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Autore: BlackBathory    24/09/2015    3 recensioni
Ansia, agitazione, il freddo di Seattle, il primo giorno di scuola, nuove persone, amori..
Alyson, ragazza di 17 anni, si troverà ad affrontare molte cose nuove nella sua nuova vita dopo il trasferimento a Seattle, dopo aver lasciato la sua vecchia vita in Svizzera.
Non sa però che molte sorprese la stanno aspettando.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andy Biersack, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il primo giorno di scuola era andato una me*da, ero nervosa, piena d'ansia.
La sveglia suonò puntualmente, feci la solita rouitne mattutina ma questa volta non feci colazione, avevo lo stomaco chiuso.
Varcai l'entrata della scuola irritata dalle occhiatacce di tutti.
-"Ma che diavolo vogliono?" dissi a bassa voce.
-"Alyyyy!!!" sentii una vocina graziosa urlare il mio nome, mi girai.
-"Ely!" dissi felice.
-"Eccotii! Sono usciti i corsi da seguire, vieni andiamo a iscriverci!" disse
Andai verso al muro vicino alle foto degli studenti, al muro c'erano appesi diversi fogli con diversi corsi da poter seguire.
-"Se sei indietro con qualcosa iscriviti alla materia di cui hai bisogno...!" disse Ely arricciando il naso.
Guardai i vari fogli appesi
-"Io direi matematica." dissi fissando il foglio in alto a destra, dopo di che, scrissi il mio nome.
-"Aly, c'è la festa di Halloween fra tre settimane e io sto dando una mano alla scuola con gli addobbi e a organizzare l'evento, ti va di aiutarmi dopo scuola?" chiese Ely dolcemente.
Io amavo Halloween, amavo l'autunno e tutti i colori che esso comprendeva, dissi di si, senza farmelo ripetere due volte.
-"Cavolo non sapevo della festa di halloween.." dissi.
-"Beh è normale... è stata confermata prima che tu arrivassi.. mi spiace che nessuno ti abbia detto niente.. dobbiamo trovarci il vestito però. Viene premiato quello piu bello." disse Emy entusiasta.
Questo evento del ballo di halloween mi tirò su il morale di un sacco.
Non che mi interessase vincere, ma se si trattava di costumi halloween io ero un esperta, riuscivo ad essere sexy e inquietante nello stesso tempo.
Suonò la campanella e entrai in classe, avevo scienze. Appena entrai rimasi impietrita per qualche secondo e notai che nella mia classe di scienze c’era lui, Andy.
Deglutii, mi guardai agitata in giro e notai che non c’erano posti liberi, e se c’erano le persone non mi andavano a genio..andai vicino a lui.
-“Posso ..?” domandai.
-“Certo, siediti pure.” Disse lui sorridendo.
Tutti ci guardavano, ma che diavolo volevano?! Era cosi strano che io mi fossi seduta di fianco a lui?
Mi schiarii la voce.
-“Allora come stai?” dissi timidamente.
-“Incantevolmente bene, ti ringrazio.” Rispose girandosi e guardandomi negli occhi.
-“E te?” domandò, sempre con il suo sorrisino perfetto.
Cavolo sentivo le mie guance diventare calde.
-“Si.. si sto bene.” Risposi.
Mi girai, guardai il mio quaderno di scienze, nervosa. Non sapevo cosa dire. Il professore non era ancora entrato in aula.
Girai lentamente gli occhi verso di lui, ma notai che mi stava guardando, così in meno di un secondo mi ritrovai a guardare la copertina del mio quaderno.
-“Come sei seria” disse sorridendomi.
-“I-io? Nono.. sono solo stanca..” dissi diventando un pomodoro.
Si stiracchio tirando le braccia indietro e poi appoggiò la testa sul banco, facendosi da cuscino con le braccia incrociate. Aveva il viso rivolto verso di me, gli occhi erano chiusi.
