"Agata fai qualcosa...per aggiustare e uscire da questo casotto" "Non posso" disse con un filo di voce, guardandosi intorno "Come, hai la bacc....oh buonaseraaaa " disse subito Marina, bloccandosi alla vista di un poliziotto, che la guardava dal finestrino aperto dell'auto. "Salve ragazze, ho visto tutta la scena, capisco che é stato un incidente, ma dovreste seguirmi in commissariato" disse il poliziotto "Si ok va bene" disse Marina facendo per mettere in moto "La macchina é una prova, dovrebbe rimanere qui" "Ah ok" disse Agata tristemente, le due ragazze quindi scesero dall'auto. "Non pensavo dovessimo andare in commissariato per un incidente d'auto" disse Marina guardando il poliziotto che gli rispose "non sarebbe accaduto, se foste andate a finire 4 metri, pił in lą" e cosģ dicendo indicó, la vetrina della gioielleria sfondata. "Ah" rispose Marina sotto shock "State tranquille, abbiamo visto quel cane in mezzo alla strada, che ci ha fatto sbandare, abbiamo visto tutto, non accadrą nulla" disse un altro agente. Le ragazze tirarono un respiro di sollievo. Marina sussuró alla sorella " ma non c'era nessun cane" "Sono riuscita a fare solo questo per tirarci fuori dai guai, troppi testimoni" "Spero vada bene" "Fidati di me" **************************************************************************************************************************************************** Arrivati, ad un ispettore, mentre facevano il verbale della situazione, sentirono un boato, pił le urla di una voce molto familiare a Marina "Mio padre" sussuró Marina, bianchissima, ad Agata "Nostro, ho sistemato tutto anche lķ" rispose Agata con sicurezza. SLAAAM !!! Le due ragazze si girarono, quasi fossero sincronizzate, l'ispettore alzņ gli occhi da dei documenti, mentre sull'uscio spiccava la figura del Comandante Lorenzo Smith... "VOI DUE MI VOLETE MORTO !!!" " ciao papą, sono felice anche io di vederti" parló Agata con ironia Mentre Marina, diventava sempre pił bianca e non riusciva ad aprire bocca. "TACI, SAPETE FARE SOLO GUAI, SIETE DELLE DELIQUENTI, DIVENTERETE DELLE CRIMINALI COSĶ, MI FATE VERGOGNARE OGNI GIORNO DI PIŁ" A questo punto, l'ispettore, interviene in difesa delle ragazze "Comandate per favore si calmi, e si sieda per favore, le ragazze non hanno nessuna colpa" "Si spieghi meglio" rispose Lorenzo "Hanno preso la vetrina della gioielleria, per evitare d'investire un randagio...é stato solo un fatto casuale" Lorenzo, stava per ribattere, quando entró un altro agente: "ISPETTORE, ISPETTORE, abbiamo controllato l'auto, i freni sono stati tagliati" Sentendo questo Marina, strinse forte la mano della gemella, sapeva che anche questa era opera sua. "Visto comandante !!! Le ragazze non hanno nessuna colpa, come le avevo detto" Il comandante annui, le ragazze rimasero in silenzio, anche se Marina aveva ancora tante cose da dire alla gemella. "Allora tutto risolto, potete andare, l'auto vi sarą restituita appena finiremo con tutti i controlli" disse l'ispettore con molta calma "Oh grazie mille" disse subito Agata, pił per l'auto che per essere rilasciata "Mi scusi, dico questo e poi togliamo il disturbo, ma il fatto, sporcherą la fedina delle ragazze" disse subito il comandante pieno di preoccupazione "Oh no no, il fatto non é stato intenzionale, quindi non sussiste" rispose subito l'ispettore "Grazie allora, ragazze dai, togliamo il disturbo, qua devono lavorare" E cosģ dicendo uscirono tutti e tre, dal commissariato. ************************************************************************************************************************* Una volta saliti sul suv, del comandante cominciarono le altre domande: "Ragazze avete qualche sospetto, di chi poteva tagliarvi i freni, se capitava fuori cittą, poteva finire veramente male..." disse subito Lorenzo, con lo stesso atteggiamento che usa per gli interrogatori. "No, non ne ho la pił pallida idea" rispose con sinceritą Marina "Si, ho un sospetto" rispose Agata con sicurezza. Destando cosģ le preoccupazioni di Marina.