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Autore: Wendy_BluHand    24/11/2015    3 recensioni
Non credeva ai suoi occhi.
Strinse fra le mani quella foto dai colori sgargianti. Lo sfondo di quell'immagine le era familiare, sarebbe stata in grado di riconoscerlo fra mille: erano in casa di Chul Moo. Il ragazzo sulla sinistra era così diverso da quello che vedeva tutti i giorni in libreria. I capelli biondo platino, le braccia piene di bracciali, l'aria di chi si stava divertendo. Il sorriso stampato sulle labbra. Al suo fianco, un Jonghyun dai capelli folti e castani, la pelle più ambrata di ora. Le sembrava quasi di sentire il suo profumo inconfondibile. Sembrava quasi una festa ma ciò che la colpì di più fu il suo sguardo.
Quello sguardo.
Fisso su Kibum che sembrava non essersi accorto di nulla.
Quello sguardo che gli aveva visto già un'altra volta.
**
- C'è qualcosa che voglio o meglio qualcuno. Voglio te, in cambio.- .
Le sue parole arrivarono come uno schiaffo in faccia. Fredde come il vento che si era alzato.
- Come...? - sussurrò la ragazza stordita.
- Voglio che tu venga via con me.- ripetè quello impassibile.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                      13. Il passato IV – di sere di fine agosto e mangiafuoco





La luce del sole filtrava dalle persiane scure di quella stanza dalle pareti viola. Uno di quegli spicchi color limone colpirono dolcemente il volto del ragazzo beatamente addormentato sul fianco sinistro.

Strinse gli occhi infastidito. Detestava essere svegliato così, con la luce in faccia. Aprì pigramente gli occhi. Inizialmente si chiese dove accidenti fosse finito e poi le immagini della sera prima si susseguirono davanti a lui. Certo, era andato a dormire in camera di Kibum.

Il corvino sonnecchiava ancora tranquillo al suo fianco. Avevano condiviso lo stesso letto anche perchè non ve ne erano altri, a parte quello del coinquilino di Kibum che non era neanche rientrato.

Jonghyun si voltò lentamente verso l'orologio sul comodino alla sua destra, silenziosamente perchè non voleva svegliare il ragazzo. Erano le nove, pensava fosse più tardi.

Si chiese se dovesse svegliare Kibum.

Guardò il ragazzo e il suo cuore s'intenerì. Gli dispiaceva doverlo svegliare. Era così tranquillo in quel momento. Il castano si chiese se stesse sognando e cosa stesse sognando per l'esattezza.

Sfiorò i capelli di Kibum. Erano morbidi e setosi. Si chinò su di essi e li annusò. Avevano un buon odore.

Agrumi.

Si, era quello il profumo che gli stava inebriando le narici.


    - Se vuoi ti presto il mio shampoo. - mormorò il corvino con la voce impastata dal sonno.

Jonghyun sussultò.

Kibum si era appena svegliato, lo guardava con gli occhi sottili e lucidi e un sorriso divertito sulle labbra.

    - Credo che tu debba farlo ad ogni modo! - replicò Jonghyun cambiando discorso imbarazzato.

Il corvino lo guardò senza capire.

    - Devo farmi una doccia e mi secca tornare in camera mia. Userò quindi il tuo shampoo! - esclamò il castano con un sorriso sornione e balzando giù dal letto.

    - Neanche per idea! Torna in camera tua! - ribattè Kibum ma Jonghyun si era già avviato verso il bagno.

Il corvino si rizzò a sedere tanto velocemente che la testa gli girò.

    - YAH! Non il mio shampoo è quasi finito! - gli strillò il ragazzo dietro.

Sentì Jonghyun ridere e l'acqua scrosciare nella vasca.

    - Adesso mi sente! - borbottò il corvino dirigendosi a passo di marcia verso il bagno.




    - Che accidenti è questo profumo? Avete fatto il bagno in un frutteto di agrumi? - chiese Minho sporgendosi sulle teste dei due ragazzi.

    - Il bagno l'abbiamo fatto sicuramente...non nel frutteto però! - rispose Jonghyun addentando una brioche.

    - E' il mio shampoo che è finito! - tagliò corto Kibum regalando occhiatacce gratis al ragazzo al suo fianco.

    - Hai finito lo shampoo di Kibum hyung? - chiese Taemin.