Era abbastanza vicino da sentire il suo profumo, il cuore mi batteva all’impazzata. Era cosi buono da potermi far girare la testa.
Aprì i suoi occhi di ghiaccio, all’improvviso , si tirò su.
-“Sai, ho visto che abbiamo un po di lezioni insieme.” Disse sorridendo.
-“Ohw… beh, bello.” Dissi io, ricambiando il sorriso.
Entrò il professore, si scusò per il ritardo e cominciò a distribuirci diversi fogli e ci spiegò il lavoro da fare con il proprio compagno di banco.
-“Voglio che per il mese prossimo mi preparate una presenzazione su un argomento a mia scelta…ovviamente ogni coppia avrà un argomento diverso.” Disse ridendacchiando e facendo una faccia da “non fate i furbetti ”.
Erano molto simpatici i professori qui.
-“Vorrà dire che ci vedremo anche dopo scuola, possiamo andare a farlo da starbucks, o a casa mia.” Disse Andy guardando tutti i fogli.
-“Farlo.. cosa?” dissi guardandolo.
-“Il lavoro… la presentazione, Amy.” Disse ridendo.
-“Ohhhw.. si certo, scusami..ahah mi ero solo un po.. ecco.. starbucks o casa tua va benissimo” dissi ridacchiando e morendo dalla vergogna.
-“Piccola pervertita” disse schiacciandomi la matita dalla parte della gommina contro la mia guancia.
-“Ma no!” dissi io ridendo imbrazzata.
Era cosi carino e gentile, non riuscivo a concentrarmi, mi chiedo come avrei fatto nel seguente mese dopo scuola.
Le due ore di scienze passarono sfortunatamente troppo in fretta, era piacevole stare con lui. Completammo quasi tutte le schede insieme, ogni tanto faceva qualche battutina e cercavo di non ridere troppo per non attirare l’attenzione del professore.
Guardai l’orologio e vidi che mancavano solo due minuti all’intervallo.
Suonò la campanella, misi tutto il materialle in borsa, mi alzai, guardai Andy sorridendo, lui ricambiò il sorriso.
Si alzò anche lui e camminammo verso l’uscita. C’era un gran baccano, tutti gli studenti che urlavano, ridevano, parlavano nei corridoi.
Vidi Ely, mi guardò, guardò Andy e sgranò gli occhi, ma che aveva?
Aprii l’armadietto, avevamo gli occhi di tutti addosso.
-“Ah.. non far caso a loro.. sono tutti dei perdenti.” Disse guardando a terra.
-“No.. cioè.. è ok.” Dissi io cambiando i libri per la prossima lezione.
Sorrise.
-“E mi spiace ancora per quello che ti stava per fare Cassie.” Disse serio.
-“No, davvero non preocc-“ non dissi una parole in piu.
Vidi Cassie buttarsi letteralmente al collo di Andy e baciarli le labbra con tale passione che..
Sgranai gli occhi, fissai quella scena raccapricciante, guardai per terra per poi rialzare subito lo sguardo.
Ecco perché tutti ci fissavano, lui era il ragazzo di Cassie e il fatto che lui stava parlando con me era un problema.
Chiusi l’armadietto con tale violenza che rimbombò in tutto il palazzo.
Mi voltai pronta a cambiare direzione.
-“Oh povera Amy! Credevi che il ragazzo piu fico della scuola fosse single e che stava per dare attenzioni proprio a una sfigata come te? Beh tesoro ti sbagli, è fidanzato con me e tu per lui non sei altro che aria.” Disse Cassie, sistemandosi il lucidalabbra rosa.
-“Cassie smettila!” urlò Andy arrabbiato.
-“No, va bene.” Dissi con voce fredda e decisa.
Cassie sorrise con il suo lucidalabbra perfetto
-“Amy davvero.. non starla a sentire .” disse cercando di staccarsela di dosso.
