Capitolo tre, Venerdì
[And I’m
the one who jaded you...]
You're yesterday's child to me
…so jaded
You think that's where it's at, but
is that where it's supposed to be
you're gettin' it all over me
…Exerated
My, my baby
blue
yeah, I've been thinking 'bout you
my, my baby blue
yeah, you're so jaded
And I'm the one who jaded you…
Tu sei la
bambina di ieri per me
…così
stanca
Tu pensi che
esso sia dove è, ma è dove deve essere
stai spargendo tutto intorno a me e agli altri
…Esausta
La mia, la
mia piccola triste
Sì,
ho pensato a te
La mia, mia
piccola triste
Sì,
tu sei così stanca
E io sono
quello che ti ha stancato…
Mi
ritrovo a tamburellare nervosamente le dita sul divano in pelle, guardando davanti
a me sempre più spesso e aspettando una sua risposta… che
ovviamente non arriva.
-…Allora?-,
chiedo.
Lo
guardo, curioso, per l’ennesima volta.
-Allora che?-, chiede lui.
-Allora, cosa cavolo pensi di tutto
ciò?! Io…-
Sasuke
mi squadra, grattandosi pigramente il collo e sbuffando vistosamente.
-Penso
che tu sei un bel demente.-
Cosa
farei senza di lui…
-…Nel
senso che… Mio Dio, Naruto, tu stai veramente a
pezzi.-
Ma dài! Ma no!
-Già.-,
asserisco.
Fa
così piacere il fatto che tutti me lo ripetano in continuazione con
quell’espressione così pietosa…
-E…
sinceramente, non vedo dove sia il problema.-
Certo che
sono ridotto veramente ma veramente male… Io, il futuro Hokage, che chiedo consigli di cuore a Sasuke
Uchiha. Mah.
E tutto
per colpa di quella maledetta!
-Se abbiamo
litigato, sai com’è, il problema c’è. Ma il punto è… che neanch’io lo vedo. Ha fatto tutto da sola.-
Lui mi
squadra ancora.
-Naruto,
se lei ti ha mollato, un motivo c’è.
Non mi sembra tipo da… fare cose stupide o… Insomma, Sakura
è una ragazza seria! E state insieme da tanto! Sei tu quello che deve
sapere perché ti ha mollato!-
A questo,
in effetti, non ho ancora pensato… Insomma, deve esserci una spiegazione!
…Ma
io non ho fatto assolutamente nulla! Cioè, ok, magari non sono
l’uomo perfetto, però, insomma…! Io la amo. La amo, la amo
con tutto il mio cuore… e non basta forse questo…?
Passa
qualche minuto in perfetto silenzio.
-Senti…
io devo andare, ho una missione. E poi… che cavolo ne so io dei vostri
problemi di cuore!-, conclude, alzandosi.
-Che
palle, e io che pensavo che il ragazzo più corteggiato dell’intera
Konoha fosse un esperto di questioni sentimentali! E
invece mi molli!-
Lui alza
gli occhi al cielo e frettolosamente inizia a riempire una piccola sacca rossa
–uhn, ma dove l’ho già vista?- di
tutto ciò che gli potrà essere utile in missione. Io lo guardo,
scocciato, e mi trascino verso la porta, mugugnando qualcosa contro i presunti
amici; lui, dopo un po’, interrompe il suo compito e viene vicino a me,
sull’uscio della porta.
-…Per
quanto starai via?-, gli chiedo, tentando di fare conversazione.
-Due, tre
giorni al massimo. E’ una missione piuttosto facile.-
-Ah.-
Cala il
silenzio.
-Be’,
allora…-, inizio io, ma lui mi interrompe:
-Naruto…
Sakura non è pazza, nè visionaria, e ti
vuole… be’, bene, insomma. Magari, credo, tu non sei stato sempre attento in ciò che lei
ti dicev…-
Io
però inizio a ridacchiare… vedere Sasuke
parlare di questioni di questo tipo
è come vedere, che ne so, Shino che fa il cubista
o robe del genere...
