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Autore: Altair4    24/10/2015    1 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Astrid era seduta su uno scalino di fronte all’entrata del laboratorio, era molto preoccupata, se qualcosa fosse andato storto
 
non se lo sarebbe mai potuto perdonare, tutti avrebbero sofferto:  i suoi Niani, il suo compagno ed i suoi amici terrestri,
 
ormai li amava tutti come una grande famiglia. Donnie la vide pensierosa, si sedette dietro di lei e l’abbracciò tutta, come
 
se volesse in qualche modo proteggerla dai mali del mondo.
 
            -Non devi preoccuparti, il nostro piano è perfetto, l’agente Bishop non è preparato alla tecnologia Niana-
 
In realtà anche lui era molto preoccupato, Astrid sarebbe stata in prima linea, ma non voleva mostrarsi insicuro di fronte a lei.
            -Bishop ha avuto la possibilità di studiare Nil, sa della cintura, ha visto le capsule… è un uomo dalle mille risorse…-
            -Ma tu hai me!- Astrid si strinse forte al suo Donnie.
            -Ragazzi…scusatemi… è ora- disse Leo.
 
L’appuntamento era alle venti nella zona vecchia del porto vicino a dove era caduto Nil.
 
Le tartarughe sarebbero arrivate lì col Tartacarro, Astrid li avrebbe seguiti con una capsula, perché quelli erano gli accordi.
 
All’orario prestabilito spuntò l’elicottero nero di Bishop ed un camion parcheggiò proprio vicino al Tartacarro e al mezzo
 
Niano. Il velivolo atterrò, Bishop scese con il piccolo Leo. Astrid uscì dalla capsula, contemporaneamente si fecero avanti
 
le tartarughe e Karai con le armi in pugno.
 
            -Ma bene! Eppure secondo la mia memoria dovrebbero esserci almeno altri tre o quattro alieni, dove sono?-
            -Io mi chiamo Astrid, sono il capo dei Niani su Terra…gli altri non vogliono essere coinvolti-
            -Non penserete che io ci creda! Abbiamo visto due capsule a Mumbai, tre con quella che mi avete rubato! E non mi sembra che in quel caso i tuoi Niani si siano tirati indietro!-
 
            -Non siamo violenti come voi umani, non abbiamo ucciso nessuno in quel  frangente, i miei compagni sono in
 
viaggio, non torneranno più su Terra, a meno che i Niani non vi dichiarino guerra…ho chiesto loro di dire che è stata una
 
mia scelta, ma non posso prevedere come il nostro Stato Supremo ed il Consiglio Scientifico reagiranno-
 
            -Sciocca aliena non ti credo affatto, sono sicuro che i vostri compagni siano in agguato e che il vostro popolo
 
invaderà comunque la Terra, ma per quando arriveranno saremo pronti- disse tutto di un fiato l’agente Bishop ed aggiunse-
 
intanto mi sono preso una piccola assicurazione sulla vita, il piccolo ha una cintura esplosiva che detonerà se io non avrò il
 
tempo di allontanarmi e di portare con me la capsula. Tu Astrid sarai il mio ostaggio, se i tuoi ti vogliono viva dovranno
 
lasciarti andare, ma anche da morta saresti utile per i miei esperimenti-
 
            -Sei un vigliacco! Lascia mio figlio…come si può mettere una bomba addosso ad un bambino di quattro anni- gridò
 
Karai in lacrime, era molto debole e si reggeva a malapena in piedi.
 
