Pensieri, parole, opere e omissioni
Passano le settimane e Scott, appena ha la sensazione che Malia sia più tranquilla e sicura di sé, la affida a Liam e Theo per potersi dedicare alla ricerca di una casa per il branco. Ha parlato un po’ con tutti e sembra che il posto ideale debba essere da qualche parte tra la UCDavis, Berkeley, scelta da Lydia, e la San Francisco University, dove sta cercando di entrare Theo.
Malia, da parte sua, non ha più voglia di studiare, ma si trasferirebbe volentieri insieme a loro per poi cercare un lavoro in asse con le sue capacità nella zona.
In poco tempo Scott si ritrova a fare ciò per cui aveva preso in giro Stiles, cioè dividere in settori il territorio prescelto, valutare i prezzi degli alloggi e cancellarli tutti perché troppo costosi. Questa operazione gli riporta alla mente l’amico e il suo sogno, e si ritrova a pensare se deve contare anche lui nella nuova sistemazione.
In quei giorni tra l’emergenza Malia e Desert Wolf, la povera ragazza ha avuto troppi casini tutti insieme, e il problema Hayden, la ragazza chimera fatica molto a controllarsi, Scott non ha avuto molto tempo per pensare a Stiles. Ma questo non significa che l’amico non gli manchi molto ugualmente.
Tentare di portare a termine il suo piano di convivenza è solo un modo per non dimenticarlo e per farlo sentire accolto quando tornerà. Perché Scott sa che lui tornerà!
Dopo un paio d’ore di lavoro conclusesi con un nulla di fatto Scott deve prepararsi per andare al lavoro, il suo vero lavoro. Quando arriva alla clinica veterinaria Deaton è ovviamente, già lì che lo aspetta.
- Ciao, scusa il ritardo ma, come ben sai, è un bruttissimo periodo ed io tendo a complicarmelo ancora di più - spiega Scott appena entrato nella clinica.
- E pensa che può ancora peggiorare - gli ricorda Deaton, che in realtà già sa che le cose stanno peggiorando.
- E come scusa? Il branco è quasi spaccato in due parti, se non in tre, Stiles se ne è andato senza dire nulla e Kira è chissà dove in Giappone. E in tutto questo dovremmo anche studiare per il diploma, cercando di aiutare Malia visto che era Stiles ad aiutarla a mettersi in pari, e, accessoriamente, prepararci per l’esame d’ammissione al college. Esame per cui io ancora non so nulla. Come potrebbe mai peggiorare? -
- Come sai Stiles è partito accompagnato da suo padre quindi Beacon Hills è rimasta senza sceriffo. Indovina chi è stato nominato sceriffo provvisorio? -
- Ti prego, non mio padre - dice Scott incrociando le dita, non vuole suo padre fisso a Beacon Hills. È troppo pericoloso e lui non sa a cosa va incontro.
- Indovinato! A sostituire lo sceriffo Stilinsky fino alla nomina di un nuovo sceriffo sarà l’agente dell’FBI Raphael McCall. È passato poco fa per controllare le mie referenze e per mostrarmi le foto di una donna uccisa da un animale -
- Licantropo? - chiede Scott per capire qual è la nuova minaccia che mette a rischio la vita a Beacon Hills.
- Peter Hale per la precisione, ovviamente tuo padre lo ignora - spiega Deaton rassicurando in parte Scott.
Sembra che non ci sia nessuna nuova minaccia, piuttosto è sempre la solita che ogni tanto torna a farsi sentire. Peter Hale. Come lo dirà a Malia che solo ora comincia a fidarsi di lui?
- Grazie di averlo tenuto all’oscuro di tutto. Come fai ad essere certo che l’assassino sia Peter? -
- Il cadavere era quello della Desert Wolf -
Ok, nulla di nuovo, nulla da dover dire a Malia. Aspetta, Deaton come sa che quella era la Desert Wolf?
- Aspetta tu conoscevi il suo aspetto e non ci hai detto nulla? - Scott è piuttosto sconvolto, non credeva che Deaton gli stesse nascondendo una cosa così grossa.
- Se è per questo conosco anche il suo vero nome. Scott sono stato io a far nascere Malia, e naturalmente ho aiutato Thalia a farla sparire. Sapevamo perfettamente che tipo fosse la Desert Wolf e quando ho letto nei suoi occhi le sue intenzioni con Malia, non avevamo altre possibilità. In quel periodo Peter era completamente soggiogato a lei quindi non potevamo contare su di lui, per proteggere la piccola dovevamo farla sparire dalla vita di entrambi -
- Perché non ce lo hai mai detto? - chiede Scott arrabbiato.
L’entrata di una cliente impedisce a Deaton di rispondere, non che avesse davvero intenzione di farlo, e da inizio alla giornata lavorativa di Scott.
