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Autore: Applepagly    13/09/2015    0 recensioni
Sulle tracce di un misterioso contrabbandiere, Cloud si ritroverà alle prese con un fascicolo da consultare, un mercante da interrogare, e una ragazza dolce quanto curiosa da tenere a freno.
E chissà che non decida di darsi alla carriera di Turk, un giorno!
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Cloud Strife
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Roba da Turk...!
Terza parte
 
 
  Il locale era buio e spoglio; proprio come se qualcuno stesse imballando tutto per un trasloco. Ma lui sapeva che Nook fosse ancora lì dentro. - Non si nasconda. - gli intimò infatti. - Non le servirà affatto.
Come non detto... dall'ombra vennero lanciati dei sacchetti di semi. Quelli che voleva Aerith...
Quell'uomo li scagliava con forza, tanto che più di una volta temette di venire trapassato, nel caso in cui lo avessero colpito. Ma con che razza di energumeno aveva a che fare?
Ora capiva il motivo per cui era trasalito, il giorno prima.
  Intercettò la direzione da cui provenivano e si slanciò in avanti; allora, subito, la figura nascosta dall'oscurità gettò per aria dei fogli di carta da lettere. Centinaia di migliaia; come una pioggia che impediva di vedere. - Signor Nook! - si frappose tra lui e l'uscita, prevedendo la sua mossa successiva.
- Non mi avrai. - ringhiò la voce dell'uomo. Ormai, ogni traccia di calma che aveva era andata persa.
  Lo sentì correre a passo veloce verso il piano di sopra. - Fuggire non le servirà a niente! - ribadì, andandogli dietro. Tastò la pistola da Turk che gli era stata consegnata; non voleva usarla ma, forse, non avrebbe avuto altra scelta. Una pistola non fa paura come uno spadone... rifletté, ancora infastidito all'idea di essere stato assegnato ad una missione così ignobile.
  - Ora non potrà più scappare. - lo avvertì, una volta premuto l'interruttore della luce.
Tom Nook doveva essersi nascosto dietro ad uno dei mobili disposti nella sala. Cloud sentì un fruscio provenire da un armadio; sparò.
Non ci siamo. Preparò un altro colpo. Sguscia via peggio di una serpe.
  Andò avanti in quel modo per un po', fino a che si stufò. - Signor Nook, le do dieci secondi per venire fuori e costituirsi. - lo avvisò. - Dopodiché, verrò io a prenderla e non le riserverò un trattamento piacevole.
Lo sentì ridere sguaiatamente. Perfetto... in questo modo, posso avvicinarmi senza che mi senta.
 - Non mi avrete mai. Non lascerò che la Shinra distrugga tutto. Pensa, ragazzo... soverchiare un primato nazionale... Pensa... un povero cinquantenne che ha iniziato nei bassifondi e che arriva così in alto... - cinquantenne...? - Pensa a come il mondo sarà migliore, senza le inutili somme di denaro che la Shinra impone per qualcosa di così fondamentale... io sto solo offrendo una prospettiva migliore, ragazzo. Non lo capisci?
- Lei opera in maniera illegale, signore. - affermò, muovendosi a passo felpato.
- Non mi pare che si facessero tanti problemi, prima di questa faccenda. - gli fece notare. - La verità è che tu sei solo un fantoccio nelle mani di una corporazione che non ha il minimo rispetto per la vita. Come fai a non capirlo?
Ah; trovato! Gli comparve davanti, puntando l'arma contro di lui. - Signor Nook, non si muova o...
Ma lui era già strisciato fuori dalla sua traiettoria, nascondendosi dietro all'ennesimo mobile. Peggio di un bambino...
- Signor Nook, se la smetterà non mi sarà nemmeno necessario arrestarla. - fece, un po' impaziente. - Perché si ostina?
  Finalmente, l'uomo uscì allo scoperto, restando immobile. Aveva un sorriso triste, in volto.
- Mi dispiace che sia tu, l'ostinato. Spero che un giorno capirai. - sorrise di nuovo mentre, come un fulmine, spalancava la finestra dietro di sé. Sta scappando...!
Con uno scatto si gettò in avanti, ma ormai era tardi. - Dannazione!
Si precipitò al piano di sotto, rimanendo poi a bocca aperta quando aprì la porta.
- Sorpresa! - trillò Aerith, stringendo tra le mani una solida rete di ferro. Dentro, il negoziante si dimenava come un pesce.
Cloud era sbigottito. - Aerith... - si avvicinò a lei, sbattendo le palpebre varie volte. La ragazza inclinò il capo, sfoderando un sorriso vittorioso; fece oscillare la sua lunghissima treccia chiara e solo allora lui si accorse del fiocco rosa che la ornava.
- Aerith... ma... tu...
- E' una lunga storia, Igor. Immagino che vorrai conoscerne i dettagli! - sciolse la rete. - Ma ora è meglio sistemare lui.
  Il ragazzo annuì meccanicamente, porgendole il paio di manette che aveva con sé. Cosa stava succedendo?
 