            -Conta il fine non i mezzi. La bomba è molto particolare ed è a prova di Donnie, non vi resta che seguire i miei ordini. Quando sarò al sicuro si disinnescherà da sola-
 
            -Non ci sono trucchi Bishop, ma chi mi assicura che non farai esplodere la bomba comunque?-
            -Non avete molta scelta. Ma sappiate che non trovo divertente uccidere un essere innocente senza un buon motivo.
Voi non fatemelo fare-
            -Quale mente malata potrebbe mai escogitare un piano così orribile?!- disse Leo.
            -Tutto questo è nell’interesse dell’umanità intera, poco importa se delle tartarughe e qualche essere umano perderanno la vita!- Ribattè serio Bishop.
            -Maledetto, mio figlio non ha nessuna colpa!- diceva disperata Karai.
            -Mamma, mamma!- gridava il piccolo Leo mentre cercava di divincolarsi da Bishop.
            -Adesso basta discorsi, dovrete fidarvi di me! Al mio segnale il bambino si muoverà e contemporaneamente lo farà Astrid. Mia cara Niana, vedo che non hai la cintura, saggia decisione, so benissimo che è la vostra arma-
 
Bishop dette il segnale, Astrid ed il piccolo Leo cominciarono a camminare l’uno verso l’altro, arrivarono a metà strada.
 
            -Non preoccuparti piccolino, tutto andrà bene, adesso vai dalla tua mamma- gli disse calma Astrid.
 
Il bimbo si diresse verso Karai ed Astrid si consegnò a Bishop. L’agente speciale l’afferrò con forza e le legò subito i polsi. 
 
Aveva studiato un minimo Nil e sapeva che i Niani avevano delle capacità telepatiche che esercitavano con le mani, ma
 
non aveva ancora capito bene come funzionassero. Karai abbracciò con cautela il figlio che indossava la bomba.
            -Calma Leonardo, ora dovrai fare esattamente come ti viene detto, ok?-
            -Sì mamma-
 
Bishop entrò con Astrid nell’elicottero e presero il volo senza che nessuno muovesse un muscolo.
            -E’ stato fin troppo facile, non posso credere che le tartarughe staranno buone e ferme!-
            -Nessuno cercherà di fermare questo elicottero hai la mia parola- gli rispose Astrid.
            -Cosa vuoi che me ne faccia della tua parola?-
 
I soldati di Bishop caricarono la capsula dentro il camion e partirono senza esitazione, anche in quel caso nessuno si mosse.
 
Appena sia l’elicottero che il camion furono abbastanza lontani, Leo ricevette una chiamata.
            -Qui Donnie passiamo alla fase B-
            -Molto bene, vieni subito- gli ripose Leo.
 
Il Donnie che aveva visto Bishop non era il vero Donnie era Frel che indossava un cristallo, il falso Mikey era Nied e il
 
falso Raph era Rel. Il vero Donnie era in una capsula in modalità invisibile ed aveva trasportato un altro mezzo Niano per
 
Leo.  La tartaruga in viola si precipitò a disinnescare la bomba con l’ausilio della cintura.
 
            -Coraggio non ci vorrà molto! Bishop non sa più con chi ha a che fare…Fatto! Piccolo Leo adesso sei libero. Karai
 
tornate con gli altri Niani al nostro rifugio. Raggiungerò la base di Bishop appena avrò recuperato Astrid. Gli altri sono già
 
là, sono entrati e stanno distruggendo tutto come previsto. Beal sta bloccando le comunicazioni per cui Bishop non ha
 
ancora capito nulla- disse Donnie e subito rientrò dentro la capsula per raggiungere l’elicottero. Leo invece si doveva
 
occupare del camion per recuperare l’altro mezzo Niano. Intanto Astrid era in compagnia di Bishop ed aspettava il
 
momento ideale per scappare, la sua cintura era invisibile.
 
            -Purtroppo non ho potuto studiare molto il tuo simile, ho cercato di curarlo ma stava morendo lentamente, come se le sue cellule si spegnessero una dopo l’altra. Ha tentato di entrarmi nella testa, so che potete farlo, ma sono riuscito a sfuggirgli in tempo- disse Bishop.
 
