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Autore: Petricor75    10/11/2015    1 recensioni
Su una linea temporale, questo racconto si colloca un po' di tempo dopo la fine della terza stagione. Ruota soprattutto intorno a Bea e ad un personaggio originale. Boomer la fa da padrona per le parti divertenti.
Questa fanfiction è stata scritta e pubblicata prima che venisse rilasciata la quarta stagione, i personaggi originali sono totalmente inventati e farina del mio sacco.
Wentworth e i suoi personaggi non mi appartengono e questa storia è stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Undici ore prima

La nuvola di vapore si dissipò davanti a Bea, mentre sollevava la parte superiore della stiratrice industriale ed aspettava che Sophie sostituisse il lenzuolo bianco bollente. Studiò gli occupanti del locale. Essendo esonerata dal lavoro fisico, oltre che da supervisore, per badare al figlio, Doreen dirigeva le ragazze alle macchine da cucire. In quel momento teneva Joshua con un braccio e con l'altro dava indicazioni a tre delle nuove ragazze, su come impostare la macchina.
Dopo averla osservata per un po', concluse che Gladys, la ricciolina, che a detta di Booms portava la parrucca, oltre ad essere inoffensiva, sembrava anche malaticcia. E quella, certamente non era una parrucca!
Aspettò che un altro sbuffo di vapore le inumidisse la faccia e passò al soggetto successivo, - come si chiamava? Ah sì, Robin. -, sembrava aver saltato l'appuntamento con la doccia, da un bel po'. Inoltre non stava ferma un attimo. Bisognava indagare.
Sophie sfilò il tessuto appiattito alla perfezione da sotto la macchina e ne infilò un altro, stendendolo con cura. Bea abbassò il coperchio della stiratrice e il sibilo coprì le voci delle compagne. La bionda con metà della testa rasata giocava con una serie di croste spesse e rosse che le coprivano un lato del collo.
Il boss lanciò un'occhiata in direzione di Boomer che in quel momento vomitava pesanti offese contro la madre di una delle asciugatrici, in attesa che il donnone si accorgesse di lei. Stanca di aspettare, la chiamò, ammiccando col mento in direzione della bionda. La Jenkins sbatté l'oblò della macchina e marciò verso il gruppo che circondava la neomamma. Schiacciò una manona sulle spalle della ragazza, che trasalì cacciando un urlo, e la trascinò al cospetto di Bea.
"Che roba è?", interrogò la rossa, indicando le ferite al collo. La giovane scosse il capo, dando l'impressione di non aver capito il riferimento dell'altra, seguitando a grattarsi. Bea attese qualche secondo, mentre nella sala calava il silenzio.
La ragazza si guardò in giro, valutando se continuare a fare la finta tonta. "Meth", biascicò. "E chi sei, Walter White?", sbottò Sue. "Veramente facevo il puffo! Solo che il grande puffo aveva fretta di cucinare e ci è esplosa addosso la merda! Decisamente, non era Heisenberg!", spiegò la bionda, cogliendo il riferimento.
"Vuoi farmi credere che gli procuravi solo il materiale?", scherzò Boomer.
"Booms, falle vedere.", tagliò corto il capo. Quasi con orgoglio, la ragazza esibì un paio di grosse mani col dorso pieno di cicatrici dalla forma circolare. La ragazzina fece una smorfia disgustata. Bea alzò lo sguardo verso Robin e con un gesto della mano la invitò ad avvicinarsi.
"Questo è quello che potrebbe succedere a chi non accetta i miei consigli, vero Boomer?", l'amica annuì freneticamente, abbozzando un sorriso timido e non riuscì a trattenersi dalla tentazione di controllare col pollice se le narici erano ancora attaccate alla sua faccia.
"E dove la prenderei l'efedrina qui dentro?!", protestò la bionda.
"E il tuo problema?", chiese Bea rivolgendosi a Robin. "Stai ancora pensando a quello che ti ha detto Juice?", domandò sicura. La giovane annuì.
"Beh, di certo non la fermerà il fatto che non intendi lavarti! Booms, a fine turno portala alle docce e assicurati che si dia una ripulita!".
"Perché cazzo deve toccare sempre a me? Sono stanca di vedere vagigie!", urlò la ragazzona.
"Smith!", chiamò dal corridoio il signor Fletcher, "Ti vuole la direttrice.", la informò aspettando che la rossa lo raggiungesse.
"Signor Fletcher, ho saputo che ha portato una nuova in infermeria stamattina.", "Passerà la notte giù, ha subìto un trauma cranico e sospettano una commozione. Credo che la direttrice voglia assegnarla alla tua ala.", il tragitto verso gli uffici proseguì senza ulteriori approfondimenti.

Erica Davidson stava esaminando i files delle nuove quando Fletcher fece il suo ingresso seguito da Bea Smith. La direttrice ringraziò la guardia ed invitò la donna a sedersi. Si sporse sopra la scrivania in attesa che la detenuta la informasse delle impressioni sugli ultimi arrivi.
"Potremmo avere un problema di dipendenza. La ragazza dice che faceva solo il corriere, ma non si sa mai.", Erica attese spiegazioni, "Mi sfugge il nome, sui vent'anni, bionda, capelli rasati da una parte.", La direttrice richiamò alcuni files sullo schermo, "Beth Walters", informò annuendo, "Signora, credo che sia il caso di portarla in infermeria, ha delle grosse lesioni sul collo.", consigliò la Smith.
"Temo che in infermeria ci sia un problema più grave, Bea. E questo problema si chiama Dawn Graves. Purtroppo non è possibile sedarla a causa di una sospetta commozione cerebrale, ma è estremamente pericolosa. Ha ucciso a mani nude l'agente che l'aveva in custodia sul furgone diretto qui, in più è accusata di un omicidio e di un tentato omicidio ad Adelaide. Ovviamente è legata.", informò.
"Quindi stiamo aspettando che la trasferiscano a nord?", chiese la donna, "Non più Smith, l'omicidio dell'agente ha priorità sui crimini precedenti.", spiegò la donna in tailleur, "Mi sta dicendo che devo occuparmi io di Beth Walters?", replicò, "Vedila dal lato positivo Smith, non farà che giovare alla tua reputazione.", "Non penserà di indorarmi la pillola così facilmente!", scattò la detenuta alzandosi in piedi con nervosismo. "Nella mia ala c'è un neonato di pochi mesi! E lei mi affida una tossica e a quanto ha accennato Fletcher anche questa Graves? Almeno tiri fuori dall'isolamento Conway!", "Sai che non posso farlo, Bea. E poi non hai detto che era solo un corriere?", la direttrice alzò le mani in un gesto di difesa. "Avevamo un accordo, mi pare!", le rinfacciò l'altra, "Sì, Smith, l'accordo è collaborare al fine di pestarsi i piedi il meno possibile, per mantenere l'ordine ed evitare incidenti gravi, che farebbero rischiare sia la mia sia la tua posizione. Se io non mantengo la mia decisione e libero Conway dopo così poco tempo, perdo attendibilità, e se credi di guadagnarci, sei un'illusa. Allora sì che cercheranno di usarti in tutti i modi. Il nostro è un equilibrio molto delicato, Smith…"
Bea ammise tra sé che il ragionamento di Erica non faceva una piega e rimase in silenzio.
"Posso mandarti a parlare con l'infermiera Atkins per qualche consiglio, così già che sei lì, potrai dare un'occhiata a questa Dawn Graves."
   
 
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