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Autore: SaintPotter    11/09/2015    3 recensioni
L’estate era sempre stata la mia stagione preferita. Non per il caldo, che mi infastidiva. Come se in Inghilterra, comunque, facesse poi tanto caldo! Non per gli uccelli che cantavano canzoni che la nonna definiva “suoni soavi”. Come se fossero passerotti, fra l’altro, invece si trattava di corvacci! Non per il fatto che io avessi l’opportunità di trascorrere le mie giornate con l’intera famiglia. Cosa che facevo già sempre in inverno, autunno e primavera, a dirla tutta. No, l’estate era sempre stata la mia stagione preferita perché avevo la possibilità di svegliarmi tardi, perché avevo la possibilità di svegliarmi tardi e… oh, perché avevo la possibilità di svegliarmi tardi, l’avevo già detto? Proprio così, adoravo dormire! Non c’era cosa più bella del dolce far nulla! (…) Sarebbe stata un’estate perfetta, se solo mio fratello Albus non avesse deciso di invitare a casa nostra il suo migliore amico, Scorpius Malfoy.
Genere: Angst, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Cronache di Casa Potter

 
 

 

 
Un giorno vi inviterò al mio matrimonio con il tricheco cariato
 
 
L’estate è da sempre la mia stagione preferita. Non per il caldo ─ sia mai! ─ ché quello mi infastidisce e basta. Come se in Inghilterra facesse poi tanto caldo! Non per gli uccelli, quelli mattinieri che cantano canzoni che la nonna definisce suoni soavi. Soavi ‘ste grandi pluffe! Non sono mica passerotti, si tratta di corvacci, di quelli che Schianteresti uno ad uno! Io, almeno, lo farei. Neanche per il fatto che io abbia l’opportunità di trascorrere le mie giornate con l’intera famiglia. Cosa che faccio già sempre in inverno, autunno e primavera, a dirla tutta. No, l’estate è da sempre la mia stagione preferita perché ho la possibilità di svegliarmi tardi, perché ho la possibilità di svegliarmi tardi e… diciamolo, perché ho la possibilità di svegliarmi tardi! Nel caso non si fosse notato, dormire è il mio hobby preferito. Non c’è cosa più bella del dolce far nulla!
 
James la pensa diversamente: la sua filosofia di vita è “vivi e lascia vivere” e con vivere intende fai più cazzate che puoi per far impazzire la mamma o rischiare di ammazzarti, oppure l’altra sua filosofia di vita è “non c’è cosa più divina che scoparsi la cugina” e su questa cosa onestamente spero scherzi e basta. Certe volte mi vengono i dubbi a vedere quanto diventa rosso in viso ogni santa volta che Dominique accetta di avere un appuntamento con qualche bellone di Magisprudenza. Ma torniamo a me, il centro di tutto! Io, Lily Luna Potter, l'unica sana di mente di questa famiglia, l'ombelico del mondo, insieme al mio caro amico letto!
 
Dormo sempre fino alle due del pomeriggio nei pochi mesi estivi che trascorro lontana dalla scuola e, nonostante debba così rinunciare al pranzo, ciò che di più sacro v'è al mondo, amo la mia quotidianità! Evitare uno degli enormi pranzi in casa Potter (o tutti quanti i pranzi in casa Potter) è quel che serve per dare equilibrio alla mia vita: i chili che prendo ronfando per ore ed ore ed ore me li tolgo non cibandomi di chissà quali ipercaloriche (ma squisite) pietanze. Non che me ne importi granché della dieta, comunque! La mia filosofia è “se ho fame, mangio. Se voglio dormire, dormo. Se voglio dimagrire, dimagrisco. Se voglio ingrassare, ingrasso. Se voglio la bella vita, la vivo! Al diavolo tutto”. Geniale, no? Sì, assolutamente! Ci scommetterei i genitali putrefatti di Merlino!
 
