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Autore: MarcoBacchella    13/09/2015    1 recensioni
Un'ultima, ennesima, edizione della Guida vagamente vaga a Oxford e dintorni.
Marco Bacchella, scrittore, studente, filosofo, pilota di autotreni e di gattini, racconta la sua vita a un povero barista che serve drink fin troppo economici.
Di certo Marco ubriaco non tralascerà dettagli. O almeno spera.
Nota: Dal capitolo 19 in poi ci saranno le sempre più recenti edizioni della guida.
A breve uscirà una copia cartacea, mi toccherà levarlo da qua
Genere: Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Quattro
O "Shakespeare si stancò di vedere cadaveri attaccati ai finestrini."


Verso la fine del 1600, Londra era devastata dalle malattie e dalla carestia, i Tudor avevano finito di mettere a rischio la loro dinastia e gli Stuart non se la cavavano neanche male per essere dei nuovi arrivati.
Tutti questi fatti erano l'uno causato dall'altro, senza una vera propria "causa fonte"
.
Come se non bastasse, Shakespeare scrive i sonetti e la gente muore
. 
Detta così sembra che la gente muoia per colpa di Shakespeare. 
Era solo un poco pesante, ma non mortale.
Beh, è quello che ottieni quando ti ostini a scrivere come Petrarca
.
In questo senso Il Berni aveva ragione
. Le “prose della volgar lingua” del Bembo e il fatto che pure noi, nel 2015, ci ostiniamo a dover scrivere con uno stile classico soltanto perché scrivere come noi sentiamo che la lingua sia “bella” è nella nostra testa, è nelle nostre dita, insomma, tagliamo la cacca di toro (vedi cut the bullshit) tutto quello che si è tentato di “riprendere” dal passato dal 1500 al 2015 è solo un accumulo di boiate. Una lingua va invogliata all'evoluzione, non alla de-evoluzione.

In ogni caso, la peste dilaga e i servizi igienici sono un lusso.
Esattamente come i pullman che l'STS affitta per andare a Londra. 


Scatolette da sedici metri costruite solo per stivarci più gente possibile "per risparmiare", lavate per l'ultima volta probabilmente nel diciassettesimo secolo, quando Shakespeare si stancò di vedere cadaveri attaccati ai finestrini e prese in mano un badile.
La prima cosa che mi colpì quando entrai fu l'odore
. 
È veramente difficile compararlo con soggetti ancora in vita, ma è altrettanto difficile paragonarlo a qualcosa di presente sulla superficie terrestre.
Non so di cosa sappia l'atmosfera di Giove, ma se sa anche vagamente come quel bus, non mi sorprendo che il gigante gassoso non sia adatto alla vita umana. 
Mentre procedevo verso la fine di quella scatoletta, mi ritrovai a parlare con due padovani. 
Ovviamente, per dei veneti, parlare significa intercalare un bestemmione una volta ogni 4 parole, e ci ritrovammo a essere guardati storto da una ragazza credente. 
Ma il che poco mi importava, perché Giovanni, uno dei due padovani, mi informò che avrei conosciuto la sorella diciottenne (molto probabilmente figa) che in quel periodo stava a Londra a fare uno di quei corsi che seguono tutte le ragazza diciottenni poco alternative, tipo fotografia o disegno di lamponi.

Il resto del viaggio non mi emozionò particolarmente, anche perché l'autostrada M1 non si presta a riflessioni peculiari, o alla veglia se per questo, quindi mi assopii neanche usciti dall'Oxfordshire[1].
Certo, avrei potuto cogliere l'occasione per inventarmi qualche frase poetica da mettere sotto il mio profilo di Wikiquote, ma preferii recuperare un paio d'ore di sonno
.
Arrivati a Londra, ebbi l'opportunità di conoscere il mio vero leader, che ebbe un contrattempo all'isola di Wight il giorno prima
. 
Non capii bene come finì a Newport, forse qualcosa che aveva a che fare con degli studenti persi, ma sono abbastanza sicuro che due giorni prima era all'aeroporto con noi
.
Fabio "Ilcognomenonlopossoscrivereperchésennòmiarrivaunadenuncia"
. 
Un ventiseienne di Forlì con una barba stupenda, in tenuta gialla dell'STS, con calzoncini caki e calzettoni di spugna, tipico responsabile di vacanza studio. Look sexy e pratico.


