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Autore: LiliFantasy    10/09/2015    3 recensioni
[ATTENZIONE: FIC IN COMPLETA E RADICALE RIVISITAZIONE]
Dal prologo:
Angeli. Creature potenti e misteriose. Buone e generose. Alcuni timidi...altri piú estroversi.
Diciamo che sono permessi i matrimoni tra angeli, c'è uno ad esempio che mi fa il filo da quando quella stupida di Eva mangió la mela...
Ma, amore tra mortali e angeli...mhm...
...L'ultima volta che degli angeli si sono innamorati degli umani decidendo di aiutarli, sono stati scagliati giú dal cielo... 
***
Ogni persona ha un angelo custode. Gli angeli sono creature misteriose che vivono tra di noi sotto forma di umano, facendo di tutto per aiutare il proprio protetto.
La regola principale?
Non innamorarsi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dolcetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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// CAPITOLO ANCORA NON REVISIONATO \\






CAPITOLO 6

UN LICEO LABIRINTICO



Stavo dormendo beatamente nel mio amato letto, quando qualcuno di odioso mi svegliò cantando una canzone improponibile...
“Suona la sveglia! Suona la sveglia! La la la!!! La...la...laaaaaaaa!!!!”
-SMETTILA DI CANTARE!!!-
“E...la...sveglia sta suonandoooooo!!!! La sveglia suona solo per teeeee!!! La la la la laaaaa!!! La...sveglia sta suonando pirippuppà!...La sveglia suona per te trintillè!!”
-BASTAAAAA!!!!- cominciai a cercare nel cassetto le cuffie che proteggono dall’inquinamento acustico...purtroppo, o non le avevo comprate...o non esistevano...
“Che c’è?”
-AVREI PREFERITO CADERE GIU’ DAL LETTO CHE ASCOLTARE TE!!!-
“Oh, ma per quello c’è ancora tempo...”
-Cosa??-
“Un attimo...lo devo trovare...ah eccolo!”
-Che cosa devi trovare? Ma che...aaaaaaaaahhhh!!!!- il suono acuto di un megafono mi fece cadere dal letto in modo scomposto.
“MI PIACE IL MEGAFONO!!! LA MIA VOCE SOAVE SI RIESCE A SENTIRE MEGLIO!!!”
-Togli quel coso!! Mi romperai i timpani!!!”
“AH, OK!!- si sentì il rumore di un cassetto che si chiudeva “L’ho rimesso a posto...ora vai a lavarti, che puzzi come un bisonte!”
-Io non puzzo come un bisonte! E poi tu come fai a sentire il mio odore???-
“Chiudi quella boccaccia, vai a farti una doccia e poi vestiti!”
-Non voglio andare a scuola!!!-
“Dai, poi se riesci a tornare viva ti darò un bel cioccolatino!”
-Veramente?- chiesi con occhi sognanti.
“No! Ahahah!!”
-TI ODIO!!!-
Andai a farmi una doccia veloce e poi mi infilai velocemente dei pantaloncini ed un top beige. Mi pettinai i capelli corvini ed uscii lentamente di casa, afferrando la borsa ricolma di quaderni che avevo preparato la sera precedente.
Dopo una litigata con il guidatore dell’autobus (Ma che ne sapevo io che per salire su un maledetto autobus bisognava comprare i biglietti!!) decisi di farmi la strada a piedi.
Appena giunsi nei pressi del liceo, rallentai l’andatura.
Mi stavo incamminando a rallentatore verso il cancello del Dolce Amoris; si potevano sentire distintamente il suono di tamburi, che rendevano l’ambiente anche più inquietante di quanto non lo fosse già...
...aspetta...ho detto...SUONO DI TAMBURI????
Mi fermai di colpo -Potresti evitare??-
“Volevo solo creare un po’ di suspense...”
E ricominciai la mia camminata...testa a alta e vento nei capelli...yeah, così si fa!
E come l’altra mattina, la Preside che comanda anche sugli scaffali, era all’ingresso...
-SIGNORINA!!! NON SIAMO IN UN FILM DI MATRIX!!!-
-Ci sono anche altri film con scene a rallentatore, non solo Matrix...-
-SI FACCIA GLI AFFARI SUOI ED ENTRI IN CLASSE!!!!!!-
Sobbalzai per lo spavento e scappai all’interno del liceo.
Mi misi a camminare per i corridoi, in attesa che qualche inaspettato eroe venisse a salvarmi da “Disorientamento” il mio malvagio nemico.
“Smettila di farti complessi esistenziali e vai a chiedere a qualcuno dov’è la tua aula!!”
-E a chi chiedo???-
“Indovina...”
-...a Nath!-
“Madò che genio!” ironizzò.
