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Autore: AnimeChan97    05/11/2015    0 recensioni
SPOILER
Transformers Armada così come nella serie ma raccontato attraverso gli occhi di Jade Aaron, una persona molto speciale per un certo autobot. Specificamente lei è la figlia di Optimus Prime, una tecnoorganica che è stata inviata sulla Terra alla nascita dallo stesso padre per risparmiarle la guerra, ma comunque si tiene in contatto con lei molto spesso. quello che Jade non sa è che grazie alla scoperta di Rad, Optimus e i suoi Autobot, così come i Decepticons arriveranno sulla Terra. da quel momento vivrà insieme a Rad, Carlos, Alexis e più avanti Billy e Fred, tutte le avventure narrate nella serie animata. (Mi sono ispirata a una storia che avevo letto su fanfiction.net che era simile, ma la serie in questione era Transformers Prime)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Transformers Animated
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A/N: mi scuso enormemente per il clamoroso ritardo... la scuola e le interrogazioni, scusate davveo, le simulazioni di terza prova si avvicinano e io sono a capofitto nello studio da almeno un mese ormai. Anyway sono riuscita a completare un altro capitolo che spero che vi piaccia, siccome ho capito come va l'andazzo a scuola ho deciso che ogni giovedì pubblicherò un nuovo capitolo di questa storia non aspettatevi però che imprevisti non mi accadano ma tendenzialmente cercherò di pubblicare ogni giovedì. Buona Lettura

* Mech è il corrispettivo cybertroniano di "maschio" per chi non lo sapesse, mentre "femmina" è Femme.



"Jade! Scappa!"

 

Subito dopo aver detto quelle semplici concise parole, Optimus riprese a concentrarsi su Megatron che in pochi secondi riuscì a sbattere contro una parete rocciosa.

"Io voglio i Minicon!" Ruggì Megatron guardando verso di noi e i nostri piccoli amici. Io, Rad, Carlos e Alexis non riuscivamo a muoverci, eravamo come impietriti davanti alla scena che ci si presentava agli occhi

"Minicon?" chiese Alexis guardando verso i robottini in questione, alla quale domanda il Minicon sui toni del celeste piegò la testa di lato, a metà tra il confuso e l'incuriosito. "Piuttosto Jade… dimmi, com'è che questi tizi ti conoscono?!" riprese guardandomi

Come se mi fossi risvegliata dal mio stato di trance, decisi di ubbidire alle parole di mio padre e incoraggiare gli altri a scappare: "Non c'è tempo adesso, Alexis! Dobbiamo fuggire subito!" Detto ciò ci mettemmo a correre, con Optimus che ancora cercava di distrarre Megatron dai Minicon e darci il tempo necessario per fuggire.

La nostra fuga non durò tanto visto che fummo costretti ad inchiodare tutti davanti a un nuovo nugolo di puntini viola sospesi a mezz'aria che si stavano via via raccogliendo in un punto specifico, esattamente come era successo con Megatron. Una nuova figura uscì da quel cerchio viola nell'aria. I suoi colori predominanti erano il bianco e il rosso.

Atterrò davanti a noi un altro gigante metallico "Di bene in meglio!" pensai abbastanza scocciata della "fortuna" che stavamo avendo quest'oggi

"MA COS-- E ORA QUESTO CHI E'?!?" gridò Rad abbastanza spaventato. Non fece in tempo ad aver risposta che una seconda sfera viola si formò alle spalle di Carlos il quale spaventato cadde, togliendosi da quel punto esattamente un secondo prima che l'ennesimo robot ci mettesse il piede. Quest'altro robot era sui toni del verde militare, ovviamente compagno del primo.

Entrambi i robot ci guardavano sinistramente, nascondendo le loro intenzioni. Rad corse dall'amico ancora a terra in preda a una panica sorpresa e il gigante meccanico verde decise di abbassarsi per provare ad afferrare i due. Io corsi verso di loro per cercare di pararmi davanti ma il robot si fermò e guardò oltre a noi dove si stavano formando altri due nugoli, sta volta di puntini rossi dai quali uscirono altri due robot: uno dello stesso colore del Minicon di Rad e l'altro principalmente giallo.

Eravamo in mezzo ad una situazione complicata. Intorno a noi, circondati, avevamo quattro robot enormi. Tutti li guardammo attoniti: io e Alexis, una di spalle all'altra mentre Rad abbracciato a Carlos, paralizzato nell'atto di aiutare l'amico ad alzarsi. La tensione era addirittura tangibile, tutti noi in preda al panico ansioso di esplodere e farci urlare terrorizzati, l'adrenalina a mille ma il nostro corpo si rifiutava di muoversi, e di respirare quasi, come se sarebbe scoppiato un putiferio che ci avrebbe visto coinvolti se qualcuno di noi avesse anche solo osato emettere un sospiro.

