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Autore: Justice Gundam    10/02/2009    4 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Record of Digital Wars-23

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam

 

Ta-daan! Ed eccomi di ritorno! Come potete vedere, mi sono rimesso al lavoro su questa storia non appena ne ho avuto la possibilità... e credetemi, sta diventando sempre più un piacere! Ora che non ho più tanti esami a cui pensare, concentrarsi su questa storia è molto più facile! Okay, bando alle ciance, e facciamo il punto della situazione! Come avete potuto vedere, ci sono stati diversi accadimenti in quest'ultimo capitolo... e la situazione sembra sempre più cospirare contro i nostri eroi!

Allora... innanzitutto, Junpei, Kouichi e Tomoki hanno guidato i nuovi Digiprescelti nel Mondo Digitale... e già nella stazione del Flame Terminal, sono stati accolti da un branco di Deltamon seguaci di ChaosGallantmon. Loweemon e gli altri hanno combattuto bene, e sono riusciti a respingere i pericolosi nemici... e anzi, come se non fosse già abbastanza, Katsuharu ha anche trovato il Digi-Spirit a lui assegnato, Mercurymon, che gli ha permesso di trasformarsi e dare già un pò di prova di sè... ma ora, ChaosGallantmon ha capito che non può più permettersi di scherzare, e ha deciso che, piuttosto che sprecare altri suoi servitori in insensati attacchi diretti, è meglio cercare invece di sfibrare i suoi avversari tagliando loro (almeno in parte) i viveri, e impedendo loro di ricevere aiuto e assistenza dai Digimon! Certo, è sicuramente più facile affrontare un avversario isolato che non può ricevere aiuto da nessuno... e i nostri amici non potranno certo affrontare tutti i Digimon di una regione! Sì, pare proprio che il nemico abbia deciso di rendere le cose difficili...

Beh, dopotutto è qui il bello, no? E sappiate che ChaosGallantmon non ha certo finito qui... vedrete, quanto pericolosi lui ed Astamon sapranno rivelarsi in futuro!

E Takuya, Masaru, Agumon e il resto della truppa non se la cavano molto meglio... visto che ora sono accampati sotto le stelle, e in procinto di essere attaccati sia da Ikuto e Falcomon, che da quei due viscidi Gotsumon e Tsukaimon, in sella al loro Yanmamon! E nel frattempo, nel Mondo Reale, la vita continua normalmente, senza che nessuno abbia idea di cosa sta succedendo a DigiWorld...

Ma, per la sorellina di uno dei nostri, la giornata si concluderà in maniera alquanto insolita... infatti, per la piccola Chika, questa sarà la sua prima lezione come neo-agente della DATS! Credo proprio che lei e Dorumon avranno di che divertirsi!

Come sempre, prima di passare al capitolo in sè, rispondo alle vostre recensioni...

 

KillKenny: Non sarebbe una storia molto interessante se il villain se ne stesse sul suo trono a dare ordini e basta, no? Come puoi vedere, anche se all'inizio non è stato troppo lungimirante, adesso ChaosGallantmon ha tutta l'intenzione di rifarsi! E più avanti nella storia, lui e Astamon dimostreranno di aver letto almeno in parte la famosa lista del perfetto Signore del Male... >:)

Certo, non si potrà dire altrettanto di Gotsumon e Tsukaimon... beh, era chiaro fin dall'inizio che non potevano essere due villains di ampio respiro!

Kari 89: Come vedi, sono tornato, e sono più in forma che mai! So di averci messo molto... ma che ci vuoi fare, gli impegni sono quelli che sono! Sì, ero sicuro che saresti rimasta abbastanza sorpresa di vedere Katsuharu trasformarsi nel vecchio leader dei Digi-Spirit corrotti... e come puoi vedere, sta già dando prova di sè! Il prossimo ad avere il Digi-Spirit? Beh, non posso certo dirlo subito, no? ^_^ Continua a seguire, e lo scoprirai presto!

Orfeo della Lira 2: In effetti era un pò di tempo che non ti vedevo da queste parti... Comunque, mi fa piacere che tu abbia letto tutte le mie storie! Grazie, mi fa sempre piacere avere dei fan così fedeli! Per il resto... beh, resta sintonizzato, e ti posso assicurare che questa storia conterrà un bel pò di sorprese, e che gli sviluppi saranno (sperabilmente) all'altezza delle tue aspettative!

Darkroxas92: Benvenuto a questa fanfiction! Mi fa piacere che tu l'abbia trovata di tuo gradimento, e spero che continuerà ad esserlo fino alla fine, anche se temo che in questi ultimi tempi il livello sia un pò sceso, a causa dei miei esami. Gli altri Digi-Spirits... beh, vedrai tra non molto a chi andranno! Anche se, sì, forse non è troppo difficile immaginarlo...

Let: Grazie della recensione! Beh, anche questo capitolo avrà abbastanza azione, anche se in una certa parte sarà incentrato sull'inizio dell'apprendistato di Chika e Dorumon... per quanto riguarda i Digi-Spirits, immagino che l'unica sia aspettare e vedere come si sviluppano le cose (e prevedo che non ci vorrà troppo tempo), mentre per il resto... ti dico solo che sta per accadere un bel casino, e quando tutti i giocatori avranno fatto le loro mosse, saranno guai seri!

 

Okay, direi che ci siamo tutti... e allora, senza perdere altro tempo, fiondiamoci a DigiWorld e seguiamo ancora una volta le vicende dei Leggendari Guerrieri e degli agenti della DATS! Buona lettura!

 

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Capitolo 23 - Il primo giorno come agente

 

Chika Daimon e Dorumon presero un bel respiro, cercando di calmare le emozioni che si agitavano nei loro cuori mentre si disponevano dvanti ad una sorta di poligono di tiro, con numerose sagome di forma umanoide che venivano trascinate avanti e indietro da dei meccanismi automatici inseriti nel soffitto. Stavano per cominciare il loro addestramento come membri a tutti gli effetti della DATS... e dopo una giornata di scuola e compiti, doversela vedere anche con questa incombenza non era esattamente l'impegno più leggero che si potesse immaginare! Tuttavia, la ragazzina non si pentiva di aver fatto quella scelta... e ora, lei e il suo partner erano più che pronti a cominciare!

Il piccolo dinosauro dalla pelliccia viola, ora libero dal suo Digivice-Ic, era in piedi vicino a lei, e stava già guardando con espressione determinata i bersagli che andavano di qua e di là nella sala d'addestramento. Con un pò di esitazione, la ragazzina si avvicinò al suo partner, che si voltò verso di lei e la guardò con curiosità, come per chiederle se ci fosse qualche problema. "Hmmm? Tutto okay, Chika?" chiese Dorumon, addolcendo la sua espressione. "Mi sembri piuttosto... nervosa..."

La ragazzina non potè impedirsi di ridacchiare brevemente. "Heheee... beh, se devo essere sincera lo sembri anche tu..." affermò. "Anche se in maniera un pò diversa... comunque, sì, Dorumon, devo ammettere che non mi aspettavo che un giorno sarei diventata un'agente di un'organizzazione segreta con il compito di proteggere la Terra dai Digimon ribelli! Sia chiaro che sono comunque felicissima di averti conosciuto, e che adesso siamo compagni... però..."

"Hai ragione, neanch'io credevo che la mia vita avrebbe preso questa piega..." rispose Dorumon, ora un pò più rilassato. Il suo tono di voce, pur cercando di mantenersi calmo e distaccato, tradiva la gratitudine che il piccolo dinosauro provava nei confronti della sua amica umana. "Un giorno, ti racconterò com'è DigiWorld... però, io di quel posto non ho bei ricordi. Per qualche motivo, i Digimon di quel mondo non mi hanno mai accettato, e mi hanno sempre dato la caccia... non ho mai capito il perchè..."

Chika si chinò verso il suo Digimon e gli fece una carezza sulla testa, cercando di rincuorarlo. "Mi dispiace, Doru-chan... dev'essere stato molto difficile per te, e non volevo..."

Il suono di una porta scorrevole che si apriva dietro di loro interruppe il discorso di Chika, che si voltò di scatto verso la persona che stava entrando nella sala con una breve esclamazione di sorpresa. La persona che le era stata assegnata come istruttore entrò nella sala, e Chika riconobbe l'operatrice bionda di nome Shirokawa, accompagnata dal suo PawnChessmon bianco, che si metteva un pò a posto l'uniforme e la salutava con un sorriso gentile. Chika, particolarmente attenta alla forma, si mise sull'attenti, pur con un pò di rigidtà, davanti alla sua superiore.

"Ah... ehm... mi scusi, Shirokawa-san!" esclamò, senza nascondere un certo nervosismo che lasciò il piccolo Dorumon un pò perplesso. "Mi... mi rendo conto che questo non è proprio il posto giusto per mettersi a parlare..."

