hope la guardai confusa ero così immersa nei pensieri che non mi ero accorta che parlava lei ricambiò il mio sguardo. – Ti sento elettrica come se in questo preciso instante hai tuoni e fulmini dentro di te. – aggiunse in tono cauto mi dimenticavo che lei più di zia Freya percepiva queste cose abbassai lo sguardo verso la mia mano sentendo quel potere e tutto dentro di me crollare.
Scuoto piano la testa dovevo controllarmi forse oggi sarebbe stato il giorno adatto oppure no ma dovevo provarci se avrei rimandato di nuovo dopo non ci sarei mai più riuscita,sapevo che mio padre non mi avrebbe fatto mandare a scuola l’ultima volta sono stata male per settimane. – No Hope sto bene. – dissi in tono deciso come per tranquillizzare più me che lei. – Sono mancata già da un po’ da scuola l’anno scorso quest’anno non posso mancare. – aggiunsi subito dopo prima che lei mi interrompeva era un anno importante visto che iniziavano a parlare anche di college di certo non volevo perdermelo per nulla al mondo questo giorno,mi ero decisa e preparata questa estate che se anche ero un essere soprannaturale volevo vivere anche dei giorni da una semplice adolescente forse era sciocco perché non lo ero del tutto ma soprattutto non ero umana ma.. Non volevo perdermi tutto ciò della vita.
Non aggiunse nulla anche se era contrariata da tutto ciò essendo non solo cugina e sorella era anche la mia migliore amica anche se avevamo molte amiche io e lei ci fidavamo solo di noi loro erano umane non avrebbero mai capito il nostro mondo quindi era come una via d’uscita dal regno soprannaturale.
Appena entrammo nel giardino di ingresso della nostra casa eravamo colpite subito da un odore di croissant che cuocevano nel forno segno che la cara Rose stava preparando la colazione,visto che nessuno della nostra famiglia era un bravo cuoco mio zio l’aveva assunta anni fa a lavorare qui da noi e da quel momento non l’avevamo fatta scappare io e Hope ci guardammo con uno sguardo d’intesa e scappammo subito sopra per prepararci era una specie di tradizione che avevamo io e lei ormai.. Entrai nella mia stanza chiudendo la porta alle mie spalle era una stanza grande al centro c’era un letto matrimoniale a baldacchino con i cuscini e trapunta color viola uno dei miei colori preferiti poi affianco due comodini,poi c’era un comò insieme allo specchio e poi c’era una quasi enorme cabina armadio sia la mia e quella di Hope l’aveva ideata zia Rebekah per i tanti vestiti che ci regalava come faceva zia Freya era tutto color crema – panna. Mi dirigo nel bagno dove mi spogliai velocemente mettendo tutto dentro una cesta dove riponevano ogni abito sporco mi giro verso il davanzale del lavandino dove la sera prima avevo appoggiato i panni che avrei dovuto indossare apro la doccia mettendo il getto d’acqua calda aspettando qualche minuto prima di entrare.
Entrai dentro la doccia lavandomi velocemente il fango di dosso quella mattina eravamo andate con comodo a tornare a casa purtroppo la luna piena molto spesso c’era durante la settimana ora che la scuola stava iniziando sarebbe stato un vero problema per Hope,esco dalla doccia asciugandomi per bene dopo aver indossato l’intimo indossai un paio di jeans stretti color grigio misi una maglietta bianca a maniche corte.. Mi avvicino allo specchio osservando il mio riflesso i miei capelli erano abbastanza lunghi color castani i miei occhi erano dello stesso colore in certi sensi somigliavo molto di più a mio padre che a mia madre,guardandomi cosi sembravo davvero una ragazza normale un adolescente che dovrebbe pensare solo alle cose normali invece bastava solo a pensare a quella parolina che il mio volto cambiava.. Sospirai notando che i miei occhi non erano ancora tornati del tutto alla normalità c’erano delle sfumature di rosso insieme al dorato segno che il mostro voleva uscire fuori insieme ai miei poteri da guardiana,scossi la testa pensando a qualcos’altro richiusi gli occhi e quando li riapro erano tornati alla normalità.
Mi pettino lasciandoli bagnati il tempo non era freddo quindi era un ottima scusa per gli umani anche se potevamo sempre soggiogarli se cominciavano a romperci troppo ma non ero molto amante di queste cose,apro i trucchi che mi aveva regalato Hope qualche settimana prima quando ha notato che non riuscivo a dormire in effetti le occhiaie si vedevano molto di più di ieri mi truccai leggermente se riuscirei a nutrirmi normalmente come fa ogni vampiro sulla terra a quest’ora non avrei nessuna traccia di occhiaie ma non mi era mai importato dell’aspetto io mi vestivo poche volte elegante come mio padre ma mai ogni giorno Hope invece era il contrario di me.
