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Autore: Corvi1D    13/09/2015    1 recensioni
*Seguito di You Are My Angel*
Austin & Ally tornano su EFP sotto forma di angeli, innamorati e magici più che mai. Ma al culmine di.tutto questo le tenebre si metteranno in mezzo. Cosa succederà in questa nuova avventura?
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You Are My Angel Serie'
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Mi svegliai ore dopo con un terribile mal di testa.
Cercai di alzarmi ma non ce la facevo.
Le mie ali era bendate, come il mio petto e il mio braccio sinistro.
Dopo pochi minuti mi alzai e barcollai fino alla porta dove sentii delle voci parlare.
-Secondo te.. dovremmo dirglielo?- chiese una voce femminile molto famigliare. 
-Non lo so.. tu sai che lei...- rispose la voce maschile anch'essa famigliare.
Lei? Lei chi? Chi sono? 
-Si... lo so Dez..-
Sussultai. Il ragazzo era Dez,l'altra doveva essere per forza Trish.
-Lo so Trish... Le sue ali stanno appassendo.-
Un brivido mi percosse la schiena. 
Qualche angelo stava morendo, quando le nostre ali appassiscono vuol dire che stiamo per morire.
-Come faremo a dirlo a Austin, lei è la sua vita. Ally...-
Il mio cuore si fermò, persi un battito, due, tre e molti altri mentre le lacrime mi scorrevano giù dalle guance.
Crollai a terra portandomi le mani sul viso, disperato.
Poche ore prima stavo per decidere il mio futuro, ora lo stavo irrimediabilmente perdendo. 
Dez aprì la porta sentendo un tonfo e mi guardò tristemente. 
-Dimmi che non è vero! Dimmi che lei sta bene! DIMMELO!- urlai piangendo e cercando di negare la realtà,  di convincermi che Ally stava bene, che lei sarebbe diventata mia moglie.
-Mi dispiace Austin... Ally è.. Le sue ali... Lei sta...- disse Trish cercando delle parole che non mi ferissero, ma ogni sua parole riguardante lei era come se mi pugnalassero al cuore.
-Dov'è?- chiesi alzandomi.
-Forse è meglio se...- cercò di dire Dez.
-DOV'È?!- urlai.
Loro mi indicarono quella camera. La nostra camera.
Mi avviai verso la porta e l'aprii lentamente cercando di non fare rumore.
Quella camera era speciale, veramente speciale. Ci potevamo entrare solo io e lei, il nostro piccolo angolo di paradiso.
Dentro c'erano solo due cose, tre per l'esattezza. 
La cosa di maggior valore per noi, il nostro piano, compagno di mille emozioni e sentimenti.

Flashback

Stavamo suonando una nuova canzone, le nostre mani scorrevano sul piano per poi, in un certo momento, toccarsi. 
Tenni la mano sulla sua e la strinsi dolcemente accarezzandole il dorso con la mano.
-Austin... posso farti una domanda?- chiese la mia preziosa Ally.
-Qualunque cosa amore mio.- risposi baciandole la mano.
Lei sorrise e mi strinse poggiando la testa sulla mia spalla.
-Noi staremo insieme per sempre?-
-Si, per sempre.-
Lei sorrise e chiuse gli occhi.
-Austin?-
-Dimmi.-
-Tu mi chiederai di sposarti?- 
La strinsi forte a me sorridendo.
-Un giorno te lo chiederò.-
Ally iniziò ad addormentarsi e a biascicare frasi poco comprensibili. 
-Austin...-
-Si?-
-Come vuoi chiamarlo?- mi chiese poggiando una mano sulla sua pancia.
-Cosa amore?-
-Il bambino.- rispose lei sorridendo.
-Ally, ma che dici? Quale bambino?-
-Il nostro.- 
Ormai era completamente addormentata, ma continuava a rispondermi come se fosse sveglia.
-Nostro?- chiesi.
-Austin, io sono incinta da tre mesi...- sussurrò Ally.
-Tre mesi...- la guardai ma lei non rispose, era addormentata, cullata tra le mie braccia.
-Sei troppo stanca, dici cose senza senso.- sorrisi portandola a letto.