Shirokawa, inizialmente un pò stupita dal tono formale della bambina, la mise poi a suo agio con una breve risatina e un segno della mano che le diede il permesso di rilassarsi. "Riposo, Chika-chan, non c'è bisogno di essere così formali!" disse, alzando appena un pò una mano. "Per adesso... tu e Dorumon-chan siete qui in prova, quindi... non c'è bisogno che rispettiate il protocollo alla perfezione! Insomma, non preoccupatevi troppo se non vi sembra di essere abbastanza 'in ordine'! Noi della DATS non guardiamo troppo ai dettagli."

Chika e Dorumon si rilassarono subito, lieti che la loro istruttrice fosse una abbastanza alla mano. "Ehm... va... va bene, Shirokawa-san! Allora... io e Doru-chan siamo pronti per iniziare l'addestramento!" affermò. "Ci... ci dica... intanto, cosa dobbiamo fare?"

Shirokawa si schiarì la gola. "Ehm... allora, visto che siete nuovi, e che non avete nessuna esperienza in combattimento... immagino che la cosa più giusta da fare sia partire dalle basi!" spiegò, raggiungendo la ragazzina e il suo Digimon vicino al 'poligono di tiro'. "Allora... dovete sapere che tutti i Digimon, anche quelli di livello Rookie o più basso, hanno capacità di combattimento innate... ma per poterle sviluppare appieno, hanno bisogno della Digi-Soul di un essere umano. Anche un Rookie, se ben addestrato, può tenere testa ad un Digimon di livello non troppo più elevato... ma non possono raggiungere un livello più elevato mentre sono nel Mondo Reale, a meno di non entrare in contatto con la Digi-Soul di un essere umano."

"La Digi-Soul... di un essere umano?" chiese Dorumon, incuriosito.

Chika ci riflettè un pò su. Quel termine, anche se fino a poco tempo prima lei non faceva parte dell'ambiente, le suonava abbastanza familiare... "Hmmm... Shirokawa-san, lei vuol dire quella che mio fratello, Tohma-san e Yoshino-san usano quando devono far evolvere i loro Digimon? Quella è la Digi-Soul?"

"Precisamente." rispose la biondina. "Tuttavia, l'uso che ne fanno loro è un uso controllato... vedi, tutti gli esseri umani sono dotati di Digi-Soul, anche se la potenza varia a seconda delle persone. Ma nessuno di noi, di per sè, ha controllo su di essa... e se un Digimon viene esposto ad una Digi-Soul non controllata, come è già successo di recente, diventa selvaggio e incontrollabile. In due casi siamo stati costretti ad intervenire perchè un Digimon aveva perso il controllo di sè in questo modo...". Ovviamente, si riferiva ai casi del signor Shiratori e di Neon Hanamura, l'amico di Yoshino divenuto rockstar di successo grazie all'interferenza di un Keramon...

"Ah... capisco..." affermò Chika. "Quindi... ehm... prima di poter intervenire, devo imparare a controllare la mia Digi-Soul, giusto? E... come posso fare?"

"Facciamo una cosa alla volta, Chika-chan..." spiegò Shirokawa, accarezzando i capelli alla bambina. "Tuo fratello, del resto, c'è riuscito con disinvoltura... anche se forse le circostanze erano un pò particolari... Intanto, credo che sia il caso di addestrare un pò il tuo Digimon, visto che non ha mai combattuto prima d'ora. Allora, Dorumon, cominciamo pure la sessione di allenamento. Vedi quei bersagli che si muovono, lì in fondo?" Indicò le numerose sagome che si muovevano sopra il pavimento del poligono di tiro, e il piccolo dinosauro rispose con un cenno della testa.

"Beh, è un pò difficile non vederle..." commentò con una punta di sarcasmo.

Shirokawa rispose annuendo a sua volta. "Bene... pensi di avere un attacco in grado di colpirli da questa distanza? Una cosa da sviluppare, in primo luogo, è la tua capacità di colpire i bersagli lontani."

"Hmmm... sì, penso di sì!" affermò Dorumon con sicurezza. Dopo aver ricevuto da Chika il segno che poteva andare, il piccolo e misterioso Digimon si piazzò al centro della postazione e si mise ad osservare i bersagli in movimento con estrema concentrazione, cercando il momento giusto per attaccarne uno...

E, dopo alcuni secondi, uno dei bersagli gli passò abbastanza vicino da essere un bersaglio accettabile! Il dinosauro viola prese fiato, corrugò leggermente la fronte... e sparò una raffica di sfere di metallo grandi come biglie dalla bocca, inviandole contro il bersaglio come una scarica di mitragliatrice! "Dash Metal!"

Sfortunatamente, il suo primo attacco non fu particolarmente ben mirato, e tutti i proiettili si fermarono prima di raggiungere il loro bersaglio, ricadendo a terra miseramente mentre la sagoma proseguiva completamente illesa... Con un grugnito di disappunto, Dorumon abbassò la testa, mentre Chika storceva leggermente il naso, dispiaciuta per il suo Digimon.

"Cilecca..." si lamentò Dorumon, scuotendo il capo. "E sì che ero sicuro di prenderlo..."

Per fortuna, Shirokawa si mostrò molto paziente nello spiegare ai due nuovi membri della DATS come mai Dorumon aveva mancato il bersaglio. "Su, su, non te la prendere troppo... dopotutto, questo è il primo attacco che tenti in vita tua, non è vero?" chiese. "Agumon, Gaomon e Raramon avevano già imparato a combattere quando Masaru-kun, Tohma-san e Yoshino-san sono entrati a far parte della nostra organizzazione... e tu hai solo bisogno di allenarti un pò!"

"Ha ragione, Doru-chan!" lo incoraggiò Chika. "Forza, non buttiamoci giù per così poco! Riprendiamo ad allenarci!"

Il piccolo dinosauro, passato oltre il suo breve momento di delusione, si rimise in piedi e alzò di nuovo la testa. "Giusto! Io ho promesso che avrei protetto Chika, e non mi rimangio la parola! Allora, andiamo avanti! Non mi fermerò finchè non sarò in grado di colpirli tutti senza sbagliare!"

Shirokawa annuì, approvando il comportamento del Digimon neonato e della sua partner. Anche se erano molto diversi da quei due scapestrati di Masaru ed Agumon, c'era già qualcosa che avevano in comune con loro, e se avessero continuato su questa strada, c'erano delle buone possibilità che i risultati sarebbero stati più che soddisfacenti. In quel momento, un'altra sagoma entrò nella zona di tiro, e Dorumon, dopo aver preso meglio la mira, sparò un altro Dash Metal, inviando una nuova raffica di biglie di ferro che seguì una traiettoria più lineare e precisa... e che, questa volta, arrivò vicinissimo al bersaglio, al punto da staccarne dei pezzi colpendolo di striscio!

"Quasi! Doru-chan, questa volta ce l'hai quasi fatta!" esclamò Chika.

"Mancato di nuovo..." affermò Dorumon, questa volta, però, con maggiore convinzione. "Però, stavolta ci sono andato molto più vicino! Voglio provare di nuovo, sento che questa volta ce la farò!"

In effetti, anche Shirokawa era abbastanza sbalordita dalla rapidità con cui il piccolo dinosauro migliorava... e persin il suo PawnChessmon bianco, pur non avendo un volto, restava voltato in direzione dei bersagli, come se stesse assistendo con interesse alla prova di Dorumon. Quei due avevano decisamente un grosso potenziale... e del resto, come si suol dire, il sangue non è acqua...

"Dorumon sta già facendo progressi, e sta prendendo sicurezza..." pensò la biondina. "Anche Daimon-kun ed Agumon hanno dato dei risultati stupefacenti a pochi giorni dalla loro assunzione, anche se come disciplina difettano non poco. Sembra proprio... che per i membri della famiglia Daimon sia inevitabile che la loro vita sia così saldamente legata alle vicende di DigiWorld... e a questo proposito, spero che i nostri agenti se la stiano cavando bene, da quelle parti..."

 

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"Aaaaah, che mangiata! Capo, sono davvero pieno! Non credo che mi stia più niente!" commentò Agumon, sdraiandosi sull'erba soffice e sfregandosi la pancia, che ormai aveva assunto dimensioni notevoli, con espressione soddisfatta. Davanti a lui, giacevano i pistilli di almeno una decina di mele di carne, che per il resto erano sparite nelle sue fauci voraci! Gli altri membri del gruppo si erano limitati a tre mele di carne, più che sufficienti per un essere umano normale.

Tranne, ovviamente, Izumi e Masaru, che erano riusciti a buttarne giù ben cinque!

"Ci credo che non ti sta più niente, Agumon... mamma mia, con quello che hai mangiato, credo che mi passerà la fame almeno fino a domani sera!" disse Takuya con una breve risatina. Il gruppo era seduto attorno ad un falò, preparato con la massima cura, e avevano già disposto i sacchi a pelo e stabilito i turni di guardia, pronti per la notte. "Bah, comunque... per oggi, abbiamo già fatto abbastanza strada, direi... Yoshino-san, puoiu dirci qual è la nostra posizione?"

"Certamente... aspettate un momento che ve la mostro..." affermò la rossa agente, tirando fuori un dispositivo elettronico e chiamando gli altri attorno a sè con un cenno. "Allora, fatemi inserire le coordinate... ah, ecco, ci siamo! Noi siamo in questo punto qui... e dovremmo essere arrivati a DigiWorld più o meno... ah, cco! Questo è il punto in cui siamo atterrati!"