Dopo essermi preparata ritornai in camera dove sussultai quando vidi mio padre appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto speravo con tutta me stessa che Hope non gli avesse detto nulla avevo bisogno della scuola per non impazzire,quando notai il suo sorriso sulle labbra ne feci uno anche io cercando di rimanere calma si avvicinò a me dandomi un bacio sulla fronte lo abbraccio dolcemente ogni mattina veniva a svegliarmi oppure a darmi il buongiorno.
Io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto speciale non era solo mio padre ma anche il mio migliore amico anche se avvolte discutevamo ma dopo nemmeno due minuti facevamo pace è meraviglio avere un rapporto cosi.
- Buongiorno Lucille*. – disse con un sorriso divertito sulle labbra feci una smorfia staccandomi dall’abbraccio mettendo le braccia incrociate guardandolo un po’ storto,avevo sempre odiato il mio secondo nome non ne capivo il motivo non era troppo brutto però se mi chiamavano con quel nome mi innervosivo cosa che faceva divertire moltissimo a mio padre.
- ‘Giorno papà. Sempre con quel nome uhm? – dissi e scuoto leggermente la testa prendendo la borsa a tracolla per la scuola mio padre mi prese sottobraccio e usciamo dalla mia stanza andando verso le scale di sicuro Hope starà ancora dentro alla doccia oppure nell’armadio a decidere cosa mettersi.
- Come stai? – disse tutto ad un tratto serio girai lo sguardo verso di lui notando che sulle sue labbra non c’era più il sorriso di poco prima guardai davanti a me sapevo benissimo che non potevo mentire a lui mi conosceva più di tutto,per lui sono come un libro aperto. – So che è successo l’anno scorso posso evitare di mandarti a scuola.. Potremo mettere un insegnate privato qui a casa… -.
Non lo lasciai nemmeno finire la frase che mi fermai di botto guardandolo questa volta anche io seria. – No! Devo.. Imparare a controllarmi e c’è la farò ma...– mi morsi leggermente il labbro avevo una paura matta che succedeva quello dell’anno scorso ma non potevo scappare ancora da questo ostacolo ci sarebbe stato sempre nella mia vita e la cosa migliore era di affrontarlo. – Ma se sto qui a casa non lo affronterò mai e non risolverò nulla. – aggiungo decisa guardando mio padre che mi stava osservando in silenzio pensando a qualche risposta è sempre stato protettivo nei miei confronti anche se non mi ha mai soffocato però dovevo riuscirci non ci potevano stare sempre ogni momento la mia famiglia lo sento sospirare e disse un “d’accordo” sapevo che non era molto convinto sorrisi abbracciandolo di nuovo.
Quando scendiamo giù stranamente erano quasi tutti a tavola: zio Klaus,Hope,zia Freya,mio cugino Marcel era strano vederlo a fare colazione da noi di solito veniva ma mai in questo orario di sicuro stava succedendo qualcosa ma feci finta di nulla,do il buongiorno a tutti con un bacio sulla guancia come ormai era di rito appoggio la borsa sulla sedia e poi mi siedo a tavola mancava zia Rebekah e mio cugino Matt era più dormiglione di me e Hope non si svegliava nemmeno se sotto casa c’era una guerra tra lupi mannari e vampiri anzi nemmeno quando c’era stata quella con le streghe si era svegliato,la povera zia Bekah ci metteva anni per svegliarlo.. Quando li vediamo scendere e mio cugino come al solito aveva il solito musone iniziamo a fare colazione gli do una piccola carezza sulla spalla come risposta mi beccai un occhiataccia c’è l’aveva ancora con me e Hope perché non lo portiamo mai con noi quando lei si trasforma ma era troppo pericoloso menomale io e Hope ci sapevamo difendere ma lui anche se è un vampiro non è ancora in grado di affrontare un lupo mannaro,se poi si beccava un morso era peggio.
