Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: psychoE    16/11/2015    2 recensioni
“Credi che alcol e anti-depressivi ti porteranno a qualcosa, oltre che alla morte?”
“Questo non ti riguarda. Che t'importa?”
“Hai ragione. Non m'importa.”
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho passato la notte in bianco. Ho pensato al suo sguardo di rimprovero e quella discussione mi hanno turbata. E che faccia tosta che ha avuto! Infondo lui chi è per farmi una ramanzina del genere?!
Continuo a rigirarmi nel mio letto dalle cinque di stamattina, mi sono solo alzata varie volte per fumare.
Krystal non è ancora rientrata, il che mi fa sperare che non sia finita nel letto di qualcun altro.
Torno nella mia camera e mi guardo allo specchio: ho un aspetto terribile. Sono pallida, come al solito; i miei capelli sono arruffati in una massa odiosa, gli occhi circondati da occhiaie. Sono un disastro.
Dopo una doccia rigenerante, mi infilo l'accappatoio e lascio i capelli umidi ricadere sulle mie spalle dopo averli tamponati.
Appena finisco di truccarmi e vestirmi, sento il citofono suonare. Corro ad aprire e non mi ritrovo davanti ciò che mi aspettavo. Brian sta tenendo in braccio Krystal, addormentata.
“Che le hai fatto?!” sbotto disgustata.
“Oh, beh, io nulla.”
Mi sposto per farlo entrare e lo accompagno verso la camera della mia amica.
“E' sempre la solita, non riesce mai a comportarsi in maniera decente.” dico passandomi una mano tra i capelli ancora umidi, guardandola dormire tranquilla nel suo letto.
“Si è solo divertita.”
“Mi fa piacere, ora puoi andartene.”
“Non mi offri neanche un caffè? Almeno per ringraziarmi di aver portato la tua amica sana e salva a casa.”
Alzo lo sguardo e gli faccio cenno di seguirmi nella cucina, dove lui si accomoda tranquillo su uno sgabello.
“Bella casa.”
“Grazie. Come facevi a sapere dove abitiamo?” gli chiedo mentre metto la cialda nella macchina per il caffè.
“Matt l'ha chiesto a Krystal prima di...beh...”
“Bene, basta! Non voglio sapere altro. Quanto zucchero?”
“Niente, grazie.”
Mentre poso la tazzina dell'apposito piattino, mi ritrovo con le sue mani sui fianchi. Subito sussulto e, senza pensarci, mi volto e gli verso del caffè sul petto.
“Porca puttana! Ma sei pazza?!” impreca correndo verso il lavello e aprendo l'acqua fredda.
“Lurido porco pervertito! Prova a rimettermi le mani addosso e la prossima volta te lo verso in faccia! Sei anche sposato!”
Brian, per tutta risposta, anziché rispondere, sorride.
“Ah, mi piaci sempre di più.”
“Io invece ti odio sempre di più. Fuori da casa mia!”
“La prossima volta ti chiederò un bicchier d'acqua.” mormora mentre cammina tranquillo per il corridoio, verso l'uscita.
“Beh, sbagli. Perché non ci sarà una prossima volta!”
Lo spingo fuori e gli chiudo la porta in faccia, imprecando tra me e me. Non lo sopporto!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Davvero gli hai versato il caffè addosso? Eil, sei tremenda!”
Ancora non capisco come Krystal faccia a riprendersi da una sbornia con solamente una dormita di qualche ora.
“Sporco pervertito. Ma non è il momento di parlare di me...per un attimo ho pensato che fossi andata a letto con lui.”
“Oh no, ho avuto molto di meglio stanotte. Matthew S...San...”
“Cristo Krys, non ricordi neanche il suo nome?”
“Sì che lo ricordo! E' Shadows o...Sanders? Accidenti, che m'importa, mi sono divertita! E' stata solo una notte.”
“L'importante è che sia tu quella ad essere felice. Vi rivedrete?”
“No, n-non credo...”
Questa risposta non va bene. Qualcosa non va...
“Krystal?”
“Ammetto che vorrei rivederlo, ma non succederà!”
Sto per replicare quando il telefono di casa squilla e la mia amica, con un sorriso beffardo in faccia, corre a rispondere.
“E' per te. E' la OCSA.” mi urla dal corridoio.
 
