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Autore: LadyEffeMikaelson    24/10/2015    1 recensioni
Fanfiction sulla nuova generazione di The Originals.
« Il punto è questo tesoro,hai ereditato da me e da entrambi i tuoi nonni i nostri poteri sei anche una vampira e purtroppo anche una guardiana i tuoi poteri saranno in contrasto.. Ma tuo padre insieme hai tuoi zii ti aiuteranno non ti lasceranno mai sola non lasciarti prendere dalle guardiane.. »
[Tratto dalla trama.]
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah, Freya Mikaelson, Hope Mikaelson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Liars.
 
Pov. Audrey
 
In molti volevano ancora che la nostra famiglia spariva dalla faccia della terra.
Non solo tutti i nemici di mio zio Niklaus ma anche gli umani,coloro che questa sera erano tutti presenti in questo enorme sala,dove ogni anno il sindaco organizzava questa farsa tutto quel cibo andava buttato come nulla fosse,invece di darlo a persone che ne avevano bisogno.
Tutti quei occhi indagatori,occhi che cercavano un minimo difetto.
Bocche che sparlavano per ogni cosa. Di cose non vere.
Alcuni di loro credevano di essere i padroni di New Orleans,ma non era affatto cosi. New Orleans era nostra,metà delle streghe e metà dei vampiri e il Bayou era dei lupi mannari,ovvero il branco della mezzaluna. Dopo la guerra quando io e Hope eravamo ancora delle bambine,si erano riuniti tutti decidendo ogni luogo ma questo non prendevano parte gli umani. Erano ospiti,che governavano solamente la loro specie.
Mentre camminavamo verso il sindaco facendo il nostro saluto,guardai nei occhi ognuno di loro a testa alta e con il volto impassibile come ci avevano imparato fin da bambini,non dovevamo mai far capire che noi sentivamo tutto quello che loro dicevano,anche se alcuni lo sapevano. Nessuno di noi mostrava le proprie emozioni,sorridevamo normalmente facendo un saluto a tutti,come se nulla fosse.
Erano tutte le persone alto locate di New Orleans,persone che avevano ville in centro che spendevano i soldi come se niente fosse senza aiutare nessun’altro,come se i soldi per loro apparissero cosi: senza problemi,ma soprattutto senza fatica.
Ognuno di loro era un bugiardo.
Guardandogli nei occhi potevo leggere la loro anima di quanto fossero falsi,coloro che avevano un cuore hanno un piccolo cerchio sopra la loro testa color dorato ma soprattutto quello che più importava: era puro,senza cattiveria dentro di loro. Ma adesso erano solamente grigie con qualche sfumatura di nero. Nessuno di loro era puro,sapevano mentire e illudere alle persone che avevano bisogno di aiuto,burlandosi di loro per ottenere potere e voti.
Quella mattina mentre ero a scuola avevo scoperto quel potere,non lo avevo ancora detto a nessuno erano tutti nei pieni preparativi di questa serata. I miei occhi erano cambiati riuscivo a vedere cose che in tutta la mia vita non avevo mai visto,riuscivo a capire se una persona fosse il bene o fosse il male e da quando tutto ciò si era manifestato la mia testa era leggera senza quel dolore immenso.
Arrivammo davanti al sindaco,Eric Moore,alla sua destra c’era sua moglie o meglio la sua quarta moglie Annabelle Moore,proprio vicino alla sinistra del sindaco c’era la persona più viziata del tutto il mondo,aveva il controllo su tutto specialmente a scuola eravamo amiche solamente per il volere dei nostri genitori,ma io e Hope non la sopportavamo affatto. Anche se quest’ultima sapeva fingere molto meglio di me,Emily Moore ci osservava con uno sguardo sbalordito e invidioso sui nostri vestiti e accessori come ogni anno anzi dovrei dire,come ogni evento.
Lei era invidiosa al massimo e non sapevo nasconderlo.
Nostra zia Rebekah sceglieva con cura ogni abito specialmente per quell’evento,andava dal suo stilista privato a Parigi,creava dei vestiti magnifici e per mia zia erano unici nessuno avrebbe potuto avere quello stile che lui creava. Infatti lo aveva trasformato secoli prima in vampiro proprio per quel motivo.
Ma quest’anno mia zia era stata unica a scegliere cosa avremmo indossato quella sera,io indossavo un chimono corto color corallo sembrava che lo avevano cucito su misura sul mio corpo insieme a un paio di tacchi color beige. Hope invece aveva un vestito nero semplice a maniche corte con una x dietro alla schiena che la lasciava scoperta con un paio di tacchi dello stesso colore,con le nostre zie avevamo scelto un trucco semplice e naturale. Mentre loro erano andate a finire di preparasi io e Hope ci siamo dedicate hai capelli io mossi invece lei con i boccoli,una delle sue pettinature preferite. Era unica con le acconciature.
Dopo aver salutato tutti Emily ci voleva trascinare dall’altro lato della stanza,guardai mio padre pregandolo di farmi stare con lui anche se odiavo questo tipo di serate preferivo sentir parlare di politica e altre cose noiose,invece di stare con Emily e le altre ragazzine viziate ma alla fine con un mezzo sorriso divertito mi disse di andare portando anche Matt. Vidi lo sguardo di mio cugino sbiancare alla fine contro voglia la raggiungiamo salutando il gruppo di Emily,in cui facevamo parte anche noi. O meglio ci faceva parte solamente chi aveva una posizione e era ricco anche se io non ero d’accordo su tutto ciò.
