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Autore: queenjane    13/09/2015    4 recensioni
Dallo sviluppo di alcune shot, ecco un ampliamento. Dedicato a Lucy'71 e Pamina'71. Storie a sé, oppure spin off del Dragone e della rosa, oppure il seguito di Silver Age e Golden Age.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le cime frastagliate dei Pirenei, con le ombre azzurre dei ghiacciai, il profumo acuto dei pini e dei fiori selvatici che si unisce al mormorio del torrente, che si chiama Moguer.
Moguer, sillabo, fu il primo appellativo dei signori di Ahumada, poi due fratelli, sotto Carlo Magno, combatterono con valore e l’imperatore assegnò al primo il titolo di marchese, il secondo ne ebbe un altro, ebbe poi delle terre, ma scelse di chiamarsi Fuentes, per differenziare.
Verso il Mille, il ramo di Ahumada aveva una ragazza Moguer, la sola erede, che sposò un Fuentes, ricongiungendo i due rami, da allora ci sono stati solo i Fuentes.. fino al dicembre 1752, quando nacque Felipe Juan, figlio di Xavier mio cognato e da una ragazza.
Felipe Juan Moguer, un curioso paradosso.
Siamo scappati dal castello che la notte scivolava verso l’alba, ridendo come matti, scacciando gli sbadigli…
Si è allungato ancora di più, le ossa lunghe e sottili, siamo venuti a cercare il capriolo, ormai cresciuto, che Catherine mi regalò per un Natale, quello del 1760.
Un cucciolo orfano, cui, alla mia partenza, ha pensato Felipe, fino a quando si è involato nei boschi.
Come non sia diventato carne da preda resta un mistero, come poi sia davvero LUI un altro,  a meno di …
Ha una cicatrice sotto l’orecchio, ma..
Mi passa del pane, nessuna parola, il mondo è davvero suggestivo …
Va bene, ragazzi, andate pure, ha detto Cat, potete fare quello che volete, nei limiti, basta che sappia dove siate e …
Non appare, un peccato, considero e mi rotolo sulla schiena, l’erba che stilla rugiada, un profumo fitto e fumoso come le rose canine poco distanti.
  • Che fai?
  • Disegno una stella…
  • Ah.
  • Dai prova, allunga le braccia e le gambe, così, sulla neve è più divertente…
  • Sei .. incredibile, ha ragione tua sorella.
  • Cioè?
  • Sostiene che sei un terremoto, una tigre, una ne pensi e cento ne fai, ma …lo afferma in tono di meraviglia.
  • Bene – percepisco una ondata di sangue sulle guance, ma lui è troppo grande e troppo saggio per chiedermi cosa ho.
  • Secondo te mi farà cavalcare Tintagel?
  • Che intendi, solo tu e basta?
  • Sì…
  • Tintagel ha un caratteraccio, prova a chiedere..
  • Oui mais..
  • Non lo fare di nascosto, Oscar, io ci ho rimediato una brutta caduta e una punizione, la marchesa ti fa sempre fare come vuoi, ma nei limiti.. lo sai.
  • Lo so e ora andiamo.- Mi tiro in piedi e gli porgo una mano per aiutarlo a rialzarsi, i palmi si sfiorano, leggermente duri, quelli di entrambi per le giornate passate a tirare di spada, tranne che le sue mani sono sempre più grandi delle mie… come la misura dei polsi, i miei sono sempre più sottili
  • Philippe ..
  • E ora perché mi appelli alla francese..
  • Così..
Una vita fa avevo lo stesso viso estasiato, era il giugno del 1762, avevo venti anni, il braccio sinistro fasciato e correvo dietro a un sogno, un calesse, l’intatto e ruggente splendore di una mirabile avventura, un supremo azzardo riuscito.
Avevo vent’anni, non ero Catherine e basta, ero il dragone alla conquista di un regno, di un sogno e..
Sorrido e raccolgo Oscar tra le braccia,quando scende,  in poco meno di venti giorni ha, passo passo, addomesticato Tintagel, il destriero color della notte su cui ho cavalcato il vento, una portentosa macchina da guerra e..
Lo ha strigliato, lo ha abituato a lei, io sempre vicino per evitare cadute e incidenti, insieme lo abbiamo cavalcato in un numero impreciso di volte, ma la capisco, da una parte..
Le ricorda Bucefalo, il mitico cavallo di Alessandro Magno, le posso far cavalcare un sogno, il cuore stretto dalla paura vedendola in cima, piccola e minuta..
Cavalcare il vento ed un sogno..
Sia così.
  • Cat, che fai?
  • Sono fiera di te, la mia tigre..
  • La tua unica tigre, vero?
  • Certo che sì.. eri una meraviglia, al trotto e al galoppo..- La stringo tra le braccia, i visi intenti e vicini, il vento di giugno che batte sulle palpebre e sulle mani, ricaccio una lacrima e compio un passo indietro, è giusto che sia libera..
 
Rido, mentre Felipe mi mostra un prezioso documento, una lettera di ringraziamento firmata da Carlo V, imperatore Asburgo, su i cui domini non tramontava mai il sole, che ringrazia i Fuentes della squisita ospitalità.
La lettera, accompagnata da un’altra, scritta di pugno da un suo consigliere Mercurino di Gattinara, laureato in legge, suo consigliere che dirimeva una questione ereditaria dei signori dei Pirenei, è davvero fragile, antica e preziosa.
Mercurino da Gattinara, nato in Piemonte, mi racconta Felipe, ancora, aveva studiato legge e fatto pratica da un notaio di Vercelli, ma fu nella città di Biella che risolse questioni simili a questa..
Rido e batto le mani, respiro la storia e imparo bene la geografia, così, qui ad Ahumada ogni pietra racconta una storia..
Appunto.
I Fuentes amano anche farsi chiamare signori delle montagne, un Fuenres era al seguito dei re Cattolici alla conquista di Granada, un altro salpò con Pizarro, altri ricoprirono la carica di vicerè del Perù e della Lombardia, accumulando onori, cariche e titoli …
Carlo V amava sostare ad Ahumada mentre percorreva le rotte dei Pirenei, cacciando e godendo di squisita e festosa ospitalità, tradizione inaugurata da sua zia Margherita di Asburgo, pare, che in prime nozze sposò Juan, principe delle Asturie, unico figlio maschio di Ferdinando e Isabella, conquistatori di Granada, i famosi re Cattolici.
In seconde nozze, sposò Filiberto II, duca di Savoia, rimasta vedova si dedicò alla caccia, a costruire palazzi, a essere la Reggente dei Paesi Bassi Austriaci, tenendo molto caro un pappagallo, il suo famoso Amante Verde e Mercurino da Gattinara, che poi divenne consigliere del suo imperiale nipote, Carlo V, che la vedova provvide a allevare..
Intanto Gattinara svolgeva una miriade di incarichi, da avocato a ambasciatore, una specie di conte di Aranda, ante litteram..
Già .. Mi tengo i fianchi dal ridere, è bello imparare così e glielo dico, sembra di tornare a quei tempi, una magia, come essere immortali.. una magia, come essere immortali..
Mi piace.
E mi guarda come se gli piacesse la mia faccia mentre lo dico.
 
 
 
   
 
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