A fine giornata Scott fa per andarsene, già dimentico del problema Desert Wolf, ma Deaton lo ferma - Mi dici cos’hai? Oggi mi sei sembrato più pensieroso del solito. È per tuo padre? -
- No, è che sto cercando un posto in cui andare a vivere l’anno prossimo con Lydia, Malia e Theo, solo che non trovo nulla alla nostra portata - spiega Scott leggermente giù di morale. Vuole davvero trovare una casa per se e per i suoi amici.
- Dove stai cercando? -
- Nella pezzo di California compresa tra la UCDavis, Berkeley, e la San Francisco University -
- È un area piuttosto vasta ma mettendomi in contatto con alcuni emissari che conosco dovrei riuscire a trovare quacuno in quell’area che possa seguirvi e trovarvi un posto in cui stare. Infondo è meglio se non rimanete senza messo ed io non posso seguirvi, non possiamo abbandonare Beacon Hills e il Nemeton a sé stessi -
- E poi qui rimarrebbero comunque Parrish, Liam e Hayden che hanno molto più bisogno di te di quanto possiamo averne noi - ricorda Scott al dottore, perché tutti sembrano dimenticare che anche se lui se ne sta andando Beacon Hill non rimarrà completamente sguarnita.
- Contatterò alcuni amici e vedrò di trovarvi un emissario, tu occupati solo di studiare ed essere ammesso alla UCDavis -
- Ok, grazie -
Scott esce di corsa per tornare a casa sperando di trovarci Malia per raccontarle le novità. La ragazza coyote, per quanto abbia fatto pace con il vero padre e cominci a trovarsi bene in compagnia di quello adottivo, abita ancora da lui perché non se la sente di restare troppo tempo sola. Ma non è che a lui poi dispiaccia tanto!
Anzi gli piace averla intorno, lo fa sentire meno solo adesso che non c’è Stiles.
Aperta la porta di casa però Scott non sente ne l’odore di bosco di Malia ne l’odore dolce di sua madre; sente invece quello intenso e pungente di suo padre. Fantastico.
Appoggiate le chiavi nella ciotola apposta affianco alla porta Scott si sposta in cucina dove il padre sta tentando di preparare qualcosa per cena. Moriranno avvelenati.
- Vuoi una mano? -
Il padre sussulta e si gira allarmato - Ciao Scott, ero sovrappensiero e non ti ho sentito arrivare -
- Scusa, non volevo spaventarti - Scott a volte dimentica che dopo la trasformazione ha acquistato la capacità di muoversi in modo furtivo anche quando non vuole.
- Non preoccuparti Scott, la colpa è mia che per lavoro sono abituato ad avere sempre la guardia alzata. Comunque non mi serve una mano è quasi pronto -
Scott sale in camera a cambiarsi per poi scendere a cenare con il padre.
Prima di tornare di sotto però Scott fa uno squillo a Malia per sapere se sta bene, dove si trova e se torna per cena; poi, visto che la ragazza non risponde manda un messaggio a tutto il branco. L’unico a rispondere è Theo, come Scott si aspettava visto che erano andati a studiare insieme, che gli dice che Malia ha deciso di cenare da Peter.
Solo a quel punto Scott scende per cena.
- Cosa stavi facendo di sopra che ci hai messo un secolo a scendere? - chiede Raphael come se stesse interrogando un sospettato.
- Nulla che ti riguardi - risponde Scott sulla difensiva. Dopo il casino Dread Doctors  è diventato molto protettivo nei confronti del suo branco, soprattutto di Malia.
All’inizio nessuno dice nulla rendendo l’atmosfera molto pesante, tanto che dopo un po’ Scott stesso cerca di alleggerirla parlando.
- E così sostituirai lo sceriffo per un po’ -
- Si, fino a che non ne nomineranno uno nuovo. Ne sono molto felice così finalmente posso passare un po’ di tempo con te e, contemporaneamente, proteggere Beacon Hills. Questa città ha un tasso di mortalità troppo elevato rispetto alla popolazione che la occupa. Soprattutto visto e considerato che la maggior parte di decessi vengono schedati come ad opera di un grosso animale quando nella foresta non sembrano esserci animali più grossi di un coyote.
