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Autore: Shinra    14/02/2009    1 recensioni
Quattro suicidi vogliono farla finita e si incontrano sul muro dal quale hanno deciso di porre fine alla loro triste esistenza... Tuttavia, parlando tra loro, qualcosa gli farà cambiare idea... forse.. - Ispirato all'omonimo libro di Nick Horby.
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cloud

Ci sono momenti nella vita in cui ti fermi e ti chiedi: perché.
Perché il mondo gira sempre dalla parte dei cattivi, al punto tale da farti credere di essere tu il vero cattivo.
Perché non riesci mai ad essere forte quanto lo sono gli altri, e ti senti invece un bambino che ha bisogno di sentire il tepore delle loro braccia per smettere di piangere.
Perché la vita è così ingiusta da toglierti gli amici più cari, e le persone che sono state il tuo punto di riferimento... prima di lasciarsi dietro una scia di domande che iniziano tutte con... “perché...?”.
Perché la tua ragazza è una gnocca e non te la dà perché riesce a vederti solo come un amico d'infanzia? Ah! Queste belle parole... quante volte le ho già sentite, prima di decidere che preferisco non sentirle mai più?
Ecco una domanda senza un perché... ma sono sicuro che la prossima vostra domanda sarà:
PERCHÉ vuoi suicidarti?
Ebbene la risposta è: perché sì. E cercate di farvela bastare.
Ne ho fin sopra i capelli di tutte le sfighe e le carognate che mi sono successe dalla prima saga ai sequel... E ce ne vuole per arrivare fin lì... sopra i capelli, intendo.
So già cos'altro partorirà quelle mente malata di mucca pazza del produttore... (recita la parte di Hojo, per intenderci.):

“Sì, facciamo che la madre di Cloud è ancora viva... ed è la sorella della madre di Aerith!”

Quand'è così preferisco che la lascino morta, pace all'anima sua.
Tutte le volte che ho rischiato di morire e qualcuno arrivava improvvisamente a salvarmi la vita... quanti soldi si sarebbero potuti risparmiare se Vincent o Barrett avessero sbagliato il timing?
O quante volte avrei potuto sbagliare apposta l'ordine delle materie, cosicché Phoenix non fosse abbinata al Final Attack e ci avremmo allegramente lasciato tutti quanti le penne? Almeno la Fenice non sarebbe diventata calva...
Ma sono andato avanti, ho messo un piede davanti all'altro, ho schiacciato l'accelleratore, ho sganciato 1000000000 GP per vincere a quelle montagne russe di merda, mi sono fatto quasi cogliere d'infarto per tutte le volte che mi hanno fatto spuntare Sephiroth da sotto il pavimento dimenticandosi di avvertirmi, ho fatto di tutto! Sono anche cascato da 600 piedi di altezza... ricordate la scena dei fiori? Ai tempi non esistevano le controfigure...

Fatemi vedere un altro di quegli schifosi Chocobo da cavalcare per addestrarli e farmi sfornare figli di tutti i colori e io giuro che mi uccido!!!

Ho detto così al gruppo di produzione. Non mi hanno creduto.
Peggio per loro, dovranno trovarsi un altro Emo. Be', in giro per il mondo ce ne sono tanti ormai... che non hanno ancora commesso il suicidio.

Ho deciso, al sei mi butto.

Mi alzo. Sento le gambe un po' addormentate e la schiena indolenzita. Sensazioni che tra poco non sentirò più. Sarà come quando sono stato avvelenato dalla Lifestream... sì, quella volta... No, non era un manichino... Ci stavo io sul serio sulla sedia a rotelle. Uno degli scherzetti di Sephiroth, anche se sono convinto che ci sia stata anche la collaborazione di Zack. Gli è costato un bel po' di straordinari al Wonder Bar, per pagare il medico che mi assisteva a Mideel. Un medico vero.