Mi voltai e andai verso l’uscita della scuola.
Ely corse corse verso di me, mi abbracciò. Avevo gli occhi pieni di lacrime per il nervoso, alla fine non doveva importarti, eppure perché mi faceva tanto male? Ci avevo parlato solo due volte nella mia vita, non dovevo assolutamente essere gelosa. E dovevo aspettarmelo.. aveva ragione Cassie.
-“Amy..” disse Ely stringendomi.
-“È tutto okei” dissi stringendola a mia volta.
-“Dovevo dirtelo, perdonami.. non sapevo che ti interessava Andy Biersack.” Disse colpevolizzandosi.
-“Non preoccuparti, davvero. Non lo potevi sapere e poi non mi interessa minimamente” dissi con un finto sorriso.
-“Vieni andiamo qui dietro.” Disse.
Mi prese la mano e mi trascinò dietro alla scuola.
Accesi una sigaretta. Ero troppo nervosa.
Mi diede un foglio color arancione.
-“Ecco guarda, per oggi devi aiutare me e gli altri a organizzare le decorazioni per la festa, quindi salti l’ultima ora di chimica e per il pomeriggio se sei libera stiamo a scuola e poi andiamo a vedere per i vestiti di halloween se non nevica troppo.. ti va?” disse cercando di tirarmi su.
-“Certo, per me va benissimo.” Risposi sputando il fumo come se fossi un piccolo draghetto nero.
Rientrai velocemente a scuola, faceva freddo e cominciò a nevicare. Camminai tenendo la mano di Ely, salendo le scale per andare in aula, notai Andy con la schiena contro gli armadietti e Cassie che lo teneva per mano, era circondato da lei e le sue amichette, per non parlare dei giocatori di football tanto belli ma senza un briciolo di cervello che stavano intorno a loro a provarci con le amichette di Cassie.
Guardai Andy, alzò lo sguardo e i suoi occhi color cielo guardarono dritti dritti i miei.
Alzai le sopracciglia, voltai la faccia e mi diressi verso la mia aula.
Le ore passarono lentamente, all’ora di pranzo mangiai una mela, continuavo a non aver fame.
Mi diressi subito nella palestra con Ely per l’organizzazione della festa.
-“Emy puoi togliere quella lampadina? Mettine una nuova per favore!  Li c’è la scala.” Disse Ely, mettendosi i suoi occhiali rotondi che usava quando doveva fare un lavoro molto preciso.
“Che tenerella” pensai.
Salii in cima alla scale, mi misi in punta di piedi e cercai di sfitare la lampadina.
All’improvviso cominciai a vedere annebbiato, finche non vidi completamente nero.
“Oh no” pensai. Ecco cosa succede se non si mangia per tutto il giorno.
Mi sentii cadere all’indietro, sentii urlare Ely e poi dietro di me il vuoto. La sensazione di vuoto durò poco però.
Delle lunghe braccia avvolsero il mio esile corpo, dallo spavento abbracciai la persona che mi stava tenendo.
Riconobbi il profumo.
Aprii gli occhi, tolsi il viso dal collo che emanava quel profumo cosi buono e mi ritrovai a qualche centimetro dal naso di Andy.
Si formò un cerchio intorno a noi, di persone spaventate.
-“Stai bene?!!?” disse Andy preoccupato.
-“Si..si.. ho solo avuto un giramento di testa.” Risposi io mettendomi una mano fra i capelli.
-“Non direi che stai bene, non direi proprio.” Disse preoccupato.
Vidi Ely e alcuni studenti che erano con noi, intorno a me preoccupati.
Non avevo un briciolo di forze e la mia anemia non aiutava.
-“Ti porto in infermeria” disse Andy deciso.
Odiavo ammetterlo ma avevo davvero bisogno di sdraiarmi, cosi accettai il suo aiuto.