            - E’ stato stupido da parte tua, avresti capito che noi non siamo un pericolo per il pianeta Terra…adesso non avresti fatto tutto questo e ci avresti lasciato in pace-
 
Astrid fece a meno di specificare che era stato un Niano al potere a volere la morte di Nil, non era proprio il caso, preferì rimproverarlo per la sua chiusura mentale.
 
            -Quello che non capisco è come mai le tartarughe non abbiano fatto alcuna resistenza…forse sarà meglio che contatti il camion e la base. Qui agente speciale Bishop, base Gamma II rispondete!-
 
            -Qui base Gamma II-
            -C’è stato qualche tentativo di attacco?-
            -No signore, qui è tutto tranquillo, signore!-
            -Tenetemi aggiornato ogni cinque minuti-
            -Roger signore!-
            -Agente speciale Dugger- disse Bishop contattando il camion.
            -Sì signore!-
            - Tenetemi aggiornato sulla situazione ogni dieci minuti, c’è il rischio che le tartarughe vi attacchino-
            -Roger signore!-
            -Come ti avevo promesso nessuno ci fermerà- disse Astrid.
            -Tutto questo non è possibile…- si ripeteva Bishop.
            -Hai detto che la bomba è a prova di Donnie, lui sicuramente starà cercando di disinnescarla, finché non l’avrà fatto non potrà nulla. Mentre i miei non ci stanno seguendo come ti ho detto-
 
Astrid stava dicendo la pura verità, i suoi erano in parte nel rifugio ed in parte nella base Gamma II, ma nessuno avrebbe
 
attaccato l’elicottero.  Astrid toccò la cintura per dare il segnale. Leo raggiunse rapidamente il camion, lo fece uscire di
 
strada, lo aprì come una scatoletta di tonno, agganciò la capsula e si diresse verso la base Gamma II.
 
 
Intanto l’elicottero era arrivato a destinazione e fu allora che Bishop si accorse di cosa stava realmente succedendo, una
 
colonna di fumo si alzava da sopra la base.
 
            -Qui agente Bishop a base Gamma II, cosa diavolo sta succedendo?-
            -Qui base Gamma II, tutto regolare, ripeto tutto regolare!-
            -Tutto regolare un corno! Maledetta aliena, te la farò pagare molto cara-
            -Come ti ho promesso, nessuno ha attaccato l’elicottero, ma non ho detto che avremmo risparmiato la base! I miei migliori soldati sono là dentro, mi dispiace ma hai perso questa battaglia e la guerra contro di noi-
 
            -Ma tu sei qui e non potranno salvarti!-
 
            -Astrid azionò la cintura, liberò agilmente le mani, colpì Bishop, si lanciò dall’elicottero e atterrò agilmente a
 
mezz’aria; Donnie l’aveva presa al volo con la capsula in modalità invisibile. Tutti poi conversero verso la base Gamma in
 
aiuto di Beal, Mikey, Lisad e Raph. I due Niani e le due tartarughe indossavano le cinture e con rapidità incredibile
 
avevano messo a ferro a fuoco tutto quello che gli capitava davanti, molti soldati avevano smesso di combattere e
 
scappavano atterriti. Bishop entrò nella base e si trovò di fronte una lucertola alta più di due metri color ruggine e per la
 
prima volta in vita sua ebbe davvero paura.
 
            -Tu sei l’umano che voleva uccidere quel piccolo terrestre? Lo sai che da noi quelli come te vengono ritenuti pazzi e subiscono la lobotomia?-
 
Bishop non riuscì a proferire parola.
 
            -Tranquillo! Noi uccidiamo molto raramente. Devi ringraziare anche le tartarughe se adesso non ti schiaccerò come un insetto!-
 
Bishop si difese come potè ma Beal indossava la cintura, gli tolse le ridicole armi che impugnava,  lo prese per il
 
collo, lo appiccicò al muro e fece qualcosa che l’umano non si sarebbe mai aspettato. Big Bear fece una fusione. Gli diede
 
solo alcune nozioni, escludendo la colonizzazione su Marte, gli fece vedere il buono che c’era dentro i Niani e che loro
 
erano davvero solo di passaggio e che se li avesse ancora contrastati i suoi simili sarebbero venuti a schiavizzare la Terra.
 