  Con un sorriso, Aerith gli porse un bicchiere al tè d'orzo *, prendendo posto a sua volta al tavolo della cucina. - L'ho chiuso al piano di sopra. Non potrà scappare.
Fece roteare tra le dita un mazzo di strane chiavi. In realtà, Cloud le conosceva; si trattava di strumenti all'avanguardia che serravano tutte le uscite grazie ad un sistema particolare di ingranaggi magici. E solo le forze dell'ordine ne sono in possesso.
  - Mi spiace di non averti detto la verità. - iniziò lei; e il ragazzo capì che fosse sincera. - Anche io ero sulle tracce di quell'uomo; è per questo che mi hanno mandato qui.
- E come mai lo hai ti sei accorta che si trattasse di Nook solo ora? - le chiese, tenendo gli occhi fissi sulla sua bevanda. Si sentiva come tradito.
- All'inizio avevo una pista da seguire. Dovevo investigare su un certo Rolf, un tipo un po' freddo e scontroso che vive qui a Fleurs. - raccontò. - Non usciva quasi mai, e quando lo faceva era solo per cercare fossili. Credevo che fosse lui, a gestire quel traffico illegale; anche perché sembrava davvero il candidato migliore.
Bevve un po', poi riprese. - Dopo qualche tempo, ho scoperto che lui non avesse proprio nulla a che vedere, con questa situazione. E, tempo qualche settimana...
- ... Sono arrivato io. Tortimer ti aveva detto che fossi anch'io della Shinra? - continuò.
Lei ridacchiò, come al solito. - Oh, no! Però lo avevo immaginato. Voglio dire... uno che viene da Midgar e resta qui per poco tempo, senza nemmeno farsi costruire una dimora... - in effetti... - Chi altri potevi essere?
Già... - E poi, stamane, ti ho visto correre come un forsennato verso il negozio di Tom Nook, subito dopo la chiacchierata con Volpolo. Qualcosa doveva pur averti detto; - disse. - e così ho capito.
  Cloud annuì. Ora comprendeva un paio di cose in più; il PHS, ad esempio. - Ma perché non me lo hai detto subito, Aerith? - le domandò, guardandola finalmente negli occhi smeraldini. - Avremmo potuto organizzarci meglio.
Oppure, forse era normale che lo avesse tenuto all'oscuro. In fondo, se entrambi erano sulle tracce dello stesso uomo, significava che il successo della missione avrebbe comportato una ricompensa. E la Shinra non l'avrebbe divisa in due.
  - Beh, ecco... - biascicò, imbarazzata. - Non so quanto sarebbe stato conveniente, Igor.
Si alzò, lasciandolo con un pugno di mosche; cos'aveva voluto dire?
- Comunque, domani tornerai a Midgar e te lo porterai via, vero? - gli chiese, buttando i due bicchieri di plastica. - Non possiamo lasciarlo a marcire lì.
- Ho già contattato in sede. Stasera verrà una squadra a prenderlo. - la rassicurò. - Mi chiedo come se la caverà questo posto, però...
