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Autore: neoeli91    09/11/2015    0 recensioni
Il vero amore… tutte sciocchezze! Ero troppo razionale per credere in idiozie del genere e soprattutto, mi era ancora più difficile immaginare che qualcuno potesse farmi innamorare di lui…
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Rieccomi con la nuova FF sugli SHINee di cui vi avevo parlato qualche settimana fa^^
Spero vi piacerà! Buona lettura
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver trascorso la notte nell’hotel che era stato prenotato per me e mio fratello dagli organizzatori della sfilata, la mattina seguente mi svegliai verso le 8.00 precise. Nonostante a sfilata fosse prevista per le 14.00 di quel pomeriggio, l’incontro nel luogo dell’evento era previsto per le 9.00.
- Se tu sei pronta è meglio darsi una mossa - riferì mio fratello controllando l’orologio, mancava ancora mezz’ora alle 9.00 ed eravamo vicini ma, come lui mi ripeteva sempre, “se arrivi prima farai un’impressione migliore” e in un lavoro in cui la prima impressione era fondamentale, il ritardo era vietato.

- Lee Eunbi - dissi identificandomi. C’erano così tanti tra modelli e modelle che era impossibile ricordarsi di tutti. Oltretutto visto il numero sempre considerevole di persone che cercava d’infiltrarsi la prudenza non era mai troppa.
- Da questa parte - rispose un membro dello staff invitandomi a seguirlo - La prego di aspettare qui il suo turno in questo momento i truccatori e parrucchieri sono tutti impegnati, ma la chiameranno a breve.
Dopo essermi inchinata salutando la persona che mi aveva accompagnata mi sedetti aspettando pazientemente che toccasse a me.
Essendo la mia prima sfilata in abito da sposa ero tesa, non solo speravo di non aver problemi con il vestito ma mi chiedevo come mi avrebbero truccata e acconciata.
- Prego! - esordì uno dei parrucchieri facendomi segno di raggiungerlo. Mi alzai per raggiungerlo quando urtai qualcuno che passava davanti a me proprio nel medesimo istante.
- Mi scusi - proferii inchinandomi e poi alzando lo sguardo bloccandomi all’istante - Tu… - riuscii solo a dire.
- Ma guarda chi si vede! - proferì la voce di Kim Kibum - Non sapevo anche tu fossi una modella! - espresse sorpreso - Quando a scuola mi hanno fatto la tua biografia nessuno lo ha accennato - espresse mentre cercavo di zittirlo.
- Nessuno deve saperlo a scuola! - sbottai - Già mi disturbano, se dovessero saperlo la mia vita diventerebbe impossibile! - chiarii - Quindi vedi di tenere la bocca chiusa! - gli ordinai, forse troppo duramente.
Sul viso di Kibum comparve un sorrisino beffardo - E se invece decidessi di dirlo in giro? - domandò provocandomi.
- Non provarci! - lo attaccai - Potrei ucciderti! - sentenziai fissandolo con uno sguardo che incuteva sicuramente timore, ma lui non sembrò impressionarsi.
- Allora ti propongo un compromesso. Io tengo la bocca chiusa e tu in cambio ti innamori di me! - proferii lui sicuro di sé.
Io scoppiai a ridere - Come se fosse una cosa che si ottiene a comando! Non m’innamorerei di te nemmeno se fossi l’unico uomo sulla terra, fidati! - dichiarai - Ora lasciami in pace, devo lavorare!
Kibum sorrise ancora - Vedremo. Ti do 27 giorni per innamorarti di me! - concluse mentre io ignorandolo mi recavo dal parrucchiere.

