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Autore: Heaven Black    02/11/2015    1 recensioni
In questa storia si leggerà di come è nata l'amicizia tra gli Avenged Sevenfold, accompagnati da Heaven, migliore amica dei ragazzi e di grande aiuto nei momenti più critici e non.
Vedremo come questi cinque ragazzi hanno incoronato il loro sogno, tra alti e bassi.
La storia di un'amicizia scritta dal principio. E' tutto quello che dovete sapere per ora, ci leggiamo alla fine di ogni capitolo!!!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono fastidioso della sveglia mi desta dal mio sogno, la spengo con prepotenza per poi farla cadere sul pavimento, stupido oggettino infernale. Con calma mi alzo dal letto stiracchiandomi la schiena, le braccia e le gambe. Apro le finestre e posso notare che è un'altra giornata puramente di sole, qui ad Huntington Beach, cittadina californiana dove il mare la fa da padrone.
"Heaven! Veloce o farai tardi!", urla mio padre dal piano di sotto per farsi sentire.
Velocemente corro in bagno e mi faccio una doccia veloce, il bello di vivere in un posto perennemente soleggiato è che non c'è il problema dei brividi nella doccia di prima mattina. Torno in camera per vestirmi, opto per un paio di jeans in pelle neri, non troppo aderenti, una canotta dei Metallica, di due taglie più grande e anch'essa nera, e i miei amati anfibi, indovinate un po'..? Neri anche quelli! Mi posiziono davanti allo specchio e con l'eyeliner e la matita nera incornicio i miei occhi scuri, i miei capelli sono rasati da entrambi i lati e sono più lunghi sopra e dietro la nuca, un taglio punk che da un po' avevo addocchiato e finalmente sono riuscita a farmi.
Una volta pronta recupero cellulare, cuffie e zaino per poi scendere in cucina, dove trovo mio padre intento a fare delle fette di pane tostato.
"Buon giorno"
"Ciao bimba"
Prendo posto a tavola dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia e inizio a sorseggiare il mio tè caldo ai frutti di bosco, ci mangiucchio qualche biscotto insieme e poi anche mio padre si aggiunge a tavola con me.
"Che programmi hai per oggi?", mi chiede sorseggiando del caffè
"A scuola sarà una noia come sempre, credo che nel pomeriggio verrò qui con Brian per dei compiti che deve recuperare", finisco il mio tè
"Va bene, sono felice che con Brian i rapporti siano rimasti. Non vi separate dall'asilo", scoppiamo a ridere ricordando questo piccolo dettaglio
"Potrebbe essere mio fratello maggiore ormai", ammetto sorridendo
"Ascolta, io lavorerò fino a tardi, se vuoi fallo cenare qui"
"Va bene", all'improvviso suonano al campanello, mi alzo lasciando la mia tazza nel lavandino e salutando mio papà, indosso la mia giacca in pelle, zaino in spalla ed esco dalla mia abitazione.
Subito fuori, davanti ai gradini poco prima dell'entrata, un ragazzo che conosco da secoli è di schiena che fuma la sua sigaretta con calma, mi avvicino di soppiatto e poi gli circondo il collo con le braccia
"Oh salve!", esclama tenendomi le braccia ancora intorno al suo collo e sollevandomi appena
"Ciao, come fai a fumare già di prima mattina?"
"Ehm...puro talento", mi fa l'occhiolino e io gli do un pugno amichevole sulla spalla
Brian è il mio migliore amico da una vita, abita proprio davanti a casa mia, a separarci è solo la strada, ci conosciamo dall'ultimo anno di asilo, ci ritrovammo alla scuola elementare dove iniziammo a fare amicizia e il nostro legame si è fatto indistruttibile. I nostri genitori sono molto amici e dopo averli fatti presentare scoprimmo che mio padre e suo padre fecero degli anni insieme alla scuola militare, i genitori di Brian mi hanno sempre reputato una seconda figlia da quando mi conoscono, e mio padre ha fatto lo stesso con Brian.
I miei pensieri si interrompono quando noto che siamo arrivati davanti a scuola, siamo all'ultimo anno di liceo e l'anno è iniziato da poco, è stata dura arrivare fin qui, per me e forse anche un po' di più per Brian, ma insieme riusciremo a diplomarci.
"Sai, credo che inizierò ad appendere dei volantini per i corridoi", dice Brian aprendo il suo armadietto, proprio vicino al mio
"Di che parli?", domando curiosa
"Voglio farmi notare Heaven, non voglio più passare come un'ombra"
"Potresti sempre improvvisare un'assolo nel corridoio", propongo
Eh si, Brian Haner Jr. è un chitarrista di gran talento, suona con naturalezza dall'età di cinque anni, la musica gli scorre nel sangue come l'ossigeno, è un ragazzo particolare, e mi sono sempre chiesta perchè non riesce a farsi notare, insomma, è bello con la sua aria da duro e i suoi lineamenti a dir poco perfetti, è bravo con la sua chitarra e la sua passione, ha mille idee per la testa che aspettano solo di venir ascoltate, ma ancora non ha avuto nessuna possibilità.
Certo, non è un santo, spesso si è ritrovato in mezzo a risse nei corridoi di scuola o fuori, beve e gli piace farlo ma tutto sommato è un ragazzo apposto.
"Chi hai alla prima?", mi chiede
"Filosofia", rispondo guardando il mio orario
"Bene, io ho matematica, ci vediamo al cambio?"
"No non credo, devo fare un progetto per arte e subito dopo ho storia, ci vediamo in mensa"
"Va bene piccola"
Mi lascia un bacio sulla guancia e si dirige verso l'aula di matematica mentre io prendo la direzione opposta verso l'aula di filosofia, sono quasi entrata quando qualcuno mi viene addosso e mi fa cadere i libri di mano, alzo lo sguardo verso il colpevole e davanti a me trovo un ragazzo altissimo, sarà sicuramente alto quasi due metri, ha i capelli neri e gli occhi di un azzurro indefinito e, che mi venga un colpo, ha un paio di manette tatuate sul collo.
"Oddio scusami, non ti avevo visto", cerca di aiutarmi a riprendere i libri caduti
"Ma no tranquillo, non ti ho notato nemmeno io", rispondo
"Andavo  di corsa, se faccio tardi un'altra volta il prof di filosofia mi uccide"
"Anche io ho filosofia ora", ammetto guardando il ragazzo che mi lascia gli ultimi due libri
"Bene, comunque, piacere di conoscerti, io sono James Sullivan, per gli amici Jimmy", mi allunga una mano
"Io sono Heaven, per gli amici Heaven", rispondo sorridendo e stringendogli la mano
"Sei nuova? Non ti ho mai vista"
"No, sono qui da anni, è solo che mi piace starmene per conto mio e non attirare l'attenzione"
"Una solitaria, non l'avrei detto"
Continuando a parlare entriamo in classe e prendiamo posto, ci sediamo vicini e veniamo interrotti dall'entrata del professore, che inizia la lezione e non mi da il tempo di pensare ad altro se non a prendere appunti per migliorare i miei voti. SPAZIO AUTRICE
Sono tornata!! Non vi libererete mai di me!!! *risata malvagia*
 Allora, qui abbiamo le presentazioni della nostra Heaven, no la storia non c'entra nulla con la scorsa FF solo che questa ragazza è la mia piccola, diciamo che è quasi un alter-ego e non me ne voglio separare!!! Ovviamente questo è solo il primo capitolo e quindi non c'è molto. Prometto che dal prossimo vedremo più particolari!
Lasciate una recensione, sapete che amo leggerle e nulla, al prossimo capitolo lettori!
 
   
 
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