Quella mattina a scuola era salita la voglia di buttarmi dalla finestra,specialmente a mensa ci aveva dato ordini contro ordini su cosa fare nella serata di suo padre che era davvero importante. Ora stavano parlando di moda o meglio cercavano di convincerci a dire dove andavamo a prendere ogni abito,ma Hope come ogni volta disse la stessa risposta zittendole entrando nel vivo dei pettegolezzi delle adolescenti di New Orleans,Matt appena aveva sentito parlare di moda era scappato. Sbuffai dentro di me alzando leggermente gli occhi al cielo c’erano cose più importanti del mondo invece di sapere i problema delle persone e riderci sopra,qualcosa di male si stava per accadere nella nostra città e loro pensavano con chi volevano o che avevano perso la verginità.
Mi scusai dicendo che andavo a prendere qualcosa da bere,Hope mi guardò e io le sorrido per poi andare a passi lenti e decisi verso mi cugino che era accanto a Thomas Parrish,noi ormai lo chiamavano Tommy,era la nostra guardia del corpo da 10 anni aveva diciannove anni quando zio Klaus lo aveva trasformato ed era innamorato di Hope o almeno io e Matt la pensavamo cosi.
- Come fate a essere amica di quelle vipere? Me lo chiedo ogni volta che vi vedo ridere e parlare con loro o quando vengono a casa. – disse Matt sbuffando contrariato,lui le odiava fin da bambino e ogni volta lo dimostrava. Lui per fortuna non aveva questi problemi,visto che il sindaco e gli altri del consiglio non avevano figli maschi.
- Fingo di essergli amica. – dico sussurrando dandogli una piccola gomitata e lui alzò gli occhi al cielo sistemandosi velocemente,sentivo Tommy che ridacchiava e gli lanciava uno sguardo come per dirgli: “te lo avevo detto”. – Ma purtroppo abbiamo dei compiti da fare,Matt. E’ importante per la nostra famiglia.- aggiungo con un tono serio,ma d’altronde avevo ereditato tutto ciò da mio padre,la famiglia era sempre prima di tutto,di carattere io e mio padre eravamo molto simili anche se avevo ereditato qualcosa da mia madre. Che molto spesso contrastava tutto ciò.
Mio cugino mi guardò inarcando un sopraciglio sorridendo divertito. – Avvolte sembra di parlare con zio Elijah. – disse ridacchiando ma poi tutto ad un tratto diventò serio seguo il suo sguardo guardando i nostri genitori che parlavano con il sindaco e altri uomini,probabilmente qualcuno di importante i loro sguardi erano seri. – Sono troppo preoccupati. – parlò a bassa voce notai lo sguardo di Tommy diventare serio e guardare Hope che rideva e scherzava,l’osservo in silenzio sicuramente sapeva qualcosa. – Oggi sono tornato da scuola prima ho saltato una lezione. -  continuò il tono della sua voce era sempre più serio. – Quando mi hanno visto si sono azzittiti subito e mia madre non ha nemmeno detto nulla sul fatto che ero tornato da prima da scuola. Tutti si sono bevuti la mia bugia,questo Audrey è molto strano-.
Guardai in silenzio Matt,non era davvero da zia Rebekah rimanere tranquilla che suo figlio aveva saltato la scuola,specialmente una lezione lei ci teneva molto che Matt si godesse il liceo,visto che un giorno non sarebbe più stato un adolescente voleva tenerlo in una vita normale finché non sarebbe diventato maggiorenne. Un paio di volte era riuscito a scoprire che non era andato a scuola si era arrabbiata con lui,ricordo che lo aveva messo in punizione e aveva assunto un altro vampiro che lo controllasse che rimaneva a scuola fino all’uscita. Quindi tutto questo era troppo strano. Insieme a Hope ne avevamo parlato il giorno prima ma quando tornavamo a casa,ormai sapevano benissimo i nostri orari,erano del tutto normali nascondevano ogni cosa. Ed erano ottimi attori a farlo.
Osservai la mia famiglia che nascondeva subito quei sguardi preoccupati in un sorriso o in una risata,feci una piccola smorfia riportando il mio sguardo su mio cugino che continuava a osservarli sicuramente anche lui in cerca di una risposta,portai una mano sulla sua spalla. – Ehi prima o poi ci diranno cosa sta succedendo. Ma fino d’allora facciamo finta di nulla e sistemati quella cravatta prima che lo faccia zia Rebekah davanti a tutti. – Dissi di nuovo con un tono serio lo sento sbuffare mentre borbottava che odiava le cravatte,scuoto la testa dicendogli che ci saremo visti dopo e prendo il mio drink per poi tornare di nuovo dal gruppo salutando alcuni dei miei compagni mentre passavo.
