Non
appena la carrozza con su Lotty e gli altri
svoltò l’angolo, smisi di agitare la manina, e
insieme a Grell rientrai in
casa.
<
Grell sono stanca, posso andare a letto? >
chiesi al maggiordomo: mi sembra strano non avere Sebastian che gira
per casa…
sento già la mancanza degli altri!
<
Certamente signorina, la sveglierò io per
pranzo > mi disse Grell con un sorriso: mi piace chi
è sempre sorridente,
magari posso chiedergli una cosa…
<
Grell! Mi racconti una favola? Dai dai ogni
volta che lo chiedo a Lotty mi tira un cuscino in testa, e Sebastian
ogni sera
dice che deve andare a contare le mattonelle della cucina! Ti preeegoo!
>
Il
ragazzo arrossì vistosamente iniziando a
balbettare: bene sta cedendo è il momento di sfoggiare i
miei occhioni azzurri
da cerbiatta.
<
Daiiiiii…ti pregoooo >
<
Va bene… dovevo mettere a posto il salotto…
Madame Red mi ucciderà >
<
Non ti preoccupare chiederò a Lotty di
proteggerti! Grazie Grell! > abbracciai di slancio il
maggiordomo, che
diventò color fragola, dopodiché salimmo al piano
disopra: saltellai
tranquillamente fino alla mia camera, e la mia camicetta da notte
sobbalzava ad
ogni mio passo, ehehe!
Non
appena il maggiordomo aprì la porta, mi lanciai
sul letto sprofondando tra i cuscini, e mi infilai sotto le coperte.
Con una
mano afferrai Madame Butterfly, mentre con l’altra presi un
grande libro dal
comodino e lo diedi al ragazzo:
<
Tieni, è il “ Grande tomo sulle leggende e
avventure del Pandacorno zuccheroso “. Dai dai! Inizia! Ah no
prima il bacino
della buonanotte! > dissi angelicamente.
<
Ma signorina, non è abbastanza la favola? Anche
il bacino vuole? > chiese sempre più agitato; e va
bene occhioni da
cerbiatto modalità super in azione.
<
Oddio..c-che sguardo p-penetrante… o-ok ma la
prego non si metta a piangere >
Siii
ho vinto ho vinto! Mi raggomitolai sotto le coperte,
e Grell mi diede un bacino sulla fronte per poi sedersi sulla poltrona
di
fianco al mio letto: mentre la voce del maggiordomo iniziò a
coprire il silenzio
che aleggiava in camera, strinsi Madame Butterfly al petto e immaginai
cosa
stavano combinando gli altri.
Molto
probabilmente Lotty si starà divertendo…..
E
anche Ciel….
E
Sebasti…
……..
<
Signorina si svegli, le ho portato la merenda
>
La
voce di Grell mi riportò alla realtà, lentamente
mi misi a sedere sul letto, mentre il maggiordomo posò un
vassoio contenente
una tazza di latte fumante e dei biscotti sul comodino: alla vista del
cibo il
mio stomaco emanò un rumoroso brontolio, e le mie guance
diventarono rosse per
la vergogna…. Che figura! Un momento, ma che ore erano?
<
Ma quanto ho dormito? > esclamai notando
l’ora sull’orologio a pendolo di fianco al mio
letto.
<
Mi scusi signorina, ma ero talmente impegnato
da scordarmi della vostra presenza: mi scusi mi scusi! > Grell
si mise quasi
in ginocchio davanti al letto. No, non deve far così, non mi
piace vedere le
persone tristi, sennò piango!
<
No Grell, non è colpa tua…io….
buaaaaahhhh >
Scoppiai
in lacrime agitando Madame avanti e
indietro dalla disperazione: ho sgridato una persona sono una bambina
cattiva!!
Ok, veramente non ho fatto nulla, ma fa niente sono cattiva
perché una persona
vicino a me sta piangendo!!
<
No signorina non deve piangere! O mamma, e
adesso come la faccio smettere? No milady si calmi, l-le ho portato il
latte
caldo e i b-biscotti alla vaniglia che le piacciono tanto! >
Ha
detto biscotti alla vaniglia? Ma come faceva a
saperlo che mi piacevano?
