Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Addy6702    24/11/2015    1 recensioni
Jack Frost ha perso il suo amore, ma non tutto è perduto.
Qualcuno lo sta aspettando.
Qualcuno con grandi occhi di ghiaccio...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Elsa era immersa in quel ricordo, e non si era accorta che intorno a lei era iniziato a nevicare.

Quando se ne accorse aprì gli occhi, e si trovò d’avanti un sorridente Jack.

"Ciao" la salutò.

"Ciao. Che ci fai qui?"

"Non posso venire a trovare una mia amica?"

La parola amica fece rabbrividire Elsa, ma in ogni caso acconsentì a fargli vedere Berck.

Camminando un po' trovarono una scena curiosa e divertente:

"Hiccup su, non fare come mia madre! Perché non vuoi guardarmi in faccia?"

"Perché porta sfortuna vedere il vestito della sposa prima del matrimonio."

"Ma è una leggenda per spaventare i novelli sposi!"

"E se non lo fosse?"

"Ma che succede qui?" Si intromise Elsa d'un tratto.

"Il tuo caro amico non vuole parlarmi guardandomi in faccia perché indosso questa roba!" Disse la rossa indicando il vestito.

" Ma che ci posso fare? Il mio è un popolo di tradizioni e io come capo clan le devo rispettare tutte!"

"A me sembra solo che ti vuoi rendere ridicolo!"

"Ecco, vedi che stiamo litigando, porta già male!"

"Paranoico!"

"Scorbutica!"

"Non lo pensi sul serio"

"Invece si!"

"Ma se mi hai chiesto di sposarti!"

"Ero ubriaco?"

"Io ti uccido!!!!"


Elsa e Jack ridevano a crepa pelle fino a quando non decisero di dare alla coppia un po' di intimità.


"Come fanno quei due ha sposarsi tra qualche ora?"

"In realtà ne fanno spesso di questi litigi. Poi a un certo punto Merida afferra Hiccup per la giacca e lo bacia. Tutto sistemato!"

"Questo si che è amore!!" disse ironico Jack.

Elsa fece una risatina, e continuarono a camminate in silenzio.

Un silenzio che fu Jack a rompere:

"Pensavi davvero quello che hai detto nel camerino della rossa?"

Il cuore di Elsa si arrestò di colpo.

Per un secondo ci vide sfocato e non respirò più. Jack aveva davvero sentito tutto quello che aveva quasi confessato e che per chi conosceva la loro situazione era facile da interpretare.

E ora?

Che fare?

La ragazza respirò varie volte profondamente prima di buttate fuori tutto quello che aveva dentro:" Si, dicevo sul serio! Tu mi piaci, più di quanto vorrei, e non sono capace di accostate il tuo nome alla parola amico che tu usi tanto con me. Io con te ho instaurato un rapporto che non ho neanche con mia sorella, la persona che mi ama di più sulla faccia della terra" fece una lunga pausa nella quale provò a indovinare le emozioni dello spirito.

Non riuscendosi si rassegnò, e con un sospiro disse:

"Sai, forse dato che io provo questo per te ma tu non sembra per me... forse sarebbe meglio non veder..."

"NO! Io non posso non vederti più! Sei una persona comunque molto importante per me e non posso perderti, ti prego. Farò qualsiasi cosa!"

E senza pensarci più su rifece quell'azione che non aveva fatto dormire entrambi i ragazzi: fece di nuovo posare le sue labbra su quelle della bionda.

Elsa aveva sognato molte volte che Jack lo rifacesse e amò ogni singolo attimo che seguì; amò le braccia di lui attorno ai suoi fianchi, amò la il rumore dei loro respiri sincronizzati, amò la gentilezza con cui le sue fredde labbra stavano sulle sue.

Tutto il mondo aveva preso a girare forte come la prima volta.

Si.

La prima volta.

Quando una speranza era stata frantumata con una semplice parola.

Non voleva che succedesse di nuovo.

Si spostò.

Non avrebbe voluto farlo per tutto l'oro del mondo ma lo fece.

Jack la guardò con aria interrogativa.

"Conoscevi mia cugina vero? Ne eri innamorato?" gli domandò lei come per rispondere.

Jack colto alla sprovvista boccheggiò guardandola strano.

Poi sotto lo sguardo sostenuto della regina disse:"Si…”

Jack aveva capito dove Elsa voleva andare a parare, non poteva permettersi di perderla per questo.

"Senti, se credi che ti ho baciata solo perché mi ricordi tua cugina... Non è così."

"No?"

"No! Tu sei molto di più! Sei una persona stupenda che ha bisogno di essere amata. Come me" disse l'ultima parte a voce appena udibile.

"Amici?" chiese la regina che ormai si era arresa al credere che Jack l’amasse come un’amica.

"No!" rispose lo spirito facendo sollevare la testa alla ragazza.

"Ti prego, non ce la faccio più. Io... Non so che cosa fare ne cosa provo per te. So solo che per te provo dei sentimenti forti. Che cosa dici?"

Elsa non aveva parole.

Era felice o era triste?

Non ne era certa e così agì d'istinto, come faceva sempre quando era con Jack.

"Si!!"

"Si?"

"Voglio intraprendere una più ampia relazione che supera l'amicizia."

Jack la guardò sorridendo e disse:" Ok, prima regola: niente frasi troppo complicate. Quando siamo insieme niente linguaggio formale ok?"