Alle 19.00 dopo una giornata stancante raggiunsi mio fratello per ritornare all’hotel e speravo con tutta me stessa di non aver più a che fare con Kibum ma ovviamente la fortuna mi era ostile. Poco prima di varcare la porta di uscita incrociammo lui e quello che intuii essere il suo manager.
Sembrava più grande di noi, aveva almeno 24 anni e mi stupii del fatto che conoscesse mio fratello.
- L’ho incontrato l’anno scorso ad un paio di eventi mi spiegò Jonghyun mentre me lo presentava - Mi ha insegnato parecchio ed è anche in parte merito suo se ora posso lavorare con te - continuò.
- Non ho fatto tutto questo granché - replicò Sungjun, il manager, imbarazzato.
Per fortuna Kibum si risparmiò dal dire altre sciocchezze e potemmo tornare a casa relativamente in fretta. Sapendo che il giorno successivo mi avrebbe aspettato un’altra giornata impegnativa preferii riposarmi per bene e dedicare qualche momento per lo studio in vista della verifica che avrei dovuto sostenere il lunedì a scuola. 


Il giorno successivo si rivelò ancora migliore del precedente, a parte la costante presenza di Kibum che m’infastidiva non appena aveva occasione, la sfilata fu un successo e ricevemmo persino i complimenti dallo stilista in persona. Per certi versi preferivo gli stilisti emergenti in quanto erano, nella maggior parte dei casi, più gentili e riconoscenti nei nostri confronti e non ci trattavano solo come manichini movibili per i loro abiti.
Oltretutto era venuto anche Jinki ad assistere, il che aveva reso il tutto migliore. Il fatto che nonostante gli impegni avesse trovato un pomeriggio per venire da me mi rese felice. L’unico inconveniente fu che, appena terminata la sfilata dovette correre a Seoul, l’indomani aveva le schedules piene e non poteva permettersi di addormentarsi sul posto di lavoro.
Impegnata a lavorare non avevo però notato che fuori aveva iniziato a piovere violentemente, me ne accorsi solamente quando mio fratello me lo fece notare e mi augurai che i treni circolassero nonostante l’acqua che stava venendo.
- Oppa, credi che ce la faremo a tornare a casa stasera? - domandai preoccupata.
Lui annuii rassicurandomi - Piove da meno di mezz’ora - m’informò - Non credo fermeranno i treni per il momento - continuò pensieroso - Spero solo che tutte le persone che sono venute oggi non debbano tornare a Seoul, altrimenti non so quanto ci vorrà per salire sul treno! - constatò facendomi rendere conto che quasi il 60% delle persone che aveva lavorato all’eventi di quel giorno veniva da Seoul.
- Forse è meglio se andiamo, domani non posso assolutamente saltare la scuola… - espressi mentre prendendo le mie cose e salutando le ultime persone che c’erano da salutare ci dirigevamo all’uscita.

- Aish, ma quanto ci vuole ancora?! - sbottai dopo più di un’ora di fila davanti all’entrata della stazione - Non arriveremo più a casa se continuiamo così!
- Avrei dovuto prendere la macchina - rifletté mio fratello - Non avevo pensato a questa eventualità. Mi dispiace Eunbi…
- Non preoccuparti, non è colpa tua - proferii mentre notavo uno spiraglio e tirando mio fratello per una mano lo intimavo di entrare sperando di guadagnare qualche minuto.
Non senza evitare di prenderci gomitate e spintoni riuscimmo ad avanzare almeno un po’ ma la situazione precipitò quando ci trovammo davanti ai gate che ci dividevano dall’entrata, l’ingorgo era ancora più fitto e passare sembrava realmente impossibile. Mio fratello però non si perse d’animo e prendendomi per mano iniziò ad avanzare - Se superiamo questo ingorgo potremmo entrare senza problemi! - espresse motivato a farsi strada.
La massa di gente però era talmente fitta che proprio nel momento in cui passò mio fratello una coppia venne spinta urtandomi e facendomi allenare la presa che mi fece lasciare la mano di Jonghyun. A quel punto però davanti a noi c’era così tanta gente che non riuscivo più a scorgere il suo profilo, come se non bastasse venni spinta una seconda cadendo a terra.

In quel momento mi prese il panico: volevo solamente raggiungere mio fratello e tornare a casa, ma in quella situazione come potevo reagire? Cos’avrei dovuto fare?  
Mi chiesi anche se mio fratello si fosse accorto che non ero più con lui o fosse già salito in treno lasciandomi sola…

   
 
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