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Autore: Strange_Guy99    19/11/2015    5 recensioni
C'è Hunter, un cacciatore di mostri orgoglioso di sé e di ciò che fa, le cui certezze verranno demolite dopo un fatale incontro.
C'è Soraya, una strega chiusa in sé stessa che non teme niente e nessuno mentre, in realtà, vuole solamente essere amata.
E poi gli immancabili angeli caduti, portatori di sventura, che cambieranno per sempre la vita dei nostri carissimi amici.
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Jinxx, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L'incantesimo di Soraya non sembra aver fermato la corsa dell'angelo, anzi, sembra ancora più motivato ad andare avanti.
Si sta trascinando a terra con il solo uso delle braccia.
Striscia come un verme.
«Fermati.»lo intima la strega con tono deciso e, allo stesso tempo, distaccato.
«Liberami!»sbraita Ashley in tutta risposta.«Adesso!»
«Lo uccido.»sibila la Soraya tra i denti, guardando l'angelo con aria degna di un serial killer.
«Ray, sei stata bravissima.»le sussurra Melanie, strattonandola delicatamente per un braccio.«Come puoi creare una lastra di ghiaccio in così poco tempo?»
L'ombra di un minuscolo sorriso sembra apparire sul volto di Soraya per poi sparire in una frazione di secondo.
«Tanto allenamento, bambolina.»replica lei con la sua solita acidità.«E non chiamarmi Ray.»
Povera Melanie. Vorrebbe solamente l'approvazione di qualcuno e Soraya non è proprio la persona adatta.
Ma non sarò di certo io a risolvere i suoi problemi.
«Purdy, smetti di sprecare energie.»lo intima Jeremy.«Non ha alcun senso.»
Ma quell'imbecille non lo ascolta nemmeno, continua la sua folle corsa.
A quel punto, con molta tranquillità, mi piazzo davanti a lui per impedirgli il passaggio.
Stupida testa di cazzo.
L'angelo mi guarda con aria supplicante, agguantandomi una caviglia con presa decisa.
«Hunter, ti prego.»il suo tono così melenso non ha alcun effetto. Ha avuto un atteggiamento irresponsabile, non merita la mia compassione.«Ha bisogno di me.»
«Toglimi quella mano di dosso se non vuoi che te la rompa.»dico io con tono così duro da sorprendere persino me stesso.
Gli occhi di Ashley inizialmente si sgranano, quasi impauriti dalla mia reazione, per poi assottigliarsi in uno sguardo disgustato.
«Non capisci.»sussurra lui.«Me lo sarei dovuto aspettare, infondo resti sempre un semplice umano.»
Pronuncia quell' "umano" con tono nauseato, come se fosse un insulto.
«In realtà nessuno ti sta capendo, Purdy.»interviene Andy, zittendo l'angelo dalle gambe ghiacciate.
«Cristo divino, lasciatemi andare!»grida di nuovo Ashley, divincolandosi come un pesce.«Devo...»
«Fare in modo che giustizia sia fatta?»domanda retoricamente Jake mentre tutti i nostri sguardi si voltano verso di lui.«Seriamente, non avevate ancora capito?»
«Capire che cosa?!»domanda Christian, evidentemente infastidito da tutto questo mistero.
Questo tizio è diventato ufficialmente il mio angelo preferito.
«Ragazzi, Ashley è un Giustiziere!»risponde Jake come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
E a questo punto tutti gli occhi degli angeli si voltano verso Ash, assumendo un'espressione stupefatta, mentre io, Soraya e Melanie ci limitiamo a scambiarci occhiate perplesse.
«Seriamente?!»chiede Andy quasi emozionato all'angelo dalle gambe congelate.
«Beh, è un ruolo che ti calza a pennello.»osserva Christian, annuendo con convinzione.
Soraya si schiarisce sonoramente la voce, per attirare l'attenzione del gruppo dal quale si sta alzando un vociare indistinto.
«Oh, giusto.»Jeremy si volta verso la strega per poi rivolgerle un candido sorriso.«Dovete sapere che un Giustiziere è un angelo che si occupa della famosa Giustizia Divina.»
