Joke
Scherzo
Le sue nocche contro il viso di Jeffrey non lo emozionava come credeva avrebbe fatto prima di entrare nella scuola e di averlo avuto tra le mani. Era un suono sordo, assolutamente privo di melodia, ma ad Andreas non importava granché.
˗ Quello stronzo di Jeffrey mi ha toccata!
˗ Come ti ha toccata? Che vuol dire?
˗ Una mano sul culo. Una schifosissima mano sul culo. Odio questa merda di città.
˗ Moore!
Andreas si sentì chiamare a gran voce, udì distintamente dei passi che correvano nella sua direzione – perché stavano sicuramente correndo – e sapeva che sarebbe finito nei guai, in quanto aveva riconosciuto benissimo la voce del preside Meyers. C'era anche qualcun altro con lui, forse i bidelli o magari degli amici di Jeffrey che cercavano di salvarlo. Diede un altro pugno e andò bene a fondo, tanto che percepì persino lui di avergli rotto un dente.
Jeffrey piangeva, sconvolto. Di certo non pensava che sarebbe stato picchiato così durante la festa di carnevale della scuola.
Il maggiore dei fratelli Moore si mise in piedi, recuperando fiato e pulendosi le mani sporche di sangue sui jeans sdruciti.
˗ Che ti salta in testa? Volevi forse ucciderlo? ˗ il preside gli si parò davanti, mentre gli amici di Jeffrey andavano ad aiutarlo a rimettersi in posizione eretta.
Andreas fissò negli occhi il preside e vi lesse preoccupazione, ansia e paura. Erano alti uguali e lui aveva circa quarant'anni in più di lui. Schioccò la lingua al palato, assumendo un'aria del tutto innocente.
˗ Lo chieda a lui, ˗ sibilò, spostando lo sguardo infuocato sul ferito.
˗ Quella stronza di tua sorella!
Andreas fece per muoversi ancora, ma le man del preside lo fermarono.
˗ Era solo uno scherzo, un fottutissimo scherzo!
˗ Le hai palpato il culo, razza di stronzo!
˗ Ha la minigonna, che cosa pretendi?
Il ragazzo spinse ancora in avanti, incurante delle nocche che pulsavano violentemente. Voleva dargliene ancora e ancora finché quella bocca non sarebbe stata utile solo per succhiare brodini da una cannuccia.
˗ Sei un fratello imbecille.
Si voltarono tutti verso Mya Moore, entrata nascosta dal litigio del due ragazzi. Proseguì dritta, superando il fratello, e raggiunse Jeffrey.
˗ Lo vedi? Lei non è arrabbiata?
Mya fece un sorriso, poi mosse leggermente il piede sinistro e colpì Jeffrey al linguine con una ginocchiata, mormorando: ˗ Era solo uno scherzo.
˗ Voi due! In presidenza!
I fratelli si diedero uno sguardo d'intesa e si batterono il cinque.
˗ Domani l'avrei ucciso, comunque, ˗ sussurrò lei, in modo che la sentisse soltanto Andreas.
˗ Lo so, cercavo di salvargli la vita.
Sophie's space___
E ho finito la prima delle sette raccolte di questa serie.
Io boh, sono tremendamente emozionata, spero che vi sia piaciuta e vi esorto a lasciare una recensione in modo che possa migliorare sempre di più.
Vi informo comunque che le avventure di questi due fratellini non sono finite, anzi! Se vi è piaciuta questa raccolta, presto scriverò una one-shot con loro protagonisti, dove si spiegheranno tutti i punti interrogativi lasciati in sospeso.
E anche, vi consiglio di conoscere anche gli altri marmocchi marmocchiosi delle altre raccolte, ognuno di loro è speciale a modo suo u.u
detto questo vi voglio bene, vi abbraccio e vi saluto <3