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Autore: Mary90_p    16/10/2015    2 recensioni
Jean è morta e Rogue ha appena preso la cura. Qual'è ora il destino della ragazza? Riuscirà a rimanere accanto a Logan sapendo che il suo amore non è ricambiato?
E' la prima fanfic che scrivo sugli X-Men e spero di fare un buon lavoro! Buona lettura!
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Logan' Howlett/Wolverine, Marie D'Ancanto/Rogue, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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x men 3Con un borsone con lo stretto necessario già pronto sul letto, Marie camminava nervosamente avanti e indietro per la stanza tormentandosi le unghie delle mani.
Era ormai ovvio che non poteva rimanere: chi la cercava sapeva benissimo dove viveva, che vita faceva, i luoghi che frequentava e soprattutto CHI frequentava. Doveva andarsene, niente di più niente di meno. Non importava dove, ma un dubbio le straziava il cuore.
Doveva raccontare la verità ad Amy o scappare nel cuore della notte come una ladra? Con il cuore stretto in una morsa d'angoscia chiuse gli occhi quando sentì bussare.
<< Marie? Posso entrare? >> la voce dell'amica le giunse ovattata da dietro la porta e Marie prese un profondo respiro per calmarsi. << O la va o la spacca. >> sussurrò e andò ad aprire.
Amy le rivolse un sorriso raggiante che, vedendo la sua faccia lugubre, si smorzò all'istante. << Ehi, tesoro, che succede? Problemi con il piccolo? >> si preoccupò subito e, al cenno negativo, sorrise sollevata. << E allora cos'è questa faccina triste? >> quando fece per sfiorarle la guancia Marie le schiaffeggiò la mano per mandarla via e la bionda non potè far altro che rimanere lì impietrita ed incredula.
<< Che diavolo...? >> le parole non le uscivano e guardava la mora con occhi sconvolti ed amareggiati. << Ma che ti prende? >> Marie chiuse gli occhi, chinò la testa e si sedette sul letto.
<< Mi dispiace, Amy, ma non devi toccarmi... Lo dico per il tuo bene... >> la voce rotta di Marie le fece capire che era una cosa molto seria e cercò una sedia per sedersi.
Deglutì il nodo in gola. << Cosa succede? Perchè c'è quel borsone sul letto? >>
A Marie tremavano le labbra e sentiva gli occhi inumidirsi. Come poteva confessare alla sua migliore amica di essere un mostro? L'avrebbe sicuramente persa... Poi sentì quella vocina che sempre la tirava su.
Insomma! Non ti eri ripromessa di prendere in mano la tua vita? Per farlo devi dire tutto! Pancia in dentro, petto in fuori e abbi coraggio!
Già, coraggio... Sì! Strinse la bocca in una linea decisa ed alzò gli occhi verdi verso quelli azzurri di Amy. << Me ne sto andando, Amy. >>
La sua reazione fu come te l'aspettavi: occhi sbarrati, scioccati e bocca aperta. << Cosa? Perchè? >>
<< Ci sono delle persone che mi stanno inseguendo e che sanno dove mi trovo e... >> << Aspetta, aspetta! >> la bionda si alzò dalla sedia come se l'avesse punta uno scorpione e cominciò a girovagare per la stanza. << Quello che dici non ha senso! >>
<< Dei mutanti mi stanno cercando e io devo andarmene! >> quasi urli e lei rimane come paralizzata. << E perchè dei mutanti dovrebbero cercare proprio te? >> domanda abbastanza scontata, in effetti... Ma la risposta è la più difficile da confessare... << Perchè anche io sono una mutante... Credo che siano interessati al mio potere come lo fu in passato Magneto. >> Ed ecco lo sguardo che non avresti mai più voluto vedere...
<< Tu sei una... Una... Una... >> Dio, la cosa le faceva talmente schifo che non riusciva nemmeno a pronunciare quella parola!
Lo sguardo di Marie si indurì. << Non sono un mostro, Amy. >> La rezione dell'altra fu quasi violenta ed urlò. << Sì che lo sei! E, sentiamo, quali sarebbero i tuoi poteri? >> il sarcasmo della sua frase era volutamente offensivo, ma la mora volle ignorarlo. Dopotutto la capiva. << Quando tocco gli altri... Umani o mutanti che siano, io assorbo i loro ricordi e i loro poteri. >> si avvicinò alla finestra. << Se non riesco a smettere nel migliore dei casi la vittima cade in coma, come... >> << Come Carl... >> finì Amy disorientata e Marie annuì. << Se invece va male muore. >> La bionda cominciò a indietreggiare e a tremare e, senza accorgersi del letto dietro di lei, ci cadde sopra.
Si alzò subito e corse verso la porta. Marie socchiuse gli occhi ferita. << Credo che sia la mia capacità di assorbire i poteri che attrae quelle persone e così ho deciso di andarmene. Se sono disposte a tutto potrebbero anche rivalersi su persone a cui voglio bene. >> la guardò dritto negli occhi per farle capire che si riferiva a lei, ma Amy era troppo scossa ed agitata per notarlo.
<< Mio dio... Per tutto questo tempo non mi sono mai accorta di niente... >> << Qualche mese fa ho preso la cura. Una specie di antidoto che avrebbe dovuto annullare il gene mutante per sempre, ma... Non ha funzionato. >>
<< Io... Io... Devo andare! >> aprì la porta per scappare, ma le parole dell'amica la fermarono. << Se ti interessa io vado alla stazione. >> lei non la guardò nemmeno. << Dove pensi di andare? >> << Non lo so... Qualcosa mi verrà in mente. >> Amy non rispose e scappò via e Marie lasciò scorrere le lacrime.
Be', non poteva certo lamentarsi, era stata lei a voler raccontare tutto e ora ne pagava le conseguenze.
Prese un respiro e si asciugò gli occhi. Non aveva tempo per compiangersi. Doveva partire.

