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Autore: pain_e_panic    13/09/2015    0 recensioni
Col senno del poi avrei dovuto saperlo che questa sfida avrebbe portato guai.
Voglio dire, come può finire bene una sfida iniziata come "perché nn ci vestiamo da ragazze e vediamo chi riesce a passare più tempo con le Winx senza che loro si rendano contro di chi siamo"?
E no, Sky, il fatto che stiamo studiando travestimenti non giustifica la cosa. [attenzione: contiene MxM, genderfluid, menzione di abusi]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Brandon, Riven, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono davanti al negozio di fiori da venti minuti, ma non riesco a decidere cosa prendere, perché non ho chiesto a Flora? Ma poi, avrebbe potuto aiutarmi? se oggi è un giorno Rika, un bouquet di camelie sarebbe perfetto, l’ho vista spesso con un fiore di camelia appuntato tra i capelli, quindi so che le piace, ma Riven? ci sono buone probabilità che mi farà ingoiare li bouquet tutto intero…

 

Magari le orchidee? …

ok, mi serve aiuto…

 

Lei risponde al secondo squillo “Stella, chiedi a Flora cosa significano le orchidee nel linguaggio dei fiori…”

“Brandon, to dovresti essere in ospedale a prendere Riven, che c’entrano le orchidee?”

“Ho ancora 5 minuti, e non voglio presentarmi a mani vuote…”

“ok, aspetta….” la sento parlare lontano dal microfono, poi torna “le orchidee bianche significano ‘grazie per esserti concessa’” anche attraverso il telefono posso dire che sta sorridendo divertita.

“mi serve un’altra idea..” brontolo

“Yep” la mia ex fidanzata, e attuale migliore amica cerca di nascondere la sua risata, ma con scarsi risultati.

“Camelie?”

“Apetta, controllo…”

 

Mi restano 3 minuti prima di dover andare a prendere Riven, ma l’ospedale è proprio dietro l’angolo… Posso farcela.

“Brandon sei ancora lì?”

“Si, dimmi”

“Vai con le camelie…”

“Non mi dici il significato?” chiedo preoccupato

“‘Devozione eterna tra gli innamorati” La sua voce ha perso il tono giocoso di prima, ma resta dolce.

“Oh, ok…” mi chiedo se lei riesce a sentire la paura nel mio tono

“Brandon… stai andando alla grande, ora compra quei benedetti fiori e vai a prenderlo” Sì, l’ha sentito… Ma come è riuscita a tranquillizzarmi un po’…

Come compro i fiori e inizio a dirigermi verso l’ingresso dell’ospedale, ripenso all’ultimo mese e mezzo, a come le cose siano cambiate nel gruppo dopo l’incidente con il padre di Riven.

Io e Stella ci siamo lasciati, e ci siamo ritrovati ad essere migliori amici, che poi a quanto pare è quello che era successo anche a Musa e Riven… Musa ha trovato un nuovo ragazzo, che a detta delle altre ha un’amico che interessa a Stella… Stella dice che potremmo organizzare un’uscita tutti insieme appena Riven sarà pronto.

 

Sono arrivato all’ingresso, giusto in tempo per vedere il mio amico avvicinarsi, scortato da un’infermiere. Non mi hanno permesso di venirlo a trovare per tutto il tempo che è stato qui, ma posso dire che il tempo trascorso gli ha fatto bene: i suoi occhi non hanno più quello sguardo tormentato, e le occhiaie sono notevolmente diminuite.

Subito dopo l’aggressione da parte di suo padre, il dottore aveva richiesto un consulto psicologico. Lo Psicologo aveva evidenziato una disforia di genere sfociante in dismorfofobia e anoressia nervosa in fase non troppo avanzata ma comunque preoccupante. In parole povere, Riven non riusciva ad accettare il proprio corpo, e per cambiarlo stava danneggiando se stesso.

___Flashback:__
“Il mio parere professionale è che 6 settimane in un centro specializzato potrebbero aiutare per lavorare suoi tuoi demoni”. Lo psicologo continua a spiegare come quello sarebbe solo l’inizio, ma che poi potrebbe riprendere la scuola e semplicemente vedere un terapista durante la settimana.

Il dottore che ha in cura Riven è in piedi accanto allo psicologo, entrambi in fronte al letto del mio amico, ed annuisce incoraggiante al suggerimento.

Nella stanza siamo i due dottori, il mio amico, Codatorta che è qui come adulto responsabile e contatto di emergenza, e il sottoscritto, perché Riv ha richiesto che io fossi presente a questo incontro.

Codatorta distoglie lo sguardo dai dottori e chiede cautamente a Riven “vuoi andare?”

Gli occhi del mio amico sono spalancati e pieni di paura, e poi lui si gira verso di me e chiede se secondo me dovrebbe farlo. La totale fragilità nei suoi occhi, la totale fiducia in me e questa sua dipendenza nei miei confronti è sconvolgente, e tutto quello che voglio fare è proteggerlo e tenerlo con me per sempre. Ma d’altra parte questo non è Riven, non totalmente almeno. E sarebbe egoista da parte mia tenerlo qui con me quando sta danneggiando se stesso. “Io voglio che tu stia bene, e se i dottori possono aiutarti allora penso che dovresti andare”

Il suo sguardo ferito mi fa quasi cambiare idea, così come il suo sussurro “Vuoi mandarmi via?”. Io lo stringo tra le mie braccia e sto per iniziare a giurare che non deve andare da nessuna parte e che io che non lo lascerò mai solo, quando realizzo che posso sentire le sue costole attraverso il suo pigiama. ‘Anoressia’ il dottore ha detto. Lo so che non colpisce solo le ragazze, ma non avevo mai pensato di associare tale malattia al mio amico.

Eppure con Sky l’avevamo notato, che stava perdendo peso, perché non abbiamo detto qualcosa prima? Perché c’è voluta l’aggressione da parte di suo padre per pensare di portarlo da un medico? La perdita di peso, la depressione, come abbiamo potuto ignorare tutto questo?

Mi tiro indietro, e prendo il suo viso tra le mie mani “Riv, io vorrei tenerti con me per sempre, ma più di questo, voglio che tu stia bene… Devi andare, e poi potremmo stare insieme, ok?”

Non mi accorgo di stare piangendo fino a quando Riven asciuga le mie guance e annuisce dolcemente “ok, andrò”

____fine flashback

Riven si ferma a pochi passi da me “grazie per essere venuto a prendermi” dice formale.

“Ti ho portato questo” rispondo ugualmente imbarazzato, spingendo il bouquet sotto il suo naso

“oh” è l’unica risposta che ricevo all’inizio. Ma poi Riven accetta il dono.

Delicatamente accarezza un petalo e poi, senza distogliere lo sguardo dai fiori, chiede “conosci il significato della camelia?”

“Si” rispondo delicatamente

Lui sorride e lì, all’ingresso dell’ospedale, davanti a medici e altri pazienti, lui mi bacia.

Lo so che non è guarito, che ci sarà ancora molta strada da fare, ma in questo momento lo stringo a me, e dimentico tutto il resto.

fine

  
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