Fine flashback

Mi avvicinai al piano e lo accarezzai lentamente.
Poggiai lo sguardo sul letto su cui era poggiata l'esile e indifesa figura di Ally.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei, prendendole la mano.
Il nostro letto, il nostro piccolo angolo di passione. Aveva un profumo inconfondibile, emanava il nostro profumo.
Il profumo delle notti passate a fantasticare sul nostro futuro.
Il profumo delle notti passate a giocare ai videogiochi.
Il profumo dei nostri corpi stretti l'uno all'altra per paura di svegliarsi soli.
E il profumo delle notti passate a fare l'amore, le notti in cui diventavamo una cosa sola, due corpi ma un solo cuore.

Flashback 2

Le sue mani mi strinsero in capelli mentre ansimi e parole soffocate uscivano dalle sue labbra gonfie.
Diedi altre spinte portandola lentamente all'orgasmo.
Lei circondò il mio collo con le braccia per non scivolare.
Diedi ancora spinte, spingendo il suo bacino contro il mio.
Altri gemiti e ansimi uscirono dalle sue labbra.
Era perfetta anche mentre facevamo l'amore. 
Il suo viso arrossato, pregevole di piacere.
I suoi occhi chiusi, assaporavano ogni più piccolo piacere che le facevo provare.
Le sue labbra socchiuse, emettevano gemiti di goduria, ansimi e versi incomprensibili.
Venni in lei gemendo mentre lei veniva, portando il viso all'indietro e il bacino in avanti, inarcando la schiena.
Ci lasciammo scivolare sul letto, io ancora in lei, i nostri corpi stretti.
-Austin...- ansimò Ally sorridendo e prendendomi il viso tra le mani.
-Dimmi.- risposi accarezzando le sue mani che si trovavano sul mio viso. 
-Se io rimanessi incinta, tu cosa faresti?- chiese facendo poggiare le nostre fronti l'una contro l'altra. 
-Bhe, credo che sverrei dalla gioia ma.. credo di non essere ancora pronto a questo passo. Sarei felicissimo ma non credo di essere abbastanza maturo.-
Lei rise e mi baciò.
-C'è tempo amore, abbiamo tutto il tempo del mondo.- disse dolcemente.

Fine Flashback 2

Sorrisi e le lacrime scivolarono di nuovo sulle mi guance. 
-Vita mia..- sussurrai.
Nessuna risposta.
-Luce della mia giornata...-
Nessuna risposta.
-Amore mio...-
Il silenzio mi lacerò il cuore portandomi di nuovo a piangere e a nascondermi in me stesso.
-Io... non ti lascerò morire... io troverò un modo per salvarti.- 
La baciai e mi asciugai le lacrime. 
Tolsi le bende alle mie ali e volai fuori dalla finestra verso la biblioteca di Paradise City.

Una settimana dopo

Era passata una settimana da quando avevo messo piede nella biblioteca. Ormai non dormivo più, ne mangiavo, per continuare a cercare una soluzione. 
Non l'avrei lasciata morire, non l'avrei mai lasciata andare!
Guardai il volume che avevo tra le mani.
L'unica soluzione che la potesse strappare dalla morte; Il Cuore Di Cristallo.
Era solo una leggenda ma molte persone affermavano che esistesse, non tutti potevano possederlo, solo i puri di cuore. 
Già i puri di cuore .. io non lo ero. Una volta si, prima del cambiamento prima di...
No. Non dovevo pensarlo. Dovevo avere speranza.
Volai fino a casa dove preparai uno zaino con tutto quello che mi potesse servire per riuscire nella mia impresa. Guardai quella stanza vuota. 
Noi avevamo comprato una cosa. 
Noi avevamo deciso di vivere insieme.
Io avevo deciso che l'avrei sposata.
Lei non mi ha mai risposto.
Una presenza mi fece girare. 
-Ihihihi.- rise un ombra nera.
-Chi sei?- chiesi avvicinandomi alla figura.
La figura sparì lasciando una mappa. 
La raccolsi e sussultai, era la mappa per il cuore.
Se era vera, mi avrebbe portato fino alla mia salvezza. Alla sua salvezza.
Volai da Trish e Dez che si trovavano al Sonic Boom.
-Ragazzi. Io parto.- dissi deciso.
Trish mi guardò piangendo. 
-Austin...lei...- iniziò Dez singhiozzando. 
-È. ..morta?- chiesi quasi in un sussurro. 
-Non le resta molto... solo una settimana di vita, poi....- 
Annuii e salii le scale andando da lei. 
Entrai e mi misi in ginocchio di fianco a lei. 
-Tornerò. Te lo prometto. Tornerò e staremo insieme per sempre.-
Le baciai la mano e le misi l'anello. 
-Vorrei lasciarti il mio cuore... ma non posso farti vedere com'è ridotto senza te. Spero che tu ti accontenta di uno stupido anello...e spero che un giorno questo anello possa divenire una fede.-
Mi alzai e volai via.