<
Ooooooh grazie Grell!! Ti voglio tanto bene!
> dissi sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori, e il ragazzo
indietreggiò leggermente,
per poi uscire dalla stanza alla velocità della luce. Oh
povero, aveva fretta!
E io avevo fame!
<
Bene Madame – dissi prendendo il mio pony in
braccio – è l’ora del pranzo-merenda!
Ooooh, è un meranzo! Che bello! >
esclamai prendendo il vassoio e posandolo sul materasso davanti a me;
mangiai i
biscotti con gusto, uno per me, e uno per Madame, e alla fine bevvi il
latte
caldo: che buono, aveva uno strano sapore ma per il resto era ottimo!
<
Oooh è meglio cambiarsi, tra un po’ arriveranno
gli altri! > dissi, e volteggiai fino all’armadio per
scegliere il vestito
da indossare: optai per un bellissimo abito lilla con dei fiocchi rosa
sulla
gonna, e un nastro in tinta per legarmi i capelli in due lunghi codini.
Adorabile!
<
Bene, sono pronta, è ora di farti bella Madame!
>
Presi
la mia spazzola dal cassetto, ed iniziai a
pettinare la criniera del pony,
mentre
pensavo a come acconciala per la cena, quando improvvisamente una
vampata di
calore mi attraversò il corpo, facendomi arrossare le
guance. Strano, prima
stavo benissimo… mah meglio aprire la finestra, non vorrei
prendermi un
malanno. Appoggiai il pupazzo sul letto, quando una seconda vampata di
calore,
molto più forte, mi attraversò di nuovo. O mamma,
mi sa che sta arrivando il
folletto dell’influenza di cui parla spesso Lotty. Nono io
non lo voglio!
Iniziai
a percorrere avanti e indietro la camera, e
la cosa stranamente mi faceva rilassare: o si, mi piaceva muovermi sisi
ahahahahah! Alzai il viso e vidi il grande grande lampadario della mia
cameretahahahah…. o mamma, perché rido?!? Ma
ridere è bello! Ahahahahah!!!!!
Sono felice!!!
O
che bel lampadario! Magari ci salto sopra sisi!
Che bello che bello!
Salii
sul mio letto, e da lì provai ad afferrarlo:
uffa non ci riesco! Piangissimahahah non è vero sono felice!
Bugia bugia! Ma
allo stesso tempo sono triste! Piango! Ci riprovai, e stavolta ne
afferrai un
braccio: sisisi brava me, ma il lampadario non resse il mio peso e
caddi a
terra. Ahi ahi male male ma fa niente! Voglio rifarlo!
Qualcuno
bussò alla porta; deve essere Grell, che
bello ci giocherò insieme! Sisi! Ahahahahah!
<
Signorina ho sentito un tonfo, tutto a posto?
>
Sisisiahahahah
sono a posto! Eheheheh! Ma voglio
provare a picchiare qualcuno, Lotty dice sempre che è
rilassahahaha!! Sisisisi!
Picchiamo qualcuno!
<
Greeeeeelllll entra entra! > dissi, mentre presi
in mano il mio pony…. Ahahahah! Come è bello, ma
che bello bello bello!!
Non
appena il maggiordomo aprì la porta, lanciai
Madame e la spazzola su di lui! Che bello volano volano, e anche io
voglio
volareeee!!!!
Mi
fiondai fuori dalla porta, e tutto ciò che mi
capitò a tiro lo feci volareeeee ahahahaha! Sedie, tavoli,
quadri, piante,
Grell con un mattarello in mano, che bello!!! Ahahahaha!
<
Ma anche io voglio volare! Ahahahah! >
gridai, non è giusto e sono triste, però sono
anche felice sisisisi! Sebastian
e Lotty si arrabbieranno, ma a me non importa! Ah ah ah ah! E se anche
distruggo la casa tanto non è mia! Ah ah ah olè
olè olè!
Vidi
una finestra di fianco a me, e fuori il cielo
era azzurro azzurro, voglio volare anche io:
vadooooo…………
<
….. e alla fine ha abbattuto una finestra
sparendo dalla mia vista. Ho provato a fermarla, ma un vaso mi ha
colpito in
pieno e sono svenuto: mi spiaceeee!!!! Chiedo perdono!!! >
Grell
iniziò a piangere come un disperato, mentre
Madame Red tirò giù un’ampia gamma di
insulti verso il suo maggiordomo che io
non vi ripeterò, evitando di turbare le vostre giovani
menti: la situazione era
comunque molto seria, e iniziava a crescere in me una nota di
preoccupazione.
