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Autore: Mari_Sometimes    31/10/2015    1 recensioni
Si chiese se stesse facendo la cosa giusta. Stava lottando contro il tempo e contro il destino, si era bloccato proprio nello sbloccare quelle diavolerie, non era quello il momento di incantarsi!!! Sapeva solo che doveva arrivare presto, prima che fosse troppo tardi. Per lei, doveva farlo per lei.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Redfield, Jake Muller, Jill Valentine, Sherry Birkin, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Leon ed Helena arrivarono a casa del biondo. Leon cominciò a cercare ciò che Ada aveva lasciato, Helena rimase a guardare per un momento sulla soglia e poi disse:
- Cosa dobbiamo cercare? – Leon le rispose tutto indaffarato a cercare nella libreria.
- Non lo so. Ada ha lasciato qualcosa –
- Bene. Cerchiamo questa “cosa” – disse Helena, con tono fare sarcastico. Aveva una voglia matta di chiedergli qualcosa, ma non disse nulla. Leon rilesse il biglietto, in cerca di un indizio che gli facesse capire cosa Ada avesse lasciato. Alzando lo sguardo dal biglietto, si accorse che nello stereo c’era ancora il cd dei Police. Ada lo aveva trovato tra le sue cose e aveva messo su “Messagge in bottle”; quella canzone doveva piacerle, aveva visto come lei chiudeva gli occhi mentre ascoltava ogni singola parola…poi erano finiti nella vasca insieme. Distrattamente andò in bagno, in preda ai ricordi e vide un’ampolla, che prima non c’era.

-Trovato! – disse Leon, Helena lo seguì ed insieme aprirono l’ampolla. C’era una scheda micro SD, la misero ad un loro telefono e videro le prove che Josh aveva trovato in Namibia, ovviamente loro non sapevano quest’ultimo particolare. Quel folle di Campbell aveva preso in giro tutti. Dovevano tornare alla BSAA subito! Non appena decisero il da farsi saltò la corrente. Inizialmente pensarono che fosse un problema interno ma bastò dare un’occhiata per capire che la città intera era al buio. Il black – out poteva dire solo caos, quindi chi voleva attaccare poteva farlo indisturbato. Scesero in strada, la gente era isterica ed incredula. La polizia cercava di calmare la folla spargendo messaggi tramite il megafono. Di lì a poco sarebbero arrivati gli sciacalli. Hunninghan chiamò Leon:
- Leon dove sei? Stai bene? Helena è con te? – era allarmata e Leon capì che non era un buon segno.
- Stiamo bene Hunninghan. Siamo in città, c’è un black – out. Cosa sta succedendo? –
- Leon la BSAA è stata sotto attacco quaranta minuti fa. Hanno preso Sherry! –
- Cosa!? Hunninghan il responsabile di tutto questo è Campbell!
- Ne sei sicuro?-
- Ho le prove, te le invio subito! Io e Helena andiamo alla BSAA, nel frattempo passa loro queste informazioni –
- Leon è pericoloso, sta attento. Qui Hunninghan, chiudo –

Leon e Helena si diressero alla BSAA, dall’esterno videro le macerie dei muri. Avevano provocato il black – out in modo da entrare sfruttando i pochi secondi a disposizione prima che i generatori di emergenza si mettessero in moto. Chissà da quanto tempo architettavano una cosa del genere…doveva esserci sicuramente qualche talpa! Chris aveva ragione, non erano al sicuro. Doveva trovarlo al più presto!