Finita la situazione di stallo tutti e quattro portarono un piede all'indietro, pronti alla carica.

"Ragazzi, si mette male" Commentò preoccupato Carlos

Alexis prese la parola: "Forza! Seguitemi!!" Cominciò a correre e i Minicon la seguirono a ruota. "Pessima mossa…" pensai.

"Alexis!! NO!!" Gridai non appena notai che il robot bianco e rosso (che dopo avrei re-imparato a conoscere come Starscream) spostò lo sguardo su di lei, facendo un qualcosa simile ad una scansione a infrarossi di lei e i Minicon riconosciuti i quali, si abbassò con agilità per afferrare lei e i robottini.

Alexis si fermò terrorizzata guardando quella mano enorme che discendeva su di lei ad una velocità spaventosa, che l'avrebbe afferrata in questione di secondi se non fosse stato per qualcosa, o meglio qualcuno che afferrò Starscream, allontanandolo dalla ragazza.

La giovane, poverina, aveva gli occhi sbarrati a causa dell'esperienza terrorizzante, ma un incoraggiamento da parte di Rad la spronò a non fermarsi: "Torniamo verso la caverna, forza!"

Incoraggiata da Rad si mise a seguirlo con noi al seguito. L'altro robot con cattive intenzioni, quello verde (Demolisher), ci vide correre, e vedendo il compagno occupato pensò bene di essere lui quello che ci avrebbe rincorsi, se non fosse stato per il quarto robot che partì alla carica (fortunatamente) contro di lui.

 

--3rd P.O.V.

Il suddetto robot (Redalert) gli venne addosso, sbigottendo l'altro, e subito dopo si preparò a colpirlo con un pugno che da sotto sarebbe arrivato al mento. L'attacco va a segno (producendo un fracasso assordante) lasciando l'altro intontito.

Sentendo il fracasso Megatron si girò e guardando l'accaduto commentò con un secco: "Stupido pivello…" ma non si accorse di aver dato le spalle a Optimus il quale ne approfittò subito per colpirlo dandogli un pugno in faccia, atterrandolo finalmente. "Arrenditi, Megatron!" Ordinò Prime tenendo l'avversario bloccato a terra, seppur con qualche fatica. Vedendosi con le spalle al muro…. O meglio a terra? Come preferite… insomma messo alle strette Megatron chiamò la ritirata minacciando il suo ritorno e sparì insieme ai suoi compari.

"Ehi.. Dove sono finiti?" Chiese un confuso Hotshot, l'essere metallico giallo

Domanda che non ebbe risposta quando Optimus si alzò: "Autorobot! -ordinò- a raccolta!" i due, Redalert e Hotshot, corsero immediatamente, sull'attenti

"Sissignore! Tutto bene signore?" chiese Redalert al suo superiore

"Si -rispose Optimus, con il suo sempre presente tono autorevole- ma siamo in pericolo. Non possiamo permettere che Megatron si impadronisca dei Minicon!"

Hotshot intervenne: "Hanno usato un sistema di teletrasporto a corto raggio… devono aver allestito una base non molto lontano da qui…" commentò.

Redalert si voltò a guardare in cielo, la Luna visibile seppur fosse ancora giorno, la quale lo portò a dedurre: "Sono laggiù…"

 

--Dai Decepticon, sulla Luna 3rd P.O.V.

La silenziosa quiete dello spazio poco oltre l'atmosfera stava giovando a un certo Decepticon, il cui nome era Cyclonus, che dormiva profondamente  sebbene fosse stato preposto dal suo comandante a guardia del ponte terrestre. Il sonno del suddetto Decepticon però non ebbe vita lunga: Cyclonus si svegliò di soprassalto al sentire il tipico rumore simile al suono emesso da un cannone ad impulsi quando si carica prima di venir lanciato il raggio, solo amplificato. Non appena apparvero gli altri Decepticon insieme a Megatron subito si preparò sull'attenti accanto alla piastra di teletrasporto mostrandosi come se fosse stato vigile per tutto il tempo in attesa del loro ritorno

"B-Ben tornato Megatron! Spero che la missione abbia avuto successo…" esclamò Cyclonus facendo il saluto militare. Tutto quello che ebbe come risposta non fu altro che silenzio mentre Megatron scese dalla pedana e gli passò davanti, con un espressione seria che comunicava molto esplicitamente la sua rabbia repressa. "Eh…? M-Megatron…? Siete riusciti a prendere i Minicon?" ora… solo uno stupido non avrebbe capito che era meglio che Megatron fosse lasciato in pace… ma evidentemente Cyclonus è un masochista, visto che rischia che il leader dei Decepticon sfoghi la sua rabbia su di lui, senza neanche rendersi conto di star rischiando tutto ciò. Megatron nel frattempo stava cercando di allontanarsi finchè quella domanda non lo fece fermare.