Elsa sorrise arrossendo alla parola "insieme".

“Scusa, cercherò di controllarmi.”

Restarono in silenzio a guardarsi, non accorgendosi nemmeno che si stavano avvicinando.

Quando furono a pochi centimetri l’uno dall’altra finalmente si resero conto della situazione; ma non si allontanarono, ma sorrisero e annullarono la distanza.

Quel bacio non fu il migliore che si fossero mai dati, non gli fece provare emozioni mai sentite prima, ma comunque questo bacio era qualcosa forse migliore: una certezza. La certezza che quello non sarebbe stato l’ultimo, e che niente e nessuno avrebbe potuto separarli.

Quando si staccarono Jack guardò Elsa in quei suoi grandi occhi azzurri ghiaccio e disse:“ Te l’ho mai detto che mi piace baciarti?” scherzò il ragazzo.

Elsa rise di gusto.

“E che mi piace la tua risata?” continuò.

“Allora la sentirai spesso perché tu sei forse l’unico che riesce a farmela fare!”

“Vuoi dire che tu non ridi praticamente mai?!?” si meravigliò Jack.

Elsa scosse la testa un po’ imbarazzata.

“Allora rimediamo subito!” annunciò il ragazzo, e detto questo si avventò sulla povera regina solleticandola senza pietà.

Elsa rise, rise tanto finchè non le mancò l’aria dai polmoni, e strillò a Jack di fermarsi.

“Visto? Ti ho fatto ridere!”

“Si, ma potevi evitare di arrivare a questo!” lo rimproverò Elsa che si era accasciata a terra dal ridere.

“Beh, questo è il modo più veloce, la prossima volta ti faccio fare un voletto di tutta la zona ok?” propose lo spirito sedendosi accanto a lei.

“Davvero?” chiese ansiosa la regina.

“Certo, possiamo andare anche adesso se ti va!”

“Adesso? Ma fra poco c’è il… MATRIMONIO!!!!!”

“Cosa?”

“Io sono la testimone dello sposo! Non posso fare tardi, o Hiccup non mi guarderà più in faccia!”

“Ok ok, ma ora calmati!”

“Non dirmi di calmarmi Jack!” gli urlò Elsa cominciando a correre verso il palazzo delle unioni sotto lo sguardo divertito dello spirito.

“Vuoi che ti accompagni?” le gridò dietro lo spirito.

“Se ti va!!!!” urlò distrattamente Elsa.

Jack sorrise e si mise a volare al suo fianco.



Elsa dopo quelle che sembravano ore di corsa arrivò al palazzo delle unioni dove l’aspettava Hiccup.

“Elsa finalmente!! Dov’eri?!?!?!?” disse il vichingo venendole incontro.

“Te lo dico dopo, ora entriamo!”

“Ma è tutto a posto?”

“Il mio migliore amico si sposa, come potrebbe non essere a posto?”

“Io ho un po’ paura!”

“Ma di che?”

“E se poi non funziona?”

“E se poi funziona?”

“Non sei d’aiuto!”

“Senti Hic, io vi vedo ogni giorno vivere insieme, e anche se litigate spesso riuscite sempre a trovare una soluzione e a tornare a sorridere.”

“Dici?”

“Non lo dico, lo so!”

“Ok, entriamo?”

“Entriamo!”

“Ma prima non sarebbe meglio stare un po’ qui fuori?”

“Hiccup Haddock III entra subito in questo posto con me o non ti dico cosa potrei fare, per non parlare di quello che ti farebbe Merida!”

Hiccup al pensiero rabbrividì, e con l’aria più convinta che riuscisse a fingere entrò.


Il matrimonio fu memorabile, e nonostante le prime insicurezze filò tutto liscio!

Neanche il più abile scrittore potrebbe descrivere la felicità degli sposi, o il più grande pittore dipingerne l’amore.

Merida baciava Hiccup che cercava di non arrossire sotto le risate di sua madre e di Elsa.

Tutti bevevano birra e si divertivano come pazzi, anche Jack che si dava alla pazza gioia facendo scherzi a tutti.


Alla fine i due sposi si ritirarono in camera per…ehm… Godersi la nottata? E tutti andarono nelle loro case chi più chi meno ubriaco.

Elsa entrò in camera sua con Jack.

“Non mi divertivo così da secoli!!!”

“La cosa buffa è che tu lo dici in modo letterale!”

“Già!” rise lo spirito.

Elsa assunse un espressione un po’ imbarazzata e disse:“Senti, io mi dovrei cambiare per poi andare a letto…”

“Oh…” Jack sembrava un cane al quale hanno rubato l’osso ma sorrise e disse:“Nessun problema Fiocco di Neve!”

“Fiocco di Neve?” domandò Elsa con un sorriso.

“Si, perché non ti piace?” chiese Jack.

Elsa lo baciò mettendogli le braccia attorno al collo.

“Non saprei proprio descrivere quanto mi piace!”

Jack sorrise e continuò a baciarla.

“Ok basta…” disse a un certo punto lo spirito andando verso la finestra.

“Se continuiamo così finisce che non mi controllo più e finiamo a letto insieme.”

“JACK!” lo rimproverò la regina arrossendo violentemente.

“Dai, scherzo! O forse no…”

La regina non ebbe il tempo di ribattere, perché Jack era già sparito, volando verso la luna.

Elsa fece una risatina e andò a chiudere la finestra.

“Buona notte Jack…”.


   
 
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