-Non me l’aspettavo da te sai?-
“Cosa non ti aspettavi?”
-Sai che si arrabbierà...-
“Chi??”
-Lei-
“Lei chi???”
-Lo sai che vuole essere chiamata con il suo nome completo...-
“...oh no...”
-“Madò” è un brutto modo di chiamare tua moglie...-
“Oh no!!!”
“DIO!!!” urlò una voce femminile.
-E’ lei...buona fortuna...-
“Ne avrò bisogno...ehm...ciao Cara”
“COME MI HAI CHIAMATA????”
“Mado...nna...m-mi ero s-scordato il nna...lo sai, p-può s-succedere...”
“ODIO QUADO MI CHIAMI MADONNA...VOGLIO ESSERE CHIAMATA MARIA!!! ADESSO ME LA PAGHERAI DUE VOLTE!!!!”
“Ma cara...adoro il nome Maria...è...è...bello e candido come la neve...come i tuoi capelli...”
“IO NON HO I CAPELLI BIANCHI, RAZZA DI IMBECILLE!!!! SONO MORA! MORA!!!!”
-Ahaha...Maria, tifo per te...-
“Ti ringrazio cara...”
“T-ti sei calmata?” balbettò lui.
“NOOOO!!!!”
-Senti, Maria...sai per caso dov’è Nathaniel...è un ragazzo alto e biondo...occhi ambrati...-
“Ah...più avanti a sinistra, tesoro”
“Grazie!”
“ED ORA VENIAMO A NOI...”
“N-no...”
Seguii le indicazioni che lei mi aveva fornito e, fortunatamente, lo trovai intento a fare il suo lavoro giornaliero...ovvero sgridare un cretino tinto rosso di mia conoscenza, che non se lo filava di pezza...
-Nath!- si girarono entrambi a guardarmi -Ho un problemino...-
-Posso aiutarti?- chiese Nathaniel avvicinandosi.
-Sapresti dirmi dov’è la mia classe??-
-Vieni...ti accompagno- mi prese per mano, portandomi chissà dove tra i meandri sperduti della scuola, mentre Castiel ci guardava male...ma molto male...
Giungemmo davanti ad una porta, lui si congedò dicendomi che aveva un conto in sospeso con qualcuno...povero Castiel...e con questo intendo dire che se le meritava tutte, quel deficiente...
Inspira...espira...inspira...espira...inspira...espira...inspira...espira...
Cominciai a fissare il varco che conduceva alla sala della tortura...poi presi coraggio e bussai.
-Avanti!- mi sembrava quasi di stare entrando in quelle grotte buie dove dimorano i malvagi spiriti maligni...e quella voce non migliorava le cose...
Ok...cosa ci vuole??? Ti avvicini alla porta ed entri...e uno e due e tre...no non ce la faccio...
-Avanti!!!-
Ancora???? Non hai capito che qui c’è una povera ragazza che sta andando in iperventilazione???? Chiudi quella boccaccia, ratto di fogna!
-Avanti ho detto!!!-
Ok...immaginati che quella sia una porta magica...se la apri, Castiel verrà teletrasportato gratuitamente in Siberia.......ahh, così è tutto molto più facile...
Aprii la porta, trovandomi davanti una specie di gnomo, con il pizzetto e due occhietti neri praticamente invisibili, sommersi da kili di peli sopracciliari.
-Buongiorno signorina...come mai quando le ho detto di entrare lei non ha obbedito??-
-Era suo quel vocione??-
-La mia voce è bellissima!...Chi è lei?? E con quale coraggio interrompe la mia lezione????-
Guarda...non lo so neanche io...
-Sono la nuova alunna-
-Ed allora si presenti alla classe senza farmi perdere altro tempo!- disse, evidentemente ignorando che il suo metro e quarantacinque d’altezza non gli garantiva lo stesso trattamento di un professore di due metri e mezzo...
Mi misi davanti alla cattedra -Sono Angel...- qual’era il cognome che mi ero inventata?? Ah, sì...-Angel Heaven...vengo da...dall’America...ma sono di origini italiane...ehm...ho 17 anni- con un centinaio di milioni di anni in più... -Ed è da poco che sono arrivata in Francia...-
Vagai con lo sguardo sulle facce di tutti i miei nuovi compagni di classe, quando raggiunsi l’ultima fila mi illuminai...un immenso sorriso si andò a formare sulla mia bocca e quella della persona che stavo fissando.
-Rosalya!!!- esclamai, lei corse ad abbracciarmi.
Lo gnomo roteò gli occhi -Heaven, se vuole si sieda vicino a Lacroix...ma se continuate con queste smancerie mi verrà il voltastomaco...bleah!-
Con un sorriso da ebete stampato sulle bocche, ci andammo a sedere nell’ultimo banco dell’ultima fila...meraviglioso...
...E ovviamente non ascoltammo un cavolo...

