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Autore: cherrycola    05/10/2015    2 recensioni
Alla fine di ogni capitolo della storia che sto per raccontarvi non vi è una nota dell'autrice.
Ogni commento che lascerete verrà bellamente ignorato dalla sottoscritta poiché al capitolo successivo provvederò a rispondervi.
Che cosa credevate? Che non l'avrei fatto?
Starò pure impazzendo per via di questa faccenda ma almeno mi piace pensare che mi sia rimasto ancora un briciolo di cortesia.
Comunque non ci sarà un asso di tempo preciso entro il quale dovrei aggiornare.
Perché?
Perché, per mia grande sfortuna, la protagonista della mia storia sono proprio io.
Scriverò di giorno e pubblicherò al crepuscolo mai dopo, o fino a quando mi sarà possibile poterlo far di sera lo farò.
La notte è di suo dominio e, come ogni fottutissima notte lui si appropria di me.
Non so fino a quanto resisterò ma, se avete mai avuto anche una sola volta la sensazione di non essere soli la notte, leggete.
Leggete e ascoltate quello che ho da dirvi, un giorno potrebbe salvarvi la vita.
Vi avverto che ho pubblicato questa storia anche su Wattpad, con lo stesso titolo ma sotto un altro nickname.
DeepBlue
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Nuovo personaggio, Pitch
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Violenza
Capitoli:
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                                                   .-Buio-.
                             

                     

 


Mi trovavo in un luogo freddo. Molto freddo.
Aprii gli occhi e per un'attimo mi parve di non averlo fatto, non c'era luce.
Nemmeno il più piccolo spiraglio.
Mi guardai a torno.

Ero ancora terrorizzata, che fine aveva fatto quell'uomo?

Perché mi ha portata qui?

Cosa vuole farmi?

Sospirai tremante.
"Credo che l'unico modo che hai per scoprirlo sia guardare..."
Trattenni il fiato e mi tirai su dolorante con la strana sensazione di essere rimasta in quella innaturale posizione per tutta la notte.
Ero sudata fradicia e stanca, molto stanca.
In un attimo le immagini dei puri incubi che mi avevano fatto visita quella notte mi tornarono in mente, rabbrividii.

Io non avevo MAI avuto degli incubi.

Ero a sedere sul letto.
" Bene Clara, proviamo a ragionare..." mi imposi mentalmente.
Non c'erano finestre in quella stanza, perché?

Era forse un ladro?

Un vampiro?

Biancaneve?

Un rapitore?

Un assassino?

Trova le due ultime risposte le più probabili.
Bene, siamo nel così detto, covo del Ladro/Assassino?
Molto probabilmente si, e, a giudicare dall'odore di chiuso e dall'aria non molto respirabile penso di trovarmi sotto terra.

Altre informazioni?

Vediamo...non si sente nemmeno un rumore e, o le pareti sono anti acustiche o siamo in un luogo molto isolato.
E, almeno che il mio rapitore non sia un sociopatico deficiente, penso che entrambe le opzioni siano azzeccate.
Il letto.
Dondolai un po su di esso anche se mi ritrovai a dover smettere subito, visto il singolare scricchiolio del legno a me sottostante.
Vi era un materasso consumato e non del tutto lindo e pulito, le coperte erano stracciate e il cuscino sembrava l'unica cosa decente.
E, come se non bastasse, ero solo in camicia da notte e mi faceva un freddo cane.
Fantastico. Davvero.
Strinsi i denti nascondendo il mio corpo infreddolito e tremante tra la coperta.
...
Niente.
...
Un cigolio.
Uno spiraglio si apre.
Una porta.
Non dovevo averla notata a causa dell' oscurità.
Una candida luce opaca entra nella stanza, mostrando quattro mura nere.
Il mio battito cardiaco aumenta.
Non entra nessuno.
Zero. Nisba.
Corrucciai le sopracciglia, perché aprire una porta se nessuno entra?
Suppongo che il mio rapitore non voglia farmi uscire.
Mi strinsi meglio nelle coperte e, sempre sul letto, mi avvicinai per quanto possibile alla luce.
Fredda anche questa, grugnii scocciata, un riscaldamento no, eh?
La porta ad un tratto sbatté rumorosamente facendo piombare la stanza nella più completa oscurità, sobbalzai ritraendomi terrorizzata e rintanandomi come un animale ferito in un angolo del letto.