Lui nota
il mio divertimento e subito si imbarazza, urlando:
-Che
cazzo ti ridi, idiota?! Sto facendo un discorso
serio!-
-Per una
volta… E va bene Sasuke, hai ragione tu -come
al solito. Ora, devo solo capire cosa è successo in lei…
perché io non ho fatto niente.-
Lui si
porta tragicamente una mano sulla fronte.
-Quella
santa ha davvero molta pazienza… Vabbè,
ci rivediamo quando torno, eh?-, continua, prendendo in mano la maniglia.
-Mi hai
già rotto abbastanza. Ciaociao.-, conclude freddamente, cercando di sbattermi la
porta in faccia; ma io la blocco con un piede, a pochi centimetri dallo
stipite, e sorrido con la mia solita faccia da demente.
-Idiota,
che cavolo vuoi ancora?-
-Be’,
insomma, sono stato finora ad affliggerti, come dici tu, con le mie pene
amorose… E non mi sembra tanto giusto nei tuoi confronti…
Perché dunque ora non mi affliggi tu
con le tue?-
Lui, per
quel poco che riesco a vedere della sua faccia, alza perplesso un sopracciglio.
-Che vuoi
dire?-
Io gli
faccio un gesto con la mano molto volgare, ma anche molto… eloquente.
-Eh?-,
chiede lui, non capendo.
Sbuffando, sbotto:
-C’è
qualcuna che te la dà, Sasuke, o fai ancora tutto da solo?!-
Lui,
seccato, dice:
-E quanto cazzo sei volgare!-
-E allora?! Sì o no?! Eh? Eh? Eh?-
-…Comunque,
non sono affari tuoi, ergo arrivederci.-
Socchiude
di più la porta, ma un minimo spiraglio mi consente di guardarlo ancora
negli occhi.
-Non sono
affari miei?! Andiamo, siamo o non siamo fratelli?-
Il
bastardo sembra vagamente sorridere – per quanto ovviamente il freddo,
perfetto, impassibile e impossibile Sasuke Uchiha possa sorridere.
-Allora?!-, lo incalzo di nuovo.
-A quanto pare, lo siamo… be’,
qualcuna c’è…-
La
rivelazione è talmente sconvolgente da lasciarmi senza fiato; evito
persino battutine. Persino quelle a doppio
senso.
-…E
chi è –ehm- la (s)fortunata? La conosco?-
Lui alza
ancora gli occhi al cielo.
-Sì.
E anche molto bene. Ciao, cretino.-,
asserisce lui, per poi chiudere definitivamente la porta, lasciandomi addosso una curiosità senza precedenti.
*
-E
allora?-
Questa
scena si sta ripetendo decisamente troppe volte per i miei gusti…
Il
Maestro prende un respiro profondo; io pendo totalmente dalle sue labbra.
-Be’,
insomma… sì, l’ho vista ieri, all’ospedale. Sembrava
piuttosto giù… le ho chiesto spiegazioni, e mi ha detto che
avevate litigato e…-
-…Ma
non ti è venuta in mente la sagace idea di chiederle perché
avevamo litigato?!-
Kakashi
neanche ci ragiona su e mi risponde:
-Naruto,
tu e lei bisticciate costantemente… Non mi sembrava una grande notizia.-
Gira
distrattamente una pagina del suo criptico libro –…a me non del
tutto sconosciuto, a dire il vero, per le numerose occhiatine che ogni tanto distrattamente gli davo da ragazzino,
quando il Maestro dormiva- e sbadiglia, col suo solito fare annoiato.
-Sì,
ma… Vabbè, insomma, come ti è
sembrata? Stava bene?-
-…Era
piuttosto stanca, sì. Non stava molto bene, a pensarci, era molto
pallida e aveva un’aria piuttosto triste.-
Sento
qualcosa che si contorce dentro di me… Stringo i pugni, tentando di non
darlo a vedere.
