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Autore: Naoya    15/11/2015    1 recensioni
I Nex sono un popolo alieno pacifico, tecnologicamente molto avanzato e con una mentalità aperta. Vivono su un pianeta due volte e mezzo più grande della Terra e nonostante la vastità delle loro terre ed etnie presenti, sono un popolo unito. Ma poi, tutto cambiò quando uno scienziato pazzo attaccò i Nex per vendetta; un traditore che aveva dissertato il suo stesso popolo per ben due volte. Ora i Nex sono in fuga e in cerca di speranza, viaggiando di pianeta in pianeta aiutando e ricevendo aiuto dalle popolazioni presenti nell'universo; ma un popolo in particolare attira la loro attenzione: il genere umano.
Genere: Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Passarono alcuni giorni dal evento di halloween e la vita su New Hope era tranquilla come al solito finché un giorno una nave molto appariscente atterrò sull'isola, tutti cercarono di capire cosa stava succedendo e dalla nave uscirono alcuni soldati che si disposero su due file una difronte all'altra. Successivamente dalla navicella uscirono due figure la prima era alta e slanciata, la sua carnagione era grigiastra ed aveva la testa allungata, occhi a mandorla completamente neri e labbra sottili. La seconda figura invece era chiaramente femminile ed era poco più bassa della prima,  il suo volto ricordava quello di un gatto, e le sue orecchie erano a punta e posizionate sopra la testa proprio come quelle di un felino, i suoi occhi erano di un color oro e le sue pupille erano verticali, aveva anche una coda ed inoltre una sottile peluria ricopriva il suo corpo che era di un colore simile al manto dei leoni e lo stesso colore avevano i suoi capelli. Erano entrambi vestiti con delle divise azzurre con decorazioni dorate sulla parte superiore. Scendendo i due esseri furono accolti da Ariel, la quale sembrava sapere del loro arrivo «Benvenuti sulla Terra, io sono Ariel. Prego seguitemi, vi porterò personalmente da Master Zero».
I tre entrarono nella torre principale ma quando le porte si aprirono Anies e Phil presi dalla curiosità furono sorpresi ad osservare i strani visitatori. L'alieno slanciato disse mormorando alla sua collega «Mi chiedo, che cosa potrà mai avere di eccezionale un pianeta popolato da scimmie troppo evolute...»
L'aliena che lo accompagnava gli rispose mormorando «Dai ora non fare l'egocentrico e poi sembrano creature simpatiche».
I due continuarono a bisbigliare finché non raggiunsero l'ascensore che li portò nella sala di Master Zero, giunti là, il leader dei Nex li aspettava mentre sedeva sul suo trono «Benvenuti signori, a quale onore devo la vostra piacevole visita?»
«Siamo qui per avvisarla che Yomkar si sta spostando, probabilmente si sta dirigendo verso questo pianeta. Non sappiamo con esattezza la data di arrivo ma sicuramente l'anno prossimo questo posto verrà preso d'assedio». Rispose l'alieno dagli occhi neri.
«Capisco, sapevo di poter contare sulla Federazione. Speriamo soltanto che per allora saremo pronti».
A quel punto l'aliena felina si fece avanti «Perdoni la mia intrusione ma gli abitanti di questo pianeta erano molto sorpresi e curiosi di vederci, per caso non hanno ancora studiato le varie razze aliene presenti nello spazio?»
«Ora che me lo fai notare, hai ragione. Eravamo presi dalle nostre ricerche che ci siamo dimenticati di insegnare agli umani cose basilari come queste».
L'aliena cominciò a scodinzolare e disse tutta eccitata «Perfetto! Io, Nerina, mi offro come insegnante per quanto riguarda le materie: cultura e civiltà aliene. Se possibile ovviamente».
Master Zero era perplesso della sua decisione «Siete sicuri che vada bene? Non vorrei causare disagi».
La creatura slanciata gli rispose «Non si preoccupi, siamo in un periodo di pace e quindi se Nerina si assenta per qualche tempo non credo ci saranno problemi».
I tre continuarono a parlare del attuale stato dell'universo fin quando non decisero di congedarsi, all'uscita della stanza l'alieno dagli occhi neri incontrò Helios e guardandolo gli disse «Capelli argentati ed occhi smeraldi, non ci sono dubbi tu provieni dal Casato di Szél, dico bene?»