POV AMBRA
-Del ghiaccio nei pantaloni?- propose Lì.
-E DOVE LO TROVO IL GHIACCIO, IDIOTA?!-
-Ok ok...-
-E se le devastiamo l’armadietto??-
-Charlotte! Voglio qualcosa di più originale!!-
Ad un tratto mi venne in mente...
-E se...- continuò Lì.
-Chiudi il becco Lì...ho trovato...- dissi con un sorriso malefico stampato in faccia.
Quella Angel si pentirà di essersi messa contro di me...

POV ANGEL
-E come si chiamava il piccoletto che hai salvato?- chiese Rosa.
-Ehm...ah, sì...Ken...-
-Ken?? Quello che sta nella classe accanto?-
-Sta nella classe accan...e io che non gli avevo dato più di 13 anni!-
-Dammi retta, quel ragazzino è un amore!-
-Sì, lo so...poi è timidissimo!-
“Sembrate due vecchiette strizza-guance, voi due!!”
-Stai zitto!- sussurrai.
-Con chi parli??-
-C-con nessuno...-
-Ok...la prossima è un’ora buca...che ne dici se- fu interrotta dalle urla del professore.
-CHE CI FATE NELLA MIA CLASSE?? COME VI PERMETTETE DI INTERROMPERE LA LEZIONE?? FUORI! IMMEDIATAMENTE!!- esclamò lui saltellando.
-Chi erano?- chiesi, non avendo visto niente.
-Se avesse prestato attenzione forse ora lo saprebbe!- rispose acido.
Maledetta la mia boccaccia...

POV AMBRA
-CHARLOTTE...-
-C-che c’è?-
-MI AVEVI DETTO CHE QUESTA ERA L’ORA BUCA...-
-E-eh...sì...-
-BEH.....INVECE ERA LA PROSSIMA!!!!!-
-C-calma...m-mi dispiace...-
-ALLORA FATTI VENIRE UN’IDEA MIGLIORE!!!!-
-M-ma possiamo rubare i fascicoli del professore anche la prossima ora! Poi daremo la colpa alla ragazzina...-
-Sai che è una bella idea?...-
-Davvero??-
-NOOO!!! IL PROFESSORE SOSPETTERA’ DI NOI!! SIAMO VENUTE L’ORA PRECEDENTE E IN QUELLA SUCCESSIVA I FOGLI SPARISCONO...NON CREDERA’ MAI ALLA NOSTRA VERSIONE!!!-
Ah ma...te la farò pagare Angel...in un modo o nell’altro...
-Mi è venuta un idea...- borbottò Lì.
Sospirai -Quale?-
-E se le mettessimo del ghiaccio nei pantaloni??-
-AAAAAAAHHH!!!!- cominciai a dare capocciate al banco davanti a me.