Mi fece scendere dalle sue braccia, ma in ogni caso non volle togliere il suo braccio dalla mia vita, si sentiva piu sicuro in caso di un altro svenimento.
Mi portò in infermeria, mi sdraiai sul letto bianco e lui si misi su una sedia vicino al mio letto.
-“Ti senti meglio, vero?” domandò.
-“Si.. ti ringrazio..piuttosto cosa ci facevi li?” chiesi tenendo fissi i miei occhi sulla coperta bianca. L’aria in quella stanza era cosi tesa, i miei ormoni potevano impazzire da un momento all’altro se solo avesse fatto qualcosa di sbagliato.. non so tipo.. guardarmi!
-“Per sbaglio ho preso il tuo libro di scienze. Ecco qui” disse appoggiando il libro ai piedi del letto.
-“Eh.. mi dispiace per.. per tutto il casino di questa mattina.. so che Cassie è cattiva a volte..” disse cercando il mio sguardo.
-“Èh tutto ok.” Dissi. Ma no, non lo era, volevo domandargli perché cavolo stava con una come lei, perché ? perché?!
Si avvicinò leggermente con espressione affranta in viso. Era troppo vicino, decisamente troppo fot*utamente vicino per i miei gusti.
-“Ehi tutto ok?” mi chiese
Il mio respiro si fece leggermente piu affannoso, guardavo le sue labbra morbide che chiamavano le mie, o forse era tutto nella mia mente?
-“Si, tutto ok” risposi. Lo so che non si era avvicinto a me con malizia ma non poteva sapere l’effetto che faceva su di me.
Perché era calato il silenzio? Perché avevo improvvisamente caldo? Perché eravamo improvvisamente piu vicini di prima? Lo vidi deglutire nervoso, l’aria era diventata pesante, troppo tesa. Forse lo stavo desiderando troppo.
Nella mia testa a quest’ora ero già sopra di lui.
-“Tu stai bene?” chiesi. La mia voce era in qualche modo.. piu bassa.
-“Si si, fa solo un po caldo.” Disse mordicchiandosi il labbro nervoso.
Allora lo sentiva anche lui.
Il mio cuore accellerava, lui continuava a guardarmi con i suoi occhi di ghiaccio.
Il silenzio si spezzò quando entrò nella saletta un infermiera della scuola.
-“Allora che succede signorinella?” disse allegra.
Ci allontanammo di scatto entrambi e li mi resi conto QUANTO realmente eravamo vicini.
-“Un calo di pressione, suppongo..” dissi.
-“Già, si.” Disse Andy, ancora non aveva tolto lo sguardo da me.
-“Biersack tu puoi andare ora, da quanto mi hanno detto l’hai presa proprio al volo èh!” disse l’infermiera.
-“Si beh.. è leggera.” Disse a caso.
Si alzò dalla sedia.
-“Ci vediamo domani, Aly.” Disse sorridendo.
-“Si, a domani Andy.” Risposi, quasi con tono deluso.
Uscì dalla saletta.
-“Aspetta qui, abbiamo già chiamato tua mamma, sarà qui a momenti!” disse l’infermiera.
Lasciai cadere la testa sul cuscino morbido.
Fortunatamente mia mamma arrivò in fretta, preoccupata piu che mai, la solita esagerata.
-“Amy ti avevo detto di mangiare questa mattina, perché diavolo non mi ascolti mai?” disse guardandomi con sguardo accusatorio.
-“Non avevo fame” risposi salendo le scale.
Mi misi nel mio letto, mangiai qualcosa e poi mi lasciai cullare da qualche canzone e dalle coperte del mio letto finchè non mi addormentai.


Ciao a tutti!! Spero che il terzo capitolo vi sia piaciuto! Vi chiedo di lasciare una piccola recensione, negativa o no, mi fanno piacere anche dei consigli, se magari vedete qualcosa che non va, o semplicemente fatemi sapere se avete gradito! Grazie per aver letto.<3
   
 
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