C’erano stati diversi morti, Leon ed Helena videro portare via ed estrarre dalle macerie alcuni cadaveri. Che devastazione! Finalmente in una tenda trovarono Chris, Jill, Parker e con loro grande sorpresa Sheva. Non appena entrarono Chris si rivolse loro:
- Il responsabile è Campbell! Maledetto bastardo! – Chris era furioso. Leon rispose agitato:
- Lo sappiamo. Abbiamo avuto informazioni certe, insieme a delle prove che è Campbell il responsabile! Dov’è Sherry? Come è potuto accadere un simile attacco!-
Leon era fuori di sé, Sherry era stata catturata e loro non avevano nemmeno idea di dove l’avessero portata. Sheva parlò:
- Stavo dicendo a Chris mostrandogli le prove che hai mandato tu tramite la FOS. Con Josh abbiamo scoperto in Namibia che Campbell faceva parte dell’Umbrella Corporation da sempre. Ha come obiettivo di riportarla in auge, con il Virus – G. Sherry è una portatrice sana, ecco perché gli serve. Non le farà del male, ma non la tratterà con i guanti bianchi –
- Questo è certo! Lo stronzo usa le armi biologiche come pupazzi! – urlò Jake, alzandosi camminando tenendosi con il braccio sano lo stomaco. Chris si scagliò verso di lui:
- Dovevi proteggerla! Ti avevo detto di fare una cosa sola e non l’hai fatta! Possibile che tu riesca a pensare solo a te stesso? Sei uguale a tuo padre, vivi solo per i tuoi interessi!!! – quella per Jake fu la goccia che fece traboccare il vaso.
- Non sono come mio padre vuoi capirlo una dannata volta!!! Mi è caduto addosso il pavimento, ho provato a proteggerla che cosa credi? Non devi dirmi tu come fare determinate cose! Non ho in mente la distruzione del mondo, la creazione di un virus globale, di riportare l’inferno in terra e di annientare il prossimo! NON SONO ALBERT WESKER! SONO JAKE MULLER!!! – era furente, era andato vicino a Chris pronto a colpirlo in faccia. Chris, dal canto suo, non aspettava altro. Questa volta colse la provocazione ma Parker e Leon si misero in mezzo, Jill si avvicinò e urlò ad entrambi:
- Smettetela! Fare così non porterà a nulla! Dobbiamo capire dove hanno portato Sherry e fermare Campbell, ma dobbiamo rimanere uniti! – Parker fermò Chris mettendogli le mani al petto e spingendolo un po’ indietro.
- Chris calmati. Non potevamo evitarlo, guarda cosa hanno fatto. Hanno avuto qualcuno dall’interno, ci hanno attaccato. Nessuno poteva evitare una cosa del genere – Chris guardò Parker, poi gli volse le spalle.
- Sapete che vi dico? Andate a farvi fottere, tutti quanti! Pronti a rinfacciarmi la mia maledetta genetica, il mio maledetto padre. Sono stanco di giustificarmi, di dimostrarvi che non sono come lui. Fate quello che volete, mettetemi una taglia o quello che cazzo vi pare. Sono stanco, io me ne vado! Addio! – detto questo si girò e andò via, a passo svelto. Chris stava mettendosi a rincorrerlo ma Parker lo bloccò. Di sicuro sarebbe andato a pestarlo. Jill provò a chiamarlo e cercò di andargli dietro seguita da Leon ma furono distratti da una chiamata d’emergenza.
- Hey c’è qualcuno in ascolto? Pronto, c’è qualcuno? Noi soccorritori siamo nella merda! Il black-out non ci permette di lavorare! Qui nella base della marina è scoppiato il finimondo! B.O.W. ovunque! Pronto qualcuno mi riceve? – Chris prese la chiamata e rispose:
- Qui il capitano Redfield della BSAA, passo –
- Oh grazie al cielo, Chris! Sono Moira! Dì al mio vecchio e ai tuoi uomini di muovere il culo, c’è un casino! Stiamo cercando di respingere questi cazzo di Giavo o J’avo o come cazzo si chiamano loro! Con Claire siamo riuscite a far ripartire i generatori d’emergenza e abbiamo elettrificati i cancelli, stiamo cercando di paralizzare gli stronzi che erano usciti ma sono in giro! Muovetevi cazzo, che state aspettando!!! – era allarmata e non le si poteva dare torto.
- Moira stiamo arrivando! Tenete duro! Passo e chiudo – disse Chris risoluto.
- Grazie a Dio! Hey ragazzi arrivano i rinforzi cazzuti! Quelle merde non hanno speranza! – e si sentì un’ovazione generale prima che la linea cadde.

Jill scrollò la testa, era incredibile era Barry in tutto e per tutto, parolacce comprese. La prossima volta che Barry diceva che sua figlia non gli somigliava gli avrebbe raccontato questo episodio.
   
 
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