Con il sudore che ormai gli ricopriva persino il sedere, Logan continuava a colpire il sacco da boxe con una ferocia disumana, ma la furia scaricata non lo faceva sentire meglio, anzi, era ancora più frustrato.
Si fermò con il fiato corto fermando il sacco con le mani. Nonostante la sua forza non era in grado di trovare Marie e di riportarla indietro... Nonostante fosse uno degli X-men più forti non era stato in grado di far felice la sua ragazzina... Che razza di uomo era?
Sguainò gli artigli quando sentì il rumore di passi che si avvicinavano e, vedendo Ghiacciolo che entrava nella stanza degli allenamenti, ringhiò e glieli puntò contro.
Bobby alzò le mani in un gesto di resa deglutendo e facendo un passo indietro. << Ehi, volevo solo parlarti! >>
In risposta Wolverine ridusse gli occhi azzurri in due fessure fissandolo male. << Non me ne frega un cazzo di cosa vuoi fare! Levati dalle palle! >> Recuperato un po' di autocontrollo, Bobby scrollò le spalle. << Siamo di pessimo umore, eh? Non hai ancora avuto notizie di Marie? >> un ghigno sardonico era spuntato sul viso del ragazzo e, quando si ritrovò gli artigli affilati di Wolverine sulla giugolare, decise di fare dietro front. << Ehi, scherzavo! Sono solo venuto a dirti che l'altro ieri ha mandato una mail a Kitty. >>
Logan mise giù la mano e lo fisso torvo, ma più calmo. << Sta bene? >> << A quel che dice sì. Ha conosciuto una ragazza di nome Amy e sono diventate molto amiche. >> il suo tono esitante lo insospettì. << Ma? >> Bobby alzò gli occhi verso di lui. << Le sono tornati i poteri, Logan. >>
Logan non poteva crederci... << Cosa? Ma la cura? >> L'altro scosse la testa. << Non lo so, probabilmente ha perso la sua efficacia, ma sai che significa? >> << Che tutti quelli che hanno preso quel farmaco ora sono di nuovo dei mutanti. >> << Vuol dire che anche Magneto potrebbe aver riacquistato i suoi. >>
Cazzo! Magneto! << Hai già avvertito Tempesta? >> << No, pensavo volessi saperlo prima tu. >> Logan annuì con la testa. Prese la maglietta da una sedia e se la infilò velocemente. << Andiamo. >> Bobby lo seguì.
Le cose cominciavano a farsi serie.
Nell'ufficio di Ororo erano stati convocati tutti gli X-men.
<< Se Magneto è tornato in attività non c'è più da stare tranquilli. >> Bestia parlò per primo dopo il silenzio che si era venuto a creare. Ororo si disse d'accordo e raccolse le mani sotto il mento. << Per il momento però non possiamo fare niente. Non sappiamo dove si trovi, nè chi sono i suoi nuovi alleati. Possiamo solo aspettare una sua mossa. Come sta Marie, Bobby? >>
Bobby scrollò le spalle. << Non si è dilungata, ma mi sembra stia abbastanza bene. Un po' scombussolata, ma dice di aver accettato la cosa. Ah, e... >> si guardò intorno un attimo. << Cosa? >> sbottò Logan inviperito e agitanto i pugni. << Mi ha scritto anche che una sera è stata seguita da un tizio grande e grosso che le ha detto che il Maestro la stava cercando. >> Nella stanza calò il silenzio più. Wolverine si mosse per primo sbattendo il pugno sul muro e creando una crepa. Tutti deglutirono inquieti e Tempesta si alzò di scatto dalla sedia. << Perchè la cercano? Perchè proprio lei? >> NightCrowler si agitò sul posto e Tempesta si fece pensierosa. << Marie è in grado di assorbire poteri e ricordi di umani normali e mutanti solo toccandoli. E' un potere che fa gola a molti. >> spiegò con la fronte corrucciata. << Se la trova uno in grado di manipolare la mente come Jean o il Professore potrebbe plasmare la sua volontà e trasormarla in una macchina da guerra personale. Bobby, avvertila di fare attenzione. >> Il ragazzo annuì. << Marie è forte. Mi ha detto di aver usato il potere di NightCrowler per teletrasportarsi nel suo appartamento. >> A quelle parole Logan esalò un respiro di sollievo mentre un sorriso d'orgoglio faceva strada sulla sua bocca. E brava la sua Marie! Ororo, NightCrowler, Bestia e Kitty risero. << Be', è un ex X-men dopotutto! Sa badare a se stessa! >> Tempesta si riaccomodò. << Per ora non mi preoccuperei più di tanto. Per favore, Bobby, Kitty, ditele di tenerci aggiornati sui movimenti di quell'uomo e di suoi eventuali complici. >> I due fidanzatini annuirono, salutarono e uscirono dalla stanza.
<< Davvero credi non sia il caso di preoccuparsi? Marie potrebbe essere in pericolo! >> la preoccupazione nel tono di Logan la colpì nel profondo. Gli sorrise. << Abbi fiducia in lei. Ormai è una donna, ora che ha di nuovo i suoi poteri è in grado di difendersi da sola, non credi? >>
In risposta ricevette un mugugno non molto convinto e lo invitò a uscire. << Non hai lezione adesso? >> Lui inarcò un sopracciglio. << Mi stai cacciando? >> << Precisamente. >> gli rispose con un sorriso innocente e, con un ghigno Logan uscì.
<< Vado anche io. Ho voglia di sgranchirmi le gambe! >> Eh, Ororo adorava l'accento tedesco di NightCrowler! Bestia le si avvicinò. << Sei preoccupata, vero? >> Tornò seria e prese un profondo respiro sistemandosi più comodamente sulla sedia. << Abbastanza. Ho la sensazione che Marie non ci abbia detto tutto... >> << Cosa pensi che nasconda? >> La donna dai capelli bianchi allargò le braccia impotente. << Non lo so proprio... Proprio non lo so... >>