Non potrei mai e poi mai cambiare la mia filosofia di vita, infatti anche quest’estate, che precede il mio sesto anno scolastico, voglio mettere in atto il mio piano: imitare la me delle estati precedenti, dormendo per lo stesso numero di ore, saltando i pranzi preparati dalla mamma, dalla nonna o da qualche zia che ha voglia di invitarci a casa e infine trascorrendo i pomeriggi a fare cretinate varie con i miei amici – la metà dei quali, per quanto la cosa possa sembrare triste anche se poi in realtà non lo è, è composta dai miei numerosi – se non infiniti – cugini. Mi sembra geniale. Dopotutto, ogni cosa che penso io mi sembra geniale. Anzi, lo è. Modestamente.
 
Dalla fine della scuola è trascorsa una sola settimana e sento ancora addosso l’ansia per gli esami. Sono andati… bene? Benuccio? Benino? Insomma, sono andati e basta! I miei genitori la pensano diversamente, avendo io ottenuto soltanto la metà dei G.U.F.O. che avrei potuto ottenere, ma hey!, mi va benissimo così. Anzi, posso dire che si sia trattato addirittura di una conquista per me! Non che io sia la solita studentessa senza cervello che si distrae per una mosca, ma… pensandoci, le mosche sono di gran lunga più interessanti delle guerre tra Troll! Gli insegnanti sostengono che io abbia un cervello niente male, che tuttavia non mi impegni abbastanza. E ti pareva, sono geniale ma devo anche studiare tanto! Se una persona è intelligente, non può prendere ottimi voti senza passare le giornate intere sui libri? No? No, maledizione!
Questo spiega come mia cugina Rose, negli anni in cui frequentava Hogwarts, prendesse Eccellente in tutte le materie ma facesse colazione insieme ai volumi di testo, utilizzasse durante le lezioni i volumi di testo (e questo è ovvio, okay, ma non diamolo per scontato perché sapete quante volte mi sono scordata il materiale?), pranzasse con i volumi di testo, trascorresse i pomeriggi con i volumi di testo, cenasse con i volumi di testo e anche dormisse, scommetterei i miei pochi Galeoni, con i volumi di testo. Insomma, Rose Weasley studiava e basta! Anche ora che deve fare l’Università, poi! Sì, perché adesso è impegnata con i suoi studi di Magisprudenza (pre-Magisprudenza: studia per superare gli esami di ammissione!). Non ho idea di come trovi il tempo per avere un ragazzo, quel lunatico di Lysander! Secondo me lui parla di Nargilli e lei intanto legge tutta quella robaccia universitaria (o pre-universitaria?). Anche perché comunque nessuno in ogni caso ascolta Lysander quando si mette a blaterare cose su creature inesistenti a cui crede fermamente da quando era nella pancia di Luna Lovegood.
 
Ironico, mi viene spesso da pensare, che persino lei sia fidanzata ed io… io al massimo mi potrei fidanzare con un tricheco con le carie a quei due suoi unici grossi dentoni che si ritrova! Comunque, per fortuna, non mi importa granché di avere un ragazzo. I ragazzi sono dei buoni a nulla e sono perfetti solo per fare cazzate insieme a te e pagarti le cene. Il mio unico e grande amore, anche se ─ dolore! ─ non mi compra niente da mangiare, resta il mio cuscino!
 
