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Autore: batuffoloki    05/09/2015    0 recensioni
Con i motori fuori uso l'enterprise resta in balia di una tempesta neutronica.Ma il guasto non è stato accidentale e Loki sta per scoprire chi ha tentato di ucciderlo mentre si trovava sull'enterprise di Picard.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'star trek assemble'
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"E' già  morto  non vedi! Spara" Gridò  ancora il  sulibano.
Kirk sapeva di  non avere più nessuna scelta .Vedeva anche lui  che dal  bozzolo  di  gelatina semitrasparente  non veniva più  alcun  movimento,   ne segno  di  vita. Prese l'unica decisione possibile e fece fuoco. La creatura, all'inizio ,non parve reagire , poi  la sostanza viscosa cominciò  ad agitarsi e alla fine abbandonò il  corpo  di Loki . Si concentrò nuovamente in una forma geometrica, più  adatta ad attaccare chi  la stava minacciando. Anche i  sulibani  tirarono  fuori le loro  armi  e  le puntarono  contro il  cambiante. L'alieno  ondeggiò paurosamente  verso  di  loro,poi  emise  un suono  spaventoso , un lamento inumano. Infine cambiò  colore virando  verso  il  grigio. Quindi  mutò consistenza diventando  solido. In ultimo  si  sgretolò  trasformandosi  in cenere e ricadendo  a terra  in una pioggia fine .Tutto  ciò che rimaneva del minaccioso  alieno  era la polvere che ora ricopriva il  pavimento.Kirk  tirò fuori  il  comunicatore.
"Bones siamo  nel  corridoio quattro, raggiungici subito!"
Poi  si  chinò  sul  corpo  inerte di Loki. Non  respirava. Gli mise le mani  sul  petto  e spinse nel  tentativo  di  fargli  espellere la sostanza che gli  era  penetrata nei polmoni. Dopo alcuni  tentativi  Loki  rigettò un bolo  di  gelatina e cominciò  a tossire  e ad ansimare  alla disperata ricerca di  aria. McCoy  era arrivato  di  corsa e ora si  era inginocchiato  accanto  a lui  con  una mascherina d'ossigeno. I sulibani  avevano  nuovamente assunto fattezze umane e  osservavano il  tutto  con  aria  falsamente distratta.

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"La tempesta è  completamente dissipata. " Spock  era  comparso  sul  monitor dell'infermeria dove, ora , Kirk attendeva che  McCoy  dimettesse Loki .
"Pare che anche questa volta ce l'abbiamo  fatta. Spock  puoi  comunicare all'equipaggio  di  riprendere servizio .Ti  raggiungo  subito. "
"Non è  l'unica buona notizia" si intromise Uhura."La Farragut  ci  ha raggiunto  e ci  rimorchia a Utopia Planitia dove potremo  fare  un controllo  completo  della nave."
"Fantastico  autorizzali  subito a trainarci . "Ordinò  Kirk poi chiuse la comunicazione si  voltò  verso McCoy. "Può  andare ma niente lavori  faticosi  per un paio  di  giorni" .
Loki  ringraziò il  dottore  e saltò  giù  dal  letto  .I  due federali  raggiunsero  i  sulibani che li  attendevano  nel  corridoio .
"La tempesta è  svanita. E' ora per voi  di  andare "comunicò  loro  Kirk .
Silik  annuì. "Alla prossima umani "Li  salutò , ma Loki  non era pronto a lasciarli  andare.
"Li  accompagno ."Comunicò  a Kirk . Corse   dietro ai tre mutaforma e afferrò  Silik  per  un braccio .
"Ho  bisogno  di risposte. "
Il  sulibano lo fissò per  un attimo incerto poi  annuì .
"Il  signore nell'ombra sta bene,ora?"
Loki  rammentava che lottando contro  la misteriosa fazione ocra  ,il  signore nell'ombra pareva aver avuto  la peggio  e per  lungo  tempo  non si  era fatto più  sentire.
"Non è  di lui  che ti  devi preoccupare. "Gli  rispose Silik  misterioso- "Pensa a te è meglio "aggiunse per essere più chiaro.
"Quel  cambiante........la fazione ocra....sono loro  vero?" Loki cominciava a intuire e  il  futuro lo  atterriva esattamente come aveva predetto il  sulibano .Silik non confermò i suoi dubbi .
"Guardati le spalle,lui era qui per te" Si  limitò  ad avvertirlo .Loki per  un 'attimo non colse  le implicazione delle parole del  sulibano .
"Per me? Non  per tutti noi?"
"Quando i  cambianti  diventeranno una minaccia i  tuoi  amici  saranno  già  morti  ,semidio" Gli rivelò  Silik.
Loki lo guardò allontanarsi senza avere la forza di chiedergli  altro .Ogni  tanto  pensava al  fatto  che  il  tempo  per lui  passava in modo  assai  diverso che per  i suoi  compagni e  che sarebbe venuto in giorno  in cui  sarebbe rimasto  solo ....di  nuovo .Rimase lì  appoggiato  alla soglia  della stiva di  carico finchè non riusci a scacciare  il  pensiero.

   
 
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