Quell’anno a Hogwarts sarebbe stato bellissimo. Hermione Jean Granger se lo sentiva dentro. Chissà poi perché. A parte il fatto, non di poco conto, che Lord Voldemort era morto. Per sempre. Finito. Niente più Mangiamorte. Questo la riportò a Malfoy. Draco Malfoy. Ai suoi occhi di ghiaccio. Hermione sapeva di non essersi mai innamorata davvero. Sì, lo aveva creduto, quando si era fidanzata con Ronald. Ora no, lui, quel deficiente, l’aveva mollata per Lavanda Brown. In un primo momento, Hermione era stata devastata, distrutta. Poi aveva a poco a poco rimesso a posto i pezzi della sua anima, e infine, la mente aveva avuto la meglio. In fondo, cos’era stato? Un’infatuazione, probabilmente. La paura di non rivederlo più, perché anche se Harry era suo migliore amico, aveva creduto che Ron contasse di più, per lei. Puro delirio. 
Comunque, si era ritrovata a pensare a Malfoy. Prima, come sempre, con disgusto. Poi con rabbia e dolore. Era arrivata fino alla comprensione. Ma non l’aveva mai voluto. Chissà cosa avrebbe detto Harry. 
“A cosa pensi Herm?”
“A chi penso, semmai”
“Sì. D’accordo, a chi pensi?”
“A Malfoy”
“COSA?! Quella specie di lurido verme schifoso che ti ha insultata per 6 anni chiamandoti “Mezzosangue”, che si è unito a Voldemort, fiero di farlo, esibendo quel cavolo di marchio nero come se fosse la cosa più importante della sua vita, come se contasse più della vita di chi amava, sempre che abbia avuto un cuore, che stava per uccidere Katie, Ron e Silente? LUI?!!” 

Ecco, lei si era immaginata una conversazione di questo tipo.