    - Si, il mio shampoo preferito! - sbraitò il corvino crucciato.

    - Ho dormito da lui e non avevo il mio semplicemente! - si giustificò Jonghyun ridendo.

    - No, la verità è che eri troppo pigro per fotterti a tornare in camera tua! - lo rimbeccò Kibum.

Jonghyun lo ignorò.

    - Ah, Jinki hyung! Oggi siete stati da Chul Moo, vero? Com'è andata? - chiese poi illuminandosi di colpo.

    - Benissimo! Siamo stati presi! - rispose raggiante quello.

    - Che cosa farai? - chiese Kibum interessato.

    - L'illustratore di storie! C'è un mucchio di gente che scrive qui dentro e io riprodurrò i loro personaggi, le scene delle loro storie. Inoltre canterò. Chul Moo ha detto che sarebbe uno spreco se non lo facessi. - rispose Jinki con un sorriso.

    - Wow hyung! Che figata! - esclamò Taemin.

    - E tu Minho? - chiese ancora il corvino.

Minho sorrise gongolante.

    - Oh, lo vedrete! É una sorpresa! - si limitò a dire e poi tacque.

Inutili furono le insistenze di Taemin perchè il maggiore non si sbottonò.



*



Grandi nuvole di fuoco danzavano nell'aria della sala. La gente guardava incantata, imbambolata. Un gruppo di nove ragazzi, a petto nudo e dai pantaloni rosso scuro si esibivano nel loro pezzo.

Erano i mangiafuoco e gli sputafuoco. Gente coraggiosa che aveva l'abilità di maneggiare uno dei quattro elementi con maestria. Erano come nove draghi privi di squame. Il petto lucido risaltava ancora di più alla luce delle fiamme incandescenti. Minho sostava al centro mentre in modo surreale una vampata di fiamme di fuoco si liberava dalle sue labbra.

La loro esibizione era stata spettacolare. Quei nove ragazzi, di cui Minho era entrato a far parte, avevano messo su una delle performance migliori della serata. Il ragazzo alto sorrise vittorioso.


    - Allora, ne è valsa la pena di attendere senza sapere nulla o no? - chiese avvicinandosi ai quattro ragazzi.

    - Quando diavolo hai imparato queste cose? - chiese Jonghyun ancora sotto shock.

    - Quando stavo all'orfanotrofio, in una delle mie fughe, conobbi un ex mangiafuoco. É stato lui ad insegnarmi alcuni trucchetti e qui ho imparato molte cose nuove in questi due mesi. - rispose il ragazzo.

    Minho era ancora molto giovane e sebbene i suoi muscoli non fossero ancora ben delineati, un gruppo di ragazze non smisero di staccargli gli occhi di dosso nemmeno un secondo bisbigliando e squittendo.

    - Faresti bene a coprirti prima che a quelle vengano strane idee in testa! - disse Kibum indicando con il capo le ragazze all'angolo.

    - Strane idee? Tipo quelle che sono venute a noi nella vasca da bagno stamattina? - chiese malizioso Jonghyun cingendo un fianco di Kibum.

    - Piantala, idiota! - esclamò il corvino rosso in viso.

In quei due mesi, Jonghyun aveva preso l'abitudine di stuzzicare e prendere in giro Kibum con questo genere di affermazioni dal momento in cui, spesse volte aveva preso un' altra abitudine, quella di andare a dormire da lui. Vuoi per i rumori molesti, vuoi perchè gli andava e gli piaceva stare al suo fianco, Jonghyun dormiva da lui frequentemente.

Minho rise del loro battibecco.

    - Va bene, vado a mettere qualcosa addosso e poi andiamo a mangiare. - disse il ragazzo e allontanandosi sorrise ammiccando in direzione del gruppo di ragazzine che persero letteralmente la testa.

    - Dico io...c'era davvero bisogno?! - esclamò Kibum infastidito dallo starnazzare delle fanciulle poco distanti.


*



    - Wow hyung! Sono bellissimi! - esclamò Minho stupefatto davanti alle bozze che Jinki stava mostrando loro.


Il maggiore fra i cinque aveva già iniziato il suo lavoro come illustratore. S'incontrava tutti i giorni con una bella e talentuosa scrittrice della sua età e lavoravano sulle illustrazioni del romanzo di quest'ultima. La ragazza gli descriveva come desiderava venissero resi i suoi personaggi e le sue ambientazioni e Jinki descriveva con la matita tutte quello che usciva dalle sue labbra.

