Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: queenjane    24/11/2015    6 recensioni
Lady Oscar ha delle sorelle, come ben noto, poco delineate, ecco, questa è la storia di Oscar e una di loro, Catherine de Jarjayes, una storia tra le storie, quella del dragone e della rosa...di Oscar e sua sorella, appunto, e di tanti personaggi come Felipe Moguer dagli occhi di miele, Xavier Fuentes, Alexander Malcomess, nel mondo rutilante e perduto della Francia prerivoluzionaria fino alle terre del Grande Nord della zarina Caterina II, un'epoca trascorsa.Dal Prologo"...sono stata anche io un soldato,anzi un'Amazzone, il paragone mi piace di più.
( Nostro fratello diceva sempre che ero un maschio mancato )
Mi sono fatta chiamare dragone, insieme ad altri mi appellarono immortale, altri ancora per denigrarmi usarono gli epiteti di demonio o puttana.
Per i miei figli, madre.
Per Alexander, beloved, immortal o Lady Morgan.
Per Xavier, amore.
Per te ero, in semplicità, Cat, un vezzeggiativo usato solo da te ed un'altra persona..
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La trama delle labbra e della pelle, un tributo cui ti sottometto, nonostante la mia amara stanchezza, sei il mio momento di requie, conosci le mie cicatrici, l’abbandono e la tenerezza.
Sparsi frammenti, Felipe, torno tra le tue braccia, ogni volta dovrebbe essere un preludio a un mai più e non riesce.
Ti percorro il plesso solare, il petto, le braccia, snodati e flessibili, sempre noi.
E i corpi si saldano insieme, un felice ritorno.
L’orrore, smozzicato Felipe.
La mia sorellina adottiva, Rosalie, se ne è andata a casa di sua magre naturale, La Polignac, come io la chiamo, dopo avermi consegnato una lettera di Jeanne La Motte, che aveva trovato asilo presso il monastero di Saverne.
E tu e il dragone avevate trovato il nascondiglio, dopo mesi e settimane passate a centellinare segnalazioni e allarmi ..
Una imboscata.
Una esplosione.
Un orrore.
Suo marito Nicolas è morto nello scoppio con lei, ubriaco, perso nel dolore dopo il mio calcio negli attributi, una dura lotta, solo un caso essere sopravissuti.
I resti.
L’amarezza.
Il freddo invernale si appiccica sui vetri e sulle lenzuola, risistemi il fuoco, mentre io traffico col vino, rosso e speziato con i chiodi di cannella.
Ti divoro, ti assaporo, chicco per chicco come una lussuosa melagrana.
Il rombo di un tuono, le assenze e la politica.

La zarina Caterina II di Russia ha compiuto una suntuosa e trionfante visita in Crimea con il suo alleato Giuseppe II di Austria, e si parla di inquietudini e di una nuova guerra per mare, contro i turchi.
Non voglio pensarci e torno a stringerti, al diavolo tutto.

L’assemblea dei Notabili ha prodotto alcuni tagli simbolici, risparmi sulle spese della famiglia reale e delle case civili, licenziamenti, tagli del personale, ma non sono stati conseguiti cambiamenti di rilievo sulle finanze ..

Il conte di Fersen continua a dividersi nei suoi incarichi militari, ma dal mese di marzo 1787 dispone di un alloggio meno precario, la regina ha ordinato che al suo appartamento a Versailles fossero apportate delle modifiche, in modo da ricavare un alloggio per lui, in una stanza è stata installata una grande stufa svedese di maiolica, operazione registrata con minuzia dal Servizio degli Edifici Reali.
E si registra un consumo smoderato di macarons negli appartamenti della regina.
Tre o quattro volte per settimana, Antonietta si reca a cavallo da sola nei pressi del Petit Trianon, Hans che la precede.
Sono osservati e le assenze annotate, ma non importa più nulla a nessuno dei due, anche se fomentano un vero scandalo.
Il re si rifugia con passione nella caccia, fino a rimanere esausto, come una fuga, mentre quando è in riunione con i ministri spesso si addormenta, continuano a girare le solite voci che sia fatto ubriacare con intenzione dalla regina, così che per metà del tempo è alticcio, per l’altra metà a caccia, in fuga.

E te ne andrai, so che te ne andrai.
Tra le mani un mazzo di fragranti giacinti, i fiori del dolore, per la mitologia della antica greca, il profumo del miele dei petali e il sale della pelle, appena più forte di quello di una mandorla.
Ambra e miele e grano, il dono dei re Magi
 
   
 
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