Dopotutto, gli abitanti di Fleurs dipendevano dal negozio di Tom Nook. - Qualcuno prenderà il suo posto. - anche Cloud si alzò, facendo per uscire, anche se non sapeva esattamente per fare cosa.
Aerith gli andò dietro, tenendolo nuovamente per il braccio. - Aspetta, dai. - sorrise, ancora. - Vengo con te.
Dove?
  Lui non ebbe nemmeno il tempo di chiederlo che lei lo aveva già trascinato fuori di lì. Alla fine, si erano seduti in riva al mare ed avevano iniziato a parlare del più e del meno.
O meglio, lei parlava, lui si limitava ad annuire; fino a che non si lasciò un po' andare e raccontò anche lui. Tutto sommato, gli piaceva, stare in compagnia di Aerith...
  - Dici sul serio? - fece la ragazza, incredula.
- Sì, davvero. - quasi rise. Prese una manciata di sabbia soffice. - Ha detto proprio così. Ma Reno è un tipo strano.
- Oh, lo so... - sospirò lei, rabbuiandosi. Cosa le prendeva? Ad un tratto si era intristita, aveva completamente cambiato umore! - Senti...
- Aerith... c'è qualcosa che... forse dovrei dirti. - iniziò, guardandola negli occhi.
Mi sto innamorando del tuo sguardo da fata birichina; del tuo profumo delicato di prateria; della tua risata dolce e fanciullesca; della tua pelle lattea; delle tue labbra sottili e rosee e... scosse la testa, freneticamente. Mi sto forse innamorando di lei...?
  - Il mio vero nome è Cloud. - sparò fuori, più veloce di una raffica di proiettili. Ma che razza di pensieri gli attraversavano l'anticamera del cervello? Innamorarsi? Sciocchezze! - Igor era solo la mia copertura.
Lei annuì, forse un po' delusa. Che si aspettasse qualcosa di diverso? Qualcosa come... una dichiarazione? Non scherziamo.
- Sì, mi sembra giusto. Non potevi certo rischiare! - rise lei, cercando di mascherare l'ombra che le era passata in viso. - Dopotutto, anche io ho mentito un po'.
- Non mi avevi detto di lavorare anche tu per la Shinra.
- Guarda che ho detto la verità. - lei si alzò. - Io non lavoro per la Shinra. Ma, visto che tu hai fatto tanto l'enigmatico, prima, non ti dirò di più. - gli fece l'occhiolino. Che canaglia... - Ma, Cloud... cielo, com'è strano chiamarti così, ora... comunque, se non sbaglio, la squadra di Turks doveva arrivare per le sette, no?
Cloud strabuzzò gli occhi, ricordandosene all'improvviso. - E' vero! - si mise in piedi di scatto, precipitandosi verso la radura. Poi, tornò indietro, ricordandosi delle chiavi.
Aerith era ancora lì, e le teneva tra le mani, divertita. - Sei proprio sbadato, Cloud.
Gli porse il mazzo, sorridendo. Lui ebbe di nuovo un tremito quando sentì le dita sottili di lei posarsi sulle sue. Che mano piccola, aveva! - Ehm... tu... non vieni? - le chiese, imbarazzato.
  - No, è meglio se non mi vedono. Ma ora va'.
 