-E…
non ti ha detto… niente, insomma?-
-Dice che
ha moltissimo lavoro da sbrigare, ma che sta bene… sebbene si senta un
po’ sola. Ma sembrava piuttosto scostante, dunque non ho insistito tanto
e me ne sono andato.-
Io sto
zitto; mi sento un verme, mi faccio schifo, mi ripugno… Non era da lei questo comportamento… No,
Sakura –la mia dolce testarda
meravigliosa manesca dispettosa perfettina precisina nervosissima Sakura-chan
- è sempre stata piuttosto insicura, è vero, ma al tempo stesso molto
forte. E adesso, tutti mi dicono che sta male -
Sasuke
ha ragione… Hanno tutti ragione… con la
mia solita stupidità, devo averle fatto qualcosa di grave, senza neanche
essermene accorto! E io che pensavo di essere l’unico a soffrire,
l’unico a stare così di merda, e invece lei sta molto peggio di
me! Che idiota…
Kakashi
mi dà una pacca comprensiva sulla spalla, e sembra esibire sotto la
maschera il suo solito sorriso paterno così… rassicurante.
-Suvvia, Naruto, è solo un litigio… Come se litigaste
poco spesso…! Scusami eh, ma perché non provi ad andare da lei e
chiederle tranquillamente cosa è successo?-
Insomma,
ok ce sono stupido, ma non così tanto… Ci
ho già pensato, ma volevo che fosse lei a fare la prima mossa… dal
momento che ha fatto tutto lei, insomma. Però adesso, dopo ciò che mi hanno detto tutti quanti, sono piuttosto
preoccupato…
-Tu dici, maestro…? Non lo so…-
–Be’,
credo sia la cosa giusta da fare. E questo libro lo consiglia! Adesso,
va’ da lei e chiedi spiegazioni, ok?-, conclude, dandomi una sonora pacca
sulla spalla.
-…E
va bene, allora! Vado subito all’ospedale! Grazie, Maestro! Poi,
avviserò pure Sasuke…-
-Ci hai
parlato? E’ da un sacco che non lo vedo! Digli che la prossima volta
può anche evitare di nascondersi, appena mi vede, solo perché sta
con…-
-Uuuh,
no, Maestro, lascialo perdere… Probabilmente stava con la sua nuova amica
immaginar- ehm, la sua ragazza. A
quanto pare, sembra ne abbia una. Ma io dubito.-
Lui mi
squadra e fa una faccia assolutamente sorpresa.
-No no,
io ieri l’ho appunto visto con Sakura, ma si sono nascosti appena mi
hanno visto... ma cos’è ‘sta storia di Sasuke?!-
Ma…
Sasuke e Sakura si sono visti? Ma perché lui
prima non ha per niente accennato alla cosa? Mah, vabbè…
-Niente,
niente… voci che girano… confermate dall’Uchiha
stesso. Ripeto, Maestro, io non darei credito alla cosa… con quel
caratteraccio che si ritrova, chi mai se lo filerebbe?!
Una martire, minimo…-
Lui
sorride, disinvolto, e mi incita ad andare; io dunque lo saluto e me ne vado,
molto titubante... non so se sia davvero la cosa giusta da fare… Insomma,
noi, come tutti mi hanno fatto gentilmente
notare, di solito litighiamo piuttosto spesso, ma più per cavolate che
per altro (per una mia battuta zozza, per la sua forza bruta che ogni volta
esercita sul mio povero corpo, perché non sto mai attento nelle missioni
e mi procuro sempre le peggiori ferite, perché lei dopo le veglie
notturne è isterica e così via) e subito l’uno chiede scusa
all’altra o viceversa; ma non è mai successo che fossimo separati
per così a lungo – quarantanove ore e ventisette
minuti, cavolo!- e senza neanche parlarci per niente!
…E
non mi è ancora del tutto chiaro cosa cavolo
sia successo. La mia solita stupidità l’ha ferita senza neanche
che me ne accorgessi…? Ultimamente, in effetti, avevamo problemi di
comunicazione. Era come se si stesse venendo a creare una specie di muro…
*
-…Hai
capito, insomma, Eremita Porcello? Sinceramente, non so più che pensare!