Inoltre lo condizionò in modo da spaventarlo a morte e sarebbe passato tanto tempo prima che potesse riprendersi. Il Niano
 
color ruggine mollò la presa e Bishop cadde a terra, in quel momento arrivarono tutti, ma la festa era finita.
 
            -Cosa hai fatto a Bishop?- chiese Mikey.
            -L’ho condizionato, non vi darà più alcun disturbo- rispose Beal.
            -Ma merita di morire!- disse Leo e si avvicinò minaccioso con le katane in mano.
            -Fermo! Non farlo, vuoi uccidere un uomo disarmato?- Gli disse Lisad.
 
Leo alzò il braccio per colpire Bishop.
 
            -Ho letto la sua mente…veramente credeva di fare il bene dell’umanità…non è crudele per puro divertimento…- disse Beal.
 
            -Cosa fareste se aveste di fronte Redol?- chiese Leo, però la sua katana tremava.
            -Lo faremmo curare…- rispose Astrid.
            -No…Leo- disse Mikey a mezza voce.
 
Leo abbassò le armi, nonostante l’odio che provava, non ebbe il coraggio di ucciderlo.
 
            -So come ti senti…credimi…ma è la scelta giusta- disse un saggio Raph.
 
Niani e tartarughe volarono via, lasciando Bishop svenuto fuori dalla base, che ormai era completamente vuota ed in fiamme.
 
Mikey come prima cosa andò a rassicurare Isabel, mentre gli altri raggiunsero in poco tempo il rifugio.
 
            -Leonardo! Stai bene!- Karai ed il piccolo Leo gli corsero in contro e lo abbracciarono.
            -Mi dispiace di non avervi potuto aiutare in nessun modo…- disse la bella guerriera giapponese.
            -Non potevi far nulla sei ancora ferita…è stato giusto così, non era la tua battaglia-
 
Abbracciò Leo ancora più forte e gli diede un bacio sulla guancia, la tartaruga in blu divenne viola dall’imbarazzo, Karai non l’aveva mai baciato.
 
I Niani si strinsero in cerchio e vollero condividere quell’avventura con una fusione, tutti videro le prodezze compiute e la
 
compassione che aveva avuto Beal nei confronti di Bishop, Nied ne rimase molto colpita. Quando gli animi si calmarono
 
era veramente tardi e tutti decisero di andare a riposare, ma Beal doveva assolutamente parlare con Astrid e andò fino al
 
rifugio delle tartarughe. La vide che stava per andare con Donnie nella loro stanza.
 
            -Astrid aspetta!- disse Beal
            -Donnie va’ pure, ti raggiungo subito, poi ti aggiorno- e fece l’occhiolino alla sua dolce metà.
            -Scusami se ti disturbo a quest’ora e dopo una giornata così pesante…-
            -Non c’è problema, so cosa vuoi chiedermi-
            -...stavi per finire quella frase…io vorrei sapere come mi devo comportare con Nied…-
            -Credo che dovresti accettare la proposta-
            -Ma dici sul serio?-
            -E’ l’unico modo che hai per farti conoscere meglio-
            -Lei lo sa come sono…abbiamo fatto la fusione-
            -Ho capito ormai da tempo che la fusione non basta, ci vogliono i fatti-
            -Non so nemmeno come mi devo comportare…non ho mai avuto nessuna ragazza…e poi sono molto goffo-
            -Il consiglio che ti darò l’ho sentito dare molto spesso e sembrerà banale ma funziona…-
            -Vale a dire?-
            -Sii te stesso! Se non ti apprezzerà almeno ci avrai provato e non potrai recriminare nulla-
            -Va bene farò come dici…grazie Astrid-
            -Tienimi aggiornata!-
            -Lo farò…buona notte-
 
Beal tornò al rifugio dei Niani, aveva affrontato varie prove nella sua vita, ma non aveva mai avuto così paura di bussare
 
alla porta di una femmina. Alla fine ci riuscì e Nied si affacciò in camicia da notte e l’aspetto assonnato.
 