Yoshino aveva tirato fuori un congegno simile ad un walkie-talkie in plastica nera, e ne aveva indicato lo schermo, dove una spia rossa intermittente, posizionata su una griglia di linee verticali e orizzontali che si intersecavano a mò di scacchiera, indicava la loro posizione. Su quella stessa griglia, un puntino verde nell'angolo in basso a sinistra simboleggiava il punto di arrivo a DigiWorld... e, confrontando la distanza percorsa con quella che li separava dalla Infinite Ice Ridge, i ragazzi furono piacevolmente sorpresi di vedere che erano quasi a metà strada!

"Accidenti, siamo avanzati più di quanto pensassi!" commentò Masaru, quasi leggendo nel pensiero a Yoshino. "Se va avanti così, tra due giorni abbiamo già raggiunto quel Mercurimon!"

Kouji guardò con attenzione la mappa elettronica apparsa sul dispositivo di Yoshino. Sì, effettivamente, guardandolo così, sembrava che avrebbero potuto raggiungere la loro meta in fretta, però... "Hmmm... sì, in effetti, sembra proprio che siamo a metà strada. Però... non sappiamo che cosa ci aspetti verso la fine! Abbiamo detto che questo Mercurimon vive in un luogo chiamato Infinite Ice Ridge, giusto?"

"Esatto, e dal nome non dà l'impressione di essere un territorio facile da attraversare." si inserì Tohma. "Inoltre, è plausibile che Mercurimon si sia già accorto della nostra presenza, e si stia preparando ad accoglierci in maniera ostile."

Izumi storse il naso. "Purtroppo, è vero... con tutto quello che è successo a DigiWorld in questi tre anni, la sfiducia verso gli esseri umani è cresciuta... e anche i Guerrieri Leggendari non sono più considerati come una volta, a quanto ho capito..." disse la biondina, ricordando le rivelazioni che aveva fatto l'anziano del villaggio degli ShellNumemon prima di essere rimandato a DigiWorld. "Sigh... certo che mi piacerebbe sapere cosa diamine è successo! E forse, quel bambino di nome Ikuto è una chiave per capire qualcosa di tutto questo casino."

"E che fine avranno fatto, poi, Bokomon e Neemon..." disse Takuya, appoggiando le mani sull'erba soffice e guardando verso il cielo. La notte di DigiWorld era proprio come se la ricordava, uno spettacolare manto blu punteggiato di innumerevoli stelle luminose, incontaminato dalle luci di una metropoli come Tokyo. "Da quando tutto questo è iniziato, non abbiamo saputo nulla di loro... chissà dove saranno finiti!"

"Bokomon e Neemon... erano i Digimon che vi hanno fatto da guida la prima volta, vero?" chiese Raramon con la sua vocina squillante. Il fiorellino rosa si era avvicinato fluttuando al leader dei Leggendari Guerrieri, e ora gli stava in sospensione vicino alla spalla. "Immagino... che in una situazione come questa, siate molto preoccupati per loro."

"Esatto..." replicò Kouji, cercando comunque di non dare troppo a vedere la sua preoccupazione. "Comunque, quello che adesso ci preme è..."

Improvvisamente, le orecchie acute di Gaomon si drizzarono, e il lupacchiotto pugile alzò repentinamente la testa verso la cima di un abete lì vicino, avvertendo un pericolo!

"Huh? Attenti! Sta arrivando qualcosa!" esclamò, appena in tempo. I ragazzi e i Digimon drizzarono la testa... e si scansarono nell'istante in cui un grosso boomerang di legno sfrecciò, con micidiale accuratezza, in mezzo ai loro ranghi, sfiorando la testa di Masaru e tagliandogli un piccolo ciuffo di capelli, prima di tornare indietro da dove era venuto e finire nuovamente in mano al suo proprietario!

"Cos...? Ma che diavolo...?" esclamò Masaru, alzandosi di scatto, ancora un pò stordito dal fischio dell'arma. Lui e Agumon furono in piedi e in guardia in un attimo, e il resto del gruppo, passando dal rilassamento all'allerta in brevissimo tempo, si alzò a sua volta...

"Esseri umani... nemici di DigiWorld!" esclamò una vocetta battagliera ben conosciuta, appartenente al ragazzino dai capelli bluetti simile ad un pellerossa che Masaru e gli altri avevano già visto nel Mondo Reale. Come la prima volta, era accompagnato dal suo Falcomon, che si stava gettando in picchiata dietro di lui, le piccole ali spalancate e gli artigli affilati puntati contro i Digimon del gruppo! "Io sconfiggere umani! Combattete!"

"Cavolo, è di nuovo quello strano bambino!" esclamò Takuya. "Hey, piccolo! Che cosa succede? Perchè ce l'hai tanto con noi? Sei un essere umano anche tu, no?"

La risposta di Ikuto fu quanto mai eloquente: il ragazzino tirò di nuovo indietro il braccio e scagliò un'altra volta il suo boomerang, mirando questa volta a Takuya... mentre Falcomon, individuato un bersaglio tra i Digimon del gruppo, eseguì una virata e si gettò a capofitto...

"Nuts Shoot!" esclamò Raramon, intercettando il falchetto ninja con una mitragliata di semi. Falcomon, un volatore agile ed esperto, riuscì a schivare facilmente l'attacco, ma così facendo fu costretto a deviare dalla sua traiettoria e a riprendere quota, lasciando ai suoi avversari il tempo di riorganizzarsi... mentre Takuya si gettava a terra e rotolava velocemente da un lato, schivando il boomerang di Ikuto! Il ragazzino afferrò al volo l'arma quando questa tornò indietro e si gettò di nuovo alla carica, per nulla intimorito dal numero di avversari!

"Tu non mentire! Tu cercare di ingannarmi!" esclamò Ikuto, usando il suo boomerang come arma contundente e agitandolo in maniera scomposta contro Masaru e Takuya. "Io essere un Digimon, al servizio di Mercurimon-sama! Mio compito essere proteggere DigiWorld!"

"Ma... ma che stai dicendo?" cercò di farlo ragionare Izumi, che represse un brivido di paura quando vide che l'arma di Ikuto aveva sfiorato la testa di Takuya. Raramon e Gaomon erano in quel momento impegnati con Falcomon, che era tornato all'attacco dopo un paio di giri sopra il campo di battaglia. "Come puoi essere un Digimon? Tu sei Ikuto Noguchi, non ricordi? Sei... sei finito qui tre anni fa, non sappiamo neanche noi come... e i tuoi genitori sono venuti fin qui dal Mondo Reale per cercarti, ma non ti hanno trovato!"

Izumi non poteva saperlo, ma quella era la cosa più sbagliata da dire al piccolo Ikuto. Il ragazzino si bloccò di colpo, spalancando gli occhi come se avesse visto qualcosa di spaventoso... e, senza neanche prestare attenzione a Takuya, Kouji, Masaru ed Agumon, che si erano fermati con delle espressioni stupite sul viso, fece qualche passo indietro, guardando nel vuoto...

E delle voci risuonarono nella sua testa, ricordi rievocati dall'incauta frase di Izumi...

 

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"I... Ikuto... tu non devi... odiare gli esseri umani... perchè... tu sei..."

 

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Il gruppo lo guardò indietreggiare, e portarsi una mano alla fronte, come se gli mancasse il fiato... poi, la sua apparente confusione si trasformò in ira, e mentre Falcomon evitava una raffica di pugni che Gaomon gli stava sferrando contro, Ikuto alzò la testa e proruppe in un furente grido di battaglia! Immediatamente, un allarmato Falcomon interruppe lo scontro con Raramon e Gaomon, e si alzò in volo per tornare dal suo partner, che senza pensare ad altro tirò fuori il Digivice-Ic viola che aveva usato in precedenza e lo attivò!

"Tu... non prendere in giro me! Falcomon!" gridò con voce interrotta da un improvviso dolore. La sua mano sinistra venne circondata da una familiare aura di quadratini luminosi, e il bambino la appoggiò sulla parte superiore del suo Digivice, esclamando le ormai classiche parole di attivazione. "DigiSoul... CHARGE!"

Falcomon, sentita la chiamata, si svicolò rapidamente dal combattimento con Gaomon, schivando di pochissimo un abile diretto di sinistro che il lupacchiotto azzurro gli stava indirizzando contro... poi, il suo corpo venne inghiottito da una sgargiante luce bianca, e iniziò a mutare sotto gli occhi dei presenti, mentre planava verso terra e vi appoggiava le zampe artigliate! Un istante dopo, Falcomon aumentò di dimensioni e diventò più grande e muscoloso... e la sua forma Champion apparve in un lampo di luce!

"Falcomon shinka... PECKMON!"

