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Autore: Shayleene    07/11/2015    1 recensioni
Mi chiamo Chloe.
Ho diciassette anni.
Non so neppure per quale motivo io stia facendo qualcosa di così stupido come scrivere un diario. Forse perché mia madre mi ripete in continuazione "tenere un diario giornaliero aiuta ad esprimere le emozioni represse", sebbene non abbia ancora afferrato che cosa intenda dire con emozioni represse. O forse è semplicemente perché la mia vita sociale è più vuota del cervello di alcuni idioti che conosco.
In parole povere: sono una nerd.
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Epilogo extra


Credevate che fosse tutto finito? Mi dispiace deludervi, ma in una seratina noiosa come questa non c'è nulla di meglio che riprendere in mano una storia conclusa ma di cui in molti hanno chiesto un epilogo più chiaro. Dunque ecco qui, spero gradirete anche questo davvero ultimo capitolo!

20 giugno

Pensavi che ti avessi completamente dimenticato? Che mi fossi data alla macchia unendomi agli ultimi yeti rimasti? Che fossi caduta in una depressione senza fondo più profonda di quella di Mirtilla Malcontenta?  Eppure dovresti saperlo che sono tutto fuorché prevedibile!
Diciamo che ti ho rinchiuso a chiave in isolamento nel cassetto della scrivania per evitare che qualcuno meglio conosciuto col nome di mia madre avesse la pessima idea di darti una letta giusto per rimanere aggiornata sulle ultime novità. Nel frattempo mi sono presa un po' di tempo per riflettere a tutto ciò che mi è successo. Non temere, non è che a causa di Damien io sia diventata una specie di zombie senza una stilla di felicità. Ammetto che inizialmente ho fatto un po' fatica a riprendermi, tornando ad essere la solita timida incapace di spiccicare parola con chi non conosco, ma piano piano ho iniziato a vedere la cosa in maniera più distaccata.
Insomma, in fondo al mio catorcio di cuore un pizzico di delusione resta, eppure mi è servito anche da lezione. Un po' come le fiabe dei Grimm che mi piaceva tanto leggere da piccola. Morale: mai fidarsi dei fighi che improvvisamente si interessano ad una diversamente bella/vip come me se non si vuole fare una fine penosa. Un applauso alla sottoscritta che l'ha imparato a proprie spese! Anche se probabilmente sarebbe potuta anche andarmi peggio, ammettiamolo.
Immagino tu ti stia chiedendo che fine abbia fatto Gabriel. Certo che sei peggio di uno di quegli inutili giornali di gossip del giornalaio vicino a casa! Ad ogni modo non puoi immaginare la faccia del Generale quando mi ha vista tornare a casa con un cavaliere diverso da quello iniziale, sembrava che avesse appena ingoiato uno scoiattolo ancora vivo. Ovviamente prima mi ha lanciato uno sguardo fulminante degno di Percy Jackson, e poi si è rivolta con tono adorabile verso Gabriel, verso il quale in quel momento provavo parecchia compassione. 
-Mi sembra di non aver avuto l'onore di fare la tua conoscenza. Tu sei...?- gli ha detto con un sorriso, camuffando un tono inquisitorio da far invidia alla Fletcher.
Non riesco ancora a capire come Gabriel abbia fatto a tranquillizzare mia madre e soprattutto a convincerla che mi aveva dovuto riaccompagnare a casa lui perché Damien si "era fatto male inciampando su una radice". Se avessi detto io qualcosa di simile mi avrebbe sicuramente rinchiusa in camera dicendomi di non prenderla in giro! Ma a quanto pare Gabriel possiede uno charme a me precluso che mi ha fatto evitare una bella punizione.
Ad ogni modo non illuderti, non è che ci siamo messi insieme. Come avremmo potuto? Sono stata più cieca di Brock a non accorgermi di ciò che provava nei miei confronti, e dopo aver ferito i suoi sentimenti in quel modo non avremmo mai potuto fingere che non fosse successo nulla. Quella sera è stato gentilissimo con me, consolandomi da una sottospecie di crisi isterica post-evento e calmandomi in ogni modo. Ma già da prima il nostro legame speciale si era rovinato, per poi spezzarsi definitivamente. I giorni successivi si è premurato di scrivermi per sapere come stavo, ma quando la scuola è ricominciata si è fatto sentire sempre di meno, per poi smettere totalmente di mandarmi messaggi. Certo, se lo incontravo per i corridoi mi salutava con un cenno della mano, ma non era nient'altro che un segno della sua buona educazione.
Essendo in quinta non andava più nemmeno a fare volontariato in biblioteca per avere più tempo da dedicare allo studio. In parole povere, l'ho perso del tutto. Ora poi che ha finito le superiori ed è andato all'università non lo incrocio più nemmeno per sbaglio quando cammino senza meta in giro per la città lasciandomi trascinare dalla musica che esce dalle cuffie.
Lo so che è colpa mia, inutile fare tanti giri di parole. Ma che vuoi farci? Te l'ho detto già tempo fa che in amore probabilmente un fantasma ha più esperienza di me. Comunque mettiamola così: forse era destino che tutto questo accadesse. Magari tra qualche mese incontrerò qualcuno che mi accetterà così come sono senza soffermarsi alle apparenze, ma che mi vorrà bene per la mia personalità (a volte piuttosto controversa, lo ammetto) e le mie passioni diciamo... poco riconducibili ad una ragazza come quelle che si incontrano di solito.
Anzi, sai che ti dico? Per il momento sto benissimo da sola. Ho tutta la vita per trovarmi un povero disgraziato che mi sopporti per i prossimi anni a venire, quindi per il momento voglio divertirmi al massimo senza dover pensare anche ad un ragazzo geloso e iperprotettivo! Al massimo mi accontenterò di un bel cagnolone peloso per avere un po' di compagnia, tanto molto spesso i cani sono molto più intelligenti delle persone.
Anche perché se non so neppure cosa farò domani (eccetto studiare, perché purtroppo quello sono costretta a farlo voglia o no), come posso pretendere di pensare al futuro? Prenderò le cose come verranno una alla volta, preparandomi psicologicamente con il mio immancabile pessimismo cosmico. 
Ma direi che nel frattempo una cosa la posso fare: lasciarmi alle spalle tutto ciò che è successo e ricominciare cercando di migliorare il più possibile. Quindi mi dispiace, mio caro consigliere e custode dei miei scleri e brontolii degni di Brontolo con problemi di stomaco, ma questo include anche te. Spero ti abituerai alla scatola in cui verrai sistemato in un angolino della soffitta, al riparo da occhi indiscreti. E spero anche che quando in futuro rileggerò le tue pagine non proverò alcun rimpianto o dolore, ma sorriderò davanti all'innocenza della mia età in cui anche la difficoltà più piccola sembra una montagna invalicabile.
PS: spero anche di aver capito per quella volta il perché io discuta con te come se fossi un essere consenziente. Probabilmente uno psichiatra potrebbe aiutare.

Chloe
 

   
 
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