<
Gente, dobbiamo ritrovarla in fretta! – gridai
dalla disperazione- e per il vostro bene nascondetevi! Oddio! Presto
dobbiamo
chiamare la polizia, l’esercito, un esorcista!! Siamo nella
merda! Sto per
avere una crisi di panico! >
Iniziai
a dondolarmi come un’autistica, mentre gli
altri mi guardavano male, ma non me ne poteva fregare di meno! Oddio,
mi manca
l’aria…. Aiuto! Help me!
<
Adesso basta! Sebastian, falla calmare! E voi
due, smettetela di gridare! Mi state facendo venire il mal di testa!
>
esclamò Ciel, il quale si era appena ripreso dal trauma
“ Una mandria di bufali
ha appena sostato in casa mia “, e ovviamente aveva
ricoinciato a fare ciò che
gli veniva meglio: comandare a bacchetta.
<
Forse non ti è chiara la situazione: dobbiamo
assolutamente ritrovare Wendy! Quella è capace di abbattere
un palazzo intero
in quelle condizioni! Per non parlare del fatto che
ritornerà, e lì si che
voglio vedervi! O mamma, nessun posto è più
sicu… > la Mozzarella mi tappò
la bocca, sussurrandomi all’orecchio di calmarmi; Madame Red,
che aveva appena
smesso di strozzare Grell, si avvicinò, e mi prese una mano
tra le sue:
<
Calmati cara, agitarsi non serve a nulla:
adesso ci sediamo tutti in salotto, e ci spiegherai come mai Wendy
è diventata
così aggressiva: non è la prima volta che si
comporta così, vero? >
Infatti,
non lo era. Annuii debolmente con la testa,
e Sebastian mi lasciò andare. Andammo tutti in salotto, e
non appena mi sedetti
sul grande divano, iniziai a raccontare:
<
La prima volta che si comportò in questo modo
fu tre anni fa: avevo fame, e siccome mancava ancora molto
all’ora di cena,
convinsi Wendy ad intrufolarsi nelle cucine
dell’orfanotrofio: dopo aver preso
qualcosa da mangiare, mi avvicinai ad uno scaffale, e notai alcuni
contenitori
con all’interno delle foglie da tè e chicchi di
caffè. Siccome non avevamo mai assaggiato
quel tipo di bevande, ne rubai un po’ e lo portai in camera
nostra. La sera
stessa ci nascondemmo di nuovo nelle cucine, e dopo averle assaggiate,
Wendy
iniziò a comportarsi in modo strano: sembrava
un’esagitata! Dopodiché aggredì
un bambino, diede fuoco alla cucina, allagò i bagni, fece
esplodere la nostra
camera, scappò dall’orfanotrofio ecc ecc. Ecco
credo che non regga la teina e la
caffeina! Evidentemente la eccitano troppo! >
Al
termine del mio racconto, le facce che avevo
davanti a me potevano formare un grande punto interrogativo: che
è, non mi
credevano?
<
Tutto qui? E io che pensavo chissà cosa! Mezz’ora
e dovrebbe smaltire la caffeina, no? > sospirò il
Conte dell’apatia di
fronte a me: per tutta risposta mi alzai di scatto dal divano
avvicinandomi,
per poi afferrarlo per il fiocco che aveva al collo, attirandolo a me:
<
Tu non hai la minima idea di ciò che potrebbe
accadere – gli sussurrai vicino, ok forse un po’
troppo però ero molto incazzata
e non ci badai - l’ultima volta siamo riusciti a fermarla
dopo una settimana
che andava in giro a destra e a manca atterrando gente a caso: per cui
se non
mi darai una mano a ritrovarla, io non verrò a spolverare la
tua tomba ogni
fine settimana, dopo che Wendy ti avrà soffocato nel sonno!