Il Digimon struzzo si erse in tutta la sua ragguardevole statura davanti ai membri della squadra della DATS, spalancando le sue piccole ali ed emettendo un acuto grido di battaglia... prima di guardare verso Izumi con chiari intenti aggressivi! La ragazzina bionda corrugò la fronte quando si rese conto che Peckmon aveva qualcosa di personale contro di lei... come se, in qualche modo, avesse fatto del male a lui o ad Ikuto... "Ehm... che... che succede, adesso? Ho... ho detto qualcosa di male?" chiese Izumi, cercando di gettare un pò di acqua sul fuoco, e senza riscuotere un gran successo...

"A... Attenta, Izumi-san!" esclamò Takuya, D-Tector alla mano, mentre cercava di difendersi dall'attacco furioso di Ikuto. Un istante dopo, Peckmon si acquattò sul terreno e caricò a testa bassa contro la biondina, che lanciò un breve grido di paura e si gettò di lato, rotolando sull'erba e fermandosi vicino al falò mentre il gigantesco Digimon struzzo le passava a fianco! Si rialzò di scatto, scrollandosi di dosso i fili d'erba che le erano rimasti attaccati ai vestiti... e vide di nuovo Peckmon che incombeva su di lei, con sguardo gelido.

"Voi fate del male ad Ikuto! Per questo, non vi perdonerò!" strillò Peckmon, piegando leggermente le ali contro il corpo... e poi aprendole di scatto, scagliando una raffica di kunai d'acciaio contro la ragazzina bionda! "Feather Kunai!"

"Baby Flame!" rispose Agumon, sparando una palla di fuoco in miniatura contro lo sciame di coltelli. Prima che le piccole e micidiali armi potessero fare metà strada, il proiettile fiammeggiante li intercettò, riducendoli in tanti mucchietti di metallo fuso. Tirando un sospiro di sollievo, la ragazzina decise che non era più disposta a fare da bersaglio e attivò il suo D-Tector, creando un anello di codice digitale attorno alla propria mano, e poi passandolo direttamente nel dispositivo elettronico!

"Execute... Spirit Evolution!" esclamò Izumi, mentre il suo corpo passava da quello acerbo di adolescente a quello agile e scattante dello H-Spirit del Vento. "KAZEMON! Okay, uccellaccio, vediamo come te la cavi contro di me! Non so per quale motivo voi ce l'abbiate tanto con noi... ma non nessuna voglia di starmene qui a farvi da bersaglio! Se volete combattere, io sono pronta!"

"E anche noi! Purple Fog!"

Una vocetta acuta e fastidiosa colse di sorpresa Kazemon, che venne colpita alla spalla da un potente getto di aria compressa che esplose a contatto, liberando una coltre di nebbia violacea che circondò la Guerriera Leggendaria del Vento, irritandole gli occhi e la gola! Con un grido di sorpresa, Kazemon indietreggiò, andando quasi ad inciampare sulle rocce che avevano usato per confinare il loro falò... e Takuya e Kouji guardarono nella direzione da cui era provenuto l'attacco, come fece anche il sorpreso Ikuto...

Un gigantesco e mostruoso Yanmamon stava scendendo a tutta velocità verso di loro, digrignando le sue terribili mascelle e portando Gotsumon e Tsukaimon sul dorso corazzato!

"Oh, cavolo... adesso si mettono altri rompiballe!" imprecò Masaru, mentre lui, Tohma e Yoshino si radunavano per fare fronte comune contro la nuova minaccia. "E va bene, visto che è questo che volete..."

"Oh, non crediate che ve lo lascerò fare!" esclamò Gotsumon, intuendo le intenzioni di Masaru. Con un rapido gesto del braccio, l'ometto di roccia creò dei proiettili di pietra che scagliò con estrema precisione contro i tre agenti della DATS, mirando ai loro Digivice-Ic! "Conosco bene i vostri trucchetti! Rock Fist!"

Una delle pietre colpì di striscio il polso di Masaru, provocandogli niente più che un livido... ma il dolore improvviso e penetrante, oltre che strappare un'imprecazione al giovane street fighter, gli fece volare di mano il Digivice-Ic! Un altro colpo simile disarmò Tohma... mentre Yoshino ebbe, per certi versi, migliore fortuna, visto che Gotsumon non aveva mirato al suo Digivice-Ic.

In compenso, però, aveva centrato in pieno il dispositivo di localizzazione che la rossa si era portata dietro! Yoshino non riuscì a trattenere un moto di orrore quando vide il proiettile di Gotsumon sfondare lo schermo a cristalli liquidi del prezioso strumento, che emise una serie di scintille prima di spegnersi definitivamente, in una pioggia di componenti elettroniche mandate in pezzi! Gotsumon e Tsukaimon risero con tono di presa in giro quando videro le espressioni di disappunto e rabbia che si dipinsero sui volti di un pò tutti i membri del gruppo della DATS... e subito dopo, Yanmamon scese in picchiata verso i Leggendari Guerrieri del Fuoco e della Luce, cercando di impedire loro di trasformarsi! La coda del Digimon libellula scattò come una frusta, colpendo Takuya alla spalla e aprendovi una ferita superficiale che comunque provocò un bruciante dolore al Guerriero del Fuoco! Con un grugnito, Takuya si accasciò a terra, la mano premuta sulla spalla ferita, mentre Kouji cercava di mantenere l'equilibrio...

"T-Takuya-kun!" esclamò Kazemon, ancora mezza soffocata dal fumo viola di Tsukaimon. La Guerriera del Vento decise che ne aveva avuto abbastanza, e iniziò a muovere rapidamente le sue stupende ali da farfalle, provocando una forte ventata che disperse la foschia... e si precipitò all'attacco del Digimon libellula, mentre Raramon cercava di prendere di mira la cavalcatura alata con un Nuts Shoot...

"Gotsumon! Tsukaimon! Voi che ci fare qui?" esclamò Ikuto, allontanandosi dalla mischia e usando il suo boomerang per proteggersi. L'attacco a sorpresa dei due servitori di Mercurimon, più lo shock dei ragazzi della DATS per aver perso il rilevatore, avevano fatto loro perdere un sacco di tempo... e tutto andava a vantaggio dei loro assalitori!

"Heheheee... siamo qui per aiuarvi, no?" ridacchiò l'ometto di roccia, ammirando il risultato del suo attacco. Certo non si aspettava che sarebbe riuscito a tenere a bada a lungo un gruppo di quelle dimensioni, ma intanto un pò di danno lo aveva fatto... "Tu te ne vai in giro a gettarti a capofitto contro il nemico, senza neanche stare a riflettere... e poi tocca a noi venire a tirarti fuori dai guai!"

"Non era necessario!" esclamò Peckmon, che non credeva neanche un pò al fatto che quei due li aiutassero senza secondi fini... "Ce la stavamo cavando da soli, più che bene!"

Yanmamon eseguì un'altra virata, sottraendosi ad un calcio che Kazemon stava cercando di sferrarle... e subito dopo, la Guerriera del Vento venne presa nuovamente di mira da una raffica di proiettili d'aria da parte di Tsukaimon! Riuscì ad evitarli tutti grazie alla sua agilità, ma prima che potesse passare al contrattacco, la mostruosa libellula si era già allontanata! Peckmon, a sua volta era tornato da Ikuto, e si apprestava ad affrontare il gruppo della DATS che si stava riorganizzando...

"Come va, Takuya?" chiese Kouji, guardando verso il suo amico che si stava rialzando con espressione irritata, una mano premuta sul taglio sanguinante che Yanmamon gli aveva fatto. "Riesci ancora a combattere?"

"Figurati, ci vuole altro per fermarmi..." replicò il ragazzo castano, per poi rivolgere uno sguardo tranquillizzante anche a Kazemon, e agli agenti della DATS. "Okay, adesso mi sono veramente stufato! Voi! Che cosa avete contro di noi? Che male vi abbiamo fatto, perchè voi Digimon ci odiate in questo modo? Se ne discutessimo, forse potremmo..."

"Niente è da discutere!" lo interruppe Ikuto, il cui boomerang puntò minaccioso verso di lui. "Voi esseri umani... tradito Digimon! Voi ucciso nostri amici! Voi tutti imbroglioni! Noi non ci fidare di esseri umani!"

"Ma perchè?" esclamò Tohma, preparandosi ad attivare la sua Digi-Soul mentre Gaomon si metteva in guardia vicino a lui. "Sappiamo che è successo qualcosa di molto grave, qui a DigiWorld... ma non sappiamo esattamente che cosa! E perchè accusate noi esseri umani di aver provocato tutto questo?"

"Hah! Ma sentiteli, adesso fanno finta di non saperlo!" gracchiò Tsukaimon, scrutando i suoi avversari dall'alto in basso dalla sua posizione di vantaggio. "Beh, non crederete certo che fare i finti tonti vi discolperà, vero? Purple Fog!"

Il simil-Patamon viola lanciò contro il gruppo un altro proiettile d'aria compressa, che venne però evitato con destrezza quando i suoi destinatari si dispersero. Dal punto d'impatto, vicino al falò, si levarono volute di irritante fumo violaceo, che aleggiarono senza fare alcun danno attorno al fuoco...