  Certe volte, Cloud si chiedeva se le persone si divertissero tanto a ripagarlo con la sua stessa moneta.
D'accordo, lui non era particolarmente incline alle parole, ma questo era anche per via del suo lavoro. Probabilmente, se avesse detto subito di essere lì per conto della Shinra, tutta Fleurs sarebbe stata in subbuglio e addio missione. Non lo faceva certo con cattiveria!
Invece, Aerith si divertiva, a fare la misteriosa. Come anche il ragazzo che aveva di fronte, del resto.
  - Alla buon'ora, Strife! - borbottò Reno, vedendolo arrivare. - Credevamo che ti fossi buttato in mare.
- Molto spiritoso, davvero. - fece, mettendogli in malo modo le chiavi in mano. Aprì la porta di casa a lui e ad i Soldier che si era portato dietro, aspettando che uscissero a braccetto con Tom Nook.
- Eccoti qua, carogna! - esordì il rosso, alla vista dell'uomo che, a testa bassa, era saldamente tenuto da due soldati. - Credevi di farla in barba a noi, eh?
- Reno, - sbuffò Cloud. - basta così. Direi che è già abbastanza frustrato.
Scosse la testa, rendendosi conto di star forse parlando più di se stesso, che di Nook. Perché, in fondo al suo cuore, il ragazzo sapeva bene che il negoziante aveva detto il vero: era solo un fantoccio nelle mani di un'associazione composta da ipocriti.
E, per un attimo, si chiese come facesse a servire ancora qualcuno del genere. - Portalo via.
- Ma tu non torni a Midgar con noi? - gli chiese Reno. - La missione è finita.
Già... è vero... Esitò. Ma poi, si disse che non avrebbe avuto senso restare lì. Non avrebbe più rivisto Aerith e, in fin dei conti, forse era davvero meglio così. - Sì. Voi avviatevi; io riprendo la mia roba. - disse, oltrepassandoli. Se anche avesse iniziato a provare qualcosa per lei, quella era l'occasione giusta per affossare tutto e dimenticarsene.
  Diede un'ultima occhiata a quella catapecchia piena di fiori e piante. Gli sembrava passata un'eternità dalla prima volta che aveva messo piede lì; eppure, era stato solo pochi giorni prima.
Sospirò, facendo per voltarsi, quando due occhi del colore del bosco lo sorpresero. - E così te ne vai senza nemmeno salutarmi? - lo rimproverò Aerith, unendo le mani dietro la schiena.
Ma cos'è? Una ninja? - Parrebbe. - disse, fingendosi indifferente. Raccolse le poche cose che aveva fuori dalla valigia. - Potresti tornare anche tu. Non so per chi o cosa tu lavori, ma la Shinra ti darebbe dei riconoscimenti speciali. Non ti interessano? - suggerì, quasi speranzoso.
Lei scosse la testa. - No. Non ho mentito, quando ho detto che mi danno la caccia.
Cloud sollevò il bagaglio, pronto a levare le tende. Una piccola, minuscola e remota parte del suo cuore gli sussurrava di restare. Non posso. - Beh, non m'interessa. Non sono qui per arrestare te.
Prima che potesse aprire la porta, lei lo trattenne. - No? - fece, con un'espressione che non le aveva mai visto in volto. - Nemmeno se... ti rivelassi il mio segreto?
  La vide avvicinarsi sempre più, e deglutì. Se ci ripensa adesso, si da dello sciocco per aver creduto, quel giorno, che lei lo avrebbe ucciso o avrebbe fatto qualcosa del genere.
Difatti, chiuse gli occhi, aspettando di sentir esplodere un proiettile o sguainare una lama. Molto peggio.
Un bacio.
Giusto per dargli il tempo di memorizzare il suo sapore zuccherino e di sentire quel che gli bisbigliò dopo, appena prima di sparire.
  - Avalanche. Ora capisci?
Quando Cloud aprì gli occhi, sbuffò rumorosamente. Avrebbe dovuto arrestarla davvero, quella. Era una terrorista; e ora si spiegava anche l'interesse di lei ad evitare che qualcosa di similmente dannoso al Mako potesse venir rilanciato sul mercato mondiale!
  Lo avevo detto, io... afferrò il telefono, pronto ad avvertire i suoi superiori. Questo genere di cose non è adatto a me... è... Roba da Turk...!
 
 
* tè d'orzo: non so se qualcuno ha colto il riferimento, ma è relativo all'ossessione che ha Aerith nel manga di Kingdom Hearts per quella bevanda.
 
 
La resa dei conti...

Ebbene sì, siamo giunti alla fine. Non vi aspettavate che Aerith facesse parte di Avalanche, vero? Chissà, magari riuscirà a convincere Cloud a darsi al terrorismo assieme a lei, Barret e Tifa ( nel caso ve lo steste chiedendo, sì, ci sono anche loro)!
Nello scorso capitolo mi sono dimenticata di dirvi che Volpolo il Pazzo parla sempre di sé in terza persona.
Beh, come vi è sembrato, questo " esperimento"? Io mi sono divertita un mondo, a scriverlo!
Non ho molto da aggiungere; ringrazio chi a letto, chi a recensito o anche solo chi è passato di qua per sbaglio! Questa FF era anche una sorta di " dedica" ad una mia amica che vorrebbe vedere Tom Nook morto o quantomeno in gattabuia ( confesso di nutrire lo stesso desiderio.)!
Grazie a tutti, alla prossima!
TheSeventhHeaven
  
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