>
<
Ooooook… adesso non mi sembra il momento adatto
per uccidersi, per cui a un metro di distanza l’uno
dall’altro! > Madame Red
mi spinse delicatamente via, e io ritornai a sedermi al mio posto,
ignorando le
lamentele di Ciel dietro di me, e le risatine della Mozzarella. Ma
quello ride
sempre?!?
<
Solo una cosa non mi è chiara – esclamò
Sebastian, che era rimasto in silenzio fino ad ora – come mai
Lady Wendy ha
iniziato a comportarsi così? Non ha bevuto niente che
contenesse caffeina,
anche perché avevo lasciato a Grell la lista di cose da fare
per occuparsi di
lei mentre ero via > disse portandosi la mano al mento, mentre
Grell
all’udire le sue parole iniziò a tremare
vistosamente, attirando l’attenzione
di tutti i presenti.
<
Hai letto la lista, vero Grell? – disse
Sebastian con voce suadente, mentre si avvicinò a lui- e
l’hai seguita alla
lettera, giusto? > aggiunse avvicinandosi ancora di
più.
<
S-s-si, in-infatti ho dato a Lady Wendy i
biscotti alla vaniglia, e-e-ecco, però pensavo che solo il
latte magari f-fosse
poco v-visto che non aveva m-mangiato a pranzo, e.. ecco… ho
messo un po’ di
caffè nella tazza per renderlo più saporito
> disse tutto d’un fiato. Una
frazione di secondo, e Grell era a terra ko a causa di un pugno di
Madame Red,
mentre la Mozzarella si limitò a sussurrare un debole
“ Idiota “, per poi
sospirare rassegnatamente. Mistero svelato, yeeee!
<
Beh adesso basta picchiarlo, quello lo farò io
dopo – esclamai alzandomi in piedi- ora dobbiamo cercare
Wendy, anche perché
ritornerà qui prima o poi, così ha fatto
l’ultima volta, e a quel punto
dovremmo essere preparati al peggio! > gridai, cercando di
attirare
l’attenzione degli altri.
<
Bene, se tornerà qui non c’è bisogno di
uscire
a cercarla, per cui tu e l’idiota potrete rimanere a casa ad
aspettarla >
esclamò Ciel, per poi alzarsi in piedi e dirigersi verso la
porta.
<
Momento: e tu dove vai? > chiesi, visto che
la sensazione del “ C’è qual quadra che
non cosa “ stava riaffiorando in me.
<
Madame Red, Lau, Sebastian ed io stasera
andremo ad un ballo importante: ad aspettare che la pazza ritorni ci
sarete tu
e Grell. Chiaro o devo rispiegartelo? >
<
Cosa? Non potete mollarmi qui! Per
immobilizzarla ci vorranno minimo cinque persone, da sola non ce la
farò mai!
>
<
Infatti, con te ci
sarà lui > sussurrò, indicando il
maggiordomo svenuto a terra, mentre un sorrisino faceva capolino sul
suo viso:
si stava vendicando, il maledetto!
Mi
lasciarono da sola nel salotto, con Grell, per
poi sparire all’improvviso: bene, caro il mio Conte, ti
consiglio di non fare
passi falsi d’ora in avanti, perché ti
stalkererò fino allo sfinimento, e ti
renderò pan per focaccia!
Camminavo
avanti e indietro per il salotto, in piena
crisi depressiva: mi ero infilata la lunga camicia da notte, e sulle
spalle mi
ero messa uno scialle di lana, in modo da restare al calduccio. In mano
tenevo
il mio fidato mattarello in legno di quercia, con venature di corteccia
di
baobab, che mio zio mi aveva donato poco prima di andare in galera;
caruccio,
mi ricordo ancora le sue parole “ Per difenderti nel caso
qualche bruto
provasse a farti del male, fiorellino dello zio! “
Aveva
pure intagliato il mio nome sul legno, seguito
da un “ Con affetto, il tuo adorato zietto “
facendo anche la rima.
Un
urlo interruppe i miei pensieri: da una parte fu
un balsamo per le mie orecchie, visto che era la voce gracchiante di
Ciel ad aver
gridato di dolore, dall’altra mi mise in allerta, visto che
poteva essere
benissimo Wendy, tornata per il contrattacco.