Sta parlando più con Soraya che con me o Melanie e sta facendo di tutto per avere un minimo di contatto visivo con lei.
«Fai qualcosa di male? Arriverà una come Ashley per fartela pagare.»conclude Jeremy soddisfatto.
«La cosa stupefacente è che è assai raro incontrare un Giustiziere!»interviene Andy esaltato.
Un lamento basso che fino ad adesso avevo totalmente ignorato giunge alle mie orecchie, lasciandomi leggermente spiazzato.
È Ashley.
Continua a ripetere "lasciatemi andare".
«Non sembra stare bene.»
«Complimenti, Melanie.»sbotta Soraya contro l'innocente strega.«Acuta osservazione.»
Ma la necromante non sembra essersi accorta del tono sarcastico di Ray.
Anzi, sembra essere soddisfatta. Come se avesse ricevuto un complimento.
È così bizzarra.
«Ashley, vedi solamente di dirci così c'è che non va.»mi rivolgo all'angelo con aria neutra, cercando di incutergli inquietudine.
Questi angeli sono così bizzarri. Più provo ad immedesimarmi in loro e più rimango confuso.
Il paradiso deve essere un posto strano.
«Liberami e ti mostrerò tutto.»l'angelo alza lo sguardo, guardandomi con determinazione.
Non sono così idiota. È ovvio che se Soraya scioglierà l'incantesimo, Ashley tornerà a correre per chissà dove.
E l'ultima cosa che voglio è sprecare fiato per questo imbecille.
Ma devo dire che c'è qualcosa di sincero nel tono della sua voce. 
Qualcosa di strano.
«Lasciatelo andare.»ordina Jake con tono convinto, quasi come se avesse intuito il mio dilemma.«È sincero.»
 
                                     ***
 
Il sole batte forte alle 11 di mattina e non c'è una singola nuvola che copra il cielo.
Abbiamo liberato Ash e lo stiamo seguendo per le enormi vie di Los Angeles.
Sembra essere sicuro della strada che sta facendo nonostante il giorno prima si meravigliasse persino per un cartellone pubblicitario.
"Quando accade qualcosa che viola l'Etica" ci ha spiegato l'angelo non appena aver recuperato un minimo di lucidità."Un impulso si accende nel Giustiziere. Una specie di interruttore scatta nella mia testa, facendo esplodere un urlo che continua a ricordarmi che devo intervenire."
"Sembrerebbe orribile."ha osservato Christian.
"E lo è."
«Siamo vicini.»sussurra Ashley con tono concentrato.
Rimango un po' sbigottito da quell'affermazione così convinta
Qui d'intorno non c'è niente.
Qualche casa elegante, una strada deserta e un piccolo café sull'angolo.
Nessun tipo di rapine o omicidi; niente che possa infrangere quest'Etica di cui Ashley ci ha parlato.
L'angelo continua a camminare con passo spedito, girando l'angolo sul quale si affaccia il caffé.
Vi è una piccola piazza, con panchine lasciate marcire ed alberi appassiti.
Una piccolo gruppo di adolescenti casinisti è ammassato vicino ad una fontana in disuso ed è proprio lì che Ashley il Giustiziere è diretto.
Ha un'aria furente, incazzata. È completamente fuori di sé.
«Non avevo mai visto un Giustiziere all'opera.»Jeremy si piazza accanto a Soraya, incrociando le mani al petto con aria divertita, pronto a gustarsi lo spettacolo.
Ash procede con passo spedito ed io non posso fare a meno di avvicinarmi.
Sì, sono curioso.
Ci sono così tante analogie tra mio "lavoro" e nelle mansioni di Ashley; impulso del giustiziere a parte, sia io che l'angelo dobbiamo combattere per un mondo migliore.
«Ehy, stupide merde!»l'angelo grida, picchiettando con un dito sulla spalla di un ragazzo, troppo impegnato a ridere per qualcosa di stupido per notare Ash che si avvicinava.«Prendetevela con qualcuno che possa fronteggiarvi.»
Detto questo, un pugno deciso arriva dritto sullo zigomo di uno dei ragazzi che ha osato sfidare l'Etica.