Che cazzo sta succedendo?!?

Ad un tratto un'ombra scura passò davanti a me, mi ritrassi gridando.
Come diavolo può essere un'ombra più scura della completa oscurità!?
Sentii una risata lugubre e deliziata rimbombare leggiadra in tutta la stanza.
Irrigidii i muscoli.

Oh, la tua paura è così...deliziosa...

-Chi sei?- Esclamai cercando di ottenere una voce sicura e autoritaria anche se mi uscì solo tremante e spaventata.
" Patetica" pensai.

Piccolina...non lo hai ancora capito?..

Giuro che se lo acchiappo gliela fo ingoiare quella stramaledetta lingua!!!
I miei pensieri vennero interrotti da uno sfavillio giungere da un angolo della stanza.
Qualcuno stava accendendo un fiammifero.
Una piccola fiamma rossastra si accese, la seguii con lo sguardo terrorizzata, sembrava muoversi da sola e galleggiare nella più totale oscurità.
Trattenni il respiro mentre il fiammifero accese a sua volta una candela.
Un soffio. Qualcuno spense il fiammifero.
La candela invece continuava ad avvicinarsi e io a schiacciarmi contro la testata del letto in legno mentre l'odore di fumo arrivava fino al mio naso.

Fai attenzione, Bocciolo, non voglio bruciarti..

Ancora quella voce.
Serrai gli occhi spaventata mentre la candela si andava a posare su un comodino nero.
Prima non sembrava esserci...no.
Prima non c'era, esattamente come la porta.
Come fa a far comparire le cose dal niente?!

-...c..chi sei..?-

Lui sospirò profondamente quasi se provasse piacere a gustarsi il mio terrore.
La luce della candela andò ad illuminare la figura che intanto si era seduta sulla mia parte di letto.
Mi ritrassi subito...ma...che cavolo?!.. Aveva dei lineamenti affilati, regali, la pelle era cinerea, i capelli nero pece tirati in dietro erano quasi appuntiti sulle punte.
Aveva le labbra sottili piegate in un sorriso scaltro e...cattivo, era vestito con una lunga veste nera con uno spacco che partiva dal collo e che mostrava il petto abbastanza scolpito.
Era molto alto, tanto.
Si poteva notare anche quando era seduto, non aveva un fisico muscoloso, ma atletico, snello e una postura perfetta.
Ma la cosa che probabilmente impressionava di più in quella singolare figura erano i suoi occhi.
Erano Dorati. Color oro colato, erano sottili, affilati e scaltri, di sicuro molto intelligenti.
Non riuscii a stabilirgli un'età.
In generale?
Era una di quelle persone che appena le incontri ti si accende l'allarme di: 
ATTENZIONE, PERICOLO!!

Rimasi per qualche secondo interdetta, non me lo aspettavo così...caruccio?

-Allora? Sei rimasta senza parole?- Chiese con un'aria superiore stampata in faccia mentre mi guardava dall'alto in basso.
Alzai un sopracciglio dubbiosa, che caratterino però!

A vederlo così, certo, sembrerà un po lugubre ma non così tanto come mi ero immaginata!!
Aprii la bocca per poi richiuderla subito, meglio calibrare le parole con questo tizio!

-Ehm..dove siamo?

Sorrise scaltro.

-Nel mio covo.-

Miiinchia...che faccia da schiaffi...

-Che sarebbe?..-

L'uomo d'altro canto si sporse verso di me.

-Fai un po troppe domande, Bocciolo...-

Disse guardandomi negli occhi con quelle sue gemme dorate.

Rimasi immobile.
Mi sfiorò una guancia ancora bagnata da qualche lacrima.
Merda, non riesco a muovermi!!!

-Oh,si, la tua paura...la sto adorando,sai?-

Serrai gli occhi scostandomi da quel contatto.

-perché sono qui??-

-Per pagare il tuo debito, Bocciolo.-

-Non mi chiamare bocciolo!!!-

-Altrimenti?-

-Altrimenti io...io comincio a chiamarti uomo sacco di spazzatura, razza di maniaco!!!
Fammi andare via subito da qui!!!!-

Esclamai colpendolo in piena faccia.
Evviva ecco a voi la cazzata del giorno!
Lo so, sono pazza.