Con
estrema agilità corsi fuori dalla stanza, nella
direzione di provenienza dell’urlo, brandendo con tutte le
mie forze il mattarello:
< Non muoverti Wendy: ti farò tornare come eri prima!
> gridai, arrivando
di fronte alla porta da cui era partito il richiamo tarzaniano,
intenzionata a
sfondarla a colpi di mattarellate, quando questa si aprì,
facendomi trovare
davanti la figura della Mozzarella in carne e anemia pura.
<
La prego di mettere giù la sua arma impropria
milady: Lady Wendy non è nei paraggi glielo posso garantire
> disse
bloccando con il suo corpo la porta, impedendomi di entrare.
<
E allora perché il tappo ha ululato alla luna?
> chiesi scettica.
<
Al signorino è caduto un quadro in testa >
disse sorridendo. Perché la faccenda mi puzza?
<
Se ora mi vuole scusare, devo ritornare dal
padroncino: le consiglio di mettersi a letto, se non vuole prendersi un
malanno
> esclamò, per poi sparire dietro la porta. Come
facevo a mettermi a letto
se la mia migliore amica si è trasformata in Godzilla?!? Io
ho il dovere di
riportarla indietro!
<
Sebastian aprimi o sfondo la porta: dovete
darmi una mano, non posso aspettare fino a domani mattina! >
gridai. Dopo un
po’ la Mozzarella uscì di nuovo; in silenzio mi
cinse con le sue braccia,
sollevandomi da terra. Provai a dimenarmi, ma la presa era troppo
stretta,
maledizione! Perché non mangio mai la verdura, maledetta a
me!
<
Mollami, non hai il diritto! Io devo trovare
Wendy! >
gridai continuando a
scalciare con tutte le mie forze, senza muoverlo di un millimetro,
però.
<
Adesso milady si calmi, e dorma > sussurrò
debolmente alle mie orecchie: all’improvviso le mie palpebre
divennero pesanti,
e un sonoro sbadiglio si fece strada sulla mia bocca;
l’ultima cosa che vidi,
furono le due iridi rosse del maggiordomo, per poi venire inghiottita
dall’oscurità.
Doveva
essere già notte fonda quando mi svegliai di
colpo: i raggi lunari illuminavano la stanza, e il silenzio regnava
nella
magione. Mi misi a sedere sul letto, stropicciandomi gli occhi per
svegliarmi
meglio. Non so come avesse fatto, ma era stata la Mozzarella a farmi
addormentare, facendomi perdere tempo prezioso per la ricerca di Wendy;
scesi
dal letto, infilandomi il caldo scialle verde e afferrando il mio
adorato
mattarello, per poi uscire dalla stanza.
Percorsi
il corridoio, chiamando a bassa voce Grell,
ma l’unica risposta che ottenni fu un gracidio di rane: vatti
a fidare della
servitù, eppure lo dovrei aver capito di non poter contare
su di loro! Nei
libri che leggo il colpevole è sempre il maggiordomo! E
ancora mi meraviglio?
Un
rumore, seguito da delle voci, mi fece
sobbalzare: qualcuno era appena entrato in casa, e io ero da sola, con
un
mattarello come arma impropria…… Fantastico!
Finalmente un po’ di azione!
Venite ladri, venite, assaggerete il potere del mitico mattarello degli
Edwars!
Muahahahahah!
In
punta di piedi, mi avvicinai alle voci: mi fermai,
nascosta in un angolo del corridoio, per poi sbirciare con la coda
dell’occhio:
la Mozzarella era in piedi, con in mano un grande candelabro, e stava
parlando
animatamente con….. momento: vestito rosa confetto con
roselline e fiocchi
incorporati, lunghi codini neri, cappellino in tinta…..Wendy!
<
Hai trovato Wendy! Ti adoro Sebastian! –
gridai, uscendo dal mio nascondiglio e lanciandomi contro la ragazza,
abbracciandola stretta contro il mio petto – vieni qui, fatti
stritolare per
bene, mi sei mancata tantissimo piccola psicopatica mia!!! >
Cavoli,
non mi ero mai accorta di quanto Wendy fosse
piatta, e con un accenno di muscoli…. Momento! Ma
che….
