It seems like yesterday
Mentre il
sole cala e l'orizzonte diventa infuocato, due giovani ninja fanno il loro ingresso a Konoha.
Camminano
uno affianco all’altro; uno con aria serena, l’altro con
espressione contrita.
Il
ragazzo moro si guarda intorno assaporando una sensazione accogliente richiamata
da quei luoghi famigliari, che mai però ha considerato casa, e cela bene
l’emozione nel varcare la soglia dalla quale tempo addietro si
allontanò.
Scrutando il paesaggio che
mi si profila davanti, accidentalmente l’occhio mi cade sul ninja che con
passo ben poco felpato mi affianca, e per un attimo mi soffermo ad osservare la
sua insolita espressione imbronciata.
Da quando abbiamo cominciato
il viaggio di ritorno non ha smesso un attimo di sorridere e chiacchierare, è
quindi a dir poco strano vederlo giù di morale.
Non sto certo dicendo che mi
dispiaccia , anzi!
Ha finalmente smesso di stordirmi col suo solito fastidioso blaterare.
Comunque sia, qualsiasi cosa
lo turbi non è affar mio e nemmeno m’interessa.
Vorrei ignorarlo, se non
fosse che il rompiscatole comincia a gemere e borbottare, interrompendo a volte
quel suo mormorio con dei sonori sbuffi.
Ma non se ne può
stare zitto?
Ok, ho capito, se voglio che
la pianti mi tocca dargli l’attenzione che cerca.
“Come
mai non vedo il solito sorriso idiota stampato sul tuo brutto muso?”
Ancora
uno sbuffo, prima che Naruto risponda con rassegnazione.
“Tornerà
tutto come prima.”
Dopodiché
si gira, lasciando l’Uchiha a fissarlo a bocca aperta. Giusto qualche
secondo, prima che si ricomponga.
Che diamine voleva dire con
quella frase? Possibile che sia scontento anche ora che ha ottenuto ciò
che voleva?
Come non lo sopporto.
Ok, non che me ne freghi
tanto di quello che pensa, ma mi deve proprio spiegare cos’ha che non va.
“Dimmi,
cos’è che ti disturba tanto? Non sei stato tu ad insistere
perché tornassi?”
“Sì,
ma ora ogni cosa tornerà esattamente com’era. Ogni cosa!”
Stavolta
tocca al moro sbuffare. “Cos’è questa storia del tutto com’era prima?”
Mentre
Naruto riflette sulla risposta, entrambi i ragazzi cominciano a scorgere una
figura accucciata lontano lungo la via, che appena li vede scatta in piedi per
dirigersi loro incontro.
Che nervoso! Va beh lasciamo
perdere, tanto non mi interessa sapere le cavolate che passano per quella testa-quadra.
Cos’è quella
cosa che si è mossa là in fondo? Sembrerebbe un animale.
Ah no, è Sakura!
L’Uchiha
alza timidamente una mano, facendo un cenno appena percettibile, per poi
ricacciarla subito nella tasca.
La
ragazza gli sorride radiosa e ricambia agitando con forza la mano.
Stavolta
Naruto non si limita a sbuffare, ma comincia a pestare i piedi per terra, rosso di rabbia.
“Ecco!”
“Ma
che diavolo hai, Naruto?”
“Lo
dicevo io. Adesso che sei tornato sarà tutto come prima, Sakura
starà sempre appresso a te e non mi degnerà più di uno
sguardo!”
Mmh, allora Testaquadra ha solo
problemi di cuore.
Beh, che si arrangi.
Il
moro alza di poco un angolo della bocca, rivolgendo quel suo mezzo
sorriso alla ragazza.
Lei
lo contempla estasiata.
Naruto
dà in escandescenze.
Sasuke
si diverte a fare arrabbiare Naruto.
No,
non è cambiato proprio nulla.
Ed
ecco la mia versione amena di una reunion tra i tre
ninja della foglia!
Forse
è un po’ troppo amena per gli standard di Kishimoto, ma visto che i
primi tre capitoli erano decisamente tristi, ho sentito la necessità di
un happy-end. Alla fine emerge chiaramente che i tre
sono di gran lunga meglio insieme che divisi ^^
Baci,
e grazie a chi ha seguito questa breve raccolta, che secondo i miei piani
dovrebbe finire qui. Poi chissà cosa ci riserva il futuro…XD