"Hurricane Wave!" rispose istantaneamente Kazemon, scatenando una violenta folata di vento contro i loro avversari. Tsukaimon venne colto di sorpresa e scagliato a distanza con un grido di disappunto, mentre Gotsumon si afferrò saldamente al dorso della sua mostruosa cavalcatura alata, che strillò per la rabbia e iniziò a sbattere furiosamente le ali per opporsi alla potenza del vento. Ikuto, a sua volta, si protesse piantando il suo boomerang a terra e usandolo come appiglio, mentre Peckmon parò l'attacco usando le sue corte ali. Tuttavia, pur non riuscendo ad infliggere molti danni, l'attacco di Kazemon era comunque riuscito a disperdere gli attaccanti e a renderli disorganizzati... il tempo necessario agli altri ragazzi per attivare i loro Digivice senza rischio di interruzioni!

"Grazie, Kazemon!" ringraziò Takuya, apprestandosi ad iniziare la sua trasformazione. Lui e Kouji eseguirono tutte le manovre che erano ormai diventate un'abitudine per loro, e inserirono un anello di Digi-Code bianco nei loro D-Tector!

"Execute! Spirit Evolution!"

"Agunimon!"

"Lobomon!"

Nel frattempo, gli agenti della DATS non se ne rimasero con le mani in mano. Tohma e Yoshino raccolsero i loro Digivice-Ic e li attivarono, permettendo al proprio Digimon di evolvere... mentre Masaru, che non era ancora riuscito a colpire i Digimon nemici con un pugno, si limitò a mettersi in guardia a fianco del suo Agumon.

"DIGISOUL... CHARGE!" esclamarono i due ragazzi, in contemporanea, prima di inviare l'energia così ottenuta ai rispettivi partner!

"Gaomon shinka... GAOGAMON!"

"Raramon shinka... SUNFLOWMON!"

Quando il gruppo di assalitori riuscì a ricompattarsi, era già troppo tardi, e la squadra della DATS aveva già formato un compatto muro di Digimon davanti a loro - tre Leggendari Guerrieri, un ragazzo con la passione del combattimento, un Digimon di livello Rookie dal carattere vulcanico, e due Digimon di livello Champion, uno schieramento contro il quale gli aggressori non avevano molte possibilità di vittoria. Ciò nonostante, Gotsumon, Ikuto e Peckmon non sembravano intenzionati ad arrendersi, non senza aver fatto almeno un tentativo di attacco...

"Okay, adesso ci spiegate come stanno le cose." affermò Lobomon, maneggiando con destrezza le sue spade laser gemelle. "Che cosa vi hanno fatto gli esseri umani, perchè voi li odiate così tanto?"

"E soprattutto, cosa è successo tre anni fa?" chiese Gaogamon.

Sfortunatamente, nessuno dei loro avversari sembrava intenzionato a chiarire come fossero andate davvero le cose. La sfiducia e la xenofobia nei confronti degli umani avevano completamente sopraffatto ogni soluzione diplomatica. "Hah! Non dobbiamo certo spiegare a voi le nostre ragioni! Noi siamo nel giusto, e voi dovete soccombere! Tutto qui!" ribattè Tsukaimon. "Yanmamon! Sistema quegli umani e quei falsi eroi!"

La mostruosa libellula rispose con un acuto stridio di battaglia e si alzò in volo, guardando con rabbia i suoi avversari... poi, per la prima volta da quando era entrata in scena, parlò, con una voce stridente come una lama circolare che tagliava una lastra di ferro!

"Bug Swarm!" esclamò. Le sue ali delicate cominciarono a muoversi con velocità quasi abbagliante, e da esse si sprigionarono degli strali di pura energia sonora, sotto forma di minuscole increspature, quasi invisibili, che sfrecciarono verso il gruppo, bombardando una vasta area attorno ai ragazzi! Lobomon ed Agunimon agirono appena in tempo, e intercettarono l'attacco di Yanmamon con il loro...

"Pyro Darts!" esclamò il Guerriero del Fuoco, sparando una raffica di shuriken infuocati che dispersero ogni bordata sonora con cui vennero a contatto, provocando delle esplosioni a mezz'aria. Quegli attacchi che non vennero intercettati dai suoi Pyro Darts vennero invece colpiti dai laser sparati da Lobomon, e da una ben assestata raffica di vento da parte di Kazemon... ma Peckmon pensò che fosse il momento giusto per attaccare, approfittando dell'istante in cui avevano abbassato la guardia!

"Feather Kunai!" Ancora una volta, il Digimon struzzo aprì le ali, e scatenò una tempesta di lame affilate contro i Guerrieri Leggendari, sperando di colpirli mentre tenevano a bada Yanmamon... ma questa volta, fu SunFlowmon ad intervenire, sparando il suo attacco più potente nel bel mezzo della barriera di lame!

"Sunshine Beam!" Con un assordante clangore metallico, i kunai si sparpagliarono e andarono a piantarsi nell'erba bassa o semplicemente ad abbattersi a terra inutilmente... mentre il raggio di energia solare, che il Digimon fiore aveva sparato dalla sua corolla dorata, proseguì la corsa e colpì in pieno Peckmon! Lo struzzo ebbe appena il tempo di proteggersi con le sue ali, prima che la potenza del raggio di luce lo trascinasse via per qualche metro e lo mandasse a terra!

"Peckmon!" esclamò Ikuto, per poi voltarsi con rabbia verso i suoi nemici, e scagliare contro di loro il suo boomerang, ancora una volta. "Come osato, voi? Io non perdonare! Prendete questo!"

"Senti, piccolo, mi sono stufato di questa storia!" affermò Masaru, piazzandosi proprio sulla traiettoria del boomerang. Quando la micidiale arma fu abbastanza vicina, il giovane street fighter prese bene la mira e sferrò un pugno con tutta la sua forza, intercettandola e colpendola proprio nel punto in cui essa si incurvava! L'arma perse immediatamente tutta la sua forza e rimbalzò indietro, volteggiando su sè stessa diverse volte prima di cadere nell'erba umida... e Ikuto strinse i denti per il disappunto. Non c'era niente da fare, con le loro sole forze non erano in grado di fermare quei sei invasori... anche se, in effetti, erano riusciti a danneggiarli indirettamente...

E, giusto per rafforzare questa impressione, Gaogamon ed Agumon intervennero nello scontro, e indirizzarono i loro attacchi contro Yanmamon e i Digimon che portava con sè! Uno Spiral Blow ben assestato fece perdere l'assetto di volo a Yanmamon, e minacciò di far cadere Gotsumon di sella... e subito dopo, una raffica di palle di fuoco da parte di Agumon centrò in pieno la libellula e le fece perdere del tutto l'equilibrio, facendola indietreggiare di una notevole distanza prima che questa recuperasse il suo equilibrio. Gotsumon, questa volta, venne scagliato giù dalla sella, e precipitò giù con un grido di paura, prima di essere raccolto al volo da Peckmon, che si era mosso per andarlo a prendere!

"Bel colpo, Agumon!" lo lodò Agunimon, tornando poi a pararsi davanti ai nemici con i pugni serrati e avvolti di fiamme scarlatte. Ai suoi fianchi, si erano già posizionati Kazemon e Lobomon, entrambi pronti a colpire! "Allora, voi cinque? Cosa avete deciso di fare? Ci siegate per filo e per segno che diamine succede a DigiWorld, o dobbiamo per forza continuare a litigare? Noi, personalmente, propenderemmo per la soluzione pacifica..."

Peckmon si spostò di poco dalla sua posizione, quel tanto che bastava per permettere a Gotsumon di scendere giù dalla sua sella con un balzo... e l'ometto di roccia, pur irritato dal fatto che non erano riusciti a fare tutti i danni che si aspettavano, restituì al Guerriero del Fuoco un ghigno arrogante. "Tsk... non ci sarà mai pace tra noi Digimon e voi disgustosi esseri umani! Per questa volta ci ritiriamo... ma non crediate che finisca qui! Yanmamon!"

La libellula gigante, rimessasi in assetto di volo, scese rapidamente verso Gotsumon, e il Digimon roccioso le saltò in groppa con agilità insospettabile, mentre Tsukaimon si alzava con un abile colpo d'ali, e Peckmon si avvicinava ad Ikuto e lo faceva salire in groppa. "Per questa volta va così... ma non crediate che vi lasceremo arrivare da Mercurimon-sama tanto facilmente! Ci rivedremo presto, e non riuscirete a respingerci per sempre! Quindi preparatevi, esseri umani! Il Mondo Digitale diventerà la vostra tomba!"

"Torna qui, razza di codardo!" esclamò Masaru, lanciando insulti a Gotsumon e al suo degno compare. "Se ce l'hai tanto con noi, vieni a dircelo con i tuoi pugni... Tsk, al diavolo! Guarda come se la battono!". In effetti, le provocazioni di Masaru non avevano avuto l'effetto sperato, e mentre Yanmamon e Tsukaimon si allontanavano nel cielo notturno, sottraendosi rapidamente alla vista degli agenti della DATS, Ikuto e Peckmon si allontanarono, lanciando uno sguardo feroce e carico di rancore prima di addentrarsi nella foresta. In breve tempo, con la stessa rapidità con cui era iniziato, lo scontro era finito, lasciando i Leggendari Guerrieri e gli agenti della DATS in mezzo alla radura, illuminati solo dal falò ora smorzato, e ancora più confusi e tesi di quanto già non fossero...