Aveva deciso di mostrare, in anteprima, il suo lavoro agli altri quattro dopo cena anche se non era ancora ultimato.

    - Credo che questa sarà la stesura finale! Dopo parecchio lavoro ce l'abbiamo fatta alla fine. - disse il ragazzo sedendosi sul letto della sua stanza.

    - Direi che la tizia con cui lavori non poteva trovare di meglio. - commentò Kibum guardando pieno di meraviglia le bozze.



    - Jinki-ssi! - esclamò una ragazza entrando nella stanza aperta.

Tutti i presenti si voltarono verso di lei e la poveretta rimase ferma sulla porta.

Era davvero molto carina. Aveva lisci capelli castani raccolti in una crocchia disordinata sulla testa, la frangetta le arrivava fin sugli occhi che erano grandi e scuri. Indossava una camicetta pesca, dalle maniche arrotolate e sotto di essa una canotta bianca, jeans chiari e scarpette da ginnastica. Aveva dei fogli fra le braccia che strinse ancora di più a sé quando si rese conto che il suo “collega” non era solo.

    - Oh, scusate. Magari passo dopo. - mormorò.

    - No Bea, aspetta! Non ti preoccupare, vieni...loro sono miei amici. - si affrettò a dire Jinki prima che la ragazza potesse andare via.

Bea sorrise timidamente e facendosi coraggio entrò nella stanza.

    - Volevo...volevo solo lasciarti questi e chiederti se avevi già cenato. - sussurrò la ragazza poggiando il plico di fogli sul letto di lui e strusciandosi le mani sui jeans.

    - Ok, grazie...appena potrò, gli darò un'occhiata. Comunque si, ho mangiato un boccone poco fa...tu? - chiese Jinki con un sorriso.

    - Oh beh, io non ancora ma contavo di andarci adesso. - rispose quella impacciata.


Jinki continuava a sorriderle mentre gli altri quattro non vedevano l'ora che la ragazza andasse a mangiare essenzialmente per prenderlo in giro. Purtroppo, la loro richiesta non fu accolta perchè un altro personaggio irruppe nella stanza.


    - Ragazzi, venite in giardino. É il compleanno di Yi Kyung e ha invitato tutti a scendere! - disse un ragazzo affacciandosi nella stanza – Jiwon-ah, complimenti per l'acconciatura! - aggiunse poi divertito in direzione della ragazza.

    - Quanto sei simpatico Ji Hoon, non ti dico come cosa perchè c'è gente! - sbottò acida – comunque io stavo lavorando a differenza tua! - gli gridò poi dietro mentre il ragazzo continuava per la sua strada ridendosela.

    - Jiwon? Non ti chiami Bea? - chiese a quel punto Kibum.

La ragazza lo guardò per un attimo e poi sorrise timida.

    - No, il mio vero nome è Jiwon ma Jinki-ssi mi chiama Bea perchè per sbaglio una volta scrisse il mio cognome “Baek” invertendo la a e la e. - raccontò la ragazza felice.

    - Ah ecco. D'altronde è un bel nome Bea.- bofonchiò Minho in modo canzonatorio in direzione del maggiore che invece lo ignorò.


Un altro motivo per prendere in giro Jinki quando sarebbero rimasti soli. Anche Jonghyun ghignò in modo malefico ma non ebbe tempo di dire altro perchè Taemin intervenne.


    - Scusate ma chi è Yi Kyung? - .

    - Non lo so...non lo conosco. - rispose Kibum disinteressato.

    - Stiamo andando alla “festa” di uno che non conosciamo? - chiese allora Jonghyun.

    - Esatto! Però andiamoci lo stesso...non c'è granchè da fare. - rispose il corvino facendo spallucce.



Ma chi se ne frega di questo Yi Kyung.


Pensò in quel momento Jonghyun ma non lo disse ad alta voce. La verità era che voleva stare un po' solo con Kibum. Erano giorni che ci provava ma non ci riusciva mai e quella sera di fine agosto, che forse potevano avere qualche possibilità, spuntava dal nulla questo “Tullio Pompeo” e la sua maledetta festa di compleanno, nel giardino del palazzo per giunta.