Oggi, come tu credo già sappia, ho parlato con il dottor Deaton e mi ha confermato che anche il cadavere che abbiamo appena ritrovato nel bosco è stato ridotto così da un animale. Ma, per quanto anch’io mi rendo conto che le ferite non possono essere state inferte da una mano umana, mi chiedo … -
Raphael si ferma accorgendosi di aver sommerso il figlio di notizie che probabilmente nemmeno gli interessavano - Scusa, ti sto annoiando -
- No, anzi sono molto curioso di sapere cosa rende Beacon Hills così pericolosa - mente Scott, visto che sa perfettamente qual è il problema della città e lo combatte da anni - Sono solo preoccupato all’idea che tu sarai là fuori a combattere contro dei mostri da solo -
- Non sono dei mostri, Scott, ed io non sono solo, ho la mia squadra - Certo, peccato che suo padre non sappia che uno dei mostri a cui Scott si riferiva fa parte della sua squadra - E poi tu e la mamma siete sempre in giro e in pericolo, per questo devo porre fine a questi strani omicidi -
- Papà, stai attento … - Scott non sa come aiutare il padre, non se la sente di dirgli cos’è, ma deve metterlo in guardia. Sa che non può chiedere al padre di non accettare quel lavoro ma ha paura che indagando si cacci in qualche casino, così capisce che in qualche modo deve avvertirlo - … perché sono davvero dei mostri. Ne ho visto uno nel bosco circa due anni fa, per fortuna sono riuscito a scappare -
- Perché non hai detto nulla allo sceriffo? -
- Oh, lo sa. Ma non sapeva come scrivere nel rapporto che un adolescente aveva visto un gigantesco lupo nero su due zampe con gli occhi rossi che si aggirava nel bosco in una notte di luna piena. Lo ha visto anche Lydia fuori da un supermercato e lo hanno ripreso anche le telecamere, ma nessuno crederebbe mai a questa storia. E poi come lo porti un lupo in tribunale? -
Scott piuttosto che raccontare una bugia ha optato per una mezza verità  che non dovrebbe mettere nei guai nessuno e contemporaneamente dovrebbe tenere suo padre lontano dai guai, mandandolo su una falsa pista.
Quel lupo non c’è più, Peter ha ormai cambiato forma, e cercarlo dovrebbe proteggere suo padre da altri pericoli più reali e recenti, come le ultime chimere fuori controllo. Scott sa che sta nascondendo molte cose al padre ma, sostanzialmente, lo fa per il suo bene.

Nel frattempo Malia ha passato la giornata a studiare con Theo per non rimanere indietro. Il ragazzo tiene a lei come ad una sorellina e vuole che finisca l’anno insieme a loro, insieme a lui. Così, con l’aiuto di Lydia, si è assunto il compito di farla studiare in modo che venga promossa. Sarà dura ma ce la faranno!
A sera, dopo averla aiutata a prepararsi per un test di letteratura, Theo fa per riaccompagnarla verso casa con la sua macchina. Ora che non deve fare di tutto per conquistare la sua fiducia cerca di far guidare Malia il meno possibile.
- Potresti lasciarmi allo stabile di Derek? - chiede la ragazza appena lui ha messo in moto.
- Perché? Derek non è in città -
- Lo so, ma Peter vive lì fino al suo ritorno, quando probabilmente verrà cacciato fuori -
- Come va con Peter? Si comporta in modo strano? -
- Stiamo provando a conoscerci, non è facile. Comunque ho scoperto che non è poi tanto male, è sempre mezzo matto ma sembra aver deciso di non fare più del male -
Theo parcheggia sotto lo stabile - Se hai bisogno chiama. E ricorda che è un professionista dell’inganno e della manipolazione -
- Non preoccuparti Theo, Lydia mi ha descritto egregiamente il soggetto l’anno scorso quindi sono preparata - dice Malia scendendo dall’auto.
- Come te lo ha descritto? -
- Come satana con lo scollo a V - Theo scoppia a ridere mentre mette in moto e se ne va.
Malia rimasta sola davanti al portone lo apre, Peter gli ha dato le chiavi, ed entra. Peter ha preso possesso del loft di Derek perciò Malia deve salire all’ultimo piano prima di trovare la porta giusta. Peter non la stava aspettando, non sapeva nemmeno che sarebbe passata, così resta sorpreso nel vederla entrare.
- Tesoro come mai sei qui? -
Malia si aspettava un accoglienza più calda ma espone comunque il suo piano - Per ordinare una pizza e vedere un film demenziale insieme a te -
- Perché? - chiede Peter sconvolto. Non si aspettava che Malia gli sarebbe piombata in casa così all’improvviso ma, crede di potercisi abituare.
- Perché sei mio padre - risponde Malia tranquillamente.
Durante il film Malia cerca di coinvolgere il padre ridendo con lui delle cretinate fatte dalla protagonista e Peter finge di seguire il film. In realtà Peter sta pensando alla morte della Desert Wolf ma non ha il coraggio di parlarne con la figlia.
Dopo il film Malia comincia a parlare della partenza di Stiles e dall’affetto che prova per Theo, e Peter finge di interessarsene. Non vuole che la figlia capisca cosa gli passa per la testa. Una volta finita la pizza Malia si fa riportare a casa McCall dal padre e,una volta lì, lo saluta con un bacio sulla guancia.
Rientrata trova uno strano tipo che dorme sul divano, le sembra di averlo già visto ma non si ricorda dove. Salita al piano di sopra Malia entra nella camera di Scott dove lo trova profondamente addormentato.
Si sdraia nel letto accanto a lui e abbracciandolo da dietro gli sussurra - Mi sei mancato -
Scott si è svegliato perché l’ha sentita entrare ma non dice nulla. Non sa cosa dire anche se anche a lui è mancata la compagnia della ragazza.