Fin dal primo momento in cui lo vidi l'unico pensiero che mi girava in testa, oltre a "che bella barba, fitta e marrone", era "questo mi somiglia".  Non solo fisicamente. Aveva l'espressione e in generale il comportamento e il savoir-faire del perfetto musicista/scrittore bohemien.

O meglio, somigliava molto a un mio padre di vent'anni fa, con il capello lungo e gli occhiali vintage, e per proprietà transitiva, mi somigliava.
Ad eccezione del fatto che lui era notevolmente più alto di me e di mio padre. 
Non che io sia basso, porto il mio metro e settanta con onore, ma Fabio è tanto alto. 
Lui mi notò da subito per l'ukulele che mi portavo appresso. 
A quanto pare mi avevano assegnato l'unico leader che aveva un passato da ukulelista di strada.
Non che sia una cosa brutta eh, ma il ragazzo alternativo con l'ukulele sono sempre stato io, avere concorrenza non è sempre apprezzato.

Fabio fu molto franco con noi
. 
"Gireremo per il centro di Londra senza possibilità di fermarci come delle merde in un tubo. Ma potrete pranzare dove vorrete. Purché sia dentro il parco vicino Buckingham Palace."
"Potrai avere qualsiasi birra tu voglia, purché sia una Corona.
Non mi ricordo chi citò Vin Diesel, ma mi ricordo che mi fece ridere più di quanto in realtà facesse ridere. 

Così facemmo. Girammo come delle merde in un tubo e visitammo tutti i vari edifici più o meno importanti di Londinium[2], come quella torre sul ponte, la cattedrale di San Paolo, i bagni pubblici di Westminster, la metro...
In realtà, la cattedrale di San Paolo fu relativamente interessante da visitare, almeno per Wren
.[3]

Fino a che non arrivammo effettivamente al parco vicino a Buckingham Palace, dove slacciarono i guinzagli e gli studenti scapparono come delle cavie quando si tocca per sbaglio quel pulsante rosso che porta la scritta "non premere per nessun motivo al mondo".
Giovanni "il Padovano" tirò fuori il telefono e chiamò la sorella, che spuntò fuori dal nulla con un'amica figa della mia età.
Non capii bene le loro storie. Erano ad una festa con qualche ragazzo russo, poi è arrivato Eminem, e in qualche modo avevano i capelli tinti. 
So già cosa state pensando. No, non erano lesbiche. 
O almeno, non si sono baciate di fronte a me. 
Ma era altro ciò che a me interessava. 
Avevano i Toscanelli.
I toscanelli sono sempre stati presenti, in un modo o nell'altro, nella mia vita, e in più, hanno molteplici funzioni
.
La prima è sicuramente mascherare l'odore di sudore con l'odore di fumo
.
La seconda è l'utilizzo come valuta in prigione
... 
Quindi, ci imboscammo in un posto pieno di anatre e ci fumammo i toscanelli. 
Ci imboscammo più che altro per il fatto che sarebbe illegale, ma anche perché l'STS ha una politca anti-fumo.
L'ultima volta che fumai un Toscanello, ero a Cambridge, nel 2012. 
Il terzo giorno di una vacanza di una settimana.
Ai tempi avevo 15 anni, e da stupido ragazzino che ero, mi accesi un toscanello appena fuori dal dormitorio.
Mi beccarono e mi rispedirono a casa la sera stessa.
Quindi, che modo migliore per festeggiare due anni dal mio ultimo toscanello se non con un gruppo di anatre che mi fissano?
Non erano anatre normali, stavano complottando contro di me, con i loro denti aguzzi e il loro udito sopraffino
.
Il Tamigi ha una tradizione per le anatre assassine
.

Verso la fine della giornata, Parrot, con ritardo da pop star, tornò al pullman-bara con un paio di scarpe in mano.
 A quanto pare la principessina aveva le fiacche.

La principessina mi chiese anche di suonare una canzone per lei durante il viaggio di ritorno sul bus.

Scelsi “Levati”

Levati di dosso quella giacca

che senza scollatura vali molto poco

come me senza chitarra”

Fortunatamente il resto della giornata passò in fretta.
Tornato a casa, notai Thor il norvegese impegnato nella prima stagione di Game of Thrones. 
Fu difficile trattenermi dal dire "Ned perde il cappello nell'ottava puntata".



[1] Area geografica ove Oxford è posta
[2] Antico nome romano per Londra
[3] Sir Christopher Wren fu l'architetto della Cattedrale in questione

_______________________

Scusate per la mia assenza in sti mesi

Sto diventando vecchio per mantenere alte le pubblicazioni.

  
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