Ok. Ok. Lo so, lo so che tu mi hai
sempre detto di essere tonto con le donne, e questo forse è anche vero. Ma adesso non ho proprio idea di cosa
sia potuto accadere… Mah.-, faccio una pausa,
sbuffando; mi accovaccio per terra e continuo, adesso a voce un po’
più bassa:
-Comunque!
…Questo non dovrei dirtelo, ma tanto, ehm, non credo tu andrai a dirlo in
giro, no…? Qualche settimana fa Tsunade mi ha
detto che il Consiglio di Konoha stava ponderando su
chi eventualmente dovesse prendere il suo posto, dal momento che lei sta
iniziando a diventare vecchiotta –tranquillo però, è sempre
tettona- e dice sempre più spesso di voler
abdicare… si dà il caso che, insomma, in cima alla lista delle
persone probabili ci sia proprio io… Hai capito?!
Forse, c’è una remota possibilità che divent…-
-…Non
dovresti dire queste cose in giro, Naruto…
Sbaglio, o ti avevo detto di stare zitto?-
Sobbalzando,
scatto in piedi e riconosco la figura del Quinto Hokage
dinnanzi a me; lei sta sorridendo e stringe al petto un enorme mazzo di fiori bianchi.
Sorrido
–è un sorrido triste, però.
-…E’
vero, Nonna, è vero… Ma non credo che lui lo andrà a dire a
nessuno, sai…-
Ci
giriamo contemporaneamente verso l’enorme pietra su cui è inciso
il nome del mio grande Maestro, la cui figura sembra sorriderci anche
attraverso la foto sbiadita dal tempo.
-Oh, non
lo so, sai. E’ un gran chiacchierone, e non si
fa mai i fatti suoi…-, dice lei, piegandosi verso la lapide e poggiandovi
in modo stranamente delicato fiori.
Rimaniamo
entrambi per parecchi minuti in silenzio, io in piedi e lei rannicchiata a
terra, a guardare il monumento ai caduti per la patria.
-…Proprio
oggi sono sei anni, se ben ricordi.-, bisbiglia la donna dopo un po’,
come se si rivolgesse più a se stessa che a me.
Io prendo
un profondo respiro. Sei anni…
-Già.
E sembra ieri, vero?-
Non
ricevo risposta; la conversazione muore lì. Capisco dunque che è
il momento di andarmene e mi accingo ad allontanarmi, quando lei mi chiede:
-Con
Sakura come va?-
-…Non
ci ho ancora parlato. Temo di aver fatto un enorme sbaglio, ma di non essermene
accorto. E fra di noi, ultimamente… non so,
c’è qualche difficoltà. Ma tornerà tutto come prima,
lo so.-
Cala
ancora il silenzio.
-…Sai,
lui diceva sempre che… è
compito dei vecchi, come me, essere d’esempio alle generazioni future ed
aiutarle, e che proprio in questo consiste la bellezza della vecchiaia.-
Sorrido
malinconicamente. Tsunade, in questi ultimi tempi, mi
sembra così stanca… inizia davvero a dimostrare l’età
che ha non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente, e questa è una
cosa che anche Sakura mi ha più e più volte fatto notare.
-Sì. E’ tipico di lui dire
questo genere di cose.-
-Quello
che voglio dirti… Naruto, se tu hai qualcosa da
dirle… va’ da lei e parlale. Ora.
Non aspettare, perché… Poi, insomma, potresti pentirtene.-
Io mi
giro, evitando il suo sguardo: percepisco perfettamente la sua voce incrinata.
-…Non
pensare di avere tutta la vita davanti per dire ciò che devi dire a una
persona… perché gli imprevisti sono sempre lì…
Soprattutto per noi ninja.-
…Fossi
stato in una situazione normale, mi sarei educatamente grattato lì in modo molto scaramantico; ma
adesso penso e ripenso a ciò che hanno detto sia lei che Kakashi… e hanno ragione, maledizione, hanno ragione!