Viaggiai per ore, senza sosta per arrivare fino ai confini di Paradise.
Il cuore era racchiuso in un labirinto, chiamato "Labirinto dei rimpianti". Il labirinto era circondato da una foresta non visibile in volo, "La foresta delle tentazioni".
Scesi verso terra apparendo in una oscura foresta. 
La mappa non serviva a molto,  diceva solo di andare a ovest, ma in quella fitta foresta avevo perso completamente il senso dell'orientamento. 
Camminai per ore, gli alberi continuavano ad emettere versi, che mi portavano a pensare alle notti passate con Ally.
Gli alberi cercavano di farmi cadere in tentazione parlando di lei, della sua bellezza ma io non dovevo cedere.
Poi una voce, una soave voce mi fece fermare e girare.
Lei stava seduta su una radice, i candidi capelli, mori dalle punte caramellate, le ricadevano dolcemente sulle spalle mentre il candido e morbido vestito bianco svolazzava esaltando le sue morbide forme.
-Austin..- ripeteva lei incitandomi ad avvicinarmi.
Feci due passi verso lei e mi fermai. Non dovevo crederle. Lei non era qui. Era a casa, in fin di vita.
-Austin..vieni...- sussurrava lei mentre il vestito spariva .
-Ally...- sussurrai guardando le sue forme perfette liberarsi del vestito.
Mi avvicinai e lei mi prese la mano poggiandola sul proprio seno. 
-Austin.- 
Ally si avvicinò al mio collo.
Me lo baciò per poi morderlo violentate. 
Urlai e la spinsi a terra facendola infilzare da un ramo.
Ally urlò varie parole per poi morire. 
Ansimai e guardai quel corpo spaventato. 
-Muori.- disse la voce di Ally in modo tenebroso mentre si rialzava e cambiava aspetto diventando un essere spaventoso e mostruoso. 
Mi afferrò un polso e mi gettò a terra.
-Muori!- urlò. 
Urlai anch'io e cercai il mio accendino. Se era una creatura della notte avrebbe dovuto sparire al calore o alla luce.
-MUORI!- urlai dando fuoco a quell'essere che sparì tra urla e dolore.
Ansimai spaventato e mi alzai. 
-La mia Ally non l'avrebbe mai fatto.-

Ripresi a camminare fino a quando non vidi un ombra bianca camminare tra gli alberi verso un burrone, decisi di seguirla, sicuramente mi avrebbe portato da qualche parte.

La figura scese verso un laghetto limpido infondo al burrone.

La osservai fino a quando non si immerse completamente nell'acqua, sparendo.

MI avvicinai curioso al laghetto talmente limpido da sembrare uno specchio.

La mia immagine distorta sorrise facendomi spaventare.

Quel me distorto si mosse verso il centro del laghetto dove vi era una posta anch'essa distorta.

Guardai verso l'alto ma non vidi niente. Come poteva esserci quella porta se sopra di essa c'era solo il cielo.

Decisi di vederci chiaro e mi avvinai al laghetto entrandoci lentamente.

L'acqua era gelida ma avanzai verso la porta, allungando la mano verso la maligna.

Con stupore constatai che la maniglia esisteva.

La abbassai e venni trascinato nella porta, ingoiando l'acqua e svenendo


 

SPAZIO AUTRICE CHE FA TANTO SCHIFO


 

Salve ragazzi, mi dispiace da morie se questo capitolo è arrivato dopo più di un anno. Non avevo ispirazione, voglia di scrivere per questo mi sono pressa un anno di pausa, anche perché ho iniziato il liceo e tra scuola e tutto non ho pensato più a EFP.

Comunque sono qui con questo capitolo di merda, perché si, fa veramente schifo

Spero che qualche povera anima commenti per farmi sorridere e.. basta, ciao e veramente scusatemi


 

Corvi1D

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