Patetico. Qualsiasi scenario della mia vita che cerco di riportare alla mente, rappresenta solo situazioni patetiche o imbarazzanti...
Adesso capisco, non era il Cloud Strife di Final Fantasy VII il ragazzo solo, timido, imbranato, senza amici e senza speranza...
Credevo di stare interpretando il personaggio... invece ero solo me stesso.
Guardo il cielo, ma non riesco a vedere le stelle, solo una piattaforma grigia e spoglia. Mi assomiglia, credo. Basta una sola bomba, ben piazzata, per mandarla in frantumi. E nel corso della mia vita, di bombe ne sono esplose fin troppe, ma nessuno è riuscito a piazzarle con sufficiente accuratezza. Solo io posso riuscirci.

Non conterò.

Un bel respiro e...

«Che cosa ci fai TU qui!?»

Mi volto. Vedo la sua testa emergere dal muro di pietra. Sorrido. Gli scherzi del destino... alla fine c'è riuscito a farmi morire, il bastardo.
Lo shock mi ha fatto perdere l'equilibrio e mi sento cadere di schiena. Involontariamente spingo una mano dietro di me per ammortizzare la caduta. Inutile. Ma anche questo mi fa sorridere. Sorrido mentre guardo la sua espressione sconvolta scomparire lentamente dietro il cornicione.
È fatta, penso.

Errore!

L'unica volta che doveva lasciarmi morire, a Sephiroth viene la brillante idea di prendermi per un piede!
La sua mano fredda mi stringe forte la caviglia e le sue unghia penetrano nella mia carne.
Ovviamente mi agito, ma lui non mi molla. La ciabatta scivola per il movimento del piede e mi colpisce in testa. In quel momento guardo giù. O su. E mi sembra di guardare un cielo fatto di detriti e lamiere.
Sento Sephiroth urlare sopra di me. Mi lancia insulti, lo stronzo, uno dietro l'altro, mentre con l'altra mano cerca di afferrarmi l'altro piede. Ma io non sono stupido.
Gli do un calcio in bocca, credo, non ho idea di cosa fosse, ma deduco di avergli fatto male perché mi chiama: «Cazzo di puntaspilli--» e non riesco a sentire il seguito, perché a quel punto urlo anch'io. E non potrei smettere neanche volendo, perché i suoi capelli finissimi e argentati del cazzo gli sono scivolati oltre le spalle e hanno raggiunto senza difficoltà i miei piedi nudi, - l'altra ciabatta non ricordo quando sia caduta però, se prima o dopo il Cazzo di puntaspilli - e adesso mi agito come un'anguilla, ridendo.
Sbatto più volte la testa e le spalle contro il muro, e mi procuro un bel po' di escoriazioni sulla schiena, perchè la maglietta e scivolata verso il cielo di rottami.
Sephiroth nel frattempo è riuscito ad afferrarmi anche l'altro piede, ma combatte alla cieca, perché gli sono caduti i suoi bellissimi capelli davanti gli occhi e non vede una cippa.
Vorrei immaginarmi la scena: io appeso per i piedi sull'orlo del baratro e in pigiama, e Sephiroth che cerca di tirarmi su con i capelli davanti alla faccia (uno spettacolo migliore pure delle Metamorfosi di Vincent), entrambi scalcianti e scalpitanti. Evito di pensarci perché altrimenti rischierei di morire per asfissia. Anche se questa non sarebbe una cattiva idea...
Non ho il tempo di metterla in pratica però, perché la mia testa sbatte un po' più violentemente contro il muro, e stavolta i capelli non ammortizzano. Sephiroth si ferma di colpo, e capisco perché quando inizia a farmi ondeggiare facendomi sbattere ripetutamente la testa contro la pietra. Ho una sensazione di Deja Vu...
A questo punto non so se creperò prima per le risate o per le testate contro il muro. Che Sephiroth mi molli lasciandomi tranquillamente sfracellare al suolo mi pare fuori questione.
Tutto sta nel vedere se durerà più la sua forza o i miei HP...
Vedo già tutto nero, senza che abbia sentito in alcun modo la forza di Sephiroth vibrare sotto il mio peso, e, prima di svenire per l'ennesima cozzata, un ultimo pensiero si erge nella mia mente:
C'ha il Tough Ring, il fetente...
  
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