Dopo la colazione salutiamo tutti era stata una colazione abbastanza silenziosa quella mattina infatti io e Hope non avevamo fatto nulla o detto nulla ci lanciamo uno sguardo preoccupato mentre prendevamo le borse e tutti e tre usciamo di casa avviandoci verso la scuola notiamo che anche Matt aveva il volto preoccupato e non ci stava massacrando con parole o occhiate piene di rabbia. – Secondo voi perché erano cosi silenziosi a tavola? – domandò pensieroso e sia io e Hope lo guardammo poi sospiro volevo tanto saperlo era da un po’ di tempo che papà tornava tardi di notte qualcosa nell’aria c’era potevo attribuirla che quella sensazione che sentivo poteva venire da questo. Ma non ne ero sicura.
- Non so. – disse ad un tratto Hope la sua voce come anche il suo sguardo era preoccupato grazie a zia Freya lei aveva trovato il modo di trattenere la sua magia senza fare danni a nessuno. – Ma so che sta succedendo qualcosa papà in questi giorni è strano e anche molto spesso arrabbiato con me cerca di non farlo notare ma.. Glielo leggo nei occhi. – aggiunge facendo una pausa i suoi occhi verdi erano  troppo seri e persi davanti a lei. – Qualunque cosa sia dobbiamo stare attenti e Audrey.. – disse e io mi girai guardandola nei occhi confusa mi fermai di botto deglutendo sapevo già cosa stava per dire.
- Quella sensazione non è per niente una cosa di buono eh? – dissi con una nota di sarcasmo una nota di preoccupazione si sentiva nella mia voce ma supero i miei cugini entrando nel cortile della scuola non sapevo cosa era ma avevo l’impressione che ben presto l’avremo scoperto.
 
                                                                                              ・・・
 
Finalmente suonò la campanella dell’ultima ora tirai un sospiro di sollievo prendendo la borsa uscendo fuori dalla classe quella mattina per fortuna era andata come speravo anche se molto spesso avevo voglia di mordere qualche collo ma ero riuscita a tenere la bada la bestia,anche se adesso la mia gola bruciava dalla fame.
Mentre uscivo con calma dalla mia classe notai un mio vecchio compagno mi bloccai e il respiro mi muore in gola ricordavo troppo bene quel mese di aprile di cinque mesi fa quando mi ha provocato fino a quando non avevo perso la pazienza e l’ho morso sul collo è stato grazie l’intervento di Hope che grazie i suoi poteri da strega mi aveva fatto venire un mal di testa atroce ma era servito che mi staccavo dal collo di lui,non c’erano molti studenti in classe visto che eravamo in cinque e stavamo in punizione subito dopo il professore aveva chiamato mio padre ma grazie a lui avevano dimenticato tutta la faccenda.
Per quanto mi fosse antipatico quel tizio,mi dispiaceva che lo stavo per uccidere.
Esco fuori dalla scuola respirando l’aria della libertà sorrisi tra me e me andando verso l’uscita quando c’era stata la mensa avevo avvisato a Hope che sarei andata direttamente al mio posto preferito di New Orleans che ci saremo viste a casa,avevano aperto quel locale da quando frequentavo il liceo e ogni volta quando ne avevo l’opportunità andavo a prendere il mio caffè preferito e poi leggevo tranquilla un libro era un posto rilassante i proprietari poi erano delle persone gentilissime e dolci.. Dopo aver superato il liceo e un bel po’ di negozi arrivo nel bar salutando ormai la commessa che conoscevo da quasi 5 anni mi avvicinai ordinando il solito caffè lungo con panna,il locale era carino e non troppo appariscente e ne troppo grande c’erano era tutto color salmone con qualche sfumatura di bianco c’erano dei tavolini e poi una grande vetrata con un tavolo a due posti,mi avvio verso il mio posto era l’unico tavolo dove nessuno ci andava a sedere c’era una bella visuale di New Orleans e anche del porto mi siedo buttando sulla sedia affianco lo zaino osservando per un attimo il panorama di fronte a me dove la gente passeggiava tranquilla alcuni emozionati da questa città dove regnava il soprannaturale.
Molti credevano che fossero solo “storie” per attirare i turisti in questa meravigliosa città ma non era affatto vero tutte le creature che si trovano scritte sui libri o quelle raccontate nelle favole esistevano per davvero,non c’era nulla di “entusiasmante” in tutto ciò essere un vampiro o qualsiasi essere soprannaturale non era mai facile o tutto rose e fiori ogni giorno per l’eternità dovevi stare attenta sia agli umani sia ai Guardiani se uccidevi troppi umani ti ritrovavi morto dopo nemmeno un minuto o almeno erano le storie che ho sentito. Ma alla fine non è troppo male vivere per l’eternità potevi fare ogni cosa che volevi rispettando le regole e poi potevi viaggiare intorno ma è brutto vedere i tuoi amici umani farsi una vita e poi invecchiare fare ogni tappa del ciclo umano che per noi non esisteva,presi tra le mani la mia tazza di caffè bevendo un sorso sospirai riflettendo alle parole di Hope quella mattina.