La mia mente non faceva altro che cercare di capire cosa stava succedendo,quale male era arrivato a New Orleans? Sicuramente era qualcosa di grosso,l’altra notte prima di addormentarmi avevo visto perfino dei lupi camminare tranquilli per strada controllando la zona insieme a dei vampiri. Cosa che in tutti questi anni non avevo mai visto,anche se grazie a Hayley e mio padre che ha fatto trovare un accordo per l’odio nei confronti di zio Klaus alcuni di loro erano rimasti ancora con quel l’odio anche per colpa di quello che gli aveva fatto Marcel.
Ma tutti avevano quello sguardo preoccupato,anche le streghe cominciarono di nuovo a parlare con noi vampiri. Era tutto troppo strano.
Questo silenzio non prometteva nulla di buono.
Ma la voce di Emily come sempre mi fece riscuotere dai pensieri,la osservai un attimo seguendo il suo sguardo fino a un ragazzo lo riconobbi subito era Carlos,un compagno di scuola che Emily lo aveva preso di punta perché lo aveva lasciato non era ricco e i suoi avevano solamente un negozio nel quartiere francese,lei da quando aveva scoperto che non era ricco ogni volta lo umiliava davanti a tutti facendogli dei scherzi davvero crudeli,perfino per lei. La guardai di nuovo mentre rideva per ciò che gli aveva fatto,come poteva essere cosi crudele?
Strinsi forte il bicchiere nella mia mano cercando di rimanere calma e controllarmi,ma come si poteva controllare per una cosa del genere? Molti occhi osservano divertiti quel povero ragazzo e ridevano di lui,che gente era? Quando abbassai lo sguardo la mia mano stava tremando,stavo per perdere di nuovo il controllo ma questa volta non stavo facendo nulla per scappare volevo che succedesse. Volevo che quelle persone pagassero per quello che stavano facendo o per quello che stavano facendo,desideravo solamente eliminarli.
Il tempo cambiò all’improvviso,tutto ad un tratto si sentì un tuonò forte affiancato da lampi e fulmini che sembravano spaccare il cielo a metà,la serata serena di inizio autunno di poco prima era ormai sparita. Il cielo si mostrava minaccioso e violento sentivo il rumore della pioggia e del vento che battevano contro i vetri,ma sentivo anche il potere di tutto ciò di quella tempesta entrare man mano dentro di me alimentando quei poteri nascosti dentro di me dandogli forza di uscire fuori.
In tutto quello che stava accadendo non esisteva nessun auto-controllo,come se quella parola non esistesse in quel momento sembrava che tutto fosse libero e giusta questa rabbia,ed io non avevo più controllo del mio corpo ma soprattutto della mia mente. Avevo lasciato uscire di mia spontanea volontà la parte oscura di me,quella parte di cui avevo paura,quella parte che non sapevo controllare.
Il lato di me che io odiavo con tutta me stessa,ma era quel lato che mi rendeva davvero forte,senza scrupoli e senza pensieri. Ogni cosa stava combaciando in modo perfetto al suo posto come un puzzle appena completato.
Più guardavo quella gente cosi maleducata e cosi crudele e più la mia rabbia cresceva sempre di più come se non ne potesse fare più a me,chiusi la mano libera in un pugno mentre sentivo i canini scendere. Dopo l’ennesimo tuono le luci si spengono di colpo riempiendo la stanza di oscurità sul mio volto appare un sorriso crudele,le voci divennero più forti gente che si chiedeva cosa stava accadendo o chi credeva che stava arrivando un uragano. Ma il blackout durò per pochi minuti quando la luce tornò il sindaco mandò qualcuno a controllare la televisione se diceva se c’era qualche uragano in arrivo,rilasso la mano chiusa in un pugno muovendo leggermente le dita fù allora che il ramo di un albero spaccò il vetro della sala in un tonfo sordo andò a finire dritto sul pavimento. Sento delle urla famigliari alzai lo sguardo seguendo quel suono vedendo Emily per terra che guardava la scena scioccata e impaurita,inclinai leggermente la testa non sentendo che non si era fatta nulla nemmeno un graffio feci un passo lento verso di lei.
- Restate tutti calmi! - disse il sindaco dal microfono dando istruzioni hai suoi ospiti di rimanere nella stanza lontani dalle finestre fino a quando non sarebbero arrivati i vigili del fuoco,che avevano già chiamato. All’improvviso a metà strada verso di lei mi fermai di colpo,il ramo con la stessa velocità con cui era entrato usci dalla finestra seguo tutto con lo sguardo alzando un sopraciglio socchiudendo leggermente gli occhi fino a quando un pezzo di legno non andò a sbattere contro il bicchiere cosi forte che si rompe in mille pezzi nella mia mano.
Il mio respiro divenne affannato spalancai leggermente gli occhi allargando la mia mano vedendo tutti i pezzi di vetro mischiati insieme al mio sangue,sento una mano sulla mia spalla sussultò spaventata girandomi di scatto vedendo mio padre che mi osservava preoccupato ma subito nel suo viso si dipinse un sorriso,quel sorriso che sapeva sempre tranquillizzarmi. Mi prese la mano ferita osservandola per qualche secondo,poi portò un braccio intorno le mie spalle avvicinandosi verso zio Klaus dicendo che mi avrebbe portato a casa mia zia Freya disse che sarebbe venuta anche lei,li osservai in silenzio senza dire nulla ma mio zio mi sorprese quando accarezza velocemente la guancia sorridendomi,faccio un piccolo sorriso e dopo poco uscimmo fuori da quella villa.