    - Vieni anche tu? - chiese Jinki a Jiwon.

    - Non lo so...a dirla tutta non mi va molto...sono un po' stanca...- rispose titubante quella.

    - Dai, vieni! Giusto il tempo di cambiare un po' aria...hai lavorato fino ad ora! Stai un po' con noi! - insistette Jinki sfoderando poi uno dei suoi sorrisi dolci.

    - ...con me! - sussurrò divertito Minho a Kibum che gli rifilò una leggera gomitata fra le costole ma sorrise compiaciuto.

    - Ecco...oh, va bene! - cedette infine la ragazza sciogliendosi i capelli.


Uscirono in giardino e l'atmosfera era abbastanza accogliente. C'erano un sacco di ragazzi, chi in piedi, chi seduti su divanetti e poltrone, chi accanto al buffet. Il giardino era, come sempre, illuminato da tante piccole luci che lo rendevano davvero magico.

Poco dopo la fortuna girò dalla parte di Jonghyun perchè il gruppetto si perse di vista. Jinki accompagnò Bea a mangiare qualcosa, Taemin seguì Minho verso il gruppo degli sputafuoco e lui rimase solo con Kibum.

    - Hai fame? - chiese Kibum all'improvviso.

    - No, per niente. Tu? - .

    - Neanche. Facciamo un giro nelle vicinanze? - chiese ancora il corvino.

Jonghyun annuì ed entrambi si immisero in uno dei viali in cui si diramava il giardino del signor Jung.

    - E' proprio una bella serata, non credi? Non fa nemmeno freddo. Anche a me sarebbe piaciuto nascere in un mese abbastanza caldo. - disse Kibum calciando via delle pietroline dal selciato.

    - Non è che tu possa lamentarti...a settembre non fa ancora freddo.- replicò Jonghyun.

    - Fai subito a parlare tu che sei nato ad aprile! Per certi versi settembre è triste. Insomma, viene subito dopo agosto, il mese più caldo dell'estate...calano un po' le aspettative con un mese così piatto come il mio. - ribattè il corvino dondolandosi leggermente verso il maggiore.

Il castano lo guardò e rise. A volte Kibum era strano forte.

    - Che cazzo dici? Hai bevuto?! - esclamò divertito fermandosi un passo dietro di lui per dargli un leggero calcio nel sedere.

    - No, non sono ubriaco anche perchè non possiamo ancora bere, sono solo più profondo di te! - sbottò acido Kibum voltandosi verso l'amico con espressione stizzita.

    - Non mi sembrano delle grandi riflessioni sull'esistenza le tue!- lo rimbeccò il castano.

    - Scusami Confucio, effettivamente quello esperto in materia sei tu! - esclamò il più piccolo

    dandogli le spalle indispettito e continuando a camminare.


Le braccia di Jonghyun lo avvolsero sulla vita.


    - Vuoi tenermi il broncio per questa stupidaggine? - chiese il castano poggiandogli il mento sulla spalla e guardandolo con gli occhi da cucciolo bastonato, cosa che gli riusciva particolarmente bene.


Ogni volta che Jonghyun lo abbracciava così un calore interno ed intenso s'impadroniva di lui mandandogli a fuoco le guance.


    - Quante volte ti ho detto di non abbracciarmi così, hyung?! - gracchiò rigido.

    - Non apprezzi le mie dimostrazioni d'affetto? - chiese Jonghyun con un sorrisetto.


Il ragazzo sapeva esattamente dove colpire, con tutte quelle allusioni, quei sorrisi. Sapeva che a Kibum quei gesti non erano indifferenti e Kibum voleva tanto dargli una testata per quello.


    - Non ti rispondo perchè sono beneducato. Comunque dovremmo tornare indietro, gli altri si staranno chiedendo dove siamo finiti. - disse poi il corvino volgendo lo sguardo indietro.

    - No, non credo. Minho e Taemin staranno ancora chiacchierando con gli altri ragazzi, non si saranno nemmeno accorti che ci siamo allontanati mentre Jinki...beh, credo sia abbastanza occupato a cercare di strappare un bacio alla sua Bea.- replicò in tono canzonatorio il castano mentre parlava del suo hyung con un sorriso beffardo.


Anche Kibum sorrise a quell'affermazione.


    - Sembra una tipa apposto. - disse poi guardando a terra.