POV ANGEL
-Mi aspetti un attimo qua?- chiesi a Rosa, non appena la lezione con lo gnomo finì.
-Che devi fare??-
-Vado a prendermi un caffè alle macchinette degli insegnanti-
-E me lo dici così??? Bisogna avere un piano ben congegnato per infiltrarci lì senza destre sospetti...- disse guardandosi intorno, controllando se l’avesse sentita qualcuno.
-Ho detto alla preside che mio padre è ricco-
-Ah ok...-
Mi incamminai verso il corridoio da dove ero venuta. Raggiunsi l’angolo dove Nath martoriava Castiel e poi, oltrepassata l’infermeria, giunsi ad una sala “Sala insegnanti. Macchinette insegnanti”...sì, deve essere questa...
Entrai senza esitare. Mi appoggiai alla macchina, inserendo le monete. Aspettai pazientemente che il mio caffè mi venisse offerto.
“ALT!!!” per lo spavento mi cadde il caffè a terra.
-ORA LO PAGHI TU IL PROSSIMO!!!!-
“Hai già bevuto del cibo mortale ultimamente...”
-Ma era solo un caffè al bar! Ero con Rosa, non potevo mica dirle di essere allergica alla caffeina!!-
“Ho detto...HAI GIA’ BEVUTO DEL CIBO MORTALE ULTIMAMENTE...”
-Ok...continua...-
“Se ne bevi troppo rischi il collasso...se hai fame o sete chiedi al sottoscritto...MA NIENTE CAFFE’ TERRENO!!!”
-Ok ok!!!...A proposito...-
“Cosa?”
-Com’è andata con Maria??- chiesi sorridendo.
“B-bene...”
-Non ne sembri convinto...cosa ti ha fatto??-
“N-non ne v-voglio p-parlare...”
-Ok...ahahah coff coff...ehm...pffffahahaha!!-
“Smettila di ridere! L-lei...f-fa p-paura...”
-Oh poverino!- dissi ironica.
Uscii dalla stanza, cercando di ritrovare la strada di ritorno.
“Come mai non trovi la strada??”
-Scusami, ma ho dimenticato a casa le briciole!-
“Tu sei troppo sarcastica...ma non ho capito lo stesso cosa vuol dire...”
-E’ un film, idiota...-
“ANCORA CON QUESTO IDIOTA?? MA CHI TI CREDI DI ESSERE????”
-Tua figlia?-
“Uhm...più o meno...”
Continuai a camminare, finchè non mi sentii chiamare...
-Hey Angel!-
Mi girai e mi trovai davanti ad Alexy -Ciao Alexy, cosa c’è?-
-Mio fratello Armin non vuole fare shopping con me...vuoi venire al Centro Commerciale con me e Rosa??-
-Ok!-
-Ti aspettiamo sotto casa tua alle 15:00!-
-Sai dove si trova??-
-C’è Rosa con me...adoro la sua Shopping-mobile!!!!-
Detto questo, scappò via...lasciandomi lì impalata a fissare il muro che avevo di fronte come un idiota...
Possibile che qui siano tutti strani???
Continuai a camminare per un po’ e, fortunatamente, riuscii a trovare il cortile...e di conseguenza Rosa, che per qualche oscuro motivo stava sdraiata per terra, ad accarezzare l’erba...
-Rosa...ma cosa diavolo stai facendo??-
-Guardo il prato...-
-E perché guardi il prato???- in quel momento cominciai a preoccuparmi della sua sanità mentale.
-Cerco un quadrifoglio...-
-E perché cerchi un quadrifoglio?????-
-Perché spero mi porti fortuna...-
Mi inginocchiai davanti a lei e la presi per le spalle, squotendola. Poi le diedi qualche schiaffetto sulle guance.
-MA CHE CAVOLO STAI FACENDO????- sbottó lei, irritata. Tirai un sospiro di sollievo.
-Ah...sei tornata te stessa...-