"E-Ebbene?" continuò ancora lui guardando verso i propri compagni, magari sarebbe riuscito a cavare un minimo di risposta dai suoi commilitoni, tuttavia nessuno osava proferire parola: Demolisher se ne stava a sguardo chino con le braccia conserte, Starscream immobile ed estremamente serio. Finalmente Cyclonus cominciò a rendersi conto che forse avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa vista la susseguente reazione di Megatron.

"TACI, INCOMPETENTE! -sfuriò il leader, irritato poi si rivolse al suo luogotenente- Starscream, tu hai fatto una scansione del pianeta: hai trovato l'astronave dei Minicon?" chiese con ancora in bocca il gusto amaro della sconfitta.

"No, -rispose il mech* interpellato- probabilmente è andata distrutta… -ipotizzò per poi voltarsi verso Cyclonus- Ma forse Cyclonus potrebbe avere maggiore fortuna…" concluse.

Cyclonus, gonfiandosi di orgoglio rispose prontamente sempre col saluto militare: "SI! Affidami la missione! Sento che sarei capace di rintracciare l'esatta posizione dei Minicon. Sarebbe un onore se mi permettessi di farlo!"

Sentito ciò Megatron, sempre dando le spalle ai suoi soldati, rispose solenne: "Molto bene. Allora procedi"

Un sorriso di andò a dipingere sulle labbra metalliche di Cyclonus che sprizzante di orgoglio esclamò: "Oh, grazie! Non ti deluderò mio signore!" ma la sua gioia ebbe vita breve quando Megatron lo ammonì minacciosamente: "Meglio per te, perché in tal caso ti farò smontare pezzetto dopo pezzetto e lancerò i tuoi resti in un buco nero, siamo intesi??" raccomandato ciò andò nella sala del trono.

Anche Starscream passò davanti a Cyclonus: "Ti consiglio di metterti al lavoro…" disse in tono estremamente severo per poi camminare via anche lui

 

--Dai ragazzi, Jade's P.O.V.

Grazie a Primus riuscimmo a scappare. Corremmo nella grotta che io, Rad e Carlos avevamo scoperto, certi di essere finalmente al sicuro. Rad si era seduto su una roccia con la torcia accesa in mano; Alexis accucciata di fronte a lui; il Minicon dai toni del blu a fianco a Carlos, entrambi in piedi vicino a Rad, me compresa , e il Minicon bianco/viola a fianco ad Alexis seduto per terra, per riprenderci tutti dalla corsa folle che avevamo intrapreso.

"Dovremmo essere al sicuro qui dentro…" ruppe il silenzio Rad, ma Alexis fu pronta a rispondere scettica: "Non ci contare…" poi si alzò camminando verso il "fondo" della grotta. "Ehi, che cosa vuoi dire?" ribattè subito Rad, incredulo

La ragazza si fermò, con una mano sul fianco si voltò verso Rad constatando: "Rad! È talmente ovvio! Sono sicura che quei robot ci verranno a cercare."

Al che Rad chiese insicuro: "Tu credi? Cosa possono volere da noi?"

"Sono loro che gli interessano." Concluse seria la giovane dai capelli castani voltandosi verso me Carlos e il Minicon azzurro

Intervenne Carlos: "Ma che stai dicendo? Non è né me né Jade che vogliono… beh forse Jade si, ma sicuramente non me!" Guardai Carlos totalmente perplessa, provando a parlare nella sua lingua d'origine dissi: "Eres loco, amigo?" Magari così mi capiva (?). Anche Alexis lo guardò a occhi sbarrati, in primis non capendo, anche il Minicon blu faceva fatica a comprendere, poi ci arrivai e diedi uno scappellotto in testa al ragazzo sudamericano: "Certo che no, stupido! Lei parlava dei nostri piccoli amici robot!" "Grazie Jade!" mi sentii arrivare da Alexis, che si era portata una mano alla fronte e scuoteva leggermente la testa.

"Ne sei davvero convinta?" chiese Rad rivolto ad Alexis dopo che era rimasto in silenzio a riflettere

"Ne sono più che sicura…" rispose convinta lei avvicinandosi al Minicon bianco/viola che intanto si era aggiunto al compagno celeste "Quei robot stanno inseguendo voi?" i Minicon le risposero con una serie di suoni che però lei non riuscì a comprendere.

"Secondo me piaci a loro, Alexis" dissi con un risolino alla base della mia affermazione e lei guardò confusa nella mia direzione prima che Rad le chiedesse: "Allora hai capito cosa hanno detto?"

"Temo proprio di no…" ammise rassegnata

Il Minicon viola e bianco emise un'altra serie di suoni e si mise a correre in una direzione precisa, seguito a ruota dal compagno "E adesso dove stanno andando??" chiese Rad alzandosi dalla roccia e seguendoli incuriosito dal loro strano comportamento.