    - Si, una brava ragazza...anche molto carina. - commentò l'altro con le mani in tasca.

    - Te la faresti? - .


La domanda a bruciapelo di Kibum sorprese Jonghyun che alzò lo sguardo su di lui. Lo fissò per un attimo e poi rise.


    - Che brutalità! Kim Kibum e il suo linguaggio scurrile, capitolo primo! - esclamò il ragazzo dando una leggera spallata al compagno.

    - Comunque no...mi sembra interessata a Jinki hyung e lui a lei, non mi permetterei mai di mettermi in mezzo. - confessò in tutta onestà.

    - No, intendo se a Jinki hyung non fregasse una mazza di lei, ci proveresti? - chiese ancora Kibum serio.

    - E' una bella ragazza, una di quelle con la faccia pulita che incontri per strada e ti viene voglia di inseguirla per chiederle di uscire, con cui parlare di tante cose magari ma ora come ora no, non me la farei e non le chiederei neanche di uscire. In questo preciso istante della mia vita non lo farei. - rispose serio Jonghyun – Comunque perchè accidenti mi chiedi queste cose ora? - chiese subito dopo vagamente accigliato.

    - Semplice. Perchè dal primo momento che ti ho visto ho pensato che sei uno di quelli che si fa tutto il paesello. - rispose senza peli sulla lingua Kibum.

    - Ma tu guarda questo moccioso! - esclamò inviperito il maggiore – Offese gratuite proprio! Dì un po', vuoi per caso che ti dia la lezione che ti ho risparmiato quella volta che ti ho trovato a origliare le mie conversazioni? - chiese minaccioso facendo un passo verso il corvino.

    - C'era da aspettarselo...anche bullo, ora. - commentò divertito Kibum indietreggiando di qualche passo.


La conversazione sembrava divertirlo. Jonghyun sorrise scoprendo i candidi denti.


    - Sai invece cosa ho pensato di te la prima volta che ti ho visto? - chiese il castano.

    - Cosa? - .

    - Ho pensato che eri il tipico soggetto che si caccia nei guai ed effettivamente avevo ragione. - rispose il maggiore senza perdere il sorriso.

    - Sarei nei guai? - .

    - Non immagini neanche quanto. - .


Jonghyun era di fronte a Kibum ora. Si guardavano negli occhi senza muovere un muscolo perfino il chiacchiericcio proveniente dalla festa in giardino sembrava essere scomparso. L'aria era immobile in quella sera di fine agosto e il cielo era immenso, una gigantesca trapunta blu traforata di stelle. Gli occhi di Kibum sembravano più felini del solito e la sua pelle sembrava avere assunto per riflesso il colore della luna. Le labbra erano serrate in un'espressione indecifrabile.



D'altronde Jonghyun lo aveva avvisato che era nei guai, non si sarebbe salvato da quello che avrebbe fatto di lì a poco.




Jonghyun si avvicinò a lui maggiormente senza staccare gli occhi dai suoi come per cercare di decifrare i suoi mille pensieri. Non lo toccò per paura che potesse svanire sotto il suo tocco. Tuttavia chinò il capo in avanti, dischiuse le labbra e le posò tremanti su quelle del più piccolo. Kibum sembrava una statua di gesso, non si mosse di un millimetro davanti a quel gesto. Le labbra di Jonghyun erano grandi e carnose, le sue molto più piccole dalla consistenza soffice. Anche se non lo disse mai, a Kibum quel gesto avventato era piaciuto.

Dopo qualche secondo, animato da non si sa da quale coraggio, dischiuse le sue labbra piccole e spinse leggermente quelle di Jonghyun come un saluto fra due cagnolini che strofinano i musi fra di loro. Entrambi avevano gli occhi chiusi con le palpebre rilassate.

Le labbra di Kibum erano leggermente fredde mentre quelle di Jonghyun erano bollenti. Quel semplice contatto fra le loro labbra aveva procurato a entrambi un leggero e veloce brivido lungo la schiena. Quel semplice bacio aveva fatto desiderare di più, sempre di più e a quel punto a Jonghyun non gli interessava più di niente. Non gli interessava più di essere visto in un momento così profondo e personale da qualcuno. Passò la sua lingua sul labbro inferiore di Kibum che tremò impercettibilmente a quel contatto. La inumidì per bene come a saggiarne la consistenza, ad assaporarne il sapore e poi premette per avere l'accesso alla sua bocca. Kibum fece resistenza all'inizio, una debole resistenza in verità perchè non gli negò affatto l'accesso. Lasciò che la lingua di Jonghyun esplorasse la sua bocca, che trovasse la sua di lingua e danzasse con questa senza troppi problemi. Le loro lingue s'intrecciarono più e più volte durante quel bacio che da semplice e tranquillo era diventato più spinto e passionale. Jonghyun stava per cingergli la vita quando una voce squillante, da non molto lontano, interruppe il loro momento di intimità.


