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Autore: jarmione    21/09/2015    3 recensioni
[I Dalton]
[I Dalton]Mamma Dalton trova una bambina abbandonata e la tiene con se e i fratelli l'adorano.
divenuta grande la ragazza scompare e i fratelli, che si trovano al penitenziario, cercano un modo per trovarla.
tra rocamboleschi tentativi di evasione, nuovi amori e divertimento i quattro fratelli riusciranno a trovarla?
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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Macciaoooooo come va???dopo la batosta del capitolo scorso eccomi qui con quello nuovo.
Ringrazio le utenti che hanno risposto alla domanda che avevo posto, era parecchio strana vero? Ma avevo bisogno di "anni" e di "giorni" mi è stato detto prima 12 e poi 20 quindi 12 anni e 20 giorni.
Vi ringrazio infinitamente gente e voglio avvisare tutti voi che il prossimo capitolo è l'ultimo!!!!
Bene vi lascio alla lettura bacioniiii


Dopo essersi assicurato che i detenuti fossero nelle loro celle e le guardie fuori a cercare i Dalton, Peabody si chiuse nel suo ufficio.
Insieme a lui Lucky Luke.
Sospirò esausto "Lei è sicuro che sia la cosa migliore?"
Luke annuì "Joe Dalton avrà parecchio tempo per riflettere"
"Ma gli altri?" Continuò il direttore "se dovessero tornare prima?"
"Non succederà" lo tranquillizzò il cowboy accendendo una sigaretta "so già cosa fare e comunque l'assenza dei fratelli e della ragazza lo aiuterà a capire i suoi errori e forse a non commettere altri reati, ma non ci metterei la mano sul fuoco"
"Il giudice ha scalato di tanto la pena arrivando a decidere che Jack, William e Averell Dalton uscissero adesso" Peabody si accasciò pigramente sulla sedia "e Evelyn Dalton assolta in quanto inconsapevole delle conseguenze" sbuffò "che disastritudine"
"Si rilassi direttore e stia tranquillo"
"Se penso ai Dalton c'è poco da stare tranquilli"
Luke ridacchiò ed uscì.
Il suo piano era iniziato e sperò che filasse tutto liscio.


