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Autore: Jude16    10/10/2015    1 recensioni
Spoiler alert! Riprende alcune scene del primo episodio della quinta stagione andata in onda in America quindi, se non avete avuto modo di vederla, non leggete.
Dalla storia: Il pugnale al suo fianco, infilato saggiamente dentro una tasca interna del cappotto, pesava come un macigno pieno di paure e responsabilità verso la bionda che la precedeva, mano nella mano ad Uncino: assottigliò nuovamente gli occhi nella loro direzione, quel senso di fastidio nel vederli vicini tornava a farsi largo nel suo cuore nonostante tutta l'energia che impiegava per scacciare quelle sensazioni sbagliate. [...]
“Io ti ho salvato, ora tu salvami e, se non dovesse esserci altra scelta, fai quello che deve essere fatto. Distruggimi.”
Quelle parole riecheggiavano nella sua mente, potenti e disperate. Gli occhi di Emma celavano una supplica che solo lei poteva comprendere: stava affidando la sua vita nelle sue mani, nelle mani di colei che fino a qualche anno fa voleva distruggerla per tenere il suo bambino solo per sé.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La notte era passata tranquilla quella volta, dopo l'iniziale imbarazzo delle due, Regina si era girata su di un fianco dando le spalle alla bionda: il suo cuore batteva incessantemente e ad un ritmo incontrollabile. Si impose di chiudere gli occhi pregando con tutte le sue forze Morfeo di prenderla con sé.
Ricordava con un brivido di eccitazione e paura quei momenti prima con l'altra madre di suo figlio, la sua vicinanza l'aveva destabilizzata e, tutt'ora, non riusciva a spiegarsi queste strane sensazioni che la stavano riempendo.
Non si accorse nemmeno di Snow che era appena entrata dalla porta da qualche minuto e la stava osservando con interesse.
-Che ci fai quassù?- fece un passo nella sua direzione congiungendo le mani sotto il seno, lo sguardo genuinamente indagatore.
La mora riemerse dall'abisso dei suoi ricordi per voltarsi nella sua direzione e regalarle uno sguardo leggermente infastidito: si sentiva come colta in flagrante a fare smancerie.
-Secondo te? Sto cercando informazioni- si rigirò nuovamente, continuando a rovistare tra gli scaffali di quell'ala del castello stracolma di memorie antiche.
La figliastra osservò incuriosita l'ambiente circostante, accarezzando con mano tremante le parole stampate sulle copertine di vecchi libri impolverati ed ingialliti dal tempo.
-Che cosa sono tutti questi libri?-
-Memorie- rispose leggendo velocemente alcune righe di un testo -Merlino- aggiunse avendo intuito lo sguardo interrogativo che le stava rivolgendo Biancaneve.
-E' così che speri di trovare una soluzione?-
-Onestamente, non so se riuscirò a trovare qualcosa- si specchiò nei suoi occhi -però ci voglio provare- un leggero brivido percorse la sua pelle.
Non poteva permettersi il lusso di farsi scoprire da re Artù, la loro missione per riportare a casa Emma ed annientare l'Oscuro sarebbe andata in mille pezzi e Storybrooke sarebbe diventando solamente un ricordo agognato e lontano. Più si sforzava di leggere tra le righe, più la sua irritazione saliva: si era documentata prima di imbarcarsi in quella missione suicida scoprendo alcune delle capacità del misterioso mago che le avrebbe aiutate, una delle quali era la capacità di confondere chiunque tentasse di capire qualcosa dai suoi scritti. Supponeva che l'uomo avesse preso precauzioni simili, se lo aspettava anzi, però detestò il fatto di essere incapace a superare quell'ostacolo.
-Ce la faremo Regina, insieme. Siamo una famiglia dopotutto e le famiglie si supportano a vicenda- il buonismo di Snow non riusciva di certo a calmarla, anzi, sortiva l'effetto opposto.
-Invece di stare lì ad osservare ciò che faccio e parlare come tuo solito, adoperati, cerca qualcosa che riesca a farmi capire come far uscire quel dannato mago da quell'albero altrimenti tua figlia diventerà il nuovo Oscuro e noi non saremo in grado di fare niente- sentì la paura nelle sue vene, paura che quelle parole potessero diventare l'effettiva realtà.
Snow le regalò uno sguardo compassionevole comprendendo la sua angoscia.
-Vuoi bene ad Emma dopotutto- le sorrise dolcemente, irritandola.
-E' l'altra madre di mio figlio, devo sopportarla per forza e questo ci ha portate ad instaurare una sorta di amicizia che ancora non riesco a capire- il rossore sulle sue guance non sfuggì alla donna di fronte a lei. Decise di ignorare la cosa per dedicarsi ai libri.

Passarono diverse ore e le due ancora non avevano trovato una soluzione concreta: Regina sbuffò per l'ennesima volta, demoralizzata e vinta, e si ripromise che se mai avesse liberato il mago, l'avrebbe strozzato a mani nude.
-E' tutto inutile- sbottò irata scagliando il tomo che stava leggendo sul pavimento.
-”L'albero è una delle più grandi fonti di magia presenti in natura. Grazie alla terra e all'acqua il seme cresce e germoglia, fino a diventare un maestoso salice o un leggero ramoscello. Ciò che conta non è la grandezza del suo tronco, l'importante è la storia di esso. Si narra che questi esseri viventi dotati di una propria magia, riescano a proteggere colui che la loro storia difenderà. Solo un atto di egual portata riuscirà nell'intento...” non riesco più a leggere- avvicinò il libro cercando di decifrare il passaggio successivo quando le fu portato via dalle mani -Regina che modi!- si indignò guardandola male.
-Dove diamine l'hai trovato?- le chiese senza staccare gli occhi dalle pagine, rileggendo freneticamente ciò che le era appena giunto alle orecchie.
-Era dietro ad altri libri, proprio nello scaffale vicino alla porta- Snow alzò le spalle con ovvietà -questo potrebbe essere l'indizio che cercavamo, potrebbe essere la chiave per salvare Merlino, per salvare Emma!- iniziò a piangere di gioia avvicinandosi alla matrigna agguantandole il braccio.
-Piccolo problema Biancaneve- quasi ringhiò staccandole la presa dal braccio -che gesto dovrei compiere? Come diavolo faccio a sapere che cosa sia riconosciuto come importante tanto quanto il sacrificio che Merlino ha fatto per salvare l'albero?- le paure che l'avevano attanagliata poco prima riemersero, più potenti che mai, non aveva davvero idea di che cosa fare.
Snow abbassò lo sguardo rattristata, pienamente consapevole dell'enormità delle parole che aleggiavano in quella stanza: guardò la mora davanti a sé che aspettava una risposta. Avevano fatto tanto per arrivare fin lì, erano riusciti a convincere Emma che potevano aiutarla a trovare una soluzione non facendole usare la magia lasciando tutto nelle mani di Regina, non potevano mollare proprio ora.
-C'è sempre una speranza Regina, un modo lo troveremo, lo facciamo sempre- gli occhi carichi di una nuova determinazione.

 

 

Ciaoo! Ecco qua il nuovo capitolo, beh sì, è un po' cortino ma lo considero come una sorta di passaggio per ciò che avverà poi. Spero che vi intrighi e che vi spinga a non mollare ahah. Cercherò di aggiornare presto anche se le mie condizioni di linea internet sono veramente precarie, I'll do my best.
Un bacio.

  
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