Alzai
il viso per osservare il volto della mia amica
e mi ibernai sul posto: Ciel mi stava osservando, completamente rosso,
paralizzato, mentre nella stanza calò un silenzio di tomba;
le mie guance
diventarono anch’esse dello stesso colore delle fragole,
mentre le rane ricominciarono
a gracidare felici, formando un coretto niente male con le risate di
Sebastian,
ma per il resto Ciel ed io restammo abbracciati, immobili per almeno
una decina
di minuti.
<
Potresti mollarmi…. > sussurrò voltando il
proprio viso dall’altra parte, e io mi staccai
automaticamente: solo in quel
momento realizzai veramente ciò che avevo scoperto.
<
Ok, ti sarai accorto che mi stai leggermente
sui maroni, ma non ti devi vergognare: sono una dodicenne dalla
mentalità
aperta, posso accettare i tuoi gusti! Però dovresti almeno
avvisare una certa
bomboniera dai codini biondi! > dissi sogghignando, mentre
un’espressione di
terrore puro si fece strada sul volto del ragazzo.
<
Non hai capito niente, come al solito! E tu
piantala di ridere, non è divertente! >
gridò alla Mozzarella in evidente
crisi respiratoria, agitandosi sempre di più. Non appena
riuscì a
ricompattarsi, Sebastian mi spiegò la situazione:
praticamente Ciel si era
conciato in quel modo per adescare un tizio, che poi lo aveva steso, ma
con cui
alla fine si era preso un tè…. Ok non ci ho
capito molto, e credo ve ne siate
accorti.
<
Beh ho solo una cosa da dire – esclamai avvicinandomi
al Conte- sei veramente tenerello con i codini! >
Con le mani
afferrai le sue guance, e iniziai a tirargliele; aaahhh ridissimo, devo
ammettere però che sembra proprio una dolce e pucciosissima
bambina! Se Wendy
fosse qui… si divertirebbe tantissimo…. Dove sei
amica mia?
<
Piantala, mi fai male! > urlò, afferrandomi
per un polso; normalmente lo avrei minimo defenestrato, invece non feci
nulla:
in silenzio mi liberai con uno strattone, e me ne andai senza dire una
parola. Corsi
velocemente in camera mia, per poi buttarmi sul letto, stringendo il
cuscino al
mio petto; chissà come sta Wendy…. Mi manca
tantissimo… no Charlotte,
ricompattati! Cacciai indietro le lacrime che iniziavano a far capolino
dai
miei occhi, e mi accoccolai sotto le coperte.
<
Stai tranquilla piccola pazzerella mia: domani
ti verrò a prendere > sussurrai, per poi
addormentarmi.
<
Non è possibile! >
Se
avesse potuto, Ciel avrebbe rimesso a soqquadro
la casa dal nervoso, ma molto probabilmente si era reso conto che
così facendo
avrebbe dovuto aprire un mutuo in banca, visto la fortuna che aveva
appena
speso per riarredare la villa
dopo l’uragano
Wendy. A quanto pare la mascherata di ieri non era servita ad una beata
cippa,
visto che il caro Jackie stava ancora saltellando a destra e a sinistra
per le
vie di Londra, squartando gente a destra e manca. Non che la cosa mi
dispiacesse…. Ihihihihih.
<
Sususu non fare così: almeno abbiamo appurato
che sei uno splendore con i codini > dissi ridendo, per poi
schivare un vaso
che accidentalmente era sfuggito dalle mani del caro Conte, finendo,
sempre casualmente,
sulla mia traiettoria. Che sbadatello!
<
Prova a raccontare a qualsiasi essere vivente
di qualsiasi specie ciò che hai visto ieri sera, e giuro che
ti investo con la
carrozza e ti uccido! E dopo averti ucciso ti riinvesto una seconda
volta! >
gridò avvicinandosi a me.
<
Mi stai minacciando? >
<
Afferri al volo ragazzina! >
<
Due metri di distanza! >
Madame
Red fece il suo ingresso seguita da
Sebastian, il quale iniziò a passare lo spolverino color
arcobaleno sui mobili,
sui quadri, e su Lau, che era seduto sul divano da almeno quattro ore
mentre
fissava il vuoto con occhi spiritati. La donna invece, dopo averci
separati, si
sedette di fianco al caro cinesino, appoggiando sul tavolino di marmo
una
scacchiera:
<
Vuoi giocare con me Ciel? È da tanto che non
facciamo una partita a scacchi! > disse sorridendo al ragazzo.