12 ANNI E 20 GIORNI DOPO

"Buon compleanno Joan!" William, Averell, Jack e Evelyn accolsero con un gran sorriso la piccola bambina dai lunghi capelli corvini legati dietro la testa in una lunga treccia.
La piccola indossava abiti tendenzialmente maschili ma sembrava non importarle.
"Questa è per te" Averell posò una torta fatta in casa con su cinque candeline quanti erano i suoi anni "esprimi un desiderio"
"Wow" la piccola sgranò gli occhi "zio Averell sei il miglior cuoco del mondo" e soffiò 
"Cosa hai desiderato?" Chiese Averell curioso.
Nonostante siano passati anni dalla loro evasione e i capelli cominciavano a perdere il loro colore, Averell era rimasto sempre un giocherellone e la nascita di Joan lo aveva reso lo zio preferito.
"Non posso dirlo sennò non si avvera"
"Oh andiamo daiii"
"Prima prendimi!" e corse fuori dalla casa.
Una volta scappati avevano trovato una casa abbandonata in mezzo ad una prateria.
Non era granché ma li proteggeva dal freddo dell'inverno e in più erano isolati, cosa che a loro non dispiaceva.
"Ehi aspetta i regali" disse William ma senza essere ascoltato, in quanto la bambina correva veloce seguita da Averell.
"Andiamo a controllare cosa combinano" Evelyn uscì seguita dagli altri.
Osservò Joan con aria spenta.
Se non fosse stato per lei a quest'ora chissà in che stato era.
Nonostante tutto si era pentita della scelta fatta dodici anni prima e stessa cosa gli altri fratelli.
Jack le si avvicinò e le mise una mano intorno alle spalle.
"Stai bene?" Lei annuì "sicura?" Annuì ancora.
"Mi manca, Jack" mormorò "mi manca"
"Lo so" le baciò la fronte passandole anche una mano fra i capelli. Nonostante l'età fosse passata anche per lei non era cambiata di una virgola.
"Devi pensare a Joan adesso" proseguì Jack "lei è la nostra priorità di vita e dobbiamo mantenerla lontano da tutto"
Evelyn annuì.
Lei aveva imparato a lavorare come sarta, Jack faceva il maniscalco, William aveva trovato posto in una scuola come insegnante e Averell aveva aperto un piccolo negozio di giocattoli per far felici tutti i bambini...e Joan.
Tutti insieme guadagnavano abbastanza da poter mantenere la bambina è tutta la baracca.
"Il cielo ci ha donato Joan...ma quando mette il broncio penso mi abbia ridato Joe" Evelyn sospirò e osservò la sua bambina correre fino a che Averell non la prese sulle spalle.
Si avvicinarono agli altri.
"A me ha detto il desiderio" cantilenò Averell "e a voi no"
"Sei peggio di lei Averell" scherzó William.
Averell ridacchiò e Joan fece la linguaccia. 
"Adesso però devi dirlo anche a noi" precisò Jack "ormai hai parlato"
"Uff e va bene" si appoggiò sulla testa di Averell "Ho desiderato che Luke torni qui per farmi fare un giro sul suo cavallo"
Gli altri tre sbiancarono.
Una volta al mese Lucky Luke veniva da loro per assicurarsi che stessero bene e a portargli notizie di Joe.
Ricordò i primi mesi, avevano talmente poco denaro che la sera andavano a letto con la fame, se non era per Luke, che aveva sparso voce nel paese vicino di nuova gente volenterosa di lavorare, sarebbero già morti di stenti.
Si resero conto che quel mese non era ancora arrivato anzi, era in ritardo di venti giorni.
"Non sarà successo qualcosa?" Evelyn si preoccupò
"Tranquilla" intervenne William "sicuramente avrà deciso non dare più la caccia ai criminali ed è andato in pensione, dopotutto ha una bella età"
"Aveva detto che sarebbe passato..." Evelyn cominció a fare un elenco mentale di tutto quello che potrebbe essere accaduto.
Venne interrotta dal rumori di zoccoli di un cavallo.
"Luke!!" Joan scese dalle spalle di Averell e corse verso il cowboy.
Evelyn tirò un sospiro di sollievo.
Lucky Luke prese la piccola e la fece salire facendole fare l'ultimo tratto a cavallo.
"Salve ragazzi"
"Ehi Luke" William si avvicinò e lo aiutò a smontare da cavallo, che andò a bere con Joan ancora in groppa "tutto ok?"
Nessuno di loro avrebbe mai pensato che il loro peggiore nemico sarebbe diventato il migliore amico.
"Nessun problema, viaggio tranquillo come al solito" Lo fecero entrare offrendogli da bere "ho delle novità...e devo confessarvi una cosa"
Tutti rimasero in ascolto, intanto Joan giocava con il cavallo di Luke.
Il cowboy li informó di quello che era successo dodici anni prima e del piano effettuato con Peabody.
Loro erano stati dichiarati liberi e assolta Evelyn mentre a Joe mancavano ancora parecchi anni da scontare e per sperimentare che qualsiasi criminale poteva redimersi avevano dovuto allontanare i fratelli facendogli credere di essere stato abbandonato e solo.
Spiegò loro che il piano aveva funzionato e che Joe non dava cenno di voler fare alcunché, anzi si era chiuso in se stesso e lavorava nel penitenziario senza emettere un fiato se non interpellato.
I tre fratelli ed Evelyn rimasero sbalorditi e scioccati.
Ad un primo momento si sentirono usati e volevano solo tirargli un pugno in faccia ma rimasero fermi pensando che come piano non era stato poi così malvagio visto che Joe era riuscito a redimersi come avevano fatto loro.
"Immagino che questa sia la confessione" constatò Jack "la novità?"
"Joe esce fra due giorni"
"Joe..." Evelyn fu lieta di quella notizia, lo avrebbe forse rivisto e forse sarebbe andata anche da sua madre.
Luke aveva detto che nonostante fosse invecchiata era rimasta un bel tipo a cui non mettere mai i piedi in testa.
"Peabody mi ha chiesto di andarlo a prendere e scortarlo da mamma Dalton" proseguì Luke "qualcuno di voi vuole venire con me?"
"Dove?" Chiese Joan rientrando e che sentendo solo quella frase inizió a saltellare ansiosa.
"Joan torna a giocare" disse Jack alzandosi e avvicinandosi a lei
"Perché non mi fate mai ascoltare?"
Nessuno rispose.
Luce sorrise e si avvicinò a lei "Andiamo a conoscere lo zio Joe"
A Joan si illuminarono gli occhi "Davvero?!"
"No" intervenne Evelyn "è troppo piccola per sopportare un viaggio così lungo"
La bambina mise il broncio.
"Ragiona Evelyn, tu sei l'unica che è sempre riuscita andar sorgere il lato buono di Joe" disse Luke "se venissi tu insieme a tua figlia forse qualcosa riusciremmo a farla"
"Dai mamma ti prego" Joan si mise davanti a lei pregandola.
Evelyn non sapeva dirle di no così annui per la sua felicità
"Si parteeeee"
Evelyn sospirò e guardo il cowboy "Grazie Luke"
"Non ringraziarmi" ed uscì "vi aspetto fuori"
Con l'aiuto di Averell recuperò un po' di vestiti della bambina è qualcosa per lei mettendo tutti in un sacco.
Il fratello non mancò di darle anche una buona scorta di cibo fatto in casa.
"Non stiamo partendo per la guerra Averell"
"Ma se vi viene fame?"
Evelyn alzò gli occhi al cielo e lo abbracciò, poi salutò William e poi Jack "Torneró presto e con Joe"
"Bada a te e a Joan" la strinse forte
"Ti amo Jack" e salì sul suo cavallo.
Anche Joan salutò tutti
"Tu non vieni papà?" Chiese a Jack
"Vuoi un vecchio brontolone insieme a te?"
"Voglio il mio papà"
Jack sorrise e le baciò la fronte "È un viaggio che dovrai affrontare da sola con mamma, al tuo ritorno sarò qui ad attenderti"
Joan sorrise e diede un bacio a Jack per poi salire sul cavallo con Luke.
Partirono alla volta del penitenziario lasciandosi alle spalle la loro casa e Averell che piagnucolava. 
  
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