 
                                                                                                         ・・・
 
Il viaggio verso casa era stato silenzioso nessuno dei tre aveva parlato,il silenzio in quella macchina aveva regnato su tutto,Hope e Matt erano rimasti con zio Klaus e zia Bekah anche se mia cugina voleva venire a casa da me. Ma non potevamo dare troppi sospetti nessuno si sarebbe accorto della nostra assenza,c’erano troppo casino nessuno dava peso a chi se ne andava.
La tempesta di poco prima era sparita ora c’era solamente una leggera pioggia che scendeva piano,distolgo lo sguardo dalla finestra mettendo le gambe incrociate osservando mio padre che toglieva ogni pezzo di quel bicchiere frantumato dalla mia mano. Ero sicura di non essere stata io a rompere quel bicchiere,ricordo bene ogni scena di quel secondo so che avevo trascinato io quel ramo dentro la casa in direzione di Emily ma non lo avevo fatto uscire fuori e quando ha sfiorato la mia mano c’era qualcosa che davvero non riuscivo a capire.
Mi sentivo cosi confusa da tutto quello che era successo e dai miei nuovi poteri che non riuscivo a pensare davvero lucidamente,ma ora dovevo dirlo a mio padre ma non ne avevo il coraggio di quello che avevo fatto non avevo vergogna o rimorso. Ero felice di averlo fatto,solo con l’amaro che non era successo ciò che avevo desiderato.
- Ecco fatto. – disse dopo qualche minuto alzai di nuovo lo sguardo verso di lui e poi sulla mia mano riuscendo finalmente a muoverla,ogni di quei piccoli graffi si erano richiusi ed era stato proprio il dolore a farmi risvegliare dall’altra parte di me. Feci un piccolo sospiro tenendo ancora lo sguardo basso sento una mano famigliare accarezzarmi la guancia e poi spingermi verso di lui,strinsi forte mio padre chiudendo gli occhi sentendomi per quel istante come se era stato tutto un incubo. Ma sapevo che era la realtà. – Ci vorrà del tempo.- Aggiunse sussurrando accarezzandomi i capelli,dal suo tono di voce non riusciva più a nascondere la preoccupazione ma sapeva sempre consolarmi anche quando io,non riuscivo a trovare una soluzione. – Riuscirai a controllarti,piccola mia. A controllare la rabbia e il mostro dovete solo trovare una metà entrambe. – concluse apro gli occhi alzando il mio sguardo verso di lui,per poi annuire leggermente.
- Per la prima volta.. Dopo anni e mesi.. – dissi facendo una breve pausa cercando le parole adatte. – Eravamo d’accordo su una cosa..Una brutta cosa,non ho provato a fermarla come mi ha insegnato zia Freya. – aggiungo chiudendo le mani in un pugno. – Ero cosi arrabbiata che non c’è l’ho fatta a trattenermi.- ammisi guardando mio padre lui ricambiò lo sguardo facendo un piccolo sorriso,rassicurandomi come ormai facevano tutti mi compativano.
- Audrey.. – cominciò mio padre ma lo fermai alzandomi sotto il suo sguardo preoccupato,feci alcuni passi avanti socchiudendo gli occhi trovando le parole adatte dovevo confidargli che avevo scoperto dei miei poteri.
Mi giro verso di lui guardandolo nei occhi facendo un sospiro profondo. – Oggi ho scoperto due dei miei poteri da guardiana..- dico e noto che sbianca deglutendo l’osservo ma poi il suo viso tornò subito come prima incitandomi a continuare. – Ho sentito il potere entrare dentro di me e per la prima volta mi sono sentita completa,imparerò a controllare me stessa e questi nuovi poteri. – continuai e lui si alzò venendo verso di me prendendomi le mani. – Te lo prometto -.
Mio padre mi sorride con dolcezza guardandomi poi nei occhi. – Ci sarò sempre per te ok? Sempre e comunque. – Disse serio avvicinandomi per darmi un bacio sulla fronte. – Supereremo tutto bambina mia,ora riposa ne hai bisogno.- sussurrò subito dopo sorridendomi staccandosi da me dopo avergli dato la buonanotte esce fuori dalla stanza,mi tolgo il vestito per fortuna non si era macchiato di sangue e lo ripongo ordinatamente dentro l’armadio infilandomi velocemente il pigiama,entrai in bagno lavandomi il viso e le mani togliendo il residuo di quella brutta serata. Quando ritornai in camera trovai mia zia Freya aspettarmi con una tazza fra le mani,ci sorridiamo a vicenda e vado verso di lei mettendomi seduta sulla poltrona prendendo la tazza che mi porgeva,dicendomi che mi avrebbe aiutata a riposare annuisco semplicemente bevendo qualche sorso dall’odore c’erano molte erbe o forse anche fiori ci raccontava che da bambina Dahlia gliele preparava molto spesso per farla rimanere calma.
Il silenzio aveva conquistato la mia camera da letto dopo aver finito di bere tutta la tisana riprese la tazza dandomi un bacio sulla fronte augurandomi la buonanotte,ricambio con un piccolo sorriso e quando fu uscita chiudendo la porta dietro di se. Sospirai finalmente libera di stare un po’ da sola con i miei pensieri,dopo tutto quello che era successo avevo bisogno di calma e tranquillità.