Pronto?”
“Miss Hastings, sono la segretaria della OCSA. La informo che il posto di lavoro per cui lei ha fatto richiesta è stato assegnato ad un'altra insegnante.”
“Oh, fantastico. Posso sapere il motivo?”
“Beh, Mr Haner ha detto di non aver trovato in lei ciò che cercava e, inoltre, che il suo comportamento è stato...inadeguato.”
“Che cosa?! Quel fottut...potrei parlare con Mr Haner?”
“Emh, non è qui al momento. Mi dispiace.”
“Certo, grazie mille. Arrivederci.”
 
 
Riattacco più furiosa che mai. Adesso mi sente!
Krystal! Dammi il numero di Matthew!”
“Che cosa?! No!”
“Devo parlare con quel coglione di Brian!”
“Ho anche il suo numero.”
“Beh, allora dammi quello!”
Perplessa, Krys mi passa il suo cellulare ed io non ci metto più di una decina di secondi per copiare il numero e chiamare.
 
 
Dolcezza, che piacere sentirti.”
Come diavolo fai ad avere il mio numero? Dannazione, sei anche uno stalker!”
Me l'ha dato la tua amica, anche se forse non era del tutto sobria. A cosa devo il piacere della tua chiamata?”
“Lurido bastardo! Io avrei un comportamento inadeguato, eh? Sbaglio o sei tu quello che mi ha importunata?!”
Importunata? Ho solo fatto una domanda. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia...e non con uno schiaffo.”
Ti rendi conto di quello che stai facendo? Adesso dovrò cercare un lavoro chissà dove. Se il tuo scopo era quello di rovinarmi la vita, beh, ci sei riuscito!”
 
 
Riattacco furiosa ed esco velocemente in terrazza accendendomi una sigaretta. Subito al primo tiro inizio a sentirmi meglio, ma non nego che i miei nervi sono stremati. Non posso credere che quell'idiota di Brian Haner abbia fatto una cosa simile. Oh, mi vendicherò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bene, o ora, o mai. L'alcol dovrà aiutarmi.
Siamo ad una festa organizzata dagli Haner, a cui Kimberly ha chiesto di portare anche me e Krystal.
Vago per la villa, in cerca di quel bastardo, e quando finalmente lo trovo...
“Ciao Brian.”
“Eileen. Che piacevole sorpresa.”
“Piacevole, eh? Io non direi lo stesso. Attento alle palle, perché potrei farti diventare donna.”
Mi sorride divertito mentre io cerco di rimanere il più calma possibile. Si avvicina a me, troppo per i miei gusti...o per i miei ormoni?
“Che caratterino. Ti dispiace se provo a calmarti a mio modo?”
“Cosa intendi?”
Il suo viso si avvicina al mio collo e presto sento le sue labbra impossessarsene. La sua lingua percorre la strada verso il mio lobo, che viene mordicchiato avidamente subito dopo. Cosa mi sta succedendo? Mi sento come se mi avesse pietrificata. Cerco di rimettere insieme le mie idee e di scacciare via i pensieri e lo scosto di poco, posandogli un bacio sul colletto della sua camicia che si sporca presto di rossetto. Sussulto e trattengo un gemito quando le sue mani stringono le mie natiche avidamente, cerco di portare le mie mani sul suo petto ma senza la forza di spingerlo via.
Brian mi spinge contro il muro e si impossessa, questa volta, delle mie labbra. I nostri respiri si confondono in questo bacio proibito ed inizio ad avere caldo. No, non posso andare avanti, ho un obiettivo.
Mi stacco velocemente e scappo dalla sua presa, ho bisogno d'aria. Fanculo, perché cazzo mi ha baciata?
Svolto l'angolo dell'edificio e mi siedo a terra, facendo respiri lunghi e profondi. Il cuore sta per uscirmi dal petto. Cosa mi sta succedendo? Mi manca il fiato e non è uno dei miei soliti attacchi...
“Emh...Eileen, giusto?”
Mi volto di colpo e noto una figura familiare, dovrebbe essere uno degli amici di Brian.
“Sono Matt. Tutto bene?” mi sorride ed io trasalisco. E' quello che si scopa Krystal!
“Sì va...va tutto bene.”
“Non sembra, hai una brutta cera! Vuoi che ti porti un bicchier d'acqua?”
“Io...non...no, grazie. Hai una sigaretta?”
Lo vedo frugare nelle tasche dei suoi pantaloni per poi porgermene una assieme all'accendino. La accendo con velocità e subito butto l'aria nei miei polmoni.
“Grazie” mormoro appoggiandomi al muro e chiudendo gli occhi.
“Sicura di stare bene? Hai una brutta cera.”
“Tranquillo, quella è sempre così.”
“Capisco. Hai visto Brian?”
Tossisco violentemente quando Matt pronuncia il suo nome proprio mentre cerco di aspirare. Fantastico.
Mi da qualche pacca sulla spalla, ma presto sento la voce di Krystal e le sue mani che cercano di scuotermi.
“Cazzo, Eil! Sai che non puoi-”
“Non è quello che pensi.” dico velocemente “E' solo un attacco di tosse.”
“Sicura di non aver bevuto trop-”
“Krystal chiudi quella cazzo di bocca! Sto bene, dannazione!”
Butto la cicca non ancora conclusa ed inizio a camminare, intenta ad uscire da questo dannato giardino ma m'imbatto nella moglie di Brian.
“Eileen, già te ne vai?” mi chiede inclinando il capo.
“Oh, Michelle, che piacevole sorpresa. Ti consiglio di dare un'occhiata al colletto di tuo marito.” sputo acida.
“Ma cosa...”
“Devo andare.” concludo, superandola e muovendomi a raggiungere il cancello.
 