Alla stazione Marie aspettava l'arrivo del treno che l'avrebbe portata al porto e l'arrivo era previsto per le 10.00, cioè una decina di minuti.
Si girò e, vedendo Amy che si sbracciava urlando il suo nome a squarciagola, sentì il cuore fare le capriole.
Era venuta a salutarla? O a dirle addio?
<< Marie! >> la bionda si fermò di fronte a lei piegandosi in due per lo sforzo. Le persone attorno a loro sembravano non far caso a niente, troppo prese dai loro programmi.
<< Mi dispiace... >> le parole appena mormorate giunsero ovattate alle orecchie della castana. << Eh? >> Gli occhi azzurri della sua amica la fissavano pieni di rammarico. << Mi dispiace, Marie! >> l'abbracciò di slancio e, dato che indossava una maglia a maniche lunghe, Marie la lasciò fare ricambiando l'abbraccio.
<< Cosa ti ha fatto cambiare idea? >> deglutì a fatica il nodo di commozione che le si era formato in gola. << Tu sei la mia migliore amica! Muta... >> l'occhiata ammonitrice che le diede le fece capire che non era il caso di pronunciare quella parola. << Insomma, tu sei sempre tu! Sei sempre la mia Marie! >> ridendo e piangendo insieme si abbracciarono.
<< Dove sei diretta? >> le chiese la bionda. << A Parigi. Ho sempre sognato di visitarla. >> << E dove starai? >> << Ah, non so... Troverò una pensione o un albergo a poche spese, immagino... >> Vedendo che si faceva pensierosa Marie si chiede a cosa stesse pensando Amy. << La mia famiglia ha una residenza nella periferia di Parigi ed è libera per la maggior parte dell'anno, ci vivono solo i domestici. >> Marie sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta. << Potrei venire con te. >> aggiunse Amy tormentandosi nervosamente le mani. Dopotutto come poteva pretendere che Marie la facesse andare con lei dopo quello che le aveva fatto? Le mani guantate della ragazza si poggiarono sulle sue. La bionda alzò lo sguardo incrociando gli occhi smeraldini dell'amica che le sorrideva dolcemente e con gli occhi lucidi. << Sarei felicissima se tu venissi con me, lo sai. >> Amy scoppiò a piangere come una bambina e l'abbracciò ancora. << Grazie! Ti voglio bene! >> Marie rispose all'abbraccio chiudendo gli occhi sorridendo. Era bello sapere che qualcuno ti amava nonostante tutto.
Sentirono in lontananza il fischio del treno. << Hai fatto il biglietto, vero? >> La bionda sorrise facendo l'occhiolino e, dalla tasca porteriore dei jeans, tirò fuori il biglietto. << Cosa credevi? Sarei venuta con te in ogni caso! >>
Tutte e due scoppiarono a ridere con il cuore più leggero.
Ora Marie sapeva di non essere sola. Ed era sicura che sarebbe stato tutto più facile!

CONTINUA...

AAAAH! Mi spiace per il ritardo!! Purtroppo non ho molto tempo per scrivere!! Comunque ecco qui un nuovo capitolo! Lo so che è un po' corto, spero non me ne vogliate!! Grazie mille a CloveRavenclaw39 e a dark05 per aver commentato! E grazie a tutti quelli che stanno leggendo e seguendo! Al prossimo capitolo!!!!



   
 
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