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Autore: Krashface    14/09/2015    1 recensioni
C'era una volta, molto tempo fa, una terra governata dalla pace e dall'armonia.
Ora, c'è una terra oscura e malata.
Black Nova, un tempo conosciuta come la Principessa dell'amicizia, è la tiranna che governa la nuova terra di Equestria, infischiandosene delle condizioni in cui versa.
Contro di lei, si ergono i gruppi della resistenza: dagli Zoccoli di ferro di Applejack fino alle Locuste Fittizie dei changelings.
Insieme alla malattia del suo regno... La cristallizzazione.
Il tempo della tiranna sta scadendo, e la resistenza si sta facendo più forte, e si sta espandendo.
Se Black Nova vuol morire in pace, deve prima uccidere le sue vecchie amiche e chiunque le segua.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Princess Luna, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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All'accampamento dei Cristalli Infranti, intanto, l'infiltrato degli Arlecchini Silenti dette la lettera di Ragnarhog a Rarity, dicendogli che era molto importante.

 

“ E questo ? Ragash...am..dar...” cominciò Rarity, mentre tentava di leggere la lettera, “ ma che lingua è, yakkese antico ?”

“ non lo so,” rispose l'infiltrato, “siete voi l'esperta di lingue .”

“ Si, ma questa... lingua così barbara e dura, per il Tartaro, non la vorrei mai conoscere .”

 

Dopo aver fatto spallucce e aver girato gli occhi, la spia se ne andò, lasciando Rarity con la lettera.

 

“ Beh, forse è una qualche lingua degli ho-”

“ Uh, signorina Rarity ?” disse un cane stanadiamante.

“ Non ora, Popo, non vedi che ho da fare ?”

“ Penso che quello sia-”

“ Forse è una contrazione della lingua zebrica.”

“ Scusi se-”

“ No, è certamente un messaggio in codice dei grifoni! Vili traditori !”

“ È changling, mia signora.”

 

Rarity si girò stupefatta e con gli occhi sbarrati verso il cane stanadiamanti, per poi chiedergli come lui potesse dedurre che fosse la lingua dei changeling.

Il grosso cane rispose che, molti anni prima, conobbe un changeling, e che quest'ultimo spesso scriveva in quella lingua.

Allora, Rarity gli chiese se poteva stradurgli la lettera, ma il grosso cane gli rispose che non ci capiva niente di changeling.

Allora, gli chiese di chiamare altri tre cani stanadiamanti e di fargli i bagagli, perchè sarebbero partiti per andare dai changeling delle Locuste Fittizie, nell'estremo sud di Equestria.

Un posticino niente male, di quei tempi.

 

Nel frattempo, da qualche parte sopra le nuvole, Rainbow Dash si era chiusa nei suoi alloggi, e aveva chiesto alle guardie di non entrare e di non far entrare nessuno.

Il perchè di questo, almeno tra i membri più vecchi della resistenza, era ovvio.

Ricorreva un tragico anniversario.

 

“ è ormai da ore che è lì dentro .” disse una delle guardie ad un altra, “ Ma che ci fa, una pennichella ?”

“ Piantala di lamentarti, giovanotto, e sii più rispettoso .” disse l'altra guardia.

“ Mi sono perso qualcosa ?”

“ Oh, per la pazzienza dell'Ancestore, ma da quanto sei qui, tu ?”

“ Un mese, credo .”

“ Allora sappi questo: quando il capo si chiude nelle sue stanze e non vuole essere disturbata, non è perchè vuole poltrire, e ora zitto e in guardia .”


Detto ciò, entrambi si rimisero ai loro posti.

Nelle sue camere, Rainbow Dash si era rannicchiata in un angolo, stringendosi al petto una foto di lei e di Fluttershy, mentre sul suo viso colavano le lacrime.

Erano ormai passati cinque anni da quando la sua più grande amica si era tolta la vita, ma il dolore era ancora forte, e nulla l'avrebbe potuto colmare.

Solo Tank poteva farla sentire un po meglio.

 

“ Oh, Tank...” disse tristemente e singhiozzante Rainbow Dash, “ perchè non... non l'ho slavata ? Avrei... avrei condiviso tutto con lei... “

 

La tartaruga allunghò il suo verde, rugoso collo, e strofinò lentamente la sua testa su una guancia della pegaso.

Era poco, ma un po le sollevò l'umore.

Così, lentamente, si alzò, e si mise sotto le coperte del suo letto, che gli appariva troppo grande per lei, e si addormento, per poi cominciare a sognare.

 

 

Le nuvole erano misteriosamente nere, quel giorno di molti anni fa.

Rainbow Dash aveva chiesto ad Applejack di incontrarsi poco fuori il cottage di Fluttershy, per andare a prendere l'amica che non si faceva sentire da giorni.

Una volta arrivati davanti al cottage, le due iniziarono a chiamare.

 

“ Fluttershy, ci sei ?” chiese Applejack, fuori dalla porta.

“ Fluttershy !” urlò Rainbow Dash.

“ Forse è meglio bussare, no ?” chiese Applejack.

 

Quando Rainbow Dash bussò sulla porta, essa si aprì cigolante.

Dentro al cottage regnava il silenzio.

Non c'era un uccellino a cantare, ne una mosca a ronzare o un orso a mangiare miele.

Non c'era nessuno.

Le due cavalle non potevano che preoccuparsi, e si misero a cercare ovunque, in ogni stanza e in ogni angolo, ma senza trovare nessuno.

Così, tentarono nella camera di Fluttershy.

Non c'era, ma in compenso c'era il suo diario.

Saltarono tutta la parte riguardante il passato, leggendo le ultime pagine, di cinque giorni prima.

 

“ Sono morti. Tutti gli animali che venivano a farmi visita sono morti a causa della cristallizzazione.

Non ho potuto fare niente, tranne che assistere alle loro sofferenze.

L'ultimo ad andarsene è stato Angel. Ha resistito più di ogni altro.

Gli ho dato un ultima carota, con dentro un potentissimo veleno. Non se n'è neanche accorto, di morire.

Ora andrò a seppellirlo sul retro, insieme agli altri.

E poi me ne andrò via da qui.

Da questo posto .”

 

Rainbow Dash cominciò a precipitarsi sul retro, pronta a portar via la sua amica, ma non fece in tempo a leggere il resto, sulla pagina precedente.

 

“ Sono stanca di vedere solo sofferenza.

So perfettamente ciò che sto per fare.

Questa sarà l'ultima pagina del mio diario.

Della mia vita .”

 

L'urlo di Rainbow Dash spaventò Applejack, che si mise a correre sul retro, già con le lacrime agli occhi.

Quando arrivò, non riuscì a tenersi in piedi.

Rainbow Dash stava piangendo e urlando ai piedi del corpo di Fluttershy, impiccato ad un ramo e con i segni della decomposizione.

 

E così, com'era iniziato, l'incubo finì.

Rainbow Dash si era svegliata nel suo letto, ricoperta dal sudore e dalle lacrime, con Tank ad osservarla.

La cavalla prese e si strinse al petto la sua amata tartaruga, mentre cominciò a piangere e a sfogarsi un altra volta.

E così avrebbe fatto tutto il giorno.

   
 
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