Silenzio. Cupo silenzio per qualche secondo, interrotto soltanto dal crepitìo del fuoco. Poi, con un sospiro rassegnato, Agunimon e i suoi compagni sciolsero la trasformazione, e Gaogamon e SunFlowermon tornarono ai loro stadi evolutivi precedenti... e Yoshino, dopo essersi assicurata che la sua partner stesse bene, guardò desolata ciò che restava del dispositivo di localizzazione che, fino a poco prima, avevano usato per tenere traccia della loro posizione. Il dispositivo elettronico era stato fatto a pezzi dall'attacco di Gotsumon, e ora giaceva tra parti elettroniche divelte e frammenti del suo rivestimento esterno. La ragazza dai capelli rossi si chinò verso terra e diede un'occhiata speranzosa... ma ogni speranza fu disattesa quando Yoshino si rese conto che il rilevatore era compromesso, e peggio ancora, non c'era nessuna possibilità di ripararlo...

"E'... è andato, vero?" chiese Izumi, il cui tono non dava adito ad illusioni.

Yoshino annuì lentamente. "Già... anche se non sono riusciti a danneggiarci direttamente, quei Digimon ci hanno tolto un importante strumento di ricerca. Ora, se vogliamo raggiungere la Infinite Ice Ridge, dobbiamo usare le nostre sole forze..." affermò lei, mentre si rialzava. "Quanto meno, non sono riusciti a danneggiare i nostri rilevatori personali..."

"Probabilmente il loro scopo principale era questo." affermò Gaomon, guardando a sua volta i frammenti sparsi sul tappeto erboso. "Non un attacco diretto. Volevano danneggiare i nostri strumenti."

"Avrebbe anche senso." rispose Kouji. "Evidentemente, quei Digimon vogliono sottrarci l'equipaggiamento, e puntano a sfibrarci con attacchi mordi e fuggi. D'ora in poi, non dobbiamo aspettarci più alcuna tregua. Quei Digimon... potrebbero attaccarci in qualunque momento!"

E non solo, si rese conto Takuya, mentre approvava le parole del suo migliore amico con un cenno della testa. Molto probabilmente, si sarebbero portati dietro altri Digimon, più forti di loro... e senza la possibilità di ricevere aiuto e supporto da altri Digimon, ormai quasi tutti ostili alla razza umana, questo voleva dire che il gruppo correva il rischio di indebolirsi man mano.

L'unica soluzione era cercare di raggiungere la Infinite Ice Ridge il prima possibile... e portare a termine la loro missione prima che la debolezza si facesse sentire...

La loro missione, che in teoria doveva essere abbastanza pacifica, e che era iniziata sotto i migliori auspici, stava cominciando a trasformarsi in una lotta contro il tempo. E nè Takuya nè i suoi compagni ignoravano che, da un'altra parte del Mondo Digitale, i loro compagni e i nuovi Digiprescelti si trovassero nella stessa posizione.

 

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E, in effetti, gli eventi avrebbero presto dato loro ragione. Dopo una lunga camminata nella direzione da loro indicata dal Trailmon Dark, il gruppo aveva deciso di fermarsi per la notte all'interno di una caverna non troppo profonda, preparando un fuoco, raccattando un pò di mele di carne (e ancora una volta, i nuovi arrivati erano rimasti stupiti nel vedere queste stranezze), e organizzandosi il meglio possibile per la notte. Shinya, Kaoru e Sophie, i meno abituati alle scarpinate, erano esausti per quella lunga giornata, e in particolare la ragazzina mezza-francese sembrava, da un paio di ore a quella parte, essersi chiusa in sè stessa, non sapendo più come reagire alle innumerevoli novità che si stavano riversando tutte su di lei in quel breve lasso di tempo. Per tutto quel lasso di tempo, non aveva più detto una parola, nè per lamentarsi, nè per commentare quello che stava vedendo nel suo viaggio a DigiWorld... e, gli altri ragazzi dovevano ammetterlo, la cosa era un pò preoccupante. Ora, la vedevano seduta in disparte su una roccia, a guardare il muro della caverna con espressione leggermente persa, in preda a chissà quali pensieri...

"Sophie-chan non mi sembra molto in forma." commentò Kaoru, mentre preparava una sorta di materasso di foglie sul quale distendersi per dormire. "Quando abbiamo iniziato il viaggio, era quella di noi che era più riluttante e che si lamentava di più, e invece adesso..."

Shinya, Kouichi e Junpei si voltarono a guardare la ragazzina castana, svogliatamente seduta su una pietra con le mani che afferravano la roccia ai propri fianchi. In effetti, era un pò strano vederla così dopo che, nel viaggio sul Trailmon, era stata la più veemente nell'esprimere il suo disaccordo e la sua contrarietà... forse era il caso di darle un'occhiata e vedere se stava bene, o almeno così pensarono Junpei e Kouichi...

"Hm, quella lì?" rispose Shinya, storcendo un pò il naso, ma tenendo la voce abbastanza bassa da non farsi sentire. "E' sempre stata una tipa strana. Magari sta soltanto facendo i capricci e adesso vuole soltanto andare a casa. Avrà deciso di starsene là a non fareniente come la mocciosa viziata che è..."

Junpei trattenne una breve risata. Stando a quanto Takuya gli raccontava di Shinya, quello era un classico caso del bue che dava del cornuto all'asino... e comunque, il Digiprescelto degli Spirits del Tuono non riusciva a restare indifferente alla situazione della bambina mezza-francese, visto e considerato che lui stesso, per primo, era stato il più riluttante ad imbarcarsi in quell'avventura, tre anni prima. E tra l'altro, Sophie aveva la stessa età che aveva lui all'epoca... quindi, Junpei riusciva benissimo ad immaginare come lei si poteva sentire.

"Comunque, provo a sentire io come si sente..." disse. "Voi aspettatemi qui un attimo, okay? Poi torno a darvi una mano..."

"Non... non sarà necessario, Junpei-kun..." rispose Kaoru con un pò di esitazione, il modo in cui lei parlava di solito. "Qui... ehm... penso che possiamo anche fare da soli. Tu... vai pure da Sophie-chan, poi magari... veniamo anche noi a parlare con lei."

"Okay..." rispose Junpei, per poi spostarsi in direzione della bambina mezza-francese, ancora impegnata a guardare il muro. Nella semioscurità della caverna, illuminata soltanto dalla luce residue delle lune e delle stelle, Sophie non si accorse del suo più robusto compagno di squadra finchè non fu molto vicino, e la sua ombra apparve, vagamente sfumata, accanto a lei. Con espressione svogliata, anche se vagamente interrogativa, Sophie si voltò verso di lui...

"Hmmm? Shibayama-san, c'è... qualche problema?" chiese la mezza-francese, usando una mano per sfregarsi un occhio come se avesse avuto sonno. "Guarda, se vuoi rimproverarmi perchè non sto dando una mano fa pure... stasera non sono proprio in vena, mi spiace tanto..."

Junpei percepì che la frase era stata detta, anche se con sincero dispiacere, con una punta di fastidio. Sophie, al contratrio degli entusiasti Katsuharu e Shinya, e della più rassegnata Kaoru, non aveva ancora digerito l'idea di diventare una Leggendaria Guerriera, e Junpei non gliene faceva certo una colpa... "No, no, Sophie-chan, non ti preoccupare. Non ero venuto per questo..." le rispose. "Posso... ehm... posso sedermi con te un attimo? Ti ho visto un pò sola, e quindi ho pensato che..."

Sophie abbassò gli occhi. In parte, aveva paura che il ragazzone con gli occhiali si mettesse a dire qualcosa di inopportuno circa l'importanza della loro missione, e di come fosse necessario che lei diventasse una Leggendaria Guerriera... e in parte, aveva bisogno di parlare con qualcuno che non fosse shinya Kanbara di quello che sentiva, altrimenti temeva che sarebbe esplosa...

"Sigh... hai pensato che mi avrebbe fatto piacere parlare con qualcuno, giusto? Non posso dire che tu abbia torto..." affermò, dopo aver tirato un sospiro per sfogare un pò la tensione nervosa. La verità è che non sapeva nemmeno lei cosa voleva dire e cosa sentiva... il suo stato d'animo era oscillante tra un estremo e l'altro, e lei stessa non era ben sicura di quello che voleva comunicare al ragazzone occhialuto. "Beh... che ti devo dire, Shibayama-san, continuo a non essere per niente sicura di quello che sto facendo... sono confusa, non so nemmeno io cosa dire! Insomma, fino a ieri... fino a ieri me ne stavo tranquilla a casa mia, a guardare la pioggia che cadeva dalla finestra di camera mia mentre facevo i compiti... con mia sorella maggiore che mi rompeva le scatole come al suo solito... e... e tutt'a un tratto succede questo, e tutto diventa una specie di allucinazione! Una dimensione parallela, una missione, treni che parlano... e questi mostri che vogliono conquistare il mondo! Insomma, non so neanch'io se ho fatto la scelta giusta a decidere di restare qui... e ho paura! Sì... lo... lo devo riconoscere, ho molta paura! Ho... ho visto quei mostri con cui tu e i tuoi amici avete combattuto, e quelli sono soltanto delle pedine del capo! Che... che cosa ci aspetta, in futuro? Perchè dobbiamo essere proprio noi a prenderci questa responsabilità?"