Lui si ritrasse con un'espressione schifata ed oltraggiata in viso, mentre io non sapevo se mettermi a ridere o cominciare a preoccuparmi!!!
Effettivamente il nome era azzeccato!!!

-Devi imparare il rispetto, ragazzina.- Esclamò mentre un lampo di ferocia passò nei suoi occhi che da dorati diventavano grigiastri, color tempesta.

Sentii delle corde legarmi prima i polsi le poi le caviglie, sgranai gli occhi terrorizzata, presi a dimenarmi a più non posso, mentre e corde mi stringevano e legavano al letto.

Aspetta...

Si muovevano da sole!

Le lacrime raggiunsero i miei occhi sia per il dolore che per la paura, cosa avrebbe mi avrebbe fatto?
Continuai a dimenarmi mentre le corde legavano anche il mio collo in una morsa ferrea.

-Tu..devi imparare... - Disse l'uomo avvicinandosi a me fino a sovrastarmi completamente. -tu, sei una mia proprietà, un mio diritto!
Farai quello che voglio io, quello che dico IO.
Tu..non puoi decidere...poiché sarò io a farlo per te!-

Esclamava con voce furibonda.

Io arrancavo per respirare in lacrime mentre il dolore si faceva insopportabile.

-n..non..non..respiro..-Dissi con voce roca.

Le corde stingevano e tiravano sempre di più mentre gli occhi del mio assalitore perdevano ogni minimo grammo di lucidità, ragione e di color oro.

-Altrimenti...puoi immaginare cosa succederà, piccola ed inutile puttanella-

Arrancai, non ce la facevo più, non avevo aria, le corde mi stavano strozzando.

-n..n..NON RESPIRO!!!-

Gridai disperata con una voce che non riconobbi nemmeno io.

Lui sembrò riprendersi dallo stato di completa furia in cui era caduto e i suoi occhi ridiventare dorati.
Con un gesto della mano dissipò le corde che mi tenevano legata al letto, arrancai mentre l'aria rientrava con prepotenza nei miei polmoni con tale forza che mi spinse in avanti, addosso al mio quasi assassino.
Tossivo e singhiozzavo piangendo scossa da continui brividi.
Lui invece sembrava abbastanza stupito e sconcertato, cosa che mi fece salire i nervi a fior di pelle.

Nonostante i miei vani tentativi di scansarmi l'uomo riuscì a prendermi in braccio mentre con delle bende nere mi fasciava le bruciature e sbucciature che le corde mi avevano provocato.

Io d'altro canto non avevo la forza con cui protestare.

Quindi rimasi così, tra le braccia del mio quasi assassino che mi curava le ferite che lui stesso mi aveva provocato.

Logico,no?

Eravamo in silenzio, io a guardarlo mentre ogni tanto incontravo il suo sguardo indecifrabili per poi subito abbassarlo.
Le sue mani correvano agili e veloci sulle mie ferite, ero stanca...molto stanca.

Una volta che ebbe finito si occupò della mia fronte, sporca di quello strano liquido che mi era gocciolato sulla fronte e del mio sudore.
Chiusi gli occhi godendomi quelle inaspettate carezze, ma rimasi in allerta, quell'uomo non mi piaceva nemmeno un po'!!!

Ad un certo o punto mi sollevò, oh, si, era molto alto!
Mi posò sul letto, solo che questa volta era...diverso?
Più morbido, più grande e con una coperta più calda, naturalmente , tutto rigorosamente nero.
Continuai a guardarlo tra lo stupito e l'interrogativo mentre mi rimboccava le coperte.

-Dormi.-

Mi disse poi con tono che non ammetteva repliche.

-No-

Gracchiai io con la voce caratteristica di chi non parla da un po.

-Cosa..-

-Se dormo faccio gli incubi, come stanotte.- continuai guardandolo nei sottecchi.

Vidi un sorriso divertito comparire sul suo viso.

-È per questo che sei qui, per fare incubi.-

-Chi sei tu?- Chiesi mezza addormentata e completamente sfinita.

-Io sono il tuo personale peggior incubo, Bocciolo.
Io, sono Pitch Black!-

Quella notte gli incubi furono raddoppiati.
 


 

DeepBlue

 
   
 
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