Mi alzo spegnendo le luci con la calma immersa nel buio mi avvio verso il letto entrando mettendomi sotto le coperte guardando il soffitto,avevo detto una piccola bugia a mio padre ovvero non gli avevo detto che non ero stata io quando quel ramo è uscito da solo nella stanza. Ma forse era meglio cosi se gli avrei detto che non ero stata io,di sicuro avrebbero fatto di tutto per scoprire chi fosse stato non potevo rischiare. Non potevo rischiare che scopriva di quel misterioso ragazzo che avevo incontrato,era una cosa che dovevo fare da sola.
La mia testa non faceva altro che pensare a lui,ogni parte di me anche quella crudele mi diceva di stare alla larga da lui che non faceva per me e che era pericoloso. Ma tutto ciò mi attirava,ero curiosa di scoprire chi fosse o cosa fosse non credevo affatto che fosse umano.
Quella mattina Hope mi aveva trascinato in infermeria dopo aver soggiogato il professore che non mi sentivo bene,ma era tutta una scusa si era accorta che io avevo la testa da un’altra parte e voleva sapere costa stesse accadendo alla fine dopo che le ho fatto promettere che non avrebbe dovuto dire nulla a nessuno,le ho raccontato tutto. E anche lei era concorde con me di non dire nulla alla nostra famiglia,lo avrebbero fatto uccidere subito se fosse stata una minaccia per me.
Avevo bisogno di risposte,grazie a questo potere che ho scoperto di avere questa mattina avrei potuto scoprire subito se era un: vampiro,lupo mannaro,stregone o semplicemente un umano anche se ero lontana da lui. Questo mi semplificava molto di più le cose,sorrisi tra me e me soddisfatta avrei agito da sola senza l’aiuto di nessuno anche se mia cugina mi avrebbe aiutato sempre.
- No Hope scordatelo. E’ una cosa che devo fare da sola e non voglio metterti in mezzo.­- le avevo detto quando gli ho confessato il mio piano,lei non era d’accordo che avrei dovuto fare tutto da sola ma alla fine l’avevo convinta dopo che le dissi che le avrei detto ogni mia mossa li si era leggermente rilassata.
Ero convinta che lui era un essere sopranaturale nel suo sguardo avevo visto che era una persona che aveva già vissuto da un pezzo,lo avevo imparato da tempo ormai in casa erano venuti molti vampiri alcuni trasformati dalla mia famiglia era facile capire che avevano visto tante cose. Lui era uno di quelli,ne ero sicura.
L’intruglio di zia Freya cominciò a fare effetto comincio a sentire il mio corpo rilassarsi,avrei fatto di tutto per trovarlo anche girare tutta New Orleans da cima a fondo interrogando e soggiogando la gente,oppure chiedere a qualche vampiro se lo aveva visto o strega. Erano molti attenti su i nuovi turisti che venivano in città visto che i vampiri si nutrivano di loro,smisi di lottare a trattenere i miei occhi aperti e svegli mi giri di lato chiudendo gli occhi.
 
Pov. Narratore
 
Dopo la tempesta le strade di New Orleans affollate ogni ora erano ormai vuote nessuno era in giro per strada,i locali avevano ormai chiuso rassegnati che tutti si erano rinchiusi in casa o in albergo.
Il ragazzo salì velocemente entrando in un appartamento nella periferia della città,si richiuse la porta alle spalle facendo una piccola smorfia appoggiandosi su quest’ultima chiudendo gli occhi cercando di calmarsi. Aveva dolori dappertutto sembrava che ogni suo osso era spezzato peggio di tutto quello che aveva provato nella sua intera esistenza,come se non bastasse era dovuto correre fino al suo appartamento ci era bastato davvero poco per non finire nei guai o nella lista nera dei Originali. Questa era la sua unica possibilità per essere un umano,anche se la sua famiglia non accettava tutto ciò e soprattutto queste condizioni non aveva scelta.
Era stufo di aver vissuto in quel modo per così tanto tempo,voleva una vita migliore.
Sapeva di aver infranto una regola importante,ma come poteva stare tranquillo senza fare nulla? Non poteva,non aveva mai avvertito un potere del genere e mai cosi forte e violento sembrava che la natura si stesse ribellando da tutto all’improvviso,sarebbe successa una vera tragedia se non fosse intervenuto.
Con passi lenti si tolse la giacca di pelle buttandola sul divano passandosi una mano fra i capelli sospirando chiudendo poi gli occhi sentendosi a pezzi ma finalmente al sicuro,senti dei passi e poi qualcuno che si appoggia sullo stipite della porta.
- Brutto mal tempo stasera. – disse una voce famigliare e il ragazzo riapre di colpo gli occhi posando le chiavi sul tavolino. – Dovrebbero cambiare meteorologo oppure metterlo uno sopranaturale. – aggiunse subito dopo sottolineando l’ultima parola.