Junpei ascoltò le turbe di Sophie con sincera comprensione. Erano più o meno le stesse domande e incertezze che gli si erano poste prima che anche lui, alla fine, ricevesse il suo Digi-Spirit, e che ancora per un pò dopo quell'evento gli erano ritornate in mente regolarmente... Sì, era proprio una situazione in cui il ragazzone con gli occhiali si riconosceva anche troppo bene...

"Quando... quando quel Trailmon, come lo avete chiamato voi, ci ha detto che DigiWorld era in pericolo, e ci ha chiesto aiuto, io non me la sono proprio sentita di dire di no..." continuò Sophie, mentre le sue mani si spostavano verso la testa in modo da rimettersi a posto il cerchietto che le teneva fermi i capelli. Fu allora che la ragazzina notò quanto sporca fosse la sua salopette dopo una camminata durata tutto un pomeriggio... e la sensazione di rabbia e fastidio per quell'avventura che non era affare suo, e che lei non aveva chiesto di vivere, si riaccese in fondo al suo petto, come una fiamma che bruciava lentamente. "Tsk... però... però, accidenti, poi non mi spiego perchè mi è venuto in mente di farlo! Questo... questo non è neanche il mondo da cui vengo io! Io... stavo facendo la mia vita di ragazza normale, e poi... e poi... Aaaah, non so più nemmeno quello che penso! Tutto quello che so, è che in questo momento vorrei essere a casa mia, con i miei genitori, e anche con quella perfettina di mia sorella! Non mi interessa niente di DigiWorld! E'... è un crimine non voler avere nulla a che fare con queste cose?"

Sophie aveva alzato il tono di voce forse più di quanto non volesse, ma la rabbia e la frustrazione erano notevoli... e Junpei, nonostante fosse un pò contrariato dal modo di pensare alquanto egoistico espresso dalla ragazzina, era reso meglio disposto dal fatto che riconosceva, in quello sfogo, molte delle sensazioni che aveva provato lui a suo tempo... Quindi, non riusciva proprio, in tutta coscienza, a rimproverarla.

Con un sospiro che mescolava rabbia ed esaustione, Sophie abbandonò le braccia in mezzo alle ginocchia divaricate, e guardò verso il terreno, con addosso un'opprimente sensazione di stare lamentandosi inutilmente. Per quanto potesse lagnarsi, arrabbiarsi, sfogarsi o piangere (beninteso, non fosse mai che lei si lasciava andare davanti a Shinya Kanbara o a qualcun altro, piuttosto la morte!), nulla sarebbe cambiato. Lei e i suoi compagni erano pur sempre bloccati là, e dovevano trovare quei Digi-Spirit e sistemare il cattivo di turno prima di poter tornare alla loro vita di tutti i giorni. Come facevano gli altri tre ad essere così entusiasti, o anche soltanto a non sentirsi persi e confusi come lei, non lo capiva proprio... e in particolare, le faceva rabbia l'idea che, come al suo solito, Shinya stesse trattando tutto questo come una specie di avventura fantastica!

Stava per perdersi di nuovo nei suoi cupi pensieri, quando una grande mano calda e gentile si appoggiò sulla sua spalla, e la ragazzina drizzò improvvisamente le spalle in un moto di sorpresa. Un istante dopo, si voltò verso Junpei, e il ragazzo fu convinto di avere visto un lampo di gratitudine attraversare gli occhi della piccola...

"Shibayama-san..." mormorò, dopo aver sbattto gli occhi un paio di volte.

"Ti capisco, Sophie-chan, lo sai?" disse lui, senza mostrarsi nè troppo compassionevole, nè troppo distante. "E'... un periodo che ho passato anch'io, i primi giorni in cui sono stato a DigiWorld... non riuscivo a darmi pace, mi chiedevo di continuo cosa ci stessi a fare lì... e perchè questa storia di salvare il mondo fosse toccata proprio a me! Ero la persona meno adatta a farlo... e poi, se devo essere sincero, all'inizio non riuscivo a trovare nulla che mi motivasse a svolgere il mio compito... insomma, al contrario di Takuya-kun, Izumi-chan e Tomoki-chan, che avevano già deciso, e di Kouji-kun, del quale non avevamo ben capito le intenzioni, ma che pareva comunque determinato ad andare a fondo della questione... io proprio non riuscivo a darmi un perchè avrei dovuto assumermi la responsabilità che mi era stata scaricata addosso..."

Sophie non rispose subito, ma rimase ferma al suo posto, con le mani sulle ginocchia, ad ascoltare con ammirazione quel ragazzo sovrappeso, con gli occhiali da vista, che la stava parlando con la stessa comprensione che si riserva ad una sorella minore. Si stava già facendo l'idea, pur avendolo conosciuto soltanto mezza giornata prima, che quel Junpei Shibayama fosse un tipo molto più saggio di quanto il suo aspetto goffo non facesse supporre...

"Ah... capisco." rispose infine, non del tutto sicura. "E... alla fine, hai cambiato idea? Come è successo?"

Junpei alzò le spalle in maniera gioviale. "Hehehee... beh, non è stata una cosa immediata... comunque, quando ho ricevuto il mio Digi-Spirit, le cose hanno iniziato, se pur gradualmente, a cambiare. Ora, non dico che sarà la stessa cosa per te, però... beh, credo che più avanti avrai modo di riflettere meglio su quello che sta succedendo. Capisco benissimo quello che provi... e credimi, anche a me piacerebbe che non ci fossero tutti questi problemi. Ma è già parecchio tempo, purtroppo, che il nostro mondo è stato preso di mira dai Digimon, e se la responsabilità di difenderlo spetta a me... beh, devo farlo, che mi piaccia o meno... Comunque, non avere paura. Troveremo i Digi-Spirit, e risolveremo questa situazione, così ognuno di noi potrà tornare alla sua vita di ogni giorno il prima possibile!"

Sophie annuì, senza dire nulla. Ancora non era del tutto convinta, però, se non altro, Junpei l'aveva ascoltata e aveva compreso la sua siuazione senza darle automaticamente torto, e aveva cercato di rassicurarle su come sarebbero andate le cose. Ora, in qualche modo, la ragazzina mezza-francese si sentiva più sollevata...

"Beh... ti ringrazio, Shibayama-san..." disse infine, abbozzando un sorriso. "Mi ha fatto bene parlare con te... dovevo proprio dire quello che sentivo!"

"Mi fa piacere... non fa bene tenersi tutto dentro! E... se hai ancora bisogno di sfogarti con qualcuno, ricorda che io e Kouichi-kun siamo sempre disposti ad ascoltare!" rispose Junpei, alzandosi in piedi e accarezzandole i capelli. "Beh... ora, è meglio se torno al lavoro. Dobbiamo ancora prepararci per la notte, e accendere il fuoco. Accidenti, non mi ricordavo che la notte a DigiWorld fosse così fredda..."

Sophie, effettivamente, sentì un brivido e si chiese come avesse fatto a non provare freddo fino a poco prima. Evidentemente, dal momento che fino a che Junpei non lo aveva notato quello era l'ultimo dei suoi pensieri, non aveva fatto caso alla bassa temperatura, e ora la sentiva in pieno. Dopo aver brevemente riflettuto, la ragazzina castana si alzò dal suo posto, e si spolverò la salopette come meglio poteva. "Okay... allora, Shibayama-san, non è un problema se do una mano anch'io? Così facciamo un pò prima, e magari mi scaldo un pò i muscoli... con il freddo che fa..."

"Beh... non sentirti obbligata, Sophie-chan." le rispose Junpei. "Ora, non è che devi a tutti i costi cercare di sentirti coinvolta..."

Sophie si mise le mani dietro la nuca e si voltò verso il suo nuovo amico, con espressione decisamente più vivace. "Non mi sento affatto obbligata! Solo che non mi va che il signorino qui presente faccia bella figura davanti ai nostri compagni mentre io me ne resto seduta!" replicò, gettando un'occhiata a Shinya, che rispose con una linguaccia. "Non gli lascio la possibilità di vantarsi di essere più bravo di me! Quindi... fate largo, che adesso mi metto anch'io!"

Qualche istante più tardi, Sophie si era già messa al lavoro e stava preparando un cerchio di pietre per accendere il fuoco, cercando di recuperare il tempo che aveva perduto ferma in contemplazione. Dapprima un pò stupito di questo improvviso mutamento di umore nella più giovane dei nuovi arrivati, Junpei alzò le spalle e si diresse nuovamente verso i suoi compagni, osservandola mentre iniziava a disporre le pietre in un cerchio.