-Cosa???...Comunque...stavo cercando un quadrifoglio perché la prossima settimana c’è una gara di moda...-
-UNA SFILATA????? IN UNA SCUOLA????-
-...E voglio partecipare...-
-Vincerai sicuramente...-
-Ho chiesto ad Alexy e Violet di aiutarmi con il vestito con cui mi presenterò alle audizioni...-
Ed ecco il perché di tanto entusiasmo...-E chi è Violet?-
-Credo che verrà anche lei al centro commerciale con noi...ma è timida e non ci ha dato ancora una risposta definitiva...-
-E invece...Armin?-
-Non l’hai ancora conosciuto?? E’ il fratello gemello di Alexy...un tipo strano...- rise -Ma infondo è simpatico...- poi mi guardò sorridendo -Lo conoscerai...-
Ricambiai il sorriso ed annuii.
Ad un tratto sentii correre qualcuno verso di me. Mi girai. Era Ken.
-Ciao!- lo salutai sorridendo.
-Ti volevo ringraziare...mi hai salvato...ehm...ieri-
-Di niente! E poi mi chiedevo...-
-Cosa??-
-...ti andrebbe di diventare mio amico?-
Restò a bocca aperta...povero...nessuno gliel’aveva mai chiesto...
-S-sì...-
-Se ti serve qualcos’altro...se Ambra ti dà ancora fastidio...non esitare ad avvisarmi...con un colpo secco la stendo e non ti darà più nessun disturbo!- dissi alzandomi
-Grazie!!!- mi si avvicinò e mi abbracciò. Sorrisi dolcemente.
Quanto mi sarebbe piaciuto essere l’angelo custode di questo piccoletto...ma purtroppo mi era toccato il motociclista folle...
Si staccò e corse via con le guance color peperone.
-Te l’ho detto che è timido...- dissi alla mia migliore amica.
-Non hai ancora conosciuto Violet...-
Stavo per mettermi seduta accanto a lei, quando la campanella suonò.
Mi alzai con uno sbuffo...e rientrai nel liceo insieme a Rosa, ritenendo saggio farmi accompagnare da lei...
La giornata passò velocemente. Quando uscii dal portone principale della scuola -perché avevo miracolosamente ritrovato la strada- scorsi dietro al cancello Alexy e Rosa che stavano in trepida attesa della mia uscita trionfale dal labirinto.
-Ciao! Non dovevate aspettarmi sotto casa mia?-
-Rosa è diventata paranoica...- rispose Alexy, guardandomi negli occhi come per dire "È impazzita. Non fidarti...potrebbe morderti la testa da un momento all'altro"
Mi avvicinai e, con molto entusiasmo (soprattutto loro), salimmo sulla macchina di Rosa e partimmo, facendo rotta verso il centro commerciale.

 

 

**ANGOLO DELLA SCRITTRICE**
E eccomi quaaaa!!! Ok...sono piena di adrenalina! Ho scritto questa storia così velocemente che non so neanche cosa ho scritto...
Comunque...eh, le solite cose...spero che vi piaccia ed accontenti le vostre aspettative...che io qui muoio in un casino di file...lasciate perdere...non cercate di comprendermi...non ci riuscireste...
Evitando di parlare del disordine della sottoscritta...vi è piaciuto?? Sì, no, forse, non lo so...fate voi ;)
Io vi saluto con il sorriso e con le mani sulla tastiera vi dico...arrivederci al prossimo capitolo in gioia e bontà (?) Ciaoo^^

*Se ne va saltellando*

   
 
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