- Mh in effetti non ci ho fatto molto caso ero in un bar a bere un pò. – disse il giovane mentendo girandosi verso l’altro osservandolo in silenzio. – Ma forse hai ragione almeno non sbaglia. – aggiunse sorridendo divertito scuotendo poi la testa riprese la giacca mettendosela sulla spalla,con tutto l’intento di andare a letto a riposarsi ma quando arrivò verso la porta che conduceva un piccolo corridoio dove c’erano due stanze piccole e un piccolo bagno.
L’altro ragazzo dell’appartamento aspettò che arrivò al suo fianco lo bloccò per il braccio stringendo appena sentì l’altro fare una smorfia dal dolore,aveva dato tutte le risposte alle sue domande senza che parlasse. – Non mentirmi ok? Ti ho cresciuto,razza di idiota anzi doppio idiota. Ti conosco come le mie tasche.- disse dando una leggera spinta al fratello guardandolo nei occhi. – So che ci sei in mezzo tu con quello che è successo stanotte. – aggiunse facendo una smorfia di disapprovazione una smorfia che conosceva troppo bene ormai da mesi. – Fratellino non dire più una bugia anche perché non sei mai stato bravo a farlo.- disse e lo lasciò andare andando verso la sua camera da letto.
Il ragazzo rimase bloccato al centro del corridoio guardando la figura di suo fratello sparire dietro la porta,tirò un calcio alla sedia facendola cadere a terra ma cercò di nuovo di calmare tutta la sua rabbia.
 
Elijah Mikaelson stava camminando avanti e indietro nel salotto di casa cercando di calmarsi anche se ogni suo tentativo andava fallito,il suo timore più grande si stava avverando.
In tutti questi anni aveva sperato che sua figlia non aveva ereditato del tutto il potere di sua madre e che non ci sarebbero stati dei problemi con le Guardiane ma invece si era sbagliato e di grosso anche,avevano cercato un modo per occultare i suoi poteri in modo che solo se venivano a New Orleans potevano scoprire che era li. Ma adesso,sarebbe servito?
L’unica cosa che voleva era perdere sua figlia era l’unica persona che era riuscita ad attenuare il suo mostro e l’unica che manteneva al galla la sua umanità,non sapeva cosa avrebbe fatto se loro gliel’avessero portata via. Sua sorella Freya gli mise una mano sulla spalla facendolo fermare comunicandogli che si era addormentata,l’Originale fece un respiro dal sollievo.
Da poco erano tornati anche Rebekah e Niklaus che avevano spedito i loro figli a letto,dopo che Elijah ringraziò sua sorella per l’ennessima volta quest’ultima mentre preparava della salvia bruciata per non fare sentire la conversazione a nessun vampiro per la casa,ma soprattutto ai loro figli.
- Klaus è andato a chiamare Hayley e Jackson,saranno qui a momenti.- disse e appena sentì il nome di quest’ultimo fece una smorfia,era andato dietro ad Hayley per tanto tempo l’aveva sempre amata avrebbe fatto di tutto per lei. Si era perfino messo contro a suo fratello quando lei aveva progettato insieme a suo marito di scappare con Hope,ora se ne era pentito alla fine quello che ci aveva perso di più e anche punito era stato Elijah che aveva visto con i suoi occhi la morte di Gia,quella ragazza che dopo tutti questi anni non era riuscito a dimenticare del tutto.
Aveva sperato che Jackson facesse una vita umana e prima o poi sarebbe morto,in modo che lui poteva stare con Hayley ma cosi non era stato. Quest’ultima aveva chiesto a sua figlia Hope di dare il suo sangue a Jackson in modo che lui diventasse un ibrido,quando lo aveva scoperto il suo cuore si era spezzato di nuovo. Amava quella donna anche se lui per proteggerla anche da se stesso all’inizio non gli aveva detto ciò che provava,ma di certo non si sarebbe mai aspettato che sarebbe stata per tutta l’eternità con Jackson il disprezzo di quel uomo era aumentato ancora di più.
Ovviamente,le cose tra Hayley e Hope non erano andate cosi bene dopo aver dato un po’ del suo sangue a Jackson ha detto che sarebbe ritornata a vivere con suo padre,infatti ancora oggi evitava di stare con sua madre e con il suo patrigno anche se quest’ultimo l’aveva sempre voluta bene e trattata come una figlia ma Hope aveva sempre sognato che anche sua madre sarebbe tornata a casa senza di Jackson.
A riscuoterlo dai pensieri era stata la voce di suo fratello che fece il suo ingresso,solo allora si accorse che con lui,insieme a Hayley e Jackson,c’era anche Marcel salutò tutti e si mise seduto sulla poltrona distogliendo lo sguardo da Hayley stava sperando e pregando di nuovo di non litigare con lei quella sera non c’è l’avrebbe fatta a sopportare una lite,era troppo teso.
Sua sorella,Rebekah,leggendolo nel pensiero gli sorrise dolcemente mettendosi al suo fianco appoggiando una mano sulla sua spalla l’originale alzò il viso verso la sorella sorridendo leggermente,subito dopo suo fratello Klaus fece velocemente un resoconto della serata era chiaro che Elijah e sua figlia avevano in comune che quando perdevano le staffe nessuno di loro controllava il mostro,ma il problema era che Audrey non aveva ancora imparato a controllarlo per bene.