            -Ho deciso…-
            -E non potevi dirmelo domani mattina?- Disse Nied stropicciandosi gli occhi.
            -No, te lo dovevo dire ora…- ma Beal non fiatava.
            -Allora? Sì o no?-
            -Sì…-
            -Bene ne riparliamo domani-
 
Nied gli chiuse la porta in faccia e Beal se ne andò nella sua stanza a testa bassa. Si stese sul letto, ma non poteva dormire,
 
aveva usato tutto il coraggio per parlarle e lei non aveva mostrato nessun interesse, né la minima emozione. Forse era lui
 
che sbagliava, forse aveva ragione lei, stare insieme era qualcosa di pesante, con molti compromessi, però tutte le coppie
 
che conosceva sembravano felici. Dopo la fusione totale di solito l’unione era talmente forte che raramente finiva in un
 
divorzio. Nied non l’aveva nemmeno rammentata la fusione totale, doveva essere qualcosa che la spaventava molto.
 
Ripensò alla parola “spaventata”, forse Nied aveva paura dei sentimenti, è questo che nascondeva, non poteva essere
 
altrimenti. Con un viso così dolce e tutto l’impegno che metteva nella sua vocazione di medico, non poteva essere così
 
insensibile come sembrava. Doveva assolutamente capire se era quello il motivo, così con questa speranza nel cuore riuscì
 
finalmente ad addormentarsi.
 
 
La mattina tutti i Niani si ritrovavano per fare colazione insieme, era un’abitudine che avevano imparato dalle tartarughe,
 
faceva tanto famiglia. Beal quel giorno avrebbe voluto parlare a Nied ma lei si comportava come se nulla fosse successo e
 
così fece lui, però non poteva restare con le mani in mano, prese Rel da un parte e gli chiese.
 
            -…vorrei un parere sulle Niane…-
            -E’ per Nied vero? Lo abbiamo capito tutti che ti interessa-
            -Puoi darmi qualche suggerimento?-
            -Non per vantarmi, ma anche se non avessi dovuto fare la fusione sarei riuscito lo stesso a conquistare Mead, è un qualcosa che viene naturalmente e non tutti ne sono capaci, poi scusami se te lo dico ma il tuo aspetto è trascurato e rozzo poi...bla...bla...bla…-
 
Beal aveva perso la pazienza e non lo ascoltava più, doveva assolutamente parlare con Donnie.
 
            -Ehm grazie Rel…ho capito che non ho speranze…grazie- e se ne andò, Rel rimase lì come un baccalà.
 
Il grosso Niano si recò nell’officina dove trovò Donnie intento nella costruzione del macchinario per creare cristalli.
 
            -Buongiorno Donnie! Come vanno i tuoi esperimenti?-
            -Molte bene Beal. Qual buon vento ti porta?- La tartaruga genio sapeva benissimo il motivo della visita, Astrid gli aveva spiegato tutto.
 
            -Scusami se ti disturbo mentre lavori per tutti noi…ma ti volevo chiedere un consiglio sulle Niane…per me tu adesso sei il massimo esperto…ho provato con Rel…ma dice che in pratica non ho speranze, perché sono brutto-
 
            -Ti ha detto che sei brutto?-
            -Non esattamente…ha parlato un’ora, ma il succo era quello…-
            -Certo il tuo aspetto è impressionante, ma non saprei dire se sei brutto, ci vorrebbe una Niana…comunque…non so se ti posso essere utile…ho fatto come mi sentivo con Astrid, ho capito che a volte vale la pena rischiare-
 