In un primo momento tutto il rumoroso gruppo si volta verso Ash, non capendo che cosa stia succedendo, ma in poco tempo una rissa si scatena.
Calci, pugni, persino testate.
Ma l'angelo riesce ad affrontare da solo un gruppo di sei ragazzi enormi con una destrezza che mi spiazza.
Schiva i colpi con agilità e reagisce con una forza incredibile.
È davvero un ottimo combattente.
«Hunter.»l'inconfondibile voce bambinesca di Melanie mi riporta alla realtà mentre la necromante mi strattona con delicatezza un braccio.«C'è una ragazza là in mezzo.»
Solo adesso riesco a scorgere la sagoma di una persona rannicchiata al centro della fontana.
Mi avvicino, assicurandomi che Melanie rimanga indietro. Non voglio che le sia fatto del male.
Nel frattempo Ashley finisce di assestare qualche calcio nello stomaco dell'ultimo tizio rimasto.
Gli altri si sono dati alla fuga, lasciando un solo membro del gruppo indietro.
Non vorrei veramente essere nei suoi panni.
La minuta ragazza dai ricci biondi che si trova nella fontana alza lentamente lo sguardo per poi affondare nuovamente la faccia tra le mani non appena i suoi occhi mi incrociano.
È dannatamente spaventata e non è affatto conciata bene.
Dei libri ed uno zaino sono sparsi ovunque e vicino a lei giace un telefono piuttosto costoso ridotto in mille pezzi.
Se sono stati quelle teste di cazzo a renderla così, sono felice del fatto che Ashley li abbia quasi ammazzati.
L'angelo entra dentro la fontana, avvicinandosi lentamente alla ragazza mentre il superstite fugge a gambe levate.
«Alzati.»le dice fermamente il Giustiziere.«Non hai nulla da temere.»
La biondina alza gli occhi, guardando Ashley con aria perplessa ma non spaventata.
«Puoi ripetere?»chiede la ragazza con tono di voce decisamente troppo alto.«Ho p-perso l'apparecchio acustico.»
Perché prendersela con una ragazza sorda? Perché attaccare un anello debole?
Non riuscirò mai a capire gli umani veri e la loro indole così complicata.
Meglio i mostri; quelli pensano solamente ad uccidere.
Chiunque.
«Soraya.»Ashley si rivolge alla strega che si sta avvicinando con il resto dei ragazzi.«Fa' qualcosa per questa ragazza.»
«È fuori discussione.»replica con fermezza la strega.«Non posso usare la magia davanti a chiunque. Per quanto ne so potrebbe essere una cacciatrice...»
«Che cosa?»domanda nuovamente la riccia, con tono sempre più forte.
«Guardala e dimmi la verità!»inveisce l'angelo con rabbia.«Ti sembra nella condizione di essere una cacciatrice?!»
Non pensavo che Ash prendesse così sul serio il compito di aiutare il prossimo.
Nel frattempo Andy si é messo a raccogliere ordinatamente i libri della sconosciuta, come una piccola ape operosa.
Essere un angelo è così strano.
«Ehy!»risponde Jeremy a tono.«Se non vuole farlo, non lo farà! Non puoi...»
«Sta zitto, Jeremy.»lo interrompe Soraya, dandogli una gomitata tra le costole.«La testa di cazzo ha ragione.»
La strega accompagna queste parole con un gesto deciso, seguito da un'espressione impagabile da parte della ragazza nella fontana che è tornata a sentire.
«Ma cosa...?»la riccia sgrana gli occhi, commuovendosi nel sentire la sua voce.
«Ascoltami bene.»inizia il Giustiziere con il suo tono duro.«Non hai più niente da temere, quei tizi non ti daranno più fastidio. Ma devi smetterla di vivere nella convinzione di essere inferiore.»
Porge la mano alla ragazza che la afferra saldamente, quasi ipnotizzata, per poi alzarsi.
«Non sei inferiore. A nessuno.»
«Chi sei?»domanda la riccia, sussurrando.
«Una sottospecie di motivatore.»
  
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