- Non avevo mai avvertito cosi potere da una Guardiana.- concluse poi Klaus bevendo un sorso del whiskey che si era appena versato,ognuno di loro era preoccupato di quello che le guardiane potevano fare.
- Anche Adeline era cosi potente.. – disse Elijah perdendosi nei ricordi quando aveva incontrato la madre di sua figlia,un amore destinato a durare poco ma che gli ha donato qualcosa di lei una volta l’aveva vista combattere la natura era con lei. E’ stato qualcosa di straordinario ma lei gli ripeteva che nel sangue della sua famiglia c’era qualcosa di più di tutti i guardiani che c’erano nel mondo. – Ma Audrey lo è molto di più. – aggiunse quasi in un sussurro,con lo sguardo fisso nel vuoto.
- Il suo potere è protetto dall’occultamento che abbiamo fatto io e Davina. – Disse ad un tratto Freya con voce seria era in piedi davanti al camino il suo sguardo era fiducioso,aveva aiutato la giovane a diventare immortale come lo era lei in modo che fosse molto più potente dopo quello che era successo con alcune streghe che non volevano che lei governasse. Ma ora tutte si erano rassegnate al potere della giovane strega e la rispettavano,dopo questo grande favore Davina si era decisa di dare un’altra possibilità ai Mikaelson poi Freya le aveva anche promesso che Kol lo avrebbero riportato in vita.
Perché tutta la famiglia Mikaelson voleva Kol di nuovo a casa.
Dopo che erano diventate amiche Davina si era offerta di aiutare i Mikaelson per Audrey,anche lei aveva sentito delle voci riguardanti le guardiane e non c’era nulla di buono in loro avvolte agivano solamente per noia o per avere più potere. In tutti quei anni era servito la magia proteggeva il lato da guardiana di Audrey,Freya era convinta che sarebbe stata duratura avevano usato molte energie per quell’incantesimo.
E nessun guardiano l’avevano mai trovata.
- Si Freya hai ragione. - disse Rebekah anche lei con il tono di voce serio,tutti in quella stanza lo erano anche se Hayley era stranamente silenziosa con uno sguardo strano Klaus Mikaelson era preoccupato per quello sguardo,ognuno di loro sapeva bene che Elijah non andava più d’accordo con lei perfino lui con le numerose liti che aveva avuto con lei. Sperava che non faceva nessuna cazzata per quella sera. – Ma il potere di Audrey aumenta di giorno in giorno. – aggiunse subito dopo guardando la sorella. – E’ come con Hope solo che tu l’hai potuta aiutare con la sua magia ma è molto diversa da quella di Audrey. – continuò e tutti annuirono.
La stanza piombò nel silenzio totale,la preoccupazione in quei giorni si faceva sentire sempre di più era difficile nasconderle al sangue del tuo sangue con uno solo sguardo ognuno di loro sapeva che c’era qualcosa che non andava. Hayley Kenner aveva ascoltato tutto rimanendo il silenzio la sua idea era ben chiara,era ormai da un bel po’ di tempo che lei si era allontanata dai Mikaelson andava in quella casa solamente per sua figlia Hope che ogni giorno la sua assenza nella loro casa si faceva sentire. Ma Jackson come in tutti questi anni di matrimonio la rendeva felice rassicurandola che un giorno lei sarebbe tornata,lo sperava davvero.
Dopo quello che gli aveva fatto Klaus non lo aveva mai perdonato del tutto anche se lui poi gli aveva chiesto scusa,sapeva benissimo che era solo per ritornare in buoni rapporti con Elijah.
- Io ho preso questa decisione. – disse ad un tratto rompendo quel silenzio,il suo sguardo era deciso e serio anche Elijah si voltò a guardarla il che le faceva pensare che quello sguardo non era più quello di un tempo. Che lui riservava solamente a lei. –Sono in pensiero per Hope,da come ha raccontato Klaus potrebbe succedere una guerra.. E Audrey diventa sempre più pericolosa. – aggiunse velocemente senza dare il tempo a nessuno di controbattere.
Tutti i presenti nella stanza avevano il volto contrariato da quello che Hayley aveva appena detto,Klaus invece era contrariato sulla decisione di quest’ultima ma quello più arrabbiato nella stanza molto di più di Klaus era Elijah che si alzò velocemente dalla poltrona. – Come osi di dire che mia figlia è pericolosa. – disse quest’ultimo a denti stretti sia Klaus che Marcel si alzarono andando verso l’originale,quello che Hayley aveva detto aveva fatto perdere il controllo di Elijah. – Audrey non ha mai fatto del male a nessuno e non lo farebbe mai alla sua famiglia. – aggiunse urlando era un bene che usavano ogni volta la salvia con un piccolo incantesimo per non far scoprire niente a nessuno di quello che accadeva.
- Ne sei sicuro Elijah? E’ stato per fortuna che non ha ucciso quella ragazza. – ribatte Hayley con rabbia alzandosi anche lei,perfino Jackson che non era mai andato molto d’accordo con nessun Mikaelson,a parte Hope,si alzò cercando di far smettere la moglie aveva visto che quella sera Elijah non era adatto per una lite. – Non voglio che mia figlia le stia accanto. -.