"E-Ehi! Tornate indietro!" chiamò Alexis prendendo anche lei a seguirli dopo me e Carlos

I due robottini ci portarono in una parte della grotta molto inusuale: era una parte a forma fin troppo squadrata per essersi sviluppata naturalmente, e poi le pareti erano di un colore grigiastro che tutto era fuorchè roccia… "Che strano…" pensai.

"Questa grotta ha un aspetto insolito…" commentò Alexis guardandosi in giro, prima che un rumore insolito quanto questa conca nella parete se fece sentire. Tutti ci voltammo presso la fonte del suono e notammo due pareti anch'esse squadrate che si stavano chiudendo

"Rimarremo intrappolati!" esclamò impaurita Alexis, il minicon bianco le rispose con i suoi suoni e beep muovendo appena le braccia, sembrava che volesse calmarla.

"Ma se noi non possiamo uscire… loro non potranno entrare…" commentò ad alta voce Rad. "Intelligente il ragazzo…" ma cambiò subito idea quando notò Alexis che gli stava rifilando una stilettata con gli occhi, e alzando le mani in segno di resa riprese: "Allora? Qual è la tua opinione Alexis?" buffo come il tono della sua voce si fosse alzato di un'ottava

"Che siamo comunque in trappola!" rispose acida lei, mamma mia che donna malfidente… "Alexis ti ricordo che se questi due robot ci avessero voluto far del male lo avrebbero già fatto!" ricordai abbastanza irritata dalla sua ansia e anche Carlos mi venne in aiuto comentando: "Jade ha ragione: i nostri amici meccanici non ci metterebbero mai nei guai, loro stanno dalla nostra parte ricordate?"

"Spero tu abbia ragione…" non fece in tempo ad aggiungere altro che la parete opposta a quella che si era chiusa cominciò a muoversi e una luce ci illuminò.

Davanti a noi si illuminò una stanza enorme, completamente fatta di pareti di metallo e vastamente illuminata, ci saranno state centinaia e centinaia di lampade circolari enormi!

Carlos e i due Minicon corsero all'interno: "Ehi! Un'astronave!" esclamò eccitato Carlos

"Carlos! Aspettaci!" chiamò Alexis mentre io, lei e Rad inseguivamo Carlos e i robottini camminando. "Allora è questo che tentavano di dirci! -esclamò Rad avendo fatto eureka- vengono davvero da un altro pianeta! Scommetto che è arrivato tanto tempo fa da qualche galassia lontana per sfuggire a quei giganti di metallo… che forse usavano robot piccoli come loro come armi supplementari! La loro navicella deve essere caduta sulla Terra e ora stanno dando loro la caccia…" nuovamente se avessi bevuto qualcosa ora lo avrei sputato completamente addosso a Rad, ero a bocca spalancata "Primus buono… questo qui ha l'intuito di Sherlock Holmes! Ha praticamente azzeccato la realtà dei fatti!" mi convinsi.

"T-teoria… affascinante" rispose Alexis sbigottita tanto quanto me 

"è l'unica spiegazione che mi viene in mente visto che quei robot li stanno inseguendo…" rispose pensieroso Rad mentre si fece avanti presso una sorta di "tavola rotonda" illuminata, un computer di bordo a ologrammi "Vediamo se riesco ad avere qualche informazione dal computer di bordo…" disse tra sé e sé mentre posò la mano su n tasto verde, l'accensione.

Comparve un ologramma di Megatron a grandezza naturale e già Carlos comincia a preoccuparsi: "Rad…? Che cosa succede?" uno dei minicon si mise a "parlare" "Io non… riesco a leggere… è una strana lingua" constatò preoccupato Rad

Mi schiarii la voce e cominciai a leggere a voce alta avvicinandomi al computer: "è un ologramma di Megatron qui dice che è il capo dei Decepticon…" ok, li avevo sbalorditi visto che mi guardavano ad occhi sbarrati e bocca spalancata: si signori, so leggere il cybertroniano. Dopo che si fu ripresa Alexis si avvicinò anche lei e esclamò: "è uno di quelli che abbiamo visto poco fa nel deserto!" poi Rad toccò un altro tasto e comparve l'ologramma di mio padre. "E questo è Optimus Prime -ripresi a leggere- è il capo degli Autorobot…"

"Si! Mi ricordo di lui! Ha cercato di aiutarci!" esclamò nuovamente Alexis. "Autorobot…." disse pensieroso Rad, tra sé e sé

"… il loro scopo -continuai- è portare la pace nell'universo."

Dopo pochi secondi di silenzio i due minicon che erano con noi cominciarono ad agitarsi freneticamente

Carlos chiese allarmato "Che gli sta succedendo?" 

   
 
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