            -Astrid mi ha detto più o meno la stessa cosa, ma non so… ecco…non so come parlarle, come farle capire che mi piace…lei sembra interessata solo ad una cosa…vuole solo divertirsi…ma a me sembra così triste-
 
            -Ho fatto una fusione con Astrid appena l’ho conosciuta ed ho capito come mi dovevo comportare, ma…tu non l’hai fatta? Non dovresti conoscerla bene?-
 
            -Sì Donnie, ma credo che il problema sia che sono terrorizzato, non sono affatto il suo tipo e non so nemmeno che cosa devo fare…e non so cosa pensa veramente…ha messo un blocco-
 
Erano entrati in un argomento un po’ imbarazzante e Donnie non sapeva come aiutare Beal, a lui era venuto tutto naturale.
 
            -Secondo me è questione di tempo, avvicinati a lei piano piano con le piccole cose. Da quello che ho capito tutti voi siete nuovi all’argomento relazioni, pure Nied avrà le sue paure e le sue insicurezze, parlatene insieme. Conoscendola, si sarà informata in qualche modo su come fisicamente si realizza un rapporto fisico, è molto razionale-
 
            -Stamattina mi ha praticamente ignorato, quando ieri sera le ho detto che avrei accettato di essere il suo…compagno di letto…-
            -Probabilmente non le hai dato tempo di aggiornarsi!-
Beal alzò gli occhi al cielo.
            -Ma dovevo proprio prendermi una cotta per una Niana fredda e calcolatrice?-
            -Sai bene che nessuno può essere insensibile, guarda tu stesso come sei cambiato…dalle il tempo e l’occasione-
            -Grazie Donnie…forse la cosa migliore adesso è ignorarla e aspettare che si senta pronta-
            -Un po’ da codardi…ma magari funziona-
 
Beal se ne andò un pochino rincuorato, però più passava il tempo e più pensava che non ne valesse veramente la pena, fino
 
a quando vide Nied. Era semisdraiata su un cuscino con le sue scaglie dorate in vista, le gambe incrociate mentre leggeva
 
l’ennesimo articolo scientifico e ricambiò subito idea.§
 
 
Donnie aveva finito di costruire il nuovo macchinario per creare i cristalli, se avesse funzionato avrebbero avuto energia
 
illimitata. Astrid entrò per vedere come andava e per ricordargli che ogni tanto doveva mangiare.
 
            -Allora come procede?-
 
            -E’ quasi fatto, tra poco lo potremo provare. Ho tolto dei cristalli scarichi dalla navetta di Beal e ho costruito il
 
contenitore per la lava, non c’è nient’altro che possa contenerla al momento, ma escogiterò qualcos’altro. Adesso è
 
fondamentale vedere se funziona. Vado a raccogliere un po’di magma, i vulcani con la composizione ideale sono quelli
 
della dorsale Atlantica, ci vorrà pochissimo-
 
Donnie prese la capsula più scarica che trovò ed in pochissimo tempo si avvicinò ad un vulcano attivo sottomarino, con un
 
braccio meccanico raccolse la quantità di lava necessaria per almeno due tentativi e tornò al rifugio. Intanto tutti i Niani
 
erano accorsi per vedere il miracolo e Donnie trovò per l’ennesima volta il laboratorio affollato.
 
            -Ragazzi ci vorrà tempo, non si cristallizzano velocemente…anche se li stiamo tutti a guardare!-
 
Donnie inserì il contenitore di cristalli nel suo macchinario, una parte sarebbe servita per il primo tentativo, una parte per il
 
secondo. Doveva capire quale pressione e temperatura erano necessarie perché i cristalli si formassero correttamente.
 
L’unica cosa certa era l’atmosfera artificiale, quella del sottosuolo di Ni e che conosceva ormai molto bene.
 