Devo
andare da lei ora. Subito. Urlarle quanto la amo e quanto sto male e quanto mi
dispiace e…
-…
Parlo per esperienza personale, alla fin
fine.-
Continuando
a stare girato, le sorrido e asserisco:
-…Mi
hai convinto, Nonna! Andrò da lei, subito.
E’ all’ospedale, credo, no? Vado, allora! Tanto, qui ho finito
e… insomma, ci vediamo.-
Infine me
ne vado, cercando il più possibile di non sentire i suoi singhiozzi.
*******************
Terzo
capitolo concluso xD Dunque, dunque, ho gettato un po’
di basi per il futuro della fanfic… Ma per ora
non dico nulla >ò<
Come
avrete visto, qui appare Sasuke ^^ Non ho spiegato
niente della sua storia perché lo farò poi, tranquilli... Chi
sarà la misteriosa ragazza…?^^
Mi scuso
se il capitolo è un po’ sconclusionato, alla fin fine. Avrei
veramente voluto unirlo con quello successivo, ma poi sarebbe risultato
veramente lungo! ><” Comunque, la canzone è la meravigliosa “Jaded” degli Aerosmith; la
traduzione può sembrare assurda, ma è quella XD
Comunque!
Sto avendo un meraviglioso blocco dello scrittore, yuuu
uuh! XD Il maledetto dannato 5° capitolo non
vuole assolutamente scriversi. E’ da qualche settimana che sto tentando
di far venire fuori qualcosa di decente, ma niente >_< Quindi, passo
direttamente al 6° e il 5° lo riprenderò quando dovrò upparlo. .__.’
Infine,
ringrazio tantissimo i 4 commentatori, alias Antinyska88, SAKURACHAN, Shatzy e Clara_chan! Grazie
mille di cuore!**
Perché Shika e Tema
hanno litigato…? XD Tutti i chiarimenti nel prossimo capitolo! Shikamaru effettivamente a volte è talmente testardo
che vien voglia di picchiarlo, ma resta comunque il mio idolo ** (fra parentesi,
Naruto e Shikamaru sono i
miei personaggi preferiti XD)
@Shatzy: guarda, ho
pensato molto seriamente a fare metà e metà da quando ho iniziato
a scrivere… Ma non ne è venuta mai fuori l’occasione^^’
Il fatto è che anche la scelta della canzone mi vincola e non poco…
(di quella del prossimo capitolo sono assolutamente orgogliosa, è
perfetta**) Comunque, dal maledetto 5° capitolo in poi farò
decisamente così, anche per velocizzare un po’ l’azione –e
ce ne sarà tanta, lo prometto!
@Clara_chan:
effettivamente, il tuo ragionamento sulla scelta delle canzoni non fa una
piega! Sono io che mi preoccupo troppo come la solito!
XD
Grazie a tutti, infine, per le belle cose che mi
avete scritto** E grazie anche alle 11 persone che hanno messo questa fan
fiction nei preferiti! Se qualcuno di voi commentaste, mi renderebbe
estremamente felice… voglio sapere il vostro parere! ^^
Detto ciò, al prossimo capitolo**
Clahp
Coming soon!
Lui sbuffa reiteratamente; io, nel
frattempo, mi accendo un’altra sigaretta.
-Oppure- proseguo, tentando di argomentare la mia tesi -… Neji. Ecco, ti ricordi Neji
com’era, represso, noioso, spocchioso, e che
palle che ci faceva coi suoi discorsi fatalistici? Ecco, confrontalo adesso!
Stavamo tranquillamente parlando di quanto fosse ridicolo Kiba,
e di quanto noi non ci saremmo mai ridotti in quelle condizioni, e di quanto in
fondo in fondo siano pericolose le donne, quando è arrivata TenTen -che in quanto a carattere davvero non scherza- che
ha iniziato ad urlargli contro perché si era scordato che avevano un
appuntamento e lui è completamente mutato… E’ diventato il
suo zerbino, non faceva che scusarsi, e sorrideva come un pazzo, quando non
l’ho mai visto sorridere in vita mia… E…-
Nella foga, mi accendo
un’altra sigaretta.