Dovevo ascoltare più dentro di me captare ogni mia sensazione invece avevo pensato che fosse per via della scuola ma non era affatto cosi avevo iniziato a leggere un diario di mia madre dove spiegava ogni fase che aveva sopportato quando era diventata Guardiana quando aveva cominciato a conoscere ogni suo potere,il primo erano proprio le sensazioni ma quella volta non ci avevo fatto molto caso e avevo chiuso subito il diario ponendolo poi nella libreria mi rifiutavo di diventare come lei.
Ma invece lo sono,anzi sono peggio.
Zia Freya una volta ci aveva insegnato a come captare una sensazione che fosse buona o cattiva non avevo mai provato visto che non avevo mai avuto un presentimento cosi forte di solito li avevo sempre ignorati ma questa volta non potevo ignorarlo ancora feci un respiro profondo e poi chiusi gli occhi ignorando ogni rumore o movimento intorno a me dovevo trovare una specie di pace interiore dentro di me conoscendo bene il mio essere Guardiana dei poteri che erano nascosti di cui non sapevo nemmeno l’esistenza ma come al solito non percepivo nulla se non un mal di testa,riapro gli occhi frustata che non ci sono riuscita per l’ennesima volta feci una smorfia bevendo un altro sorso stringendo leggermente intorno le mie dita la tazza.
Solo in quell’instante mi sento osservata alzai lo sguardo notando due occhi verdi che mi fissavano aveva i capelli castani tirati tutti all’indietro sicuramente era un ragazzo sui venti o giù di lì non l’avevo mai visto qui a New Orleans aveva una Maserati Hybrid nera e lucida come se fosse uscita da qualche minuto dal negozio.
L’osservo seria e lui fa lo stesso senza staccare nemmeno una volta i suoi occhi dai miei ad un tratto ogni mio campanello d’allarme suonò all’impazzata dentro di me c’era qualcosa che non andava in quel ragazzo o che non era del tutto umano,sentivo che una parte di me si stava risvegliando urlandomi di stare attenta e di non fidarmi di lui stranamente anche l’altra parte di me dove governava il mostro mi suggerì di stare lontana da lui.
Un ultimo sguardo e lui fece un mezzo sorriso per poi partire velocemente,osservai quel posto vuoto a lungo aveva aperto qualcosa in me anche se era sparito tutto dentro di me sembrò una tempesta.



* Angolo dell'Autrice.*

Sera a tutti!
Prima di tutto vorrei spiegarvi alcune cose dei nostri nuovi personaggi!
Come ben avrete capito Audrey è la figlia di Elijah e Adeline,il suo vero nome completo però è Audrey Lucille Mikaelson.. Lucille significa:
“Lucente”, “luminosa” [venuta dalla luce], “splendida”  sappiamo benissimo che Elijah nella sua vita ha avuto un periodo buio quindi sua figlia è come una luce dentro a quella oscurità.
E poi c'è il piccolo della famiglia,ovvero Matt,figlio di Rebekah il padre si scoprirà man mano chi sarà. Il vero nome è Matthew Kol Mikaelson,sottolineo che nella storia Rebekah è tornata di nuovo a essere vampira dopo un anno dalla nascita di suo figlio.. Posso dirvi solo che è rimasta incinta nel suo corpo da strega mentre cercava un modo per far tornare Kol in vita,allora sono sempre stata amante dei Mabekah quindi il nome "Matthew" è riferito a lui una parte di Rebekah lo ama ancora e poi beh sapete già il perchè Kol!
Nella grafica della storia ci sono i 3 Mikaelson per chi non conoscesse gli attori ecco i nomi: la ragazza mora è Victoria Justice (La doppelganger della Dobrev xD),al centro invece abbiamo Dylan Sprayberry che interpreta Liam in Teen Wolf.. E infine c'è Kat McNamara che è la protagonista della serie tv Shadow Hunters non avrà i capelli arancioni o giù di lì,sarà bionda l'ho scelta anzi ho scelto ognuno di loro per delle piccole somiglianze con gli Originali!
Un altro protagonista è anche il famoso ragazzo che osservava Audrey nel bar..
Ma per quello,alla prossima volta!

Spero di aggiornare presto.
A presto,
LadyEffeMikaelson.
   
 
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