    - Jonghyun hyung! Kibum hyung! Dove diavolo siete? - .


Era Taemin. Sembrava gli stesse cercando dal lato opposto al loro, non li aveva neanche ancora visti.


    - Siamo qui Taemin, arriviamo! - gridò Jonghyun distanziandosi di poco dal corvino.


Il più piccolo si voltò verso la voce dello hyung e sorrise raggiante.


    - Venite a prendervi un pezzo di torta! - esclamò sbracciandosi.


Jonghyun annuì sorridendo di rimando.


    - Sarà meglio che andiamo...- disse rivolto al ragazzo alla sua sinistra ma non ricevette risposta.


    - Kibum? - .


Il ragazzo si era già avviato verso la strada del ritorno senza dire una parola.


    - Kibum! - lo chiamò a gran voce il castano.


Il più piccolo fra i due si voltò.


    - Spicciati che se non trovo neanche un pezzo di torta, ti uccido! - strillò di rimando.


Jonghyun lo guardò sconcertato. Si erano appena baciati e lui pensava alla torta?!


Stava quasi per arrabbiarsi sul serio ma avvicinandosi al ragazzo notò che le sue guance avevano assunto un colorito porpora. Kibum distolse subito lo sguardo con una piccola smorfia quando Jonghyun l'ebbe raggiunto.


Jonghyun si mordicchiò un labbro divertito.


Non c'era bisogno di preoccuparsi, dopotutto quel bacio aveva fatto battere il cuore non solo a lui a quanto gli suggerivano l'improvvisa voglia di torta di Kibum e il rosso evidente sulle sue guance.


Quando tornarono nel giardino principale i primi che notarono nel dirigersi al buffet per la torta furono Jinki e Jiwon. Il più grande dei cinque aveva un larghissimo sorriso stampato sulla faccia e sembrava più allegro e affabile del solito. Era seduto su un pouf bianco e stava praticamente appiccicato a Jiwon che sedeva su uno nero mentre mangiavano la torta e ridevano per chissà quale motivo di poco conto.

Jonghyun passando lanciò un'occhiata di puro sollazzo a Jinki che vide chiaramente il suo labiale pronunciare le parole “bea” prima di distendersi in un sorriso subdolo.

Jinki gli regalò un'espressione infastidita e lo colpì sul didietro quando gli passò affianco per raggiungere il gazebo del buffet.




Probabilmente lui e Kibum non erano stati gli unici ad approfittare della confusione della festa.




        * Angolo di Natsumi213 *

Salve bellissimi!^^
Eccomi tornata con il nuovo capitolo prima del solito grazie al tempo libero che ho a disposizione dopo l'esame! XD
Allora, questo è l'ennesimo capitolo sul passato e finalmente i ragazzi, una volta riuniti, hanno tutti un “impiego” nel palazzo di Chul Moo e facciamo la conoscenza di Jiwon o Bea che sembra nutrire qualche interesse per il nostro Jinki e, rullo di tamburi, abbiamo il primo bacio fra Jonghyun e Kibum.
Per quanto riguarda i talenti di Jinki e Minho, vi piacciono? Ho cercato un po' di variare dal canto e dal ballo.^^
Non credo di dovervi dire altro quindi, come sempre, concludo con il ringraziare tutti voi.
Grazie a Ninechka e a lagartischa che hanno recensito lo scorso capitolo! Grazie ragazze! <3 <3 <3
Grazie a tutti voi che leggete questa storia e che l'avete inserita fra le seguite e le preferite! <3
P.s. Come banner ho scelto questa torta con i cuoricini per via della festa di compleanno e i cuoricini perchè ciò che più è rilevante all'interno del capitolo è appunto l'amore fra alcuni personaggi. ^^
A presto!
Kisses! :*



  
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