- E credi che tua figlia vuole stare accanto a te? – disse Elijah con un sorrise crudele sul volto,un sorriso che era del mostro e non del vero Elijah ma ormai quella poca calma che teneva stretta era ormai sparita. – Ti ricordo che lei è scappata da te quando l’hai costretta a rendere Jackson un ibrido. Non è più una bambina è grande. – aggiunse con freddezza.
La lupa l’osserva per un attimo in silenzio e poi parlò: - Ma lo hai sempre detto tu no? Tutti coloro che sono al tuo fianco alla fine muoiono,scusami se io ho scelto di vivere. – disse con freddezza.
In quel momento Elijah sentì di nuovo il suo cuore spezzarsi per l’ennessima volta,guardò Hayley nei occhi per un istante e poi si staccò dalla presa di Marcel e Niklaus uscendo fuori dalla stanza. Era come se quella donna gli aveva appena piantato un paletto nel cuore,anche le sue parole erano state dure ma alla fine era solamente la verità,anche quelle di lei ma erano quelle che gli facevano più male,era come se fosse morto anche se non poteva ogni paletto di quercia bianca era sparito.
Tutti nella stanza rimasero a fissare Hayley senza parole anche Jackson,scosse la testa contrariato di ciò che aveva appena detto sua moglie,Rebekah fissò Hayley scioccata ma anche delusa quest’ultima era sempre stata legata a lei aveva anche pensato che fosse giusta per Elijah sapeva che quando Nik l’aveva maledetta,lei era cambiata. Ma da quando Rebekah era tornata a New Orleans aveva visto un’altra Hayley,una donna molto diversa sconosciuta forse era davvero la parola adatta in tutti questi anni aveva provato a compatirla per tutto ciò che le era capitato. La vampira originale fece qualche passo verso di lei. – Questa te la potevi risparmiare. -  disse guardandola delusa,Rebekah aveva tante cose da dire a Hayley la maggior parte erano insulti ma alla fine lasciò perdere,con passo veloce supera la lupa senza darle il tempo di rispondere uscì dalla stanza.
Dopo qualche instante Hayley usci se ne è andò senza dire un saluto,perfino Jackson sembrò innervosito e imbarazzato per tutta quella situazione d’anni,li salutò scusandosi e usci anche lui nella stanza rimasero solamente in tre: Klaus,Freya e Marcel.
Entrambi erano rimasti in silenzio dopo quello che era successo,troppo strano per Klaus,ma dovevano agire prima che sarebbe stato troppo tardi. Klaus secoli prima aveva cercato di sconfiggere un guardiano sapeva bene i rischi che correvano entrambi,ognuno dei suoi fratelli si era battuto con un guardiano c’erano davvero troppi ma sapeva che quelli peggiori era ben nascosti da questo mondo.
L’ibrido disse di andare tutti a riposare visto che per quella sera non avrebbero concluso nulla,anche se non era cosi era molto positivo da come salvare sua nipote da quelle guardiane dopo tutti i loro nemici che avevano sconfitto non aveva affatto paura o timore di affrontare quelle vecchie arpie.
Usci fuori dal balcone dove trovò suo fratello che fissava il vuoto,aveva sempre saputo dove trovarlo era il posto più rilassante dell’intera casa si mise al suo fianco osservando anche lui New Orleans vuota e piena di pace almeno in quelle poche ore della notte. Il vento era cominciato a soffiare tranquillo e leggero,mise una mano sulla spalla di Elijah e quest’ultimo sussulto girando appena lo sguardo. – Vinceremo anche questa guerra,fratello.- disse Klaus guardandolo nei occhi Elijah.


* Angolo dell'autrice. *

Ciao a tutti!
Mi scuso se è da più di un mese che non pubblico,ma questo capitolo è stato veramente difficile da scrivere e volevo che uscisse bene. Soprattutto perchè vengono svelati alcuni poteri da guardiana di Audrey,da qui ci sono anche alcuni spunti per un nuovo personaggio che sarà il protagonista.
Inoltre,man mano conoscerete tutti gli altri personaggi secondari.
Vestito Audrey: http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2015/08/07/09/2B2A49F600000578-3187660-Leggy_lady_Victoria_Justice_paraded_her_toned_pins_in_a_coral_ca-a-4_1438935555186.jpg

Vestito Hope: https://shadowhuntersworlddotcom.files.wordpress.com/2015/06/cieldtxwwaarmjz.jpg
Questi invece sono i volti dei due nuovi personaggi svelati in questo capitolo!
Thomas Parrish: http://www.spoilersguide.com/media/cache/809x0/1d/03/5acb961a9e2fea2f0daac7df379d.jpeg per chi non lo conoscesse si chiama Giacomo Giannotti,ha partecipato in alcune puntate di Reign ora è nel cast di Greys Anatomy,in più è italiano.
Emily Moore: http://images2.fanpop.com/image/photos/11000000/Shailene-Woodley-Photoshoot-secret-life-of-the-american-teen-11013745-566-720.jpg

Nel prossimo capitolo ci saranno moltissime novità! Ma soprattutto lo pubblicherò molto presto,promesso!
Se volete conoscermi questo è il mio profilo facebook,mi potete tranquillamente aggiungere: https://www.facebook.com/profile.php?id=100010049650090

A presto,
LadyEffeMikaelson
   
 
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