Dopo mezz’ora che tutti guardavano il macchinario di Donnie, Lisad aprì bocca:
 
            -Allora cervellone, quando sono cotti?-
            -Semmai quando sono freddi!- rispose Donnie, in mancanza di Mikey c’era sempre qualcuno pronto a sostituirlo nelle domande idiote.
 
- Ci vorrà tutta la giornata, potrete tornare qui domani, per cui andate pure, non occorre la vostra presenza-
 
Tutti sbuffarono delusi e se ne andarono, tranne Astrid che voleva tenere compagnia al suo terrestre preferito.
 
            -Ci vorrà un giorno anche per il secondo tentativo?-
            -No, li sto facendo parallelamente con condizioni diverse, la lava si raffredda velocemente, ci vuole troppa energia per tenerla ad una temperatura costante- poi aggiunse- Beal è venuto a parlarmi…-
 
            -Poverino…lui è così romantico e lei è più fredda di un’aringa!-
            -Tu sai cosa pensa realmente Nied, non è vero?-
            -In effetti diciamo che ho il quadro più completo, pensare ed agire non sono la stessa cosa, non dimenticarlo!-
            -Quindi non dirai nulla nemmeno a me e sospetto che nelle nostre fusioni tu mi abbia bloccato…non è vero?-
            -Scusami Donnie…fosse stata la prima volta non ne sarei stata capace, ma adesso riesco pure in questo…le ho promesso…-
 
            -Sai non credevo lo avresti fatto, mi stai sottovalutando….a me sembra abbastanza chiaro quello che lei pensa e sei stata proprio tu a farmelo capire-
 
            -Ti prego tienilo per te e ricorda non importa il pensiero, purtroppo sono le azioni che pesano realmente e poi si può sempre cambiare idea!-
 
            -Va bene, va bene non insisto, vedremo come svilupperà la cosa, però vorrei anche io avere la possibilità di bloccarti…non è giusto che tu legga tutto di me-
 
            -Hai ragione farò in modo di farmi bloccare da te-
            -Ma è possibile?-
            -Sì! Se un giorno dovrai tenere un segreto per qualcuno farò in modo di non vederlo…ma di me saprai sempre tutto…mi credi?-
            -Ti credo-
Si baciarono stretti stretti, mentre il macchinario per creare cristalli faceva dei rumori di sbuffi e lamiera piegata.
 
Lisad non sapendo come passare il tempo andò nel dojo e trovò Leo che si stava esercitando tutto solo.
 
            -Ciao Lisad, cercavi Raph?-
            -Non necessariamente, volevo allenarmi un po’…ti va?-
            -Sì certo-
Cominciarono un incontro amichevole, ma Lisad aveva voglia di parlare, da quando si era fusa con Mikey era davvero cambiata e non era più taciturna come una volta.
 
            -Allora come va con l’umana?-
            -Karai e Leo stanno bene, hanno dormito qui stanotte, ma sono già ritornati al loro appartamento, devono rimettere tutto a posto, vorrei poterli aiutare, ma potrò farlo solo stasera quando non ci sarà più nessuno in giro-
 
            -So che Mikey va alla grande con Isabel, perché non ci provi anche tu con la mammina?-
            -Caspita Lisad, se non ti stessi vedendo con i miei occhi direi che è un uomo a parlare o meglio un rettile maschio o qualcuno di molto simile a Raph. Mi sembra o siete tutti fissati con lo stesso argomento?-
 
            -Cosa ti aspettavi, siamo qui nelle fogne da mesi, siamo tutti grandi e vaccinati…non puoi aspettarti che ci comportiamo tutti come suore o preti cattolici-
 
            -A me risulta che tu invece….-
            -Cosa ti sta raccontando Raph?-
            -E’ quello che non mi racconta che mi fa dire questo-
 
Lisad era la solita, provocava e poi pretendeva di avere sempre ragione.