"Sembra che tu sia stato abbastanza bravo a motivarla, Junpei-san..." affermò Kaoru, con un sorriso gentile. La ragazzina dai capelli acquamarina aveva preso un istante di pausa nel suo lavoro, e adesso ne stava approfittando per rilassarsi un minimo. "Sophie-chan era davvero giù di corda, poco fa... Non che la biasimi per questo, sia chiaro. Anch'io, devo ammetterlo, sono ancora un pò confusa per tutta questa storia."

Mentre Junpei e Kaoru guardavano i due membri più giovani del gruppo che, in quel momento, avevano iniziato a fare a gara a chi raccoglieva più legna, senza dimenticare di scambiarsi i soliti sberleffi e battutine pungenti - a quanto pareva, una delle cose su cui si erano già messi d'accordo erache non sarebbero andati d'accordo neanche in un milione di anni! - il ragazzone con gli occhiali si accorse di Kouichi che, a sua volta, gli si stava avvicinando. "Beh, meglio così... se vogliamo arrivare a sbrogliare il bandolo della matassa, è meglio che sia noi che i nosti compagni siamo motivati... però, c'è qualcosa in tutto questo che non mi convince..."

"Hm? E... che cosa, Kouichi-san?" chiese Tomoki, arrivando in quel momento.

"Stavo ripensando a quello che ci ha detto quel Trailmon Dark..." rispose Kouichi, richiamandosi agli eventi di quel pomeriggio, prima dello scontro con i Deltamon. "Kaoru-san, tu non eri presente in quel momento, ma... soltanto un paio di giorni fa, noi della DATS siamo stati attaccati da un Digimon molto potente di nome WarDevidramon, che diceva di essere venuto per ordine di un certo ChaosGallantmon, e ha minacciato il Digimon della sorella di un nostro amico... non so se te ne ho parlato, Daimon Masaru... ecco, sua sorella Chika ha anche lei un Digimon, e questo WarDevidramon era venuto per rapirlo o ucciderlo... adesso non è ben chiaro cosa volesse fare."

"Sì, ricordo bene..." disse Tomoki, corrugando la fronte e cominciando a ricollegare gli eventi. Non c'era tutta questa corrispondenza con quello che il Trailmon Dark aveva detto... "Però... se non vado errato, Trailmon Dark ci aveva detto che di recente, a prendere il potere a DigiWorld e ad incitare i Digimon contro gli esseri umani era un certo Gallantmon. Notate come i nomi siano simili, a parte quel 'Chaos' all'inizio?"

Junpei si appoggiò un indice sul mento e guardò verso l'alto, per poi annuire un paio di volte, Tomoki socchiuse gli occhi, e Kaoru si toccò il labbro inferiore con due dita, cercando di pensare. Certo, lei non aveva assistito all'attacco di WarDevidramon nel Mondo Reale, e anzi ne veniva a conoscenza soltanto in quel momento, però... a ben pensarci, in effetti, c'erano diverse cose che apparivano troppo strane per essere una semplice coincidenza... "Hmmm... sì, capisco cosa vuoi dire. Sospetti che ci sia qualche trucco dietro, e che forse i Digimon di questo mondo siano stati in qualche modo ingannati..." affermò infine Junpei.

Kouichi annuì. "Sì, è esattamente questo il mio pensiero. Può essere che qualcuno sta usando l'alias di Gallantmon per presentarsi ai Digimon come un loro eroe e condottiero, e intanto li sta manipolando a suo piacimento..." affermò. "Solo che non abbiamo nessuna prova per dimostrarlo, e non credo che questo tipo, questo ChaosGallantmon, sia stato così disattento da lasciarsi dietro delle prove del suo inganno. Inoltre... beh, vi ricordo che questa è soltanto una mia teoria, e potrebbe non corrispondere..."

"Però, è una teoria ragionevole..." affermò Kaoru, guardando verso il soffitto della caverna. Ormai, la luce stava svanendo, e il soffitto si stava iniziando a confondere con le tenebre che presto avrebbero avvolto il Mondo Digitale. "In pratica... questo ChaosGallantmon di cui dite si sta presentando con l'identità di un altro Digimon... un Digimon notoriamente eroico... per alimentare l'odio nei confronti degli esseri umani, e portare avanti i suoi piani di conquista... anche se, in tutto questo, non ho proprio idea di cosa c'entri la sorella di questo vostro amico..."

Con un sospiro rassegnato, Junpei decise di lasciar perdere il discorso, almeno per quella sera. "Sigh... beh, stare qui ad interrogarci non ci porerà da nessuna parte, non credete?" chiese. "Prima, credo che sarebbe meglio sapere di più su quello che è successo e sta succedendo. Ancora adesso, le informazioni che abbiamo sono poche e sparse..."

"Sì, Junpei-san ha ragione..." affermò Kouichi. "Interrogarci a vuoto non porterà da nessuna parte. Per ora, abbiamo solo una possibile pista. Meglio pensare a riposarci, e a prepararci per domani... ci aspetta un'altra bella scarpinata!"

I quattro si dissero d'accordo, e si apprestarono a tornare al loro lavoro... giusto in tempo per vedere Katsuharu che, in qualche modo, cercava di contenere gli spiriti competitivi dei due più piccoli del gruppo! Shinya e Sophie erano tornati all'interno della grotta, dopo aver raccolto ciascuno una notevole catasta di legna per arrostire le mele di carne... e ora, si stavano spintonando a vicenda per farsi cadere alcuni pezzi di legno e vincere una sfida che si erano evidentemente lanciati a vicenda!

"Hey! Questo non era valido, Shinya Kanbara! Mi hai fatto cadere della legna! E io ne avevo raccolta più di te!"

"Come dite, voi francesi? C'est la guerre, no? Tutto è valido!"

"Hey! Hey, voi due! State calmi, qui non siamo in un... ugh, lasciamo perdere! Ragazzi, chi di voi mi dà una mano a tenerli a bada, questi due?"

Tomoki alzò gli occhi al cielo e trattenne una risatina, mentre Kouichi e Kaoru assumevano un'espressione stranita, e Junpei alzava gli occhi al cielo. A quanto sembrava, tenere a bada i bambini era un compito impegnativo anche per chi possedeva i Digi-Spirit del Metallo...

 

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Dorumon tirò un sospiro di sollievo, dopo aver esaurito l'ultima serie di bersagli. Dopo un bel pò di tentativi e di fatica, il piccolo dinosauro viola era riuscito ad ottenere una soddisfacente percentuale di centri, come testimoniavano le figure nere ridotte a tanti colapasta che giacevano in ordine sparso sul pavimento del poligono di tiro.

"Uff... uff... hai visto, Chika?" commentò infine, rivolgendosi alla sua piccola amica che lo guardava da breve distanza, sorridendogli con fare incoraggiante. "Hai visto che sono già migliorato un pò? Credo... credo che come primo giorno, non sia andata per niente male..."

"No, infatti..." si complimentò Shirokawa, mentre raggiungeva i due nuovi acquisti della DATS accompagnata dal suo PawnChessmon bianco. "Come primo giorno, anzi, direi che è andato molto bene! Credo che possa bastare... allora, Chika-chan, Dorumon-chan, domani vi insegnerò a controllare la vostra Digi-Soul, e potrete fare la vostra prima evoluzione!"

"Bene... la ringraziamo molto, signorina Shirokawa! Con tutto quello che dovete fare qui alla DATS, lei si è anche presa del tempo per farci da istruttrice..." ringraziò Chika. La ragazzina mise un braccio attorno alle spalle del suo amico digitale, che inclinò la testa verso di lei e si accoccolò come un gattone.

La biondina fece un gesto con la mano per schermirsi. "Oh, non avete di che ringraziarmi, ragazzi... ho fatto solo il mio dovere!" disse, prima di farsi più seria, e guardare verso le finestre, dalle quali si vedeva il cielo di Tokyo che iniziava a scurirsi. "Considerando che siamo minacciati da tutti questi Digimon, abbiamo bisogno di quanti più agenti possibile... e speriamo che, là nel Mondo Digitale, tuo fratello e i suoi compagni riescano nella loro missione. Ci toglierebbe una minaccia da sopra la testa..."

"E' vero..." assentì Chika, ripensando con malinconia al fratello maggiore, a Takuya e agli altri ragazzi, in viaggio in un mondo sconosciuto tra chissà quali pericoli. Dorumon cercò di farle coraggio appoggiandole una mano sulla spalla, e la ragazzina espresse il suo gradimento accarezzandogliela, e mandò un pensiero ai suoi amici più grandi.

"Masaru-niichan... Dovunque tu sia, buona fortuna! Io e la mamma ti aspetteremo... non importa quanto a lungo..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Due parole, giusto perchè adesso devo andare a dormire. E' stato un capitolo di filler, lo ammetto, ma spero che sia comunque godibile! Nel prossimo, mi concentrerò sul gruppo dei nuovi Leggendari Guerrieri, e non escludo che qualcuno di loro possa ottenere il suo Digi-Spirit... ma ci saranno non poche difficoltà! ChaosGallantmon ha deciso di fare terra bruciata attorno a loro... come andrà a finire?

Beh, alla prossima volta! Ora vi saluto, e vi dò appuntamento al prossimo aggiornamento!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

  
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