Sono le dieci del mattino quando sento suonare la sveglia. Strano, penso. Di solito mi sveglio quattro ore dopo, quindi lo percepisco che ho dormito qualche ora in meno. Dovrei provare ad aprire un occhio per controllare il numero segnato sul display, ma la palpebra non vuole saperne di tirarsi su. Gnnnnn, che faticaccia! Faccio un secondo sforzo, ma il mio occhio continua a lottare per restare chiuso. Io ci provo, eeeh! Forse è meglio provare con l’altro. Magari questo è difettoso. No? No. Anche questo tentativo fallisce miseramente, perciò posso solo rimettermi a dormire. Oops!
Sbadiglio, prima di riprendere sonno, quando una domanda si fa largo trai miei pensieri (che fino ad ora sono stati solo “zzzzzzz zzzz zzzz”): chi diavolo ha impostato la sveglia? Ora, il fatto è questo: non ricordo di essermi data una risposta a questo quesito, infatti sono caduta in un altro sonno profondo. Profondo, sì, della durata di… due, tre secondi? Chi può dirlo! La sveglia torna a suonare. In tutta sincerità, non sapevo neppure di possederne una. Mando Godric Grifondoro a farsi benedire e non mi preoccupo della saliva che esce dalla mia bocca e pian piano si spalma sul cuscino. Tento di coprirmi le orecchie con questo ("scusa, amore, se ti sbavo addosso") e, sentendo il volume abbassarsi, posso dire che mai, di prima mattina, mi sia venuta un’idea tanto brillante! La sveglia continua a suonare per altri tre minuti, poi, finalmente, tutto tace. Per la seconda volta in questa mattina ecco che riesco ad addormentarmi. Deve essere una fortuna che nessuno dorma nella mia stessa camera, perché il mio aspetto indecente dovrebbe far scappare pure un Troll di Montagna: la bava, i capelli più brutti di quelli della Cooman, il viso tutto rosso, le gambe piegate in modo alquanto bizzarro che neanche i personaggi che fanno fiki-fiki su The Sims (sì, ci gioco!) e che mi fanno sembrare una contorsionista, il letto tutto sfatto, le labbra mezze storte… accipicchia, faccio schifo! In più russo. Però, Merlino, quanto è rilassante dormire! È una gioia talmente dolce, è un incanto, è…
... ora di uccidere qualcuno, ossia la persona che poco intelligentemente entra in camera mia e sposta le tende per far entrare la luce dalla finestra. Per fortuna non si tratta di mia madre, perché bestemmio. Oppure è lei, ma sono così stordita che, se mi rimprovera, non me ne accorgo neanche. Dei piedi troppo rumorosi per i miei gusti escono veloci dalla mia stanza, dicendo alla fine qualcosa che suona come “è ora di alzarsi, Lily”. Bella battuta!
Sorrido amaramente al mondo per un brevissimo secondo, perché so che oggi in questa casa ci sarà un omicidio, dopodiché mi si forma una grossa smorfia sul viso e dalle mie labbra esce un suono molto somigliante al muggito di una mucca.
Che palle, non voglio alzarmi! Apro con fatica gli occhi e vedo che la mia sveglia babbana segna le dieci e dodici. Okay.
Poi il mio cervello inizia a lavorare.
No. Un attimo. Le dieci e dodici?
 
«CHE COSA? STIAMO SCHERZANDO? SONO SOLO LE DIECI!»
 
La sveglia inizia a suonare per l’ultima volta, così mi decido a tirarmi un po' su e premere su quel benedetto pulsante per spegnerla, per quanto faticoso sia allungare il braccio verso di essa. Non solo qualcuno ha impostato per quella pazza ora la mia sveglia (o meglio, non solo qualcuno ha messo una sveglia in camera mia – o c’era già?), ma ha anche fatto in modo che suonasse finché io non mi svegliassi a tutti i costi. Che odio! Deve esserci di sicuro lo zampino di James! Almeno, questo è quello che penso finché papà non mi ricorda il motivo per cui avrei dovuto essere già in piedi, stamattina, ossia per accogliere il nostro ospite. Poiché è ancora prestissimo per me, ci vuole un po’ prima che capisca. Il mio cervello non vuole collaborare affatto. Ho un’espressione da ebete dipinta sul volto e mi chiedo chi sia questo ospite. Poi sento la voce di mio fratello Albus, di là, urlare: «Mamma, è arrivato Scorpius!»
Avevo del tutto rimosso il fatto che Scorpius Malfoy avrebbe trascorso l’intera estate da noi.
Tutta l’estate. A casa nostra. Ah.
Ecco che sorrido, perché in situazioni come queste è molto meglio che piangere o mettersi a urlare come una pazza isterica. E almeno non c'è il rischio che i vicini chiamino la polizia, già ci credono pazzi perché potrebbero aver visto qualcosa e loro sono Babbani! Così, disperata, con la voglia di prendere a pugni il mondo (cosa comunque troppo faticosa da fare a quest'ora e che per questo non farò), mi lascio cadere sul letto con un gran tonfo e getto la faccia sul cuscino. O meglio, dentro il cuscino. Deve essere un orribile scherzo. 
 
   
 
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