Bene, visto
che qui non c’è nulla di interessante
andrò a prendere qualcosa da mangiare!
Mi
ci volle molto tempo per riuscire a trovare
qualcosa di commestibile e dal contenuto calorico scandaloso, e quando
ritornai
in salotto trovai soltanto Madame Red e Sebastian, intenti a parlare.
La donna,
non appena si accorse della mia presenza, mi invitò a
sedermi vicino a lei:
<
Charlotte cara, ti manca tanto la tua amica,
vero? > mi chiese, e alle sue parole sentii le lacrime
risalirmi. Maledizione….
Con
uno sforzo le ricacciai giù, per poi rivolgermi
alla donna:
<
Certamente: ci siamo ripromesse di prenderci
cura le une delle altre, e di non abbandonarci mai. Io sono molto
irascibile, e
a volte anche violenta lo ammetto, ma Wendy è sempre
riuscita ad equilibrarmi;
a volte può sembrare che non andiamo d’accordo, e
che la tratti male, ma in
realtà le voglio bene…. > mi bloccai di
colpo arrossendo. Mi sono lasciata
troppo andare accidenti… Mi morsi il labbro, distogliendo lo
sguardo dagli
occhi della donna: nessuno doveva vedere quella Charlotte, la Charlotte
debole,
nessuno…
Madame
Red non disse nulla, ma all’improvvisò mi
abbracciò, lasciandomi senza parole; non riuscivo a capire
il perché di quel
gesto sinceramente, e la cosa mi lasciò senza fiato.
<
Se avessi potuto… - sussurrò a bassa voce
– vi
avrei adottate subito…. >
Mi
lasciò andare da quel lungo abbraccio, e io la
osservai, tentando di capire il significato di quelle parole: se voleva
adottarci,
bastava che andasse da Phipps, che cosa c’era di
così difficile? Oddio, forse
ha ragione Ciel, sono ritardata nel capire le cose che mi circondano!
<
Charlotte, Sebastian! > chiamò la donna, e
il maggiordomo si girò verso di noi.
<
State vicino a Ciel: so che può sembrare freddo
e distaccato al primo impatto, ma in realtà ha tanto bisogno
di qualcuno che lo
guidi e che gli stia vicino. Ve lo chiedo in ginocchio! >
Quella
richiesta mi lasciò leggermente spiazzata:
qualcosa non andava, e dovevo capire cosa…
Madame
Red mi accarezzò delicatamente la guancia,
per poi alzarsi e lasciarmi sola assieme a Sebastian; solo ora notai
che il
maggiordomo mi stava fissando in modo alquanto inquietante (e per di
più avevo
lasciato il mitico mattarello in camera mia!).
Tornai
a guardare in direzione della porta, ma la
dama in rosso era scomparsa; automaticamente portai la mano sulla mia
guancia,
ancora calda: qualcosa nel mio cuore mi sussurrava che il suo, era
stato un
addio.
ANGOLO
DELL’AUTRICE
Buonsalve
a tutti!
Capitolo
forse un po’ insolito, almeno per me: ho
deciso di moderare la mia pazzia, visto che l’episodio di
jack lo Squartatore,
dal mio punto di vista, è uno dei più belli e
intensi del manga, e quindi non
vorrei rovinarlo… se l’ho fatto non era mia
intenzione!
Ma
torniamo al nostro caro duo: Wendy è
completamente allo sbando, mentre Lotty inizia ad avvertire la mancanza
dell’amica.
Chissà come andrà a finire: riusciranno a
ritrovarsi? E Wendy ritornerà alla
sua solita, ma moderata, pazzia?
Lo
scoprirete restando con noi! * parte la
musichetta di sottofondo *
Bene,
la pianto di fare la scema: voglio ringraziare
chi ha recensito fin ora, siete fantastiche ragazze!
E ringrazio i lettori fantasmini, come
sempre! J
Invito
a lasciare un commento piccolo piccolo, anche
negativo a questo delirio! Solo così potrò sempre
migliorarmi!
Baci
baci
Cheshirecat96