«Si, mi chiamo Felasike Helios Szél». Disse chinando la testa
«Capisco. Ho saputo di cosa è successo a tuo padre quel giorno. Mi dispiace... era un essere forte, colto e sorprendentemente coraggioso. È un vero peccato che uno come lui se ne sia andato».
«Lei conosceva mio padre?»
«Certo, non potrei mai dimenticare il suo volto ed il suo portamento,  guardandoti ho rivisto lui in te. Ci vediamo, ultimo erede dei Szél».
«Arrivederci, conte Dakabre».
Helios riconobbe l'essere con cui aveva parlato grazie ai racconti di suo padre che parlava spesso di lui e di ciò che succedeva nella Federazione Galattica, vederlo di persona gli ha fatto ricordare quanto affetto provava verso il suo defunto suo padre.
Dopo essersi imbattuto nel conte ed aver parlato con Master Zero, Helios tornò in classe e poco dopo entrò la professoressa Lilac «Buongiorno studenti, da oggi ci sarà una nuova insegnante che mi assisterà nelle lezioni. Prego, entra pure».
Dalla porta entrò l'aliena felina vestita in modo elegante, quando era vicino alla cattedra diresse il suo sguardo verso gli studenti e sì presentò «Ciao a tutti! Io sono Nerina, l'insegnante felina e mi occuperò di farvi conoscere tutte le razze presenti nell'universo e tutte le loro caratteristiche. Spero che diventiamo amici al più presto!»
La sua vivacità piaceva molto ai studenti i quali sembravano entusiasti di averla come insegnante.
I giorni trascorsero tranquillamente fin quando un giorno Ariel entrò in classe dicendo di avere una comunicazione da Master Zero «Buongiorno ragazzi, mi chiamo Ariel ma penso che ormai sappiate tutti il mio nome. Master Zero mi ha incaricato di dirvi che a breve si terrà una gita. Abbiamo bisogno di aggiornare i nostri impianti scolastici e quindi la struttura dedicata allo studio sarà fuori uso per un po' di tempo così abbiamo deciso di approfittare dell'occasione per fare questa uscita. A breve saprete il programma quindi non preoccupatevi di nulla se non di fare i bagagli. Per ora è tutto, buona giornata».
Ariel se ne andò e la giornata cominciò come sempre, a fine delle lezioni arrivò un messaggio sulla lavagna olografica che mostrava il programma creato dal leader dei Nex per tale occasione, sembrava un giro intorno al mondo a bordo di una nave da trasporto passeggeri. La nave fungeva anche da struttura ricettiva con tanto di stanze e completa di servizi quindi non c'era bisogno di un albergo che ospitasse i studenti e gli insegnanti ogni giorno. Gli umani erano perplessi, non sapevano se era sicuro lasciare l'isola ma ad ogni modo non avevano nulla di cui preoccuparsi visto che i loro compagni li avrebbero protetti.
Nel giorno della partenza c'era molto fermento tra gli studenti e tutti non vedevano l'ora di partire e di scoprire le meraviglie del mondo, specialmente nel gruppo dei guardiani in cui sembrava esserci un buon affiatamento. Poco prima della partenza Ariel chiamò a raccolta i studenti dando alcune dritte su come affrontare al meglio il viaggio, inoltre disse che le stanze all'interno della nave erano doppie e che ciascuno doveva condividere la propria stanza con il suo compagno di banco, molti umani rimasero spiazzati visto che il proprio compagno era del sesso opposto e quindi non sapevano che pesci prendere in quel momento, alcuni Nex erano sorpresi di questa decisione mentre alcuni come Shira e Lexiax erano molto contenti di questa notizia, quest'ultima abbracciò Rin e gli disse «Aaaah! Che bello! Staremo in camera insieme, dimmi, non sei curioso di scoprire qualcosa in più sui nostri corpi? Se vuoi posso insegnarti tutto quello che vuo-»
Shira interruppe la sua amica colpendola leggermente sulla testa «Piantala di dire cose assurde e soprattutto calma i tuoi bollenti spiriti, non sei mica un animale in calore!»
Lexiax sospirò e disse mormorando «Guasta feste!»
Dopo essersi imbarcati ed aver fatto un check-in l'areo-nave partì per la sua prima destinazione. Passata qualche ora i ragazzi sbarcarono nelle isole Hawaii, tutti furono meravigliati nel vedere le isole così da vicino, la loro conformazione geologica, la fauna ed il paesaggio stesso erano mozzafiato per entrambe le razze. Tutti passarono la giornata esplorando la cultura e i cibi locali mentre altri preferivano studiare la biodiversità del posto, poi calò la notte e tutti rientrarono nell'areo-nave per la cena e dopo aver mangiato il gruppo di amici si divise; Phil, Anies, Elisa ed  Rin stavano tutti nella stanza di quest'ultimo e i quattro ragazzi cominciarono a giocare a carte e a parlare dei Nex e di cosa ne pensavano, Rin vedendo che la discussione stava cominciando ad appassionare intervenne «Ragazzi, io credo che i Nex sono delle creature eccezionali. Si... insomma... se non fosse stato per loro noi non ci saremmo mai incontrati e chi sa... magari qualcuno di noi ora non sarebbe più vivo a causa delle guerriglie».
A: «Già, hai ragione. Senza contare che ora io e Phil possiamo andare in giro senza preoccuparci di essere arrestati o chissà cosa».
P: «Sarebbe una brutta situazione se un gruppo di poliziotti cercherebbe di arrestarci nel bel mezzo di quest'uscita».
E: «Ok, ok. Basta parlare di cose depresse, più tosto,  ho una domanda scottante per tutti. A voi piace qualcuno? Premetto: non importa che sia umano o Nex».
Tutti dentro la stanza cominciarono a fischiettare e a fare i vaghi e a quella reazione la ragazza mediterranea non resistette e decise di rompere il ghiaccio «E va bene, se fate i difficili vuol dire che inizio io. A me piace Rin». Disse abbracciando il ragazzo.
P: «Come se non l'avessimo capito, tu e Lexiax fate a gara per accaparrarvi quel povero ragazzo».
R: «Diciamo... che sono... in una situazione... potenzialmente letale».
P: «Non ti biasimo, visto che hai due forze della natura che ti fanno la corte».
A: «E tu invece? Commenti tanto ma non sapevo che ti piacessero le ragazze muscolose, vero... quattrocchi?»
P: «S-shira non è muscolosa, ha soltanto la corporatura ben delineata e poi senti chi parla, non sapevo che ti piacessero i damerini!»
A: «H-helios non è un damerino, è un sangue blu, un nobile. Ma un plebeo come te non potrebbe mai capire cosa vuol dire essere potente».
P: «Si vede che ti piacciono le persone benestanti eh?»
I due continuarono a litigare, per loro era normale visto che erano amici d'infanzia e non davano peso alla cosa anzi visto che si erano distaccati un po' ultimamente i due ci trovarono gusto a discutere ed a scambiarsi insulti a vicenda, così durante la loro scenata Elisa approfittò del momento per avvicinarsi a Rin e gli chiese «Hey... ecco... scusa la domanda ma... potrei sapere a te, chi ti piace?»
«Chi mi piace? Non credo di essere innamorato di qualcuno in questo momento, preferisco godermi le amicizie che ho stretto visto che un rapporto amoroso rischierebbe di rovinare questo dolce equilibrio che si è creato».
«Capisco...»
Elisa sì rattristì nel sapere che il ragazzo non sembrava provare interesse verso di lei, tuttavia questo fatto la spingeva e la motivava; se veramente non provava niente per nessuna ragazza forse aveva  ancora una possibilità di conquistarlo.
Nel frattempo nella stanza di Helios i quattro Nex avevano fatto una piccola rimpatriata e mentre passavano il tempo facendo giochi di carte insegnati dai loro compagni umani, cominciarono a parlare di quest'ulimi e Lexiax come suo solito cominciò la discussione con la sua vivacità «Hey, allora ragazzi cosa ne pensate degli umani? Sono simpatici vero?»
I: «... Considerando che si stavano auto-distruggendo... credo di si....»
H: «Molti popoli che abbiamo aiutato erano sull'orlo dell'autodistruzione, non credo che loro siano molto diversi non credete?»
S: «Sì, credo hai ragione. Anche se c'è una cosa che non mi convince...»
L: «Cosa? Cosa?»
S: «Non so se ci avete fatto caso ma... non sembra anche a voi che questi umani siano strettamente collegati con noi? Nel senso, vi è mai capitato di essere in loro presenza e di sentirvi... completi».
L: «A me è successo.... la prima volta che ho parlato con Rin, mi sono sentita in una maniera molto simile, come se qualcosa che mi mancasse fosse finalmente giunta al suo posto come un tassello di un puzzle».
H: «È possibile che questo sia uno dei motivi per cui Master Zero ci ha portati qui. In tutti gli aspetti la cultura degli umani non ha niente da offrirci se non rendere più intense le nostre emozioni rendendoci così...»
I: «Completi... tutto torna alla fine dei conti... se siamo qui è per un solo motivo... evolverci».
Un gelido silenzio pervase la stanza, i guardiani stavano lentamente comprendo la ragione della loro permanenza sul pianeta Terra e tutti si chiesero quale era la vera destinazione del loro viaggio tra le stelle: sconfiggere Yomkar? Creatore degli Yom, oppure, l'evoluzione dei Nex? Le loro prestazioni fisiche erano invidiabili tra molte razze, il loro intelletto era molto al disopra della media interplanetaria se pur non fosse all'apice, l'unica cosa che rendeva vulnerabili i Nex era la debolezza delle loro emozioni e soltanto una razza aveva questo fattore sviluppato ai massimi livelli: gli umani. Lexiax decise di rompere il silenzio chiedendo «Allora, visto che si parla di umani ditemi: c'è qualcuno che vi è particolarmente simpatico tra loro o che addirittura vi piaccia?»
Tutti i presenti rimasero in silenzio così la Nex birichina decise di stuzzicare i suoi compagni «Hey, Helios... ti vedo molto interessato ad Anies, per caso ti piace? E tu Io, come vanno le cose con Elisa? Oh Shira, quasi mi dimenticavo... è successo qualcosa tra te e Phil, non fate altro che scambiarvi occhiatine dolci ultimamente...»
Shira arrossì «F-falla finita idiota... o giuro che ti faccio saltare per aria!»
L: «Ah! Sei tutta rossa, ma come sei carina».
Lexiax abbracciò la sua amica e cominciò a dire «Coccole, coccole, coccole, coccole!»
S: «L-levati, scema che non sei altro... »
I Nex continuarono a chiacchierare e a giocare finché non rientrarono nelle loro stanze, la notte passò tra imbarazzo e palpitazioni causate dalla nottata in compagnia dei loro vicini spaziali. 
Le due razze trascorsero giorni felici e spensierati in giro per il mondo e tutti gli alieni, cosi come i guardiani quella sera, cominciavano a chiedersi quale era il vero motivo della loro permanenza sulla Terra, molti di loro sembravano aver risvegliato se pur in parte le loro emozioni ed un effetto domino stava prendendo lentamente largo tra le coscienze di questa razza.
Un giorno durante una gita nel Grand Canyon, i ragazzi stavano ammirando il panorama con un magnifico tramonto, Anies era ammaliata da quella vista così spettacolare e si avvicinò inconsciamente ai bordi del canyon poi fu abbagliata dalla luce del sole, sì coprì gli occhi con la mano destra ma spostandosi mise il piede su una pietra friabile che non riuscì a sostenere il suo peso, così la ragazza cominciò a cadere nel vuoto gridando. Tutti erano scioccati della cosa tranne Helios il quale si gettò nel canyon cercando di salvarla, i due stavano precipitando ed il Nex decise di attivare la sua modalità di combattimento «Elevabit Ventosum!»
Un turbine d'aria circondò il suo corpo fino a farlo sparire, sembrava un tornado in picchiata che a causa della velocità aveva assunto una forma ovale, quando la trasformazione fu completata il ragazzo riapparve con la sua armatura che era di un colore verde smeraldo proprio come i suoi occhi, aveva una chiara forma aereo dinamica sul torace e sulle braccia, inoltre sulla schiena aveva due enormi ali-propulsori che erano presenti anche sul casco ma di dimensioni notevolmente più piccole, c'erano anche delle rifiniture di color oro sui polsi, sulle caviglie, sul collo, sui giunti delle ali presenti sulla schiena e sulla parte inferiore di quelle presenti sulla testa. Helios aprì le sue quattro ali che dopo essersi aperte diedero una notevole spinta propulsiva al ragazzo che raggiunse la ragazza pronunciando il suo nome «Anies!».
I due tesero le loro mani, si  sfiorarono leggermente per poi riuscire ad aggrapparsi l'uno all'altro ed una volta che le loro mani si strinsero il Nex sollevò la ragazza per poi abbracciarla stretta a se, ruotò le sue ali ed attivò gli aereo-freni che rallentarono delicatamente la caduta fino a quando il piede destro di Helios toccò una roccia molto sporgente dalla quale si diede una spinta per risalire il canyon, pochi secondi ed Anies avrebbe colpito quella pietra e per lei non ci sarebbe stato più scampo. Qualche momento dopo i due ragazzi raggiunsero la cima del canyon dal quale erano precipitati e tutti si avvicinarono per congratularsi con Helios ma quest'ultimo vide che la ragazza era scioccata e decise di chiedere aiuto «Lexiax, devo chiederti un favore. Anies è visibilmente scossa, tu ed il tuo team potete occuparvene?»
La Nex sorridendo con la sua solita spensieratezza disse «E c'è bisogno di chiedere? Farei questo ed altro per degli amici!» 
Attivò la sua radiolina ed organizzò gli uomini all'interno dell'areo-nave, pochi secondi dopo una piccola scialuppa arrivò sul posto caricando la ragazza, Helios e Lexiax decisero di andare con lei per assicurasi che nulla andasse storto; dopo di che la gita riprese senza altri intoppi. Quella notte Helios rimase tutto il tempo a vegliare sulla ragazza ed il mattino seguente Anies si svegliò, la prima persona che vide fu proprio il Nex il quale aveva passato la notte in bianco per vegliare su di lei «Hey, ti sei svegliata! Sono veramente felice ora, ero preoccupato per te e non sono riuscito a chiudere occhio».
«Già... lo vedo dalle occhiaie che hai sotto gli occhi. Devo dire... che non ti si addicono molto».
«Fai la spiritosa anche quando ti trovi in un letto d'ospedale... lasciatelo dire... sei la migliore».
«No... sono soltanto una tipa troppo curiosa... e come si dice su questo pianeta... avvolte la curiosità uccide...».
Helios prese la mano della ragazza e gli disse «Vorrà dire che io ti salverò ogni volta».
Anies sorrise delicatamente e gli rispose «Grazie... vorrà dire che cercherò di non farti rischiare la vita troppe volte per salvarmi».
Le giornate trascorsero tranquille ed Anies si era ripresa dallo shock, la gita si svolse nei migliori dei modi e una volta tornati sull'isola i ragazzi erano contenti ma anche nostalgici dei posti che avevano appena visitato, durante lo sbarco Helios teneva la mano di Anies quasi come se fosse la sua principessa ed una volta aver toccato il suolo si sentì una voce «Ah! Helios, tesoro. Sei tornato finalmente».
I due guardarono da dove proveniva la voce e videro una donna bellissima, i suoi capelli erano lunghi, lisci con un effetto seta e di un color argento mentre i suoi occhi erano verde smeraldo, indossava un abito bianco ed una collana con una pietra simile all'ambra, quando il Nex guardò meglio la donna gli rispose «Madre! Cosa ci fate qui?»
«Visto che i rapporti con le altre razze di alieni stanno procedendo bene ho deciso di concedermi un piccolo viaggio di riposo per venirti a trovare, tu sei Anies giusto? Mio figlio parla sempre di te quando facciamo le nostre video-chiamate, lasciatevelo dire siete proprio carini insieme».
Il ragazzo arrossendo gli rispose «M-madre smettila, mi metti in imbarazzo...»
La madre di Helios sorrise «Ah scusami, non volevo farti arrossire così. Comunque questo pianeta è veramente molto bello, ricorda molto la nostra casa, ricordi?»
«Uhm... si... madre, io e Anies andiamo a disfare i nostri bagagli, se vuoi puoi aspettarci alla reception».
«Certo tesoro».
I due se ne andarono e la donna vedendoli dirigersi nella torre di New Hope, mormorò «Helios... sei cambiato molto in così poco tempo. Figlio mio, possibile che quell'umana sia così tanto importante per te?»
   
 
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