            -Lui cosa ti dice?-
            -Credo che dovreste parlare civilmente, per favore non mi coinvolgere-
            -Astrid dice che varrebbe la pena rischiare per Raph…-
            - Dice davvero così? E cosa intendete per rischiare?-
            -Rischiare di rimanere delusi…rischiare che non funzioni…che mi tradisca…-
            -Forse non sono la persona migliore per darti un consiglio…io non ho mai voluto rischiare…per questioni di cuore ovviamente-
 
Entrambi erano guerrieri coraggiosi, ma di fronte alla delusione di un sentimento avevano paura come dei bambini inermi, proprio come tutto il resto del mondo.
 
            -Ma parlate o combattete?-
Intanto Raph era entrato in quel momento ed aveva carpito solo la parte finale della conversazione, ma finse di non aver sentito nulla.
 
            -Che facciamo? Un combattimento a tre?- chiese Lisad.
            -A quattro!- disse Mikey, che era tornato tutto raggiante dalla superficie, da diversi giorni il suo sorriso spandeva luce intorno a sé come non mai.
 
            -Isabel ti ha buttato fuori di casa? Finalmente è rinsavita- disse Raph sarcastico.
            -No, va tutto a meraviglia, sono venuto ad allenarmi e lei doveva lavorare- poi aggiunse- ma Karai e il piccolo Leo?-
            -E’ tornata subito alla palestra, la vuole rimettere su prima possibile, stasera andrò sicuramente ad aiutarla-
            -Vuoi che venga a darvi una mano?- Disse Mikey premuroso.
            -No…ti ringrazio- disse Leo che non se lo aspettava.
            -Mikey sei il solito microcefalo! Vuole stare solo con lei, non lo capisci?- Disse Lisad con malizia pestifera.
            -Ah scusami Leo, non ci avevo pensato…riguardo a questo…volevo dirti…se vuoi un consiglio ….potrei esserti di aiuto-
 
Leo lo fulminò con lo sguardo e disse:
 
            -Adesso non è proprio il momento. Allora lo facciamo questo allenamento?-
            -Ma dov’è Splinter?- chiese Lisad
            -Non si sentiva molto bene, è a riposare-
            -Ma vuoi che chiami Nied? Te lo rimette a posto in un lampo!-
            -Non serve, dice che non si vuole abituare alla vostra tecnologia, non rimarrete a lungo-
 
Ci fu silenzio, erano tutti talmente presi dalle difficoltà di rendere possibile questo viaggio su Marte, che non pensavano
 
mai alle conseguenze, tutto sarebbe cambiato e le fogne sarebbero tornate silenziose come prima. Arrivò anche Frel perchè
 
aveva promesso di allenarsi regolarmente e tutti tornarono ai loro esercizi e alla concentrazione.
 
P.S. Ciao a tutti!
Come il Bishop della serie 2003 non si smentisce mai così il “mio” Bishop! Però stavolta ci ha pensato Beal a metterlo KO ed ora non darà più fastidio a nessuno, almeno per un po’ forse ;-)
Per quelle che pensavano che Karai avesse in mente un piano diabolico…spiacente, alla fine non è stato così, a  me piaceva la Karai del 2003 mentre quella del 2012 in effetti è da prendere a sberle, è sempre  a creare problemi e a far patire il povero Leo, sarà così anche in questa storia?
Quindi Beal ha acettato di diventare il toyboy di Nied nella speranza che invece cominci una vera storia, come reagirà la fredda Nied?
Anche Lisad ha un dilemma amoroso, come vi avevo promesso tutti e quattro avranno le loro esperienze positive e negative, bisogna vedere a che punto arriveranno quei due cocciuti di Lisad e Raph.
Donnie intanto è felice e pensa solo al progetto Marte e sta cercando di costruire dei cristalli come quelli Niani e se possibile ancora più potenti.
 
Grazie a voi che mi seguite in questo lungo viaggio, vi assicuro che le emozioni non mancheranno ;-)
 
Lunga vita e prosperità
Altair
 
 
 
   
 
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