 
 
Arrivo a casa e lascio cadere la borsa a terra, mi sfilo i tacchi e prendo una bottiglia di vino dalla cucina versandomene un bicchiere. Tremo come una foglia e sto piangendo. Questa volta, nemmeno l'alcol che ho in circolo riesce a farmi pensare ad altro.
Poggio le mie labbra sul vetro e prendo dei sorsi abbondanti buttandoli giù velocemente. Non capisco cosa mi stia succedendo, il cuore mi sta ancora battendo forte eppure non è uno dei miei soliti attacchi. Il bacio di Brian mi ha...
Improvvisamente mi scivola il bicchiere di mano che cade in mille pezzi sul pavimento. Sono un disastro!
Cerco di raccogliere i cocci ma mi taglio per sbaglio l'interno della mano destra che inizia a sanguinare e a farmi male. Fanculo, fanculo! Non ne faccio una giusta.
Mi siedo per terra appoggiandomi nell'angolo della cucina e sfogo il mio pianto tra le mie stesse braccia. Questo periodo mi sta uccidendo dallo stress. Ho bisogno di rilassarmi, immediatamente.
Rialzandomi con fatica e barcollando qua e là, arrivo in bagno e apro il solito armadietto, la mia mano automaticamente afferra le pasticche nel secondo ripiano e ne butto forse troppe nel palmo dove mi sono tagliata.
“Eileen, ma che cosa...”
Mi volto di scatto vedendo Matt davanti a me e lascio cadere le pillole a terra, sbarrando gli occhi.
“Io...”
“Che hai fatto alla mano? Stai sanguinando...”
Torno improvvisamente in me e mi affretto a sciacquarla e a nascondere le pasticche che riesco a recuperare.
“Dio, Eileen, non mi dire che prendi questa roba...”
“Oh, non metterti anche tu come il tuo amico a farmi la predica. Andate tutti a quel paese.”
“Il mio amico? Brian?”
“Sì, Brian! Il coglione che mi ha negato il lavoro, adesso mi toccherà fare chissà quanti kilometri per trovarne un altro simile. Ma mi sono vendicata...”
“Cosa? E come?”
Dov'è quella figlia di puttana!?
La voce di Brian risuona dal corridoio e presto me lo ritrovo di fronte, rosso come un peperone. Deve aver corso...divertente.
“Che cazzo credevi di fare, eh?! Vuoi rovinarmi il matrimonio?!”
Gli rido in faccia.
“Occhio per occhio, dente per dente. Tu mi hai rovinato la carriera.”
“Oh, ma vaffanculo! Volevo offrirti un lavoro come tecnica del suono della nostra band, avresti sicuramente guadagnato di più.”
Improvvisamente un vuoto mi si forma dentro. Cos'ho combinato...
“Amico, avanti, calmati, non sta bene-”
“Non me ne frega un cazzo di questa stronza ingrata!”
“Brian, io...” provo a parlare ma in un attimo sparisce, Matt gli corre dietro ed io rimango sola...come merito di essere. Sono stata una stupida, una bambina, un'immatura.
Cammino verso il mio letto e mi stendo, piegandomi su me stessa e chiudendo gli occhi, consapevole del fatto che questa notte non chiuderò occhio.
 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo quella breve conversazione con Brian, non nego di essermi sentita una vera e propria merda. La mia brutta abitudine a non fidarmi di nessuno mi aveva portato a mandare a puttane la mia - ancora inesistente - carriera. L'OCSA era la mia unica spiaggia, nessun colloquio era andato a buon fine. Quindi ho pensato di cercare lavoro in qualche locale del posto. Krystal è riuscita a farmi avere un posto part-time in una squallidissima caffetteria poco lontano da casa nostra: una topaia di posto, sporco e frequentato da omoni puzzolenti e vecchie prostitute. Non è colpa del locale quanto del quartiere in cui viviamo, ma purtroppo io e la mia coinquilina non possiamo permetterci di meglio.
Krystal continua a vedersi con Matt, sempre rigorosamente a casa nostra, dato che sua moglie non ha ancora scoperto nulla. Mi ha fatto sapere invece che non sono stata del tutto la causa dei problemi tra Brian e sua moglie: non sarebbe stato il primo tradimento di Brian. A quanto pare è uno dei soliti uomini donnaioli che neanche dopo essersi sposati mettono la testa apposto...in qualche modo, questo mi consola. Ma allo stesso tempo, senza motivo, mi ferisce...come donna, ovviamente.
La dottoressa ha aumentato la mia dose di farmaci, non nego che adesso mi ritrovo un po' intontita.
"Ma hai capito? Ti ho chiesto un cazzo di caffè!"
Uno dei soliti clienti mi riprende, devo averlo ignorato.
"Sì, scusi."
Mi volto mortificata e cerco di fare il prima possibile, ma la macchina non vuole funzionare.
"Allora, cazzo, non sai neanche fare un caffè?! Lurida puttana!"
Quanto mi fa irritare...ma non posso, non devo reagire. Altrimenti ciao ciao soldi per l'affitto.
"Non funziona."
"Falla funzionare, stronzetta." mi grida una delle prostitute, non troppo giovane.
"Non so come fare, posso prepararlo con una macchinetta normale ma ci vorranno quindici minuti, oppure dovete aspettare il proprietario."
"Non ho tempo per queste stronzate."
Ok, adesso basta.
"E allora vai a farti un giro."
"Dove, sentiamo?"
"A fanculo."
Neanche il tempo di finire che mi ritrovo i piedi sollevati da terra e una mano al collo che mi tiene e a malapena mi fa respirare. Ci risiamo. Maledetta la mia linguaccia.










The Psycho's corner:
Ringrazio le due ragazze che hanno recensito il capitolo precedente, se non si fosse notato sono molto occupata, tanto da non avere neanche il tempo di rispondere alle recensioni, ma ci tengo a ringraziarle di cuore. In fretta e furia, ecco qui il secondo capitolo. Vi prego di